I dolori del giovane Matteo

Nella tragedia del carabiniere ucciso a Roma c’e’ qualcosa che ancora sfugge, per la semplice ragione che la stampa italiana ha sempre scelto di non parlarne. E non mi riferisco agli ultimi anni: mi riferisco a “dopo il 1945”. Sto parlando di una consuetudine giuridica che riguarda i rapporti tra USA e Italia. Poiche’ gli USA avevano infiltrato la magistratura attraverso il vecchio SISDE (che era a sua volta in mano agli USA), riuscivano ad applicare alla giustizia l’eccezionalismo americano.

In pratica, questo significa che gli USA ritengono il loro sistema giudiziario superiore a qualsiasi altro. L’affermazione puo’ anche far ridere (anzi: fa ridere) , ma si comportano di conseguenza. Il risultato e’ che quando un americano finisce sui giornali USA per aver commesso un crimine altrove nel mondo, il cittadino si aspetta che la diplomazia si muova allo scopo di togliere il cittadino americano dalle grinfie del malvagio giudice straniero notoriamente ripieno di comunismo, aborto e Messico.

Non e’ una cosa strana: un principio simile ha portato la Francia a dare asilo a molti terroristi rossi in passato, ma della sostanziale immunita’ degli americani in Italia si e’ sempre parlato poco. Come ogni cosa americana, ovviamente va a beneficio di maschi, bianchi e ricchi, e specialmente va a beneficio di coloro che riescono a bucare lo schermo, oppure a diventare un caso politico.

La strategia dei media americani e’ sempre quella:

  • Uno dei nostri e’ nelle mani del malvagio giudice straniero pieno di comunismo, aborto e Messico.
  • Dobbiamo riportarlo alla vera giustizia americana dove, essendo bianco , ricco e maschio verra’ assolto.
  • E se anche fosse colpevole, parliamo di un americano (che vale molto) che uccide uno straniero (la cui vita negroide vale, notoriamente, meno).
  • Gli stranieri dovrebbero essere onorati di essere stati degnati di attenzione da un essere supremo americano, che li ha coinvolti in una cosa tanto epica e hollywoodiana come un omicidio, che ha dato senso alla loro altrimenti inutile vita negroide: si prendano due lire (bonta’ nostra) e stiano zitti.

Se pensate che io stia esagerando, potete anche andare a cercare indietro nel tempo e verificare (cronache alla mano) quanti maschi bianchi americani ci siano dentro le carceri italiane, ma specialmente quanti maschi bianchi ricchi americani (non parlo dei militari per non tirare fuori ricordi come il Cermis ) sono mai stati condannati.

E potrete notare che le rarissime volte che un cittadino/a americano e’ stato condannato (tipo una modella cocainomane) in Italia si trattava di governi invisi agli USA come quello di Craxi, cioe’ governi che non erano disposti a lasciar fare agli americani i propri porci comodi. E comunque era una donna.

Cosa c’entra col carabiniere ucciso a Roma? C’entra, perche’ Salvini dopo aver fatto fuoco e fiamme dovra’ rassegnarsi a veder uscire dal carcere quei due idioti e li dovra’ lasciar tornare negli USA, dove alla fine verranno assolti con la solita scusa che salva tutti gli americani all’estero: l’incidente linguistico.

Quando un privilegiato americano commette un crimine all’estero e viene processato in patria, cioe’, si salva sempre dicendo che:

  • Non capiva la lingua. E’ il mondo che deve capire l’inglese e non loro che devono sforzarsi. Nel mondo anglosassone la conoscenza di lingue straniere e’ limitata a pochissimi stravaganti individui.
  • Non aveva riconosciuto le divise e non era abituato al modo di fare del posto.
  • E quindi ha tentato di difendersi come ha potuto.

Questo e’, probabilmente, il modo in cui quei ragazzi verranno assolti dai tribunali americani. Specialmente perche’ gli agenti erano in borghese, quindi i due ragazzi diranno al giudice americano che erano convinti di essere finiti in un agguato di spacciatori, non capendo la lingua, non vedendo uniformi, eccetera. Gli daranno qualche mese di rehab per uscire dal tunnel della droga.

Il motivo per cui succedera’ sicuramente e’ semplice: Trump ne ha bisogno. Ne ha bisogno perche’ questa volta c’e’ ANCHE un americano detenuto in Svezia. Il Rapper era convinto che si potesse fare come negli USA dove paghi una cauzione e via. Ma in Svezia la legge e’ uguale per tutti, e dopo aver fatto il suo numero per finire sui giornali, adesso il signorino e’ in prigione. Poiche’ quel cretino viene “dal ghetto” quanto io sono Gengis Khan, adesso si trova a fare quello che quelli come lui si vantano di aver fatto (finire in galera) ma non hanno mai fatto (lo star System USA e’ bravissimo nell’inventare curriculum criminali per i rapper, sfruttando la frequente omonimia tra i nomi degli americani di colore).

Siccome la Svezia ha gia’ risposto puppamelo a Trump, e questo non corrisponde alla narrativa trumpiana di un paese in mano ai negri islamici comunisti lesbici femministi , e il tipo e’ un rapper, allora Trump non puo’ permettersi un altro passo falso. Gia’ adesso tutti gli americani di colore che aderiscono alla cultura del piagnisteo (cultura della quale il Fratello Rapper fa parte) accuseranno Trump di non fare nulla per il rapper berghe’ lui essere negro, ma se anche in Italia due baldi giovani americani vengono sbattuti in carcere per 25 anni, la campagna elettorale si complica. Sembra quasi che gli USA non valgano un cazzo.

Trump adesso scoprira’ che gli svedesi sono inamovibili e che il Rapper dovra’ seguire tutto l’Iter della giustizia svedese (positivo o negativo) e siccome non ha fatto di tutto per diventare amico della Svezia non ha neanche delle leve per cambiare le cose.

Rimane l’Italia. Trump ha un bisogno estremo di tirar fuori quei due ragazzi dalle prigioni americane. Sono bianchi, ricchi e la loro storia e’ finita sui giornali. Verrebbero assolti nei tribunali americani, e quindi l’opinione pubblica non vuole vederli condannati un un paese straniero che, per via dell’eccezionalismo americano, deve avere un sistema giuridico peggiore.

Come funzionera’ questo processo? E’ semplice, e lo abbiamo visto nel caso di “Amanda”:

  • La stampa americana inizia a rendere pubblico il caso.
  • Si inizia a mostrare quanto male funzioni la giustizia di quel paese, e si dice che lasciando i poveri americani nelle mani di quei mostri, saranno condannati ingiustamente.
  • Si inizia a scavare in ogni possibile errore/orrore procedurale, a mostrare che i diritti degli americani siano stati violati, e che non hanno potuto spiegare la sacrosante ragioni che provano la loro innocenza.
  • Qualche telepredicatore americano si fa carico del caso, avendo cura di sbarcare in Italia , promettendo agli americani di parlarne col Papa , che per gli americani e’ una specie di Re d’Italia.
  • Una volta stabilito che la giustizia italiana e’ una merda (e su questo siamo tutti d’accordo) si ottiene che gli americani finiscano a riparare nell’unico paese al mondo occidentale ad avere un sistema giuridico ancora piu’ ingiusto e inefficiente, quello americano.

I primi passi sono gia’ stati fatti: la stampa americana ha gia’ iniziato pubblicando le foto del ragazzo bendato dai carabinieri (come se nei tribunali americani non si potesse venir trascinati di fronte ad un giudice senza pantaloni ), e nei prossimi giorni vedrete la stampa americana mostrarvi che i mostri italiani stanno torturando i poveri ragazzi americani, che hanno il solo problema di fare uso di droghe e di non parlare la lingua. Due mesi di rehab e via.

Puo’ farci qualcosa, Salvini?

No.

Per prima cosa, questo asservimento della giustizia italiana a quella americana dura dal 1945. E’ un fatto considerato assodato, e attorno ad ogni base americana in Italia sentirete decine e decine di storie di stupro da parte di militari americani, che la polizia italiana non ha nemmeno accettato come denuncia. Si tratta di un sistema consolidato e rituale che ormai non puo’ essere spezzato.

Secondo, come ho detto Trump e’ in campagna elettorale e ha gia’ subito uno smacco forte dalla Svezia. Non puo’ permettersi un altro smacco.

Terzo, Salvini vuole neutralizzare la giustizia (lui e i suoi uomini hanno troppi processi in corso) e quindi brama una riforma della giustizia. E ha gia’ pronta una narrativa per la quale sono i soliti giudici comunisti (gli stessi che hanno liberato la Rakete) a liberare gli assassini. Il che potrebbe anche funzionare se Salvini dicesse il vero, cioe’ la la magistratura italiana e’ agli ordini della CIA sin dal 1945, e non agli ordini “dei comunisti”.

Quindi, abbiamo una strategia che consente a tutti di portare a casa la ciccia:

  1. Gli USA diffameranno il sistema giudiziario italiano fino a dimostrare che non e’ degno di giudicare una razza superiore come il bianco ricco americano. (eccezionalismo americano )
  2. Salvini proporra’ delle pene improbabili (lavori forzati con musica neomelodica, carcere a vita in una caserma di Cuneo, il Topless 2019 di Sandra Milo in cella e altre cose orribili) al fine di alimentare la delusione dei suoi fan quando i due riceveranno una pena giuridicamente sensata.
  3. La stampa filosalviniana creera’ tutta una serie di incidenti (aiutata dai servizi USA) riguardanti il trattamento indegno riservato ai due capolavori michelangioleschi criminali americani. Ragazzi bendati (ommioddio! ) , interrogatori condotti da Maurizio Costanzo, celle del carcere senza Wifi, e altre condizioni inumane.
  4. La stampa italiana crea il solito fotoromanzo, con donne fatali, misteri, alieni, Padre Pio, Lady Diana, Taricone, Pavarotti che giocano un complotto BDSM attorno alla vicenda dagli immancabili contorni chiaroscuri. (qualsiasi cazzo di cosa significhi).

Resco ad immaginare tre finali possibili:

  • Si arriva alla condanna, ma il processo e’ volutamente condotto alla cazzo di cane, si accettano testimonianze di defunti, si scambia uno spacciatore con un labrador meticcio durante l’arringa, le motivazioni della sentenza sembrano scritte da Pasolini in acido, insomma, si soddisfano le masse italiane con una sentenza di colpevolezza costruita per non resistere all’appello.(e’ uno dei trucchi piu’ usati dalla giustizia italiana) Dopo uno o due anni, l’Appello libera i ragazzi che tornano negli USA, scrivono un libro e diventano famosi. (metodo Amanda).
  • Si arriva all’assoluzione. Un giudice, dietro adeguato compenso, decide di essere il giudice malvagio, comunista , islamolesbico (nonche’ amico intimo di Vladimir Luxuria), e libera i due, che tornano negli USA: a quel punto Salvini ha la scusa per tuonare contro i giudici e chiedere una riforma della giustizia che per prima cosa consiste nell’assolvere i leghisti (e lui stesso).
  • Il terzo finale non lo immagino, ed e’ qualcosa che mescola politica, cavilli giuridici e mass media, in modo tale da consentire a Salvini di dare la colpa ai giudici comunisti e a Trump di mostrare che gli USA sono rispettati nel mondo. E tutto deve succedere in fretta.

Il primo processo sembra salvare capra e cavoli, ma non si presta alla campagna elettorale di Trump. Il secondo invece richiede una riforma della giustizia che mette i giudici agli ordini dell’esecutivo, cosa che non piace agli USA perche’ oggi i giudici sono agli ordini della CIA.

E’ probabile quindi che inventino qualcosa che non riesco ad immaginare. Ma dovranno riuscire a tirar fuori i ragazzi dal carcere in un tempo ragionevole , consentire a Salvini di dare la colpa ai giudici comunisti , e tutto nei tempi richiesti dalla campagna elettorale di Trump.

Perche’ alla fine, per Salvini la morale e’ sempre questa:

I dolori del giovane Matteo

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