I fumetti fumati di Bonelli.(NSFW! NSFW! NSFW! Per gli italiani: “puppappera”!)

Mi chiedono nei commenti che cosa io pensi dei fumetti di Bonelli. La discussione nasce da Nathan Never, ma lo stesso giudizio vale piu’ o meno per tutti. Parlero’ di quelli che ho letto nei periodi in cui lavoravo in Italia, e dovendo prendere treni (e non avendo ancora un E-book reader) non intendevo girare con libri presi da casa (che poi li perdi, si stracciano, eccetera) e compravo i fumetti proprio nelle edicole delle stazioni.

Il primo e piu’ conosciuto e’ Tex Willer, credo. Si tratta di un personaggio che e’ nato quando i cowboy erano buoni e gli indiani erano cattivi, ma qualche reminescenza badogliana deve aver convinto gli autori a tenersi equidistanti, in modo che se (come e’ successo) cambia il vento, almeno siamo sempre dalla parte dei buoni. Funzionerebbe, se il suo compagno non fosse un certo Kit Carson.

Che sfortunatamente e’ esistito, cioe’ si sono ispirati ad un personaggio realmente esistito. Premiato con la medaglia del congresso per come ha “trattato” con i Navajos il loro trasferimento in una riserva. Tutto bene?

Non necessariamente, perche’ il Colonnello Cristopher Carson tratto’ coi Navajo infettando le loro pecore con una roba che non ricordo se fosse antrace o qualche altra cosa simile.(1) Insomma, siccome i Navajo vivono di allevamento, circa diecimila (il 70% della popolazione) crepa tra fame , stenti e la malattia (dormivano piuttosto promiscui con le pecore).  Dopo un inverno di genocidio, i Navajos decidono di accettare la “trattativa”, ritenendo l’epidemia un segno divino.

Insomma, Tex Willer gira con un criminale che dovrebbe venire condannato insieme a Milosevitch e Mengele, ma e’ passato dalla parte dei buoni. Solo che non siamo a Berlino Est nel 1949. Questo tipo ha la caratteristica di venire ferito sempre e solo alla spalla durante le sparatorie, e usa pistole di modello completamente anacronistico. Viene dal futuro, insomma.

A parte questo, sembra uno spaghetti western di Sergio Leone, se mettete una microcamera nel suo cesso dopo che ha mangiato spaghetti a Sestri Ponente. Gli indiani dicono “viso pallido” e “squaw”, hanno tutti il totem, sono tutti praticamente uguali nelle usanze , eccetera. I battelli sul fiume sono tutti battelli dove si gioca a poker, e blablabla.

Yawn.

Il secondo? Ah, si. Dylan Dog. Tutto ruota, o ha finito per ruotare attorno ad uno sfigato depresso, tale Sclavi. Chiunque legga qualcosa di sclavi ricostruisce un modello della sua adolescenza: era un dark nel periodo del panozzi, o qualcosa del genere, dentro un quartiere di panozzi, o qualcosa del genere. E lo menavano fortissimo, e le ragazze non lo cagavano, o qualcosa del genere.

Siccome e’ diventato un depresso piagnucoloso (oggi si direbbe Emo) , ha come scopo quello di diffondere la propria malattia mentale rappresentando come plausibile il mondo di allucinazioni e minchiate pseudonichiliste ove vive. Insomma, mangiate un vinile del Joy Division , e durante la lavanda gastrica vi sentirete Sclavi. Ma sarete piu’ creativi.

La morale di questo fumetto e’ la seguente: avete segato a pezzi 14 adolescenti ? L’altro ieri avete mangiato la nonna? Siete gli unici davvero umani della situazione.

Si’, perche’ i mostri sono tutti gli altri. visione del mondo che e’ normale, se siete un ex adolescente che tutti menavano, tranne lo psicopatico del quartiere, con cui avete fatto amicizia prima che lo rinchiudessero per aver mangiato undici suore dopo averle fritte come involtini primavera. E siete rimasti soli, a maledire questa societa’ che ha tutti questi pregiudizi verso la cucina cinese.

Questa societa’ mostruosa , depressiva e sostanzialmente emo e’ malvagia perche’ mette sopra ogni cosa il successo, l’aspetto , la carriera e le belle fiche. Potrebbe anche essere credibile, come pistolotto, se DD accettasse di chiavare meno di una modella ninfomane adolescente (neanche un pochino status symbol di una societa’ basata sul successo e sull’immagine) ad ogni numero. I pistolotti moralisti che fa a riguardo sulla donna (tipo quando si innamora di una prostituta che poi crepa di Aids tanto per essere originali) suonano cosi’ convinti che potrebbe andare in TV e dire

“ehi, ogni donna, anche quel cesso disgustoso di racchia inutile della seconda fila, ha diritto ad una dignita’. E’ ora di smetterla con questa societa’ basata sulle belle gnocche , e sarebbe ora di trombare anche qualcuna di quei cessi, senno’ diventano serial killer per rivalsa”.

La storia e’ ambientata nella Londra del mio libro di inglese della terza media. E’ cosi’ Londra che sembra Dublino. Alcuni particolari raccontano la vita vera della citta’, testimoniata con precisione, come se avete fatto l’Erasmus a Madrid e vi siete fatti delle inglesi ubriache.

Insomma, i mostri non sono quelli che affettano le bambine e le cucinano insieme al Kebab, non sono i morti che tornano dalla tomba e succhiano via le coronarie ai paraplegici , non sono le cretine farlocche e psicopatiche che DD si porta a letto avendo cura di non badare alla societa’ dell’immagine quando le sceglie: nono, i mostri sono i vostri vicini di casa. Quelli con cui prendete l’autobus. La metro. I colleghi.

Finireste per crederci, ma poi notate che sull’autobus il vostro vicino legge Dylan Dog e vi guarda cercando di capire se abbiate dei tentacoli sotto l’ombelico. E allora capite che solo un adolescente psicolabile , malato di quel solipsismo tipico dei dark che negli anni ’80 venivano picchiati dai panozzi , puo’ pensarla cosi’.

Certo, dopo Sclavi ha scheccato  si e’ dedicato ad altro e cosi’ per dare sostanza al personaggio hanno messo dei finti depressi a seminare una finta depressione.

Esiste una versione americana di Dylan Dog, che e’ Martin Mystere. E’ la stessa roba in versione americana, a patto di farla scrivere al figlio segreto di Peter Colosimo e Jas Gawronski.Oppure a uno dei paninari pettinati come Ivan Drago  che picchiavano gli autori (unici dark anoressici del quartiere) di Dylan Dog con un grosso badile della Monclér.

Un altro bastione e’ Nathan Never , e la sua derivata Legs Weaver (fumetto che hanno tolto di mezzo quando e’ diventato cosi’ ridicolo che la pagina dei raeliani su facebook sembrava un libro di Hawkins).

Nathan Never e un superuomo, che e’ arrivato in due anni al massimo livello Shaolin ma non e’ mai diventato monaco per fare altro, e’ un incursore di mare, terra, aria, spazio, e diverse dimensioni non meglio specificate, (il tutto in pochi anni di accademia navale mai conclusa per fare altro) , ha avuto una prima famiglia e non l’ha mai portata a termine per fare altro, e via cosi’. Per fare altro. Sembra scritto da uno che ha fatto Ingegneria sino al quarto anno, e poi ha smesso. Per fare altro.

Il suo hobby e’ salvare il pianeta quando esce un nuovo film da Hollywood. Appena esce un nuovo film di Hollywood, la stessa cosa avviene nel mondo di Nathan Never. Allora c’e’ Sigourney Weaver che fa Alien, e la sua collega si chiama Legs e non le assomiglia neanche un pochino. Arriva il quinto elemento e guarda caso un divoratore di mondi si avvicina al pianeta ma una razza antichissima e blabla. Insomma, nel mondo di Nathan Never si verifica tutto quello che esce nei film di Hollywood. Il che vi da’ una garanzia di originalita’: una specie di vomito di Hollywood.

Ora, capirete che se in questo mondo avviene ogni catastrofe che viene ideata ad Hollywood, questo mondo sia decisamente in pericolo. Quando ho letto l’ultima copia del libro , la citta’ era devastata da una stazione spaziale caduta sul pianeta per via di uno pseudocomplotto deciso da un vecchio mafioso telepatico giapponese coi capelli tagliati come le gemelle kessler, l’energia stava finendo, i magistrati in armi avevano deciso di tenere l’ordine (ma ogni riferimento a Giudice Dredd e’ casuale).

Ovviamente c’e’ la morale, la quale dice che:

I militari tramano continuamente insieme alle corporazioni delle armi per costruire OGM malvagi che sfuggono al controllo. Spesso sono in combutta con alieni ributtani, individui multidimensionali secondo la congettura quantistica di Copenhagen come la potrebbe capire mia zia, e tutto cio’ che e’ male.Le multinazionali sono malvage e gli scienziati sono tutti pazzi che giocano con la vera natura pura e buona per produrre mostruosita’ di ogni genere, che puntualmente sfuggono al controllo. La societa’ e’ destinata a diventare una copia della societa’ americana come e’ descritta molto lucidamente e senza forzature ideologiche nel film “Warriors”. Tutto cio’ che avete visto al cinema succedera’, specialmente se vi ha causato angoscia.

La visione della giustizia di Nathan Never e’ circa la seguente: Nathan NEver e solo Nathan Never sa quando e’ il momento di violare la legge per inseguire la vera giustizia. Pero’ non si trova dentro le caserme Diaz durante il G8, e poco male se ammazza qualcuno in malo modo: e’ umano, poveretto, dovete capirlo. Dopotutto gli hanno ammazzato la moglie e fatto impazzire la figlia mentre lui inculava un magistrato-bionda.Perche’ lui e’ umano e ha vissuto la vita. Fortunatamente e’ arrivato un medico del Synclair Asylum che ha la faccia di Chloe Vevrier quando esagera con PhotoShop, ma non le tette. O meglio, se la disegna Resinati anche quelle.

Passerete tutto il tempo a leggerlo, ricorderete i film che avete visto, e penserete:

la lingua italiana e’ cambiata, oppure “ispirarsi a” e “copiare il ” erano due cose diverse?

Da Nathan Never e’ uscito “Legs”. Legs e’ un fumetto per adolescenti in eccesso di ormoni. Si tratta di una tizia con molte gambe e un carattere di merda, che vive con una tizia che sembra uscita dal mio tumblr e ha molte tette. Vince chi indovina se legs abbia piu’ gambe o may piu’ tette.

Direte: proprio tu ce l’hai con le tette e le gambe? No, tendenzialmente. O meglio: solo quando a propormelo non e’ chi conclude ogni fumetto con un pistolotto pseudo-etico sulle donne. Cioe’, queste due girano vestite in un modo tale che se vanno dal ginecologo quello non chiede loro di spogliarsi, ma tutti gli uomini che le guardano sono dipinti come degli sfigati arrapati. Provate a coprire almeno la sommita’ del clitoride, e vedrete che molti continueranno a leggere il giornale. Purtroppo la natura umana e’ che in gran parte dei casi i maschi tentano di incastrarsi nelle femmine, e la cosa riesce meglio se la femmina e’ molto nuda.

Nelle loro peregrinazioni incontrano personaggi credibilissimi, tipo tribu’ pseudoamazzoniche, le quali vivono di rugiada vegana e vivono sugli alberi: alberi particolari che senza intervento umano crescono a forma di “Loft di Manhattan” oppure in villaggi a forma di “Club Mediterranèè di Cuba”, ma senza turismo sessuale. Si tratta (suppongo) di mutazioni dovute alle mutazioni,quelle venute  dopo l’esplosione della lavanderia di George Gefferson e le conseguenti radiazioni “limousine con spin a destra” che ne sono scaturite.

Poi c’e’ il club del peccato, una specie di club privee dove tutti scopano un sacco ma vogliono scoparsi anche Legs, che pero’ fa capire di essere lesbica e di essere la fidanzata di May, oppure no; meglio non dirlo mai per non scontentare troppo i ciellini che lo comprano alla stazione mentre vanno al meeting di Rimini (il 95% delle vendite). Tra un pompino sadomaso e una magia egizia questo club tenta di conquistare il mondo, ma incappa regolarmente in legs in guepiere e may con le poppe di fuori. INsomma, e’ un fumetto di avventure per adolescenti brufolosi , che pero’ poi hanno scoperto che su Internet c’e’ ancora piu’ porno ancora piu’ gratis. Ed ha chiuso.

Ripeto: niente di male a disegnare un sacco di gnocca, a patto di non infilare in ogni fumetto un pistolotto contro la societa’ malvagia che guarda solo l’immagine e il successo e i soldi. Come ho detto , il 95% delle vendite era dato dai segaioli di CL che compravano Legs alla stazione mentre andavano a rimini, il rimanente 5% e’ morto. E’ morto perche’ seguendo le indicazioni del fumetto hanno tentato una rapina tentando di distrarre il metronotte uscendo da un taxi con un vestito da sera e le tette fuori. Quello ha detto “anvedi chebbone”. E poi gli ha sparato.Era il marito della sorella bona di Maritza Mendez, e la notte prima lei era ispirata, e lo ha aspirato per bene. Cosicche’ il trucco non ha funzionato per svuotamento delle forze citeriori. Non avrebbe funzionato comunque.

[immagine di tettona rimossa]

Ad un certo punto alla Bonelli si rendono conto che non hanno clonato abbastanza hollywood e decidono di tirare fuori altre due trovate geniali. Una e’ Jonathan Steele, che poi hanno venduto per la vergogna.

Jonathan Steele e’ la storia credibilissima di un orfano australiano che fa il killer  perche’ e’ stato allevato da una copia di George Clooney durante la guerra irachena, ma anche durante Ocean eleven. Tanto perche’ alla Bonelli disprezzano la societa’ basata sull’immagine e sulla mercificazione del corpo femminile, egli lavora con una copia sputata di Jasmine le Bon, (il che e’ una prova a fortiori della mia teoria sui panozzi e dark tra gli sceneggiatori) e un’altra tizia che descriverei circa cosi’, solo che ha i capelli rossi:

[immagine di tettona rimossa]

La scelta “casuale” delle due e’ dovuta al disprezzo che alla Bonelli hanno per la societa’ occidentale cosi’ legata all’immagine e alla mercificazione del corpo della donna, la quale posizione ideologica traspare sotto forma di assurdi pistolotti inseriti nei punti piu’ improbabili del fumetto. Jonathan steele e’ un killer psicopatico che uccide senza ragione, sulla base di una filosofia di vita secondo la quale e’ meglio ammazzare che non ammazzare , per via del fatto che se ammazzi qualcuno muore, mentre se non ammazzi non muore nessuno, il che e’ si dimostra dicendo che da bambino non aveva la mamma come tutti quanti.QED.

La rossa e’ figlia di uno stupro condotto da un contadino irlandese di francia ai danni della regina delle fate, e’ stupida come un bidone pieno di ghiaia e ha la strana caratteristica di rimanere nuda ogni volta che si trasforma in una specie di suocera maiala di megaloman. Jasmine Le bon invece non ha conosciuto Simon le Bon e ha rinunciato alla carriera di modella per seguire le orme di Wanna Marchi, il che da’ un tocco di credibilita’ al personaggio. Casualmente, e’ anche una dea, ma una dea moderna che invece di stare nell’olimpo (tanto li’ esistono tutti) si paga il pane col sudore della fronte. No, non partorisce con dolore. Almeno sinora. Pero’ certe volte soffre.

Il mondo e’ una specie di incubo del mago otelma ove tutte le forme di magia esistono , insieme alla scienza. L’idea sarebbe interessante da sviluppare, se qualcuno alla bonelli capisse qualcosa di magia, e non la riducesse agli spettacoli di Giucas Casella.

LA morale della storia e’ la stessa di Nathan never, con un’aggiunta:

Oltre ai superpoliziotti depressi e violenti, anche i killer psicopatici muniti di amiche bone possono decidere quando sia giusto violare la legge per il bene della giustizia, del mondo, e del cespuglio intoccato di tua sorella. Tutti gli altri, se lo fanno sbagliano e fanno bieca giustizia sommaria. Disprezziamo questa societa’ occidentale colma di stereotipi e di belle fiche seminude, e per questo disegnamo quasi sempre figure stereotipate circondate da belle fiche seminude.

Ovviamente non ho menzionato tutti gli aborti i parti delle geniali menti bonelliane, per pura pieta. C’e’ ancora uno straagante idiota del futuro che si aggira insieme ad una scimmia playboy e ad una guerriera scema di guerra in un mondo tipo star wars ove anche chowbecca ha le tette e le donne aliene sono tutte fiche ma al massimo hanno le antenne e due tentacoli vicino al buco del culo, (e ve lo mostrano) , pero’ ci vuole tanto rispetto per le donne di tutte le razze. Anche quelle con due clitoridi, dei quali uno parlante.

Il tizio e’ inseguito sino ai confini dell’impero vittoriano (un tentativo di steampunk malriuscito che ricorda Himmler quando si allenava per le olimpiadi) da un clone di un celebre personaggio del cinema, perche’ prendere ispirazione non e’ copiare, insomma Yul Brinner. E tanto per far capire che si sono solo ispirati, il personaggio si chiama Brinner, perche’ loro non copiano bensi’ “si ispirano”.La morale e’:

Alla fine dei conti, anche nello spazio c’e’ bisogno di uno che e’ un (ex) criminale, che per fare rispettare la legge deve usare le maniere spiccie e decidere quando e’ giusto violarla, e le donne vanno rispettate e mostrate nude, e persino una scimmia arrapata con il fare di un maniaco sessuale , in fondo, e’ un messaggio di enorme rispetto verso il mondo femminile. Specialmente se il mondo femminile ha tre lingue, una piu’ sfiziosa dell’altra.

Poi c’e’ Brendon, una specie di Bounty Killer del futuro, dopo che un asteroide ha colpito la terra e dopo centocinquant’anni si sono risvegliati tutti punk come in Mad Max. Tanto per cambiare c’e’ fica ovunque, ma anche li’ bisogna sempre portare rispetto alle donne, contro questa societa’ malvagia di un tempo che e’ stata (quasi fortunatamente) spazzata via da un asteroide . Che e’ male, sia chiaro, pero’ se pensiamo che e’ morto anche Jean Paul Gaultier non ne siamo tanto sicuri. Anche perche’ sono sopravvissuti, a quanto pare dal fumetto, quasi tutti i suoi vestiti orrendi.

La morale di questo fumetto e’, circa questa:

Qualsiasi stracazzo di cosa succeda nel futuro, ci sara’ sempre bisogno di un tizio dal passato incredibilimente traumatizzante, il quale per vivere combatte il crimine e gli scienziati pazzi a fine esclusivamente morale, vive in una casa stranissima, si fa le meglio fiche del posto , non le sposa mai, e ha la facolta’ di decidere quando e se fottersene delle vigenti leggi per difendere la vera giustizia , mentre se lo fanno gli altri e’ bieca giustizia sommaria. Amen.

Ecco, immagino che ce ne siano anche , di fumetti Bonelli, di quelli che io non ho letto.

Se volete vi consiglio un libro di teoria delle permutazioni.

Uriel

(1) La fonte e’ l’ NCR americano, biblioteca del congresso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *