Gli USA alla disperata ricerca di guerra

Sto assistendo divertito al livello patetico di scuse che si stanno inventando per trascinare gli USA in una guerra contro l’ IRAN. Non sono un particolare sostenitore della teocrazia di Teheran, in quanto ritengo che l’Islam sia una malattia mentale , ma il problema e’ che le scuse che sono state tirate in ballo sono cosi’ ridicole che in confronto le atomiche sui camion dei gelati di Saddam sembravano cose serie.

Allora, vediamo cosa c’e’ oggi nel camion dei gelati di Saddam Hussein.

Dunque, sino a ieri una petroliera lamentava di essere supravvissuta all’esplosione di un siluro. Ora, se siete dei fans della cataclismica pila di cazzate di “Caccia ad ottobre rosso”, probabilmente ci crederete. E magari pensate anche che i siluri si possano scansare se vi passano a mezzo metro di distanza. Nella realta’ gia’ i siluri avevano sensori magnetici di prossimita’ gia’ negli anni ‘80. Quindi no, non funziona. Mi spiace per il regista, un siluro non si scansa in quel modo.

Ma lasciamo perdere i film. Se invece siete stati in Marina e avete bazzicato proprio i reparti A/S, cioe’ la guerra sottomarina, il concetto di “petroliera sopravvissuta ad un attacco con un siluro” vi fa semplicemente ridere.

Allora, vediamo cosa succede quando un siluro colpisce una nave. Prendiamo una nave da guerra “grandina”, tipo un cacciatorpediniere oceanico. Guardate bene tutto il video, e tutte le esplosioni.

A giudicare dalle proporzioni tra ponte di volo e il resto della nave, si tratta di navi lunghe piu’ di un centinaio di metri. Significa che abbiamo a che fare con un bel bestione.

Il bestione e’ disegnato per resistere all’esplosione. “Resistere” non significa che la nave sopravvive (non c’e’ speranza, come capite bene), ma che impedisce (quanto possibile) all’onda d’urto di propagarsi lungo lo scafo metallico, in modo che l’equipaggio non venga ridotto in marmellata dal “colpo di frusta”. Inoltre, e’ fatta con tutta una serie di porte tagliafuoco che rallentano l’affondamento, in modo da aumentare le chances per l’equipaggio di potersi salvare gettandosi in acqua. Questo perche’ se siete in acqua mentre la nave affonda, il risucchio vi trascina a fondo, per cui dovete anche avere il tempo di allontanarvi. Piu’ tempo avete, piu’ chances avete.

Visivamente, lo osservate perche’ la nave al momento del botto si comporta come se fosse composta da “scatole” attaccate una all’altra (ed e’ proprio cosi’ che vengono costruite), e sembra resistere allo scossone (sinche’ non si spezza lungo una delle linee di giuntura).

Ad occhio e’ croce e’ stato usato un siluro “pesante”, negli anni ‘90 erano cose come l’ Mk48 o l’ A184 italiano.

Questo per dire una cosa: di fronte ad un siluro una petroliera non ha scampo. E’ stracolma di liquido, pesantissima, rigidissima, fa un rumore che il siluro sente a miglia e miglia di distanza e ha un riflesso metallico alla ricerca attiva che consente ad un siluro vecchio come erano negli anni ‘90 di colpirla senza tema di errore.

Non esiste niente come “petroliera sopravvissuta all’attacco di un siluro”. Punto.

E anche ammesso che una petroliera resista alla botta meglio di un cacciatorpediniere, essa non e’ disegnata per fermare il colpo di frusta. Non esiste l’equipaggio “che racconta di aver sentito un’esplosione”. Esiste l’equipaggio che ha bisogno urgente di un trapianto di 206 ossa del corpo a testa.

Dopo aver cercato di vendere la storia del siluro (LOL!) che ha colpito la petroliera (ma la petroliera e’ sopravvissuta: forse dovremmo usare petroliere come fregate) , adesso gli americani se ne escono col filmato. Ovviamente un filmato sfocatissimo, in bianco e nero , il quale mostra gente che e’ intenta a “rimuovere una mina”.

Allora, gia’ mi sfugge per quale motivo occorra rimuovere una mina da una nave che si vuole far esplodere. E poi mi sfugge per quale stracazzo di ragione la mina stia diversi metri SOPRA la linea di galleggiamento. Normalmente gli incursori le mine le piazzano SOTTO la linea di galleggiamento. Non sopra.

Una mina piccola sopra la linea di galleggiamento al massimo produce un incendio. Nessuno e’ cosi’ idiota da mettere una carica magnetica li’. Conviene di gran lunga tirare una cannonata in quel punto, se proprio si vuole fare un buco sulla chiglia. Si corrono meno rischi e si ottiene lo stesso risultato.

Ma poi il filmato e’ ridicolo: i barchini degli incursori che mettono le mine sono molto piu’ piccoli e veloci, e quella barca manovra come se fosse guidata da un ubriaco. Sarebbe sufficiente una virata della petroliera per creare grossi problemi al barchino, mentre cerca di fare una patetica retromarcia per allontanarsi.

Ora, che qualcuno voglia una guerra e’ chiaro. Che si stiano cercando di fare delle false flag , non sarebbe la prima volta nella storia e non sara’ l’ultima. Ma qui siamo al ridicolo: stiamo parlando di un falso a questo livello:

Non ci si puo’ credere nemmeno volendo.

E i debunker? Tacciono, ovviamente.

Ma questo e’ un altro aspetto patetico della bloggosfera macchianerosa italica: i debunker cui piace vincere facile.

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