I passeggeri di Internet.

Dopo l’articolo che ho scritto riguardo all’anonimato, ho ricevuto mezza dozzina di email circa “sai dove si trova un gruppo su Internet ove si faccia XYZ?”. (Uhm.Complimenti, ne avete di fantasia. Ho imparato delle cose, sul serio). Ovviamente la domanda e’ stata “ma se ci sono tutti questi devianti, dove cavolo sono che io non li trovo?”. Onestamente, credo di saperlo, ma per spiegarmi bene devo raccontare una storia.

Siamo nel glorioso  1994, quando su internet ci sono circa 20 milioni di persone, e non un miliardo come oggi. Si scrivono giornali come questi, e io inizio a notare che questa strana roba potrebbe diventare piu’ forte delle BBS

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In italia su Internet c’era poco, perche’ i primi piccoli provider erano ancora delle ex BBS, o quasi. I provider vi davano un kit di client (compreso lo sack TCP/IP, Trumpet Winsock, per Windows 3.11, che non aveva supporto  TCP/IP) per protocolli oggi morti tipo Gopher, Veronica, Wais, e cosi’ via.

Quando un pazzo (io) con un forsennato Linux Plyg’n’Play Yggdrasil decise che il momento era venuto. Siamo ai primi del 1995, e in Italia ci sono qualche centinaio di persone collegate ad internet. Si tratta di gente che viene dalle BBS, dal Minitel (1) e che per lavoro si occupa di informatica.

In genere si tratta di ceto medio-alto, di geeks e di smanettoni “devianti”. All’epoca non c’era nulla che somigliasse ad un forum, se non Usenet, che pero’ non era privata, cioe’ non esisteva modo di escludere qualcuno e di farsi gli affari propri in pace, se non sui canali IRC, ove pero’ occorreva essere fortunati e trovare le persone, visto che in ultima analisi gli utenti erano ancora pochi.

Il pazzo pero’ nota che esiste una insolita concentrazione di “devianti” in cerca di una vita erotica diversa dalla media, e nota che sono tutti sparpagliati a zonzo per il web, mettendo annunci qui e la’, e ricevendo montagne di merda come risultato. Il pazzo programma in C++, e sa usare sendmail.

Cosi’, ebbi un’idea geniale (per un single con molto tempo da perdere, intendo) : fondai sei mailing list (Swingers, Gay, Bisex, Trans, BSDM, Lzb (1) ) , cosa per la quale dovetti scrivere un software ad hoc.(per un pochino ospitai anche un redirect del Progetto Oxe’, che poi si stacco’)

Ovviamente il software era fatto per garantire alcune cose: anonimato (negli header non si vedevano gli email degli altri iscritti) , rimozione di tutti gli header tranne 4 (Date, Subject,From,To) che erano generati dal software stesso. La lista comprendeva due soli comandi, “subscribe” e “unsubscribe” e aveva 4 file di configurazione di testo. La lista degli indirizzi era associata ad un nick locale, mappato in /etc/aliases, in modo che rispondendo ad un indirizzo fake si scrivesse alle persone. In pratica iscrivendovi ricevevate un alias che veniva rimbalzato sulla vostra casella.(5)

Cosi’, creai una pagina sullo spazio offerto dal mio ISP (3) e mi misi in attesa. La cosa ebbe un successo insperato, tanto che dovetti chiedere al mio ISP (dsnet) di darmi un IP statico e un backup MX per le code, in modo da usare il mio sendmail locale. Impiegavo circa 45 minuti ad inviare tutto: accendevo il PC la sera, andavo a cenare, e quando avevo finito (previo ETRN al server del provider) mi scaricava le liste, e i messaggi ripartivano.

La cosa ando’ avanti per anni. Uscendo dal tecnicismo, la caratteristica di queste liste era la seguente: il moderatore, che si era fatto le ossa su FIDONET. Cioe’ me.

La regola era che bisognava inviare dei messaggi LUNGHI per presentarsi, non ci si poteva iscrivere per guardare e basta. Inoltre , tutti erano tenuti a segnalare gli idioti. Ogni lista aveva i suoi idioti, per motivi diversi. Le ml delle coppie scambiste avevano singoli travestiti da coppie, persecutori (oggi li chiameremmo stalkers) , le lesbiche avevano il problema di false donne in lista, e cosi’ via.

Cosi’, ai membri era chiesto (all’iscrizione si inviava un regolamento) di segnalare a the_mod il rompicoglioni, cosi’ che potessi cacciare l’indirizzo e segnalarlo all’ ISP(5) e siccome tutte queste persone non ne potevano piu’ di questi idioti, tutto funziono’ bene. Funziono’ bene alle prime, cioe’ finche’ non arrivarono tutti.

Ad un certo punto, tra IOL, VOL(6) ed altri, arrivo’ su intenet la prima ondata di merda mainstream. I quali vedevano Internet come la vede Mantellini: un abbonamento satellitare on steroids.(cit.) Siccome loro pagavano, tutti i servizi erano costretti a farli entrare.(7)

Cosi’ iniziarono ad entrare ovunque persone che non volevano avere nessun obbligo di migliorare l’ambiente. Entravano e volevano ricevere le email di altri, ma scrivevano poco, sintetico e svogliato. I primi sexy shop online tentavano di iscriversi per avere liste di clienti da spammare, e presto seguirono club privee, investigatori privati, carabineri in pensione che si ritenevano nel dovere di sorvegliare la morale del paese (e farsi qualche sega nel frattempo) , e cosi’ via. Il forum delle trans era letteralmente assediato (in realta’ parlavano di cose noiosissime per tutti gli altri, cioe’ di dove trovare stivali col tacco numero 44/45, ormoni, antidepressivi, crisi di panico, trattamenti estetici, eliminare peli(8) eccetera)

Alla fine riuscii a trovare un compromesso difensivo.

Poiche’ anche richiedendo 3 persone a presentare un nuovo iscritto il risultato era che le persone si erano fatti 3/4 fake a testa , creai le liste “Senior”. Le liste “Senior” erano di quelle persone che avevo incontrato personalmente (visto che in ogni lista si erano fatti raduni e pizzate, come si usava ai tempi nelle comunita’ internettare) , della cui esistenza ero certo. A quel punto, solo chi era presentato da QUELLE persone poteva iscriversi. Poiche’ si trattava di ambienti limitati (dalle 50 iscritte del Trans-l alle quasi 1000 della Swinger-l) alla fine chiedendo ai senior di mandarmi gli indirizzi dei “conosciuti” riuscii a rifare tutte le liste.

Fui tacciato di fascismo, di comunismo ( a seconda dei colori politici: non ci crederete, ma ci sono coppie scambiste di latinissima e romanissima fede fascista. A chi la moglie? A noi! Altroche’ costumi lassisti delle decadenti democrazie plutocratiche, come dicono in Fasci su Marte.)  , di autoritarismo, di elitarismo , minacciato di denunce (scoprii che un paio di sexy shop avevano vissuto dicendo di essere me , per cui dovetti pubblicare un disclaimer ove dicevo di non essere collegato a nessun sexy shop/club privee/sauna, etc) dal momento che alcune attivita’ commerciali parassitavano alla grande.(9)

Fatto questo, la cosa ando’ avanti piuttosto serenamente, fino alla chiusura.(10)

Che cosa mi ha insegnato questo?

  • Non e’ possibile ad una comunita’ virtuale  funzionare senza un robustissimo meccanismo di selezione all’ingresso.
  • La stragrande maggioranza delle persone alla ricerca di emozioni e’ costituita da parassiti emotivi, cioe’ da persone che vogliono prendere , prendere, prendere, ma non fanno e non faranno mai un minimo per migliorare l’ambiente o tenerlo pulito, e il loro contributo e’ nullo.
  • Esiste un istinto al vandalismo sociale, che si manifesta in forme diverse: dall’inalberarsi su minchiate formali scatenando feroci polemiche in nome di alti valori, alla semplice ricerca della rissa a tutti i costi, all’insulto gratuito, all’estremismo per l’amore dell’estremismo, fino alle forme di fissazione contro una singola vittima.
  • Solo una piccola percentuale di persone lavora per tenere pulito o migliorare l’ambiente ove vive. IL resto delle persone considera dovuto , considera la pulizia dell’ambiente un problema che riguarda solo l’autorita’ (salvo lamentarsi e criticare quando essa interviene) , e specialmente solo una piccola percentuale di persone e’ disposta ad investire per la crescita di un gruppo , fosse anche quello di cui fa parte.
  • Esiste una feroce determinazione , tra quelli che io chiamo “i morti viventi” a distruggere qualsiasi cosa sia vivo. La stragrande maggioranza di coloro che si davano da fare per demolire la mia iniziativa, con una dedizione notevole, erano persone prive di interessi, prive di una reale sessualita’, prive di un immaginario erotico.Gli Zombie di Romero erano una metafora magnifica: lo scopo di ogni zombie e’ di uccidere chiunque sia vivo, in modo da avere un mondo di zombie.

La soluzione che avevo trovato funzionava perfettamente, perche’ dava alle persone “che danno” il compito di tenere pulito l’ambiente, selezionando i nuovi ingressi. Quando un nuovo iscritto voleva entrare, mi bastava forwardarlo alle liste “senior” e loro dicevano “questi/o/a li incontriamo noi, vivono vicino a noi/me”.

Senza questo meccanismo di selezione, o di altri meccanismi analoghi, nessuna lista di liberta’ “deviante” puo’ sopravvivere, perche’ la massa mainstream ha un istinto al vandalismo sociale troppo forte, e i morti viventi, quegli individui che vivono una vita che definire tale e’ un elogio alla noia , hanno una ferocissima determinazione a stroncare qualsiasi iniziativa offra agli altri di vivere le proprie aspirazioni.

Quando una persona non ha aspirazioni proprie, per prima cosa tentera’ di impedire ad altri di realizzare le loro.

Cosi’, intuisco abbastanza bene perche’ nella Internet di oggi fatichiate a trovare le cose che cercate. Probabilmente i gruppi di cui parliamo esistono, ma hanno un entry-point difensivo e corazzato, di tipo selettivo, basato sulla conoscenza personale.

Ovviamente voi direte che questo meccanismo basato sulle conoscenze personali sia uno dei mali del paese, ed e’ cosi’. Ma non del tutto: esso e’ la conseguenza di uno del mali del paese, ovvero del desiderio invidioso che milioni di persone hanno di distruggere lo spazio vitale altrui, o di parassitarlo, o semplicemente di divorarlo senza fare nulla perche’ si sostenga.

Milioni di morti viventi si comportano come cavallette, scagliandosi sistematicamente contro chiunque voglia fare qualsiasi cosa che loro non fanno. Chiunque riesca a realizzare se’ stesso e manifesti di essere soddisfatto di se’ medesimo viene sistematicamente attaccato da questi morti viventi, a migliaia, a milioni. Non e’ possibile nel nostro paese essere felici, o soddisfatti, senza doversi battere con gli invidiosi.

Quello che fate sara’ sempre sbagliato, dannoso, criminale, ogni scusa (anche ridicola) verra’ usata per venirvi contro, per colpirvi, per disprezzarvi e distruggervi, e questo solo perche’ siete felici, e magari in uno spazio ove la gente e’ felice per cio’ che fa in quello spazio.

Cosi’, se in Italia esistono spazi di autorealizzazione (come sono convinto che esistano) so per certo che si entra per cooptazione, perche’ so che per costruire uno spazio (per quanto legittimo e legale) di socialita’ e di realizzazione bisogna difendersi, fosse anche un club di cucito avreste sempre quelli che arrivano a dire che il cucito e’ male e bisogna chiudervi per qualche motivo, ovvero per il motivo che se i morti viventi non hanno alcun interesse oltre alla sopravvivenza, allora nessun altro deve averne.

Ma questo procedere per conoscenze non e’ “il male del paese”, bensi’ la conseguenza di un male del paese, ovvero una societa’ che condanna milioni di individui al soffocamento mediante controllo sociale, moralismi, voglia di condannare a tutti i costi.

Uriel

P.S: come promesso a RdM, “Adulruna Rediviva” (Therion).

Parte I:

 

Parte II

(1) Uno dei primi sistemi di chat, in Francia e’ stato piu’ dffuso, fornito direttamente da Telecom Italia.

(2) Decisi di tenerlo distinto da “gay” perche’ dovevo fare una ferocissima attenzione ad evitare curiosi, detectives, stalkers , eccetera. In un mondo con 100.000 persone, risalire all’identita’ di qualcuno non era impossibile ne’ difficile.

(3) 500Kb di spazio disco. Ricordo che modificai le libjpg cambiando il vettore di movimento per ogni immagine, ad hoc, in modo da comprimerle meglio. Ricompilavo le librerie (2-3 orette un un Ti486VLC) con un nuovo vettore, comprimevo immagine 1, cambiavo il vettore, ricompilavo, comprimevo immagine 2, etc etc. Per fortuna erano solo una decina di immagini.

(4) Si’, non era il massimo della sicurezza. Bastava saturare la casella di destinazione per vedersi rispondere con un messaggio di errore dal server di arrivo, con tanto di email con errore. Ma per un pochino funziono’.

(5) All’epoca si faceva, e vi cazziavano sul serio. Una volta beccai uno che scriveva dallo studio di un famosissimo architetto italiano , si spacciava per coppia scambista e poi faceva il detective/maniaco, e scrissi al postmaster dello studio. Oltre alla figura di merda catastrofica perse il lavoro.

(6) Video On Line fu una delle prime avventure su Internet di un certo tizio sardo. Fu strangolato da Telecom, che lo rilevo’.

(7) Ricordo le email di una coppia di ricchi cafoni che furono espulsi per “invadenza” (avevano preso a scrivere decine di messaggi ad un membro) , che mi minacciavano di “denunciarmi al loro provider”, perche’ loro pagavano per usare internet, e allora io essendo intenet (dal loro punto di vista) non potevo tenerli fuori. Gli consigliai di tenermi in copia nelle email, solo per assistere alla scena e alla risposta, ma non lo fecero.

(8) Fui tentato di passare alcune di queste pratiche al forum BDSM.

(9) Erano stupidi, perche’ in realta’ accettavo volentieri la collaborazione dei club privee, quando si dichiaravano per quel che erano (e facevano sconti agli iscritti, e offrivano il posto per i raduni-orgia).

(10) Non avvenne perche’ il mezzo fosse obsoleto, ma per via di un raduno sfuggito di mano, a Roma, che fu interrotto dalla polizia perche’ l’orgia aveva tracimato attirando una folla di curiosi. Decisi allora di chiudere, prima di avere i bravi alle porte di casa, anche se di per se’ non avevo fatto nulla di illegale. Confidavo gia’ moltissimo nelle nostre titaniche forze dell’ordine, come vedete.

Uriel

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