I limiti di Berlusconi.

Visto che qui in Germania e’ festa e peraltro io sono ugualmente in ufficio ad aspettare certificati crittografici, ho deciso di mostrare quali siano i limiti politici di Berlusconi, semplicemente applicando un pochino di teoria dei giochi. Si tratta di cose che Berlusconi non sa (anche lui e’ obsoleto il giusto), e che , se fossero usate nella maniera corretta, potrebbero togliercelo dal cazzo. Non vi illudete, non succedera`.

Comunque, proviamo ad applicare in minimo di teoria dei giochi sulle elezioni.

Supponiamo di essere una coalizione di due partiti, e che ci sia un premio di maggioranza del 5%. Ora, la prima regola di una coalizione e’ che gli avversari siano necessari, in modo che un solo partito non possa dettare legge sull’altro, ma che entrambi abbiano potere di veto. Solo cosi’ un partito non sara’ incombente sull’altro.

Cosi’, in una simile condizione la coalizione regge sinche’ uno dei due partiti non raggiunge il 45%. Quando uno dei due ha raggiunto tale risultato, ovviamente l’altro non ha piu’ peso. Dunque, esiste un limite matematico alla coesione dei due partiti, ovvero il limite oltre il quale l’alleanza, come mossa,  non fornisce piu’ alcun payoff.

Nella realta’, poi, tale limite sarebbe molto inferiore nella misura in cui il controllo delle forze sociali , religiose ed economiche capaci di portare un partito alla vittoria non permette piu’ del 35-36%. Mi spiego meglio.

Quando un partito tratta, che so io, i voti di confindustria, viene implicitamente minacciato di essere abbandonato se non fara’ la tal cosa o la talaltra cosa. E quindi deve promettere in campagna elettorale che la fara’, cosi’ da non potersi tirare indietro. Ovviamente, questo presume che nessun partito possa permettersi  di dire “ehi, Emma, sai dove te li ficchi i tuoi voti?”, cioe’ nessun partito possa diventare egemone.

Quanto sono importanti queste alleanze, come quella con Confindustria, Conf*, chiesa cattolica, eccetera? Sono importanti nella misura in cui esiste il rischio di perdere le elezioni. Poiche’ questi accordi avvengono PRIMA delle elezioni, maggiore incertezza c’e’ di vincere , maggiormente questi enti hanno potere di trattativa.

Ora, tornando ad un esempio precedente: se il mio partito fa di sicuro almeno il 33-35%, il mio unico alleato , se non altro che per extrareddito, fara’ almeno un 10%. Il che significa che arriveremo, insieme, al 45% :  sufficiente, col premio, a vincere le elezioni. La morale e’ che in condizioni di 35% assicurato per il primo partito dell’alleanza, nessun ente economico , religioso o sociale ha, da solo, alcun potere di trattativa. Nessuno arrivera’ mai a percentuali SICURE del genere.

Di conseguenza, poiche’ nessuna delle forze sociali, religiose ed economiche hanno interesse a perdere potere di trattativa sul governo, esiste un limite matematico all’egemonia politica, ovvero ALLA CERTEZZA DI VINCERE. Percentuali come il 40% sono sognabili da un partito unico (era matematicamente sensato pensare ad un PD che corre da solo al 35-36%, con un IDV intorno -forse- al 5% ) perche’ il rischio di perdere le elezioni , cioe’ di non raggiungere quel risultato, rendeva indispensabili tutte le alleanze, da confindustria alla lega dei tassisti albini. Con un simile potere di trattativa, tutte queste associazioni avevano interesse a trattare con Weltroni, tantevvero che si presentarono al tavolo per trattare.

Cio’ che Berlusconi ignora e’ il fatto che la competizione elettorale, per  interessare le parti sociali, economiche e religiose deve essere sufficientemente simmetrica e specialmente SUFFICIENTEMENTE RISCHIOSA. Godzilla contro Nonna Papera non funziona, nessuno si presenta al tavolo per trattare, in quanto nessuno ha potere di trattativa. Non ha senso trattare quando non hai potere di trattativa.

In altre parole, la politica elettorale e’ condizionata dal fatto che le condizioni di relazione di una societa’ complessa non tollerano, mai e per nessun motivo, alcun partito egemone.

Adesso facciamo uno scenario fantascientifico. Siamo a sette-otto mesi dalle elezioni politiche. I due unici partiti dell’opposizione annunciano che sono indecisi: forse non si presenteranno alle politiche perche’ , in queste condizioni di monopolio televisivo, non ha senso nemmeno lottare. E’ una battaglia persa. E quindi, senza un vero riordino del sistema televisivo, non ci si porta alle elezioni politiche ma ci si limitera’ alle amministrative ed alle europee. Queste politiche le vince berlusconi con un fottio inaudito di voti, che gli permettera’ di essere il padrone dell’italia, piu’ forte di ogni potere forte. Un incubo?.

No. La fine di Berlusconi. Ovviamente nessun partito  annuncia l’abbandono, ma solo che si sta accarezzando l’idea.

Ovviamente “non e’ ancora deciso nulla”, e ci sara’ una discussione a porte chiuse e blabla. Cosa succede al partito che inevitabilmente vincerebbe le elezioni? Che viene fatto a pezzettini. In primo luogo, si spezza l’alleanza Lega-PDL.

Votando in condizioni simili, infatti, la Lega non sara’ necessaria al PDL. Che tipo di Payoff avrebbe, la Lega, nel permettere una cosa simile? Semplicemente, la Lega si limiterebbe  a discutere la riforma del sistema televisivo con i partiti di centrosinistra. spezzando l’alleanza. Sarebbe costretta a farlo, nel timore che l’opposizione faccia sul serio. E finche’ la minaccia e’ credibile, cioe’ viene portata avanti seriamente,  la Lega vedra’ la morte di fronte agli occhi.

Mettiamoci nei panni di Emma Marcegaglia. Che faccia il cazzo che vuole, che dica pure ai suoi di non votare, tanto Berlusconi vince lo stesso. Tremonti fara’ quel che gli pare, eccetera. Non conta piu’ niente, perche’ anche non votando in massa, Berlusconi vincerebbe comunque. Confindustria = zero, cocca. Bella minchia, eh?

Adesso mettiamoci nei panni del Papa. Puo’ negare i voti dei cattolici o prometterli, tanto Silvio se ne fotte. Vincerebbe comunque. Chi cazzo se ne frega di quei quattro bigotti? Vaticano = 0. Bella minchia, eh?

Mettiamoci nei panni delle banche: che cazzo di potere di trattativa hai? Cosa puoi promettere e minacciare, contro un Tremonti ostile? Nulla. Tutti quei soldi, e tra un poco Tremonti viene ad aprirvi le chiappe. Figo, eh?

Potrei continuare all’infinito, ma la pura e semplice realta’ e’ che un simile annuncio getterebbe nel panico tutte le parti sociali, economiche, religiose. Tutte. E cosi’, Confindustria farebbe quello che e`in suo potere fare: “caro silvio, o l’Italia diventa un paese normale, o niente soldini per la pubblicita’. Fattene una ragione e accetta di riordinare il sistema televisivo”.

Cosi’ come potrebbero farlo le banche, dicendo “caro Silvio, se non vuoi giochini strani contro Mediolanum, fai come dicono”, e anche il Papa dovrebbe fare qualcosa di simile.

In realta’ non ci sarebbe bisogno di strumenti cosi’ estremi: per avere favori potrebbero sfruttare anche le correnti interne del PDL, cioe’ la Marcegaglia si presenterebbe che so io da Fini promettendogli appoggio per crescere dentro il PDL, cosa che spaccherebbe in due il partito, perche’ gli antagonisti non sarebbero contenti di questa crescita. E allo stesso modo, tutte le altre correnti  sociali, religiose ed economiche si presenterebbero dentro il partito cercando un accordo, accordo che smembrerebbe il partito mettendo i funzionari l’uno contro l’altro. In un modo o nell’altro, insomma, si disintegrerebbe inscissioni, insubordinazioni e  pezzettini.

Se una simile strategia dell´opposizione, cioe’  mettere in dubbio la partecipazione alle imminenti politiche :

  1. Si iniziasse in maniera coesa e uniforme tra tutte le forze d’opposizione.
  2. Fosse fatta in tempo utile per varare una riforma del sistema televisivo prima delle politiche.
  3. Fosse fatta in maniera credibile , cioe’ con l’intenzione di attuare la minaccia.
  4. Non fosse fatta troppo prima delle politiche, per evitare la formazione di altri partiti d’opposizione.
  5. Fosse fatta in maniera unitaria anche dai cespugli di estrema sinistra.

probabilmente per Silvio non ci sarebbe alcuna speranza di sopravvivere. Anche ammesso che si arrivi solo alla spaccatura tra PDL e Lega Nord, bastarebbe tenere duro e ripresentare le liste di sinistra all’ultimo giorno, troppo presto perche’ si possano alleare daccapo.

In denfiniva, e’ possiible sconfiggere Silvio in una sola mossa, e riportare il paese alla normalita’.

Basta conoscere le leggi della politica e un pizzico di teoria dei giochi.

Ma nessuno lo fara’. Almeno sino a quando Silvio non rischiera’ di diventare davvero egemone. Allora vedrete intervenire una “forza misteriosa” che lo falcia via. E cioe’, la necessita’ (per tutte le fazioni in gioco) di godere di un margine di incertezza tale da avere potere di trattativa con tutte le parti.

Silvio questo non lo capisce, perche’ nel mondo delle aziende e’ possibile avere il 70%, il 90%, il 100% di un consiglio di amministrazione. E cosi’ sogna percentuali matematicamente impossibili, come quella che sognava per queste elezioni. E questo errore si puo’ sfruttare.

Ah: no. Non faccio partiti. Bisogna proprio che lo facciano i partiti che ci sono gia`. Grazie delle offerte.

Uriel

P.S: Mi direte: e se non cede? E se in preda ad un delirio di personalita` dovesse tirare avanti? Beh, potrebbe anche vincere le elezioni. giocando a partito unico. E gli stessi poteri di cui prima lo demolirebbero DOPO le elezioni, usando metodi piu`bruschi, perche’ dopo le elezioni non ci sono molti modi per togliersi dal cazzo qualcuno. Oppure, semplicemente lo abbatterebbero in piena campagna elettorale. Ci sono reati che prevedono l’arresto immediato, per dire, per esempio dei tuoi figli. Che non sono protetti da nessun lodo. Volendo, si fa fuori. E’ solo che nessuno ha motivo per volerlo. Ma il motivo si puo`creare, volendo.

P.P.S: provate a linkare questo articolo in maniera sufficientemente estesa. Sono curioso di vedere come si cagano sotto. Se non ci credete, beh, fatelo per darmi dell’idiota.

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