Gli angeli fanno i pompini meglio dei demoni?

Il momento nel quale  la sinistra italiana ha definitivamente andicato al proprio ruolo culturale e’ stato quando, sulla base di intercettazioni mai viste da nessuno, si e’ iniziato a dare per certo che la Carfagna sia ministro perche’ avrebbe fatto un pompino a Berlusconi. Come ho scritto all’epoca, di per se’ la frase non mi ha stupito troppo: ho sentito la stessa cosa di ogni collega donna che ho conosciuto, dentro un ambiente (quello IT) tra i piu’ maschilisti del mondo.

 

Non mi ha riempito di stupore sentir dire che la Carfagna essendo bella ed essendo ministro sarebbe arrivata li’ facendo pompini. Figuriamoci. Ho avuto , prima di oggi, 3 donne manager nel mio team. La prima, nell’azienda precedente, era di fatto una delle maggiori esperte di quella che oggi si chiamerebbe “finanza creativa” che io abbia mai visto. Una squalettina capace di mangiarsi Goldman Sachs come se fosse gestita da un branco di dilettanti. Era riuscita a organizzare una frode fiscale con un’azienda che aveva come base  un paese sovietico (ove il fallimento era teoricamente negato dalle teorie marxiste) , basandosi sul meccanismo dei fallimenti internazionali, uscendone viva. Era (anzi, era stata) bella: aveva fatto parte del “jet set” per qualche tempo, e in una sua foto insieme alla Miss Universo (una degli anni ’70) faticavo a capire quale delle due fosse la miss.

 

Nonostante fosse una persona dalle capacita’ finanziarie e gestionali estreme, ovviamente di lei si diceva di tutto. Trattandosi tuttavia di una personalita’ “borderline” tra onesta’ e crimine, ho preso la cosa in maniera neutra. Dopotutto, lei stessa si vantava della cosa. Diciamo che questo caso e’ borderline.

 

La seconda persona e’ un manager della societa’ ove lavoro, ed e’ anche stata promossa. Penso fortemente che lo meritasse , dalla testa ai piedi, ma piu’ dalla testa. Dal mio punto di vista era una delle persone piu’ capaci, nel senso organizzativo del termine, che io abbia incontrato. Riusciva a bilanciare una certa durezza nel bloccare i farlocchi con la competenza tecnica e con la capacita’ di essere responsabile. Ovviamente e’ stata promossa. OVVIAMENTE e’ arrivato il verdetto: “eh, grazie, e’ l’amante di tizio“. Fa i pompini, insomma.

 

In questi giorni, e’ arrivata una nuova manager qui in Germania, dall’Italia. I tedeschi sono piuttosto stupiti dal numero di manager donne della mia azienda (1), ma io la conoscevo gia’ per averci lavorato su un altro progetto. La mia opinione e’ che sia una “con le palle”, non per via del decolleee (che pure si apprezza volentieri) ma perche’ sa fare il proprio lavoro. L’ho vista all’opera con il suo team, ed e’ una che ogni giorno se li porta a pranzo tutti insieme per tastare gli umori di ognuno. E’ uno di quegli ufficiali che stanno con la truppa, e sa quel che dice. Ovviamente, indovinate un pochino? Ma e’ ovvio: fa i pompini e li fa con ingoio.

 

Anni fa, lavorai su un progetto  milanese  con questa persona qui. Come PM e’ validissima, per quanto lo scontro fra caratteri ci abbia regalato qualche momento di scazzo lavorativo non indifferente. Tuttavia, se avete bisogno , fottutamente bisogno di raggiungere un obiettivo in un dato giorno, avete dei fornitori stronzi e cialtroni nonche’ dei concorrenti che scassano la minchia, ella e’ il carro armato che vi serve. Scansatevi quando carica.

 

Indovinate un pochino? “Radio corridoio” dice che….fa i pompini. Magguarda te, che sorpresa!  (2)

 

Cosi’, potete immaginare che cosa io pensi quando sento dire da uno (di solito unA) “quella e’ li’ perche’ fa i pompini”. Immediatamente penso “capito il problema: e’ piu’ brava di te”.

Del resto, ho anche avuto colleghe che i pompini li facevano, e volentieri. Nonostante le loro speranze, sono a malappena riuscite a mantenere il proprio posto di lavoro. Se chiedete la MIA opinione, signori, il pompino NON e’ una buona strategia di carriera nel medio e lungo termine. Ma specialmente: di loro NON si diceva. Non si poteva dire, of course. Perche’ dare della pompinara ad una che fa carriera ha anche questa caratteristica: lo puoi fare soltanto se non e’ vero.

 

Perche’ questo e’ il punto: in molte delle aziende anglosassoni cosi’ fichissime (e anche tedesche, a dire il vero), per un gossip del genere si perde il lavoro, in meno di 30 minuti. Ho visto colleghi cazziati per cose incredibilimente inesistenti. Uno di essi, uno sviluppatore, un giorno fissa un baco. La donna il cui dipartimento beneficia del fix va alla sua scrivania per ringraziarlo, e non lo trova. Cosi’ prende un post-it, e ci scrive “Thanks, Bettina(3)”. Apriti cielo: cazziata ad entrambi per aggressione sessuale.: come OSI lasciare un post-it (coprite gli occhi alle vostre figlie! ) con un “thanks” e uno smile sulla scrivania di un collega! AH-SO! TU MANCIA, JA!

La vicenda del postit del mio collega vista con gli occhi della Human Resource, I suppose.Notare la faccina sul postit.

Personalmente lo trovo esagerato (non credo proprio che l’intenzione  della donna fosse quella), ma tant’e’: in molti posti dovete stare MOLTO attenti a queste cose, molto piu’ che in Italia.

 

Sebbene questa cosa sia una delle poche giuste che io veda (e a volte, sia chiaro, esagerata: provo affetto e amicizia per alcune colleghe, ma non ci andrei a letto per questo) nel famoso “estero che funziona”, sembra che la sinistra italiana sia refrattaria alla cosa, e non ha fatto una piega quando ha sentito , in assenza completa di prove(4) , dire la stessa cosa della Carfagna.

 

In ogni caso, tant’e’, in quel preciso momento la sinistra ha abdicato al suo compito:  secondo queste persona, qualora anche la donna debba avere rispetto, essa ne ha diritto solo se e’ di sinistra, se e’ bella in uno specifico modo un po’ finocchiaresco e un poco nildeiottiano: la donna di destra invece e’ una pompinara per definizione, e il rispetto e’ dovuto alle donne, quindi,   a seconda della tessera.

 

Il problema di questo metodo propagandistico, ovviamente, e’ sempre il dietrofront. Voglio dire, Stalin si era costruito un culto della personalita’ addosso: per demolirlo basto’ poco, perche’ demolire il positivo e’ semplice. E’ facile cadere dall’alto dei cieli.

 

Piu’ difficile, invece, e’ il processo di riabilitazione. Prendiamo per esempio la Carfagna. Dunque, la “pompinara di Berlusconi” ha , circa ieri, preso la parola di fronte ad una decina di associazioni gay e ha chiesto loro scusa in pubblico per i “pregiudizi” sull’omofobia  che ha abbandonato. Guardandoli in faccia.

 

Ora, rispetto allo scialbo comung out (abbastanza tardivo, peraltro) di Pannella, mi sembra una novita’. Innanzitutto perche’ e’ raro che un politico in Italia chieda scusa. Poi perche’ ha ringraziato un altro politico (dello schieramento opposto) di averle spiegato come stanno le cose. E alla fine, cosa MOLTO piu’ importante, perche’ ha chiamato “pregiudizio” quelle opinioni e si e’ definita vittima di un pregiudizio. Per chi non e’ addentro e’ roba da poco, per chi fa parte delle associazioni e’ molto. Se consideriamo che per la Binetti quelle erano “legittime opinioni”, non e’ poco.

Uno puo’ dire quel che vuole, ma se qualcuno ti chiede scusa, te lo chiede con te presente (rischiando quindi il vannanculo) e ti dice chiaramente quello che brami di sentir dire da anni, e cioe’ che quelli sono pregiudizi, beh, il giudizio sulla persona deve cambiare. Sui partiti e’ un altro discorso: ma se “pompinara” e’ un giudizio sulla persona, beh, mi spiace, ma “la pompinara” vi ha dato una lezioncina.

 

Se un ministro straniero avesse fatto la stessa cosa, gli italofobi della sinistra avrebbero strillato “prendete esempio” fino all’esaurimento. La solita folla di carampane indignate, cannabinotici in kefia e arroganti giudici da strada sarebbe scesa in piazza (e purtroppo sui blog) a gridare “ecco come si fa”. Invece succede in Italia, e per la sinistra italofoba questo e’ inaccettabile. Se in Italia succede qualcosa di buono e’ comunque a sinistra , e non sara’ mai buono quanto l’ultima delle merde diarroiche anglosassoni.

 

In ogni caso, adesso c’e’ il problema. Quella e’ la pompinara. E qui c’e’ il problema.

 

Una parte della sinistra, e specialmente della loro odiosa base, ovviamente non cambiera’ idea. Un pompino e’ come un diamante: e’ per sempre. Figuriamoci, l’avra’ fatto per … boh. L’avra’ fatto per qualche malvagia ragione che la mente malvagia e pervertita della loro base inventera’, non vi preoccupate. Se c’e’ una cosa che non gli manca, e’ la fantasia. “La fantasia all’opposizione” e’ il loro sloagan, se non ricordo male. O no?

 

Un’altra parte della sinistra invece cerchera’ di dire che, magari, si’, e’ successo qualcosa di buono. Sia perche’ un ministro ha chiesto scusa a qualcuno avendolo di fronte a se’, a pochi metri di distanza, sia perche’ ha ringraziato chi le ha fatto cambiare idea.

 

Adesso, vorrei sapere dai cultori del bon ton british: e’ questo un gesto sbagliato? Non e’ forse qualcosa che dovrebbe fare da esempio? Non si dovrebbe dire “imparate dalla Carfagna?”

 

Eh, si dovrebbe. Dovreste dirlo. Ma non potete, perche’ la Carfagna e’ la pompinara. L’avete detto , sottoscritto e applaudito voi, in tutte le piazze del paese.

 

E adesso?

 

Adesso quello rimane un gesto. Che sarebbe , ad onor del vero, un gesto importante: un ministro (e di destra) che, anche lasciando perdere le scuse, chiama “pregiudizi” delle precise opinioni , peraltro molto diffuse. Sarebbe un gesto da enfatizzare. Si potrebbe, se si ritenesse che questo sia un gesto nella direzione giusta.

 

Ma la sinistra non puo’. Non puo’ perche’ e’ prigioniera dei propri pregiudizi, e cioe’ che se una donna e’ di destra, mostra dei centimetri di pelle e fa carriera, allora e’ una puttana. Un pregiudizio antico, disgustoso e parecchio diffuso, accanto i pregiudizi contro i gay.

 

Adesso sapete cosa succedera’? Iniziera’ la saga dei “ma” e dei “pero”. Adesso vedremo (non nei commenti su questo blog, visto che non lasciero’ passare niente del genere: il mondo e’ fatto di bianco o nero, e del bianco non mi sono mai fidato troppo), tutta una serie di persone dire “si, bello, MA”, “si bello PERO’”.  I piu’ raffinati diranno “non capisco perche’ sia cosi’ importante, DOPOTUTTO’” , vi conosco, vi conosco.

 

E tutto perche’ la sinistra e’ prigioniera di un pregiudizio, o meglio di una massa enorme di pregiudizi verso le donne. Con quanta facilita’, in totale assenza di prove, si e’ potuta diffondere questa voce? Con la stessa facilita’ con la quale queste voci corrono negli ambienti lavorativi: “e’ una puttana, fa carriera facendo pompini”.

 

Basta dirlo una volta, e:

 

  • Se la donna e’ bella, tutte quelle meno avvenenti diventeranno (qualora non ne siano l’origine) il megafono della “notizia”.
  • Se e’ anche brava sul lavoro, tutte quelle meno brave diventeranno (qualora non ne siano l’origine) il megafono della “notizia”.
  • Tutti gli uomini che sono meno bravi della donna in questione diventeranno (qualora non ne siano l’origine) il megafono della “notizia”.
  • Tutti i maschi che vorrebbero favorire ma non hanno il piacere  iventeranno (qualora non ne siano l’origine) il megafono della “notizia”.
Capirete bene come sia facile diffondere la notizia, e capirete bene quanto sia adesso difficile riportarla all’ovile.

 

E cosi’, avete perso un altro treno.

 

Avreste potuto fare qualcosa per la comunita’ gay propagandando queste dichiarazioni. Avreste potuto farci una bella figura ed usarle questo atto della Carfagna come esempio di quel bon ton cui sembrate tanto seguaci , ma solo se chi lo fa ha i cromosomi (non italiani) giusti.

 

Invece, prigionieri dei vostri pregiudizi come siete, vi limiterete alla solita cantilena provinciale, nei vostri pizzetti scolpiti di sinistra, nelle vostre minigonne da lavoro di sinistra ,nel vostro taccododici  di sinistra, e nei vostri disperati pushup, tutti indiscutibilmente di sinistra: “ma quella fa i pompini”.

 

Complimenti: una sinistra per il progresso.

 

Il progresso di sentirsi dire che fai i pompini.

 

Il voto delle donne e’ assicurato, suppongo.

 

Uriel

 

(1) la manager tedesca e’ solo la segretaria di un manager, che ad un certo punto si e’ sganciata dalla sua scia. Se pensate che una donna possa far carriera in Germania , sognate pure la Merkel. Come la sognano le tedesche, perche’ le uniche donne manager qui dentro sono ex segretarie di qualcuno, o le manager della mia italianissima azienda. Non so come facciano i crucchi a far quadrare le medie come fanno , ma se quello che vedo e’ corretto, mentono spudoratamente. Una donna qui non ha particolari opportunita’ di carriera rispetto all’ Italia.

 

(2) Le voci, ovviamente, sono discordanti. A sentire la vulgata, avrebbe fatto pompini a tutti i manager che ha incontrato, e siccome in pausa pranzo a volte siamo andati insieme al ristorante , anche a me.  A mia insaputa, evidentemente. Il che e’ strano, visto che di solito mi accorgo dei pompini. Che sbadato che sono stato, forse era l’aria dei Navigli.

 

(3) Si’, in germania si usa , come nome.

 

(4) Se anche Berlusconi si fosse vantato al telefono di farsi fare i pompini dalla Carfagna, non sarebbe una prova. Del resto io mi sono inculato vostra madre per anni, e lo dichiaro ad ogni telefonata. La mia  vanteria  al telefono e’ una prova? Chiunque vanti al telefono di essersi fatto la Carfagna dice il vero? Berlusconi e’ noto per dire sempre la verita’ al telefono? E’ noto per dire sempre la verita’ in generale?

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