Google e gli editori europei.

Google e gli editori europei.

Google e gli editori europei.

E’ di pochi giorni fa la notizia (nemmeno troppo inattesa) che in seguito all’entrata in vigore della direttiva europea sul Copyright, Google non la rispettera’. Ovviamente Google ha atteso che un paese la ratificasse per dirgli “puppa”, secondo una logica del “divide et impera”, e sin qui non c’e’ nulla di strano, vista l’agenda politica di Google.

E qui siamo al punto: ma qualcuno ha capito quale sia l’agenda politica di Google? Sebbene essa sia evidente, e comune con molti degli altri OTT , non si direbbe che le masse l’abbiano compresa. E allora proviamo a mettere insieme un pochino di quel che sappiamo.

Quello che vediamo in tutti gli OTT e’ il tentativo di resistere alle leggi nazionali, con la scusa che “internet, essendo sovranazionale, non puo’ seguire regole locali”. La cosa sembrerebbe legittima, se non fosse che Google, Facebook ed altri sono a loro volta entita’ locali, dunque soggette alla legge americana.

In dettaglio, scopriamo che:

  • I grandi OTT (Google, Facebook , Amazon, etc) quando si tratta di decidere quali contenuti siano leciti o meno non fanno riferimento a costituzioni e leggi dei paesi, ma soltanto alle loro “policy aziendali”.
  • I grandi OTT, quando si tratta di questioni legate alla privacy, non fanno mai riferimento ai diritti sanciti dalle costituzioni (articoli 15 e 10 delle costituzioni italiana e tedesca, per esempio) , ma si occupano sempre di fare riferimento alla “legge di internet” (che non esiste) e implicitamente alla legge americana, cui sono soggetti.
  • I grandi OTT, quando si tratta di decidere sull’attuazione di regole, decidono sempre e comunque di trovare il modo di disattenderle, non applicarle o violarle impunemente: questo ovviamente non vale per la legge americana, che non hanno la forza militare di disobbedire (per ora).

Bisogna pero’ chiedersi quale sia il risultato finale. Chiediamoci, insomma, come sarebbe un mondo nel quale i grandi OTT obbediscono solo alle proprie leggi, che ovviamente comprendono le leggi americane. Beh, la risposta e’ semplice.

I grandi OTT, come Google e Facebook, stanno lavorando perche’ tutto il mondo/internet ricada sotto le leggi americane.

Perche’ se ci riflettiamo, non e’ che Facebook possa scrivere qualsiasi cosa nella “policy aziendale” con la quale giudica se un contenuto e’ passabile o meno. Deve COMUNQUE rispettare le leggi americane, perche’ non avrebbe modo di sfuggire ad un’inchiesta americana. Cosi’, Facebook ha creato un comitato di censura dei contenuti, nonostante il fato che le costituzioni italiane, tedesche, francesi, in genere europee, vietino la censura e affidino lo stesso compito alla magistratura.

Ma Facebook , nel fare questo, sta mostrando che se ne frega altamente delle costituzioni e delle leggi: tutto quello che fa e’ di SOSTITUIRSI ad esse, formando una propria “magistratura” interna che giudica i contenuti (e gli account responsabili degli stessi), sulla base di proprie regole, che hanno per forza di cose come unico limite la legge americana.

Quindi, in definitiva, abbiamo due miliardi di persone che obbediscono a leggi americane. Ma adesso chiedetevi cosa succederebbe se Facebook facesse una sua moneta, come tenta di fare con Libra.

Poiche’ Facebook, come Google, non intende rispettare le leggi europee, si tratterebbe di creare delle monete (e se parliamo di blockchain dei CONTRATTI tra privati) che NON obbediscono ad alcuna legge se non a quella americana. In piu’ , anche i contratti stipulati su Facebook (attraverso il relativo marketplace) non sono soggetti al diritto privato tra italiani, francesi, o tedeschi o polacchi, ma al diritto privato AMERICANO.

Ho fatto l’esempio della moneta per due motivi: Apple, Facebook, Google e Amazon stanno cercando da anni di creare il proprio sistema monetario. Il problema sta nel fatto che questi sistemi NON sono regolati dalle leggi locali. E gli illusi che li credono regolati dalle “leggi di Internet” dimenticano che Apple, Facebook, Google e Amazon sono aziende AMERICANE; quindi non sono regolate da leggi “di internet”, ma da leggi AMERICANE.

Adesso ipotizziamo un mondo ove la stragrande maggioranza dei contratti tra privati (un acquisto su Amazon , come ogni acquisto, e’ un contratto fra privati) sono regolati dalla legge americana. E anche le regole monetarie sono regolate dalla legge americana, perche’ i grandi OTT sono americani. In queste condizioni ipotetiche, Draghi puo’ anche fare tutto il QE che vuole, ma se Apple, Facebook &co decidono di alzare le commissioni per comprare le loro criptomonete, alla fine fanno testo loro.

Ho nominato le monete perche’ questo e’ effettivamente il momento in cui “internet” esce dallo schermo e comincia ad impattare nella realta’ “che i non native digital riconoscono come tale”.

Se immaginiamo un mondo fatto di IoT, ove la realta’ fisica e’ dominata da enti fatti di cloud e intelligenze artificiali CHE RISPONDONO ALLA LEGGE AMERICANA, di automobili che guidano da sole e in caso di incidenti le case RISPONDONO ALLA LEGGE AMERICANA, ove la moneta  e’ governata da enti che RISPONDONO ALLA LEGGE AMERICANA, la comunicazione tra persone e’ governata da enti che RISPONDONO ALLA LEGGE AMERICANA, la stampa ha bisogno di ricevere traffico da aziende CHE RISPONDONO ALLA LEGGE AMERICANA, e gli acquisti sono online e sono governati da enti che RISPONDONO ALLA LEGGE AMERICANA, e tutti rispondono SOLO alla legge americana, tutto quello che abbiamo e’ un governo americano

che usa le grandi aziende al posto degli eserciti, per invadere il mondo. Perche’ alla fine, se imponi agli altri paesi di usare le tue leggi per tutto, eliminando le loro, li hai invasi, occupati e sottomessi.

E non sto scherzando: il problema di Google, Amazon , Apple, Facebook &co, e’ che stanno lasciando credere che se ne infischiano delle leggi locali per applicare “policy aziendali” o “la legge di internet”, ma alla fine dei conti sono tutte aziende americane, e quindi le “policy aziendali” e le “leggi di internet” sono semplicemente IL DIRITTO PRIVATO E PENALE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA.

E lo vediamo in pratica proprio oggi: il modo in cui Google gestisce il copyright e’ legale nel codice civile americano, ma non in quello europeo. Nel momento in cui google sta dicendo “me ne infischio delle leggi europee perche’ sono locali”, sta forse affermando che se ne infischia di quelle americane? Ovviamente no, perche’ altrimenti il CEO finirebbe in carcere.

Dunque, Google se ne infischia di tutte le leggi tranne di quelle americane: la legge che vale quando non rispetta le leggi “locali” e’ la legge americana.

Lo stesso vale quando Facebook intende creare una sua “moneta” infischiandosene dei regolatori locali e delle banche centrali esistenti, quando Amazon impone ai suoi lavoratori delle regole che sono illegali ovunque ma non negli USA, quando Amazon impone sui venditori affiliati al suo negozio un diritto civile valido solo negli USA, quando Apple applica delle regole sul possesso dei telefoni , come le regole per il copyright, che sono valide sono negli USA, eccetera.

In generale, Google , Facebook, Amazon, Twitter, Apple e tutti gli OTT americani hanno un’agenda in comune: fare in modo che tutto il mondo ricada sotto la giurisdizione americane, che gli unici tribunali in grado di dirimere una contesa siano quelli americani,  e lo fanno imponendo delle “regole aziendali” che di fatto rispondono solo alle leggi americane.

La scusa che “internet non segue le leggi locali” andrebbe bene se non esistesse una vistosa eccezione, cioe’ la legge locale degli USA: un tempo, quando le aziende di internet erano distribuite un pochino ovunque, era persino razionale pensare ad una “legge di Internet” che non dovesse tener conto dell’interazione tra leggi locali.

Ma oggi che tutte le grandi aziende sono concentrate negli USA, la “legge di internet” non e’ altro che la giurisprudenza americana. La “costituzione di Internet” e’ semplicemente la costituzione americana. E cosi’ via.

Tutti gli OTT hanno una sola agenda in comune: obliterare lo stato di diritto in ogni paese del mondo, cancellare le costituzioni, applicando al loro posto la legge americana. Intendono destituire ogni tribunale di ogni paese del mondo, sostituendolo dal tribunale competente americano.

In definitiva, intendono essere l’esercito con cui gli USA occupano ogni paese del pianeta.

https://keinpfusch.net/google-e-gli-editori-europei/

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