Ho una cugina.

Ho una cugina.

Ho una cugina.

#secondomiacugina© #miacuginadiceche©

Come tantissimi italiani, ho una cugina negli USA. E come tanti cugini negli USA, in pratica hai ricominciato a parlarci da quando c’e’ internet. Ma la cosa importante non e’ che la cugina puo’ essere una cosa divina, e’ che di mestiere fa l’avvocato.

E non un avvocato qualsiasi: si occupa di software. E da un qualche anno e’ un avvocato “corporate”, cioe’ lavora per un’azienda. Tedesca. Che fa un ERP. Avrete capito di chi sto parlando.

Comunque, siccome l’ho rivista online, stanotte ci ho chattato. E mentre chattavamo, le ho chiesto cosa pensi della storia di Trump. Svelo il bias: lei e’ fidanzata con una tipa israeliana. Quindi “non ama” Trump ed il suo fascistame, anche se sembra che Trump vada forte in Israele (a detta della fidanzata).

Ma nemmeno questo e’ il punto. Il punto e’ che sul piano giuridico non e’ detto che gli autori di Mastodon abbiano il coltello dalla parte del manico. Quando le ho fatto la domanda, la sua risposta e’ stata:

“well, is kinda complex”.

E quando un avvocato americano risponde cosi’, intende dire sia che sarebbe fottutamente costoso, sia che non e’ detto che funzioni.

A quanto ho capito, ci sono diversi problemi da affrontare, compresa una forma giuridica ammessa in borsa, che noi definiremmo “Societa’ Wanna Marchi” ma loro chiamano SPAC. Ma andiamo al sodo.

La prima cosa che bisognerebbe stabilire e’ se la licenza in questione va inquadrata come “copyright” (e quindi ricade sotto le leggi del caso), come “contract litigation” (e quindi ricade sotto le leggi del caso), eccetera.

Per farvi un’idea , potete dare un’occhiata a questa pagina:

Open source license litigation – Wikipedia
Ho una cugina.

 

Se ci fate caso, tantissime di queste cause finiscono alla corte suprema, e c’e’ un motivo: mentre in USA le leggi sul copyright e sui contratti sono leggi federali e molto ben definite, quelle sull’opensource non hanno una legislazione “chiara & pulita” dietro, e quindi sono considerate leggi consuetudinarie, in un sistema che si basa sulla common law.

E qui inizierebbero i problemi. Innanzitutto occorre aspettare che la piattaforma sia online, cioe’ che sia offerta al pubblico. Sinche’ la sta solo usando per se’ e per il suo partito, Trump non sta violando alcuna licenza: e’ un qualsiasi tizio che sta usando privatamente una piattaforma opensource.

Ma andiamo avanti, e dividiamo i due casi:

  • ottenere il rispetto della licenza, e Trump ammette che si tratti di Mastodon e pubblichi il codice. (not a big deal).
  • Ottenere un risarcimento corposo.

Il secondo punto e’ cruciale, perche’ come avete visto si tratta di argomento complesso che viene discusso alla Corte Suprema.

E questo implica e richiede, ad una stima spannometrica, almeno 1M$, circa un milioncino di spese di avvocati. E ci sono molte ragioni per questo:

  • per prima cosa, il software potrebbe essere stato fornito da una fondazione , come la Trump Foundation. Ottenere risarcimenti da una ONLUS e’ difficile.
  • Trump potrebbe sostenere che si e’ trattato dell’unico modo a lui rimasto per godere di un diritto costituzionale, dal momento che tutti i social media mainstream lo avevano bannato.
  • Trump potrebbe sostenere che si’, lui ha violato la AGPL, e quindi adesso fornisce il codice e cita la sorgente, ma si tratta del caso di un POLITICO , cui e’ stato tolto “il diritto” di usare altri social per parlare alle persone.

Questo non farebbe venire meno l’idea che Trump debba pubblicare l’autore del software ed ogni modifica effettuata. Ma per avere un risarcimento in questi casi avreste bisogno di piu’ team di avvocati esperti in diverse branche del diritto. Il problema che Trump potrebbe opporre  e’, prima di tutto, se la condizione di essere dei politici e di essere bannati dalle altre piattaforme sia una violazione dei diritti, caso nel quale si, ha sbagliato a prendere il software e basta, ma era costretto dalle circostanze quindi il risarcimento (eventuale) deve tenerne conto.

E non e’ nemmeno scontato che lo scopo di Trump non sia proprio di ottenere una sentenza che dice questo, anche a costo di pagare qualche lira, e poi andare all’assalto di Facebook, Twitter & co.

Ma dal punto di vista dei difensori del Free Software, si tratterebbe di una battaglia rischiosissima: si tratterebbe di spendere cifre enormi in assistenza legale, per poi scoprire che si’, Trump rilascia il sorgente e accetta che si tratta di Mastodon, ma siccome stava cercando di godere di un diritto, non deve pagare nulla. E siccome magari la piattaforma cambia tutto prima di andare live, ancora meno. Vi avviso subito: se scegliessero di usare Pleroma, viste le preferenze politiche di @lain, non ci sara’ alcuna causa.

Sicuramente pero’ si potrebbe obiettare che l’interfaccia e il software sono troppo simili a quelli di Mastodon, il che significa usare la licenza come Copyright litigation e non come contract litigation.

L’obiezione che verrebbe quasi subito e’ che la stessa interfaccia di Mastodon somiglia troppo a quella di Tritter, e si parlerebbe di “fair use”o meno. E anche qui, sicuramente dovrebbe rilasciare il codice e pubblicare la sua origine, ma pagare i danni e’ quasi certamente escluso.

A detta della cugina, il rischio di Trump semmai e’ di avere guai con le autorita’ di borsa al momento della IPO, perche’ dichiarando che quel software e’ proprietario l’azienda di Trump ha dichiarato di possedere un asset che non possiede.

Ma nemmeno questo e’ cosi’ scontato: l’azienda che si chiama DWAC, e  che Trump possiede, non ha dovuto subire i controlli che si hanno durante le IPO, perche’ e’ una SPAC. In USA, a quanto pare, e’ possibile quotare in borsa aziende-contenitore, al solo scopo di raccogliere fondi e vedere se al mercato interesserebbero. Se interessa, allora si fa la vera IPO, cioe’ la quotazione in borsa coi requisiti finanziari del caso.

Se si dichiara come SPAC una societa’, cioe’, si va in borsa, di prendono i finanziamenti , ma non si risponde dei requisiti fortissimi che servono per essere quotati. Anche dichiarare in maniera fumosa degli asset che non si possiedono “ma si intende possedere in futuro” , se si chiude prima di operare sul mercato, “e’ passabile”.

In definitiva, cioe’, ad una SPAC e’ possibile dichiarare l’intenzione di andare live sul mercato con un software proprietario, mentre si usa un software opensource momentaneamente, o come POC, perche’ lo scopo di una SPAC e’ di raccogliere fondi e interesse per poi fare la IPO vera. (anche se oggi lo strumento e’ abusatissimo per trasferire fondi neri). Trump, se avra’ problemi per questo, li avra’ al momento dell’ipotetica IPO.

Se la SPAC non diventera’ mai una vera azienda pubblica (Trump ha una storia di disastri fatti usando contenitori-SPAC) , o se fallira’ prima, ha microscopiche chances di dover pagare nessun risarcimento.

Morale della storia: secondo mia cugina©, non e’ affatto scontato che nasca una vera causa contro DWAC, perche’ sarebbe costosissima, ma le chance di rientrare dei costi della causa sono pochissime, ed e’ difficile prevedere quanto potrebbe costare perche’ dipende tutto da quali e quante obiezioni verranno sollevate.

Insomma, potrebbe succedere che Trump usi la causa al solo scopo di far scrivere ai giudici che si tratta di un tentativo disperato di avere liberta’ di parola e liberta’ di fare campagna elettorale dopo l’ostracismo, esiccome ha ricevuto finanziamenti per 400M, ha tutti i soldi che servono per sostenere l’offensiva del FSF.

Una volta ottenuta una sola sentenza che dice “si, i tuoi diritti erano violati, ma non hai comunque il diritto di rompere una licenza/copyright/contratto/quelchele'”, Trump potrebbe tranquillamente invocare il fallimento della SPAC e poi andare all’assalto di Twitter, Facebook&co, usando la sentenza.

A spese altrui, come nel suo stile. Ma contemporanemente, nessuno vorra’ pagare questo prezzo a Trump.

Quindi non date per scontato che partira’ una causa.

Anche la FSF ha i suoi avvocati, e potrebbero consigliare ai programmatori di Mastodon di usare altri mezzi, come l’ostracismo di tutte le istanze, che ha gia’ funzionato benissimo contro gab.ai e contro Byoblu.

Avere delle cugine e’ comodo, a volte.

(E non avete idea della libidine che si prova a iniziare, in buona fede, un periodo scrivendo “secondo mia cugina©”, sapendo che e’ vero. E che ha senso.)

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