Gewinner und Verlierer

C’e’ un certo subbuglio, oltre ad una serie di piogge insistenti, qui in Germania. In pratica stanno volando parole grosse, insolitamente grosse, verso gli americani e gli inglesi che spiavano la rete. Sebbene il BND sapesse da tempo della cosa, e molti cittadini (specialmente il partito pirata) ne avessero gia’ fatto un tema per la campagna elettorale, oggi la stampa filogovernativa sta martellando duro su questo argomento.

Sicuramente esiste una cultura della privacy piuttosto “estrema” da queste parti. La vita privata e’ considerata una specie di taboo, quindi e’ per certi versi comprensibile che una notizia del genere sia shockante. Per fare un esempio, e’ in vigore una legge che vieta alle aziende di leggere quel che fanno i loro dipendenti sui social network.
Avete presente quei tizi “licenziata perche’ ballerina in un night”, o “perde il lavoro perche’ mette una sua foto nudo su Facebook?”. Ecco, se un’azienda qui lo facesse, non solo il licenziamento sarebbe annullato, ma il boss finirebbe nei guai perche’ i capi di un’azienda non possono leggere le pagine dei loro dipendenti sui social network : e’ un reato penale.

Lo stesso BND ha ricevuto via via regole piu’ restrittive per spiare il traffico internet: nel 2010 aveva spiato circa 37 milioni di email, nel 2011 dopo le nuove regole e’ sceso a 2.900.000 , nel 2012 a 900.000. Come mai? Il tema e’ stato sollevato e nella commissione parlamentare di controllo G10 sono finiti tre  “falchi” della privacy: Michael Hartmann (SPD), Gisela Piltz (Liberali), Hans-Peter Uhl (CSU).
E’ vero che i tedeschi si sono scandalizzati per Berlusconi, ma qui sarebbe semplicemente impossibile far finire su un giornale delle telefonate private o le fotografie prese col teleobiettivo di una villa privata. Forget it, anche se scoppierebbe lo scandalo, giornalisti, fotografi e persino magistrati finirebbero in carcere molto prima della condanna del silvio locale.(1)
 Ma il punto e’ che, appunto, se si era gia’ posto un limite al Bundesnachricthendienst tre anni fa, il problema era noto. Il problema sta in due avvenimenti che si molti hanno preso sottogamba.
  1. Obama fa un viaggio in Europa. E va a parlare con l’ Unione Europea. Non va nelle capitali, non gira Roma, Berlino, Parigi, Madrid, etc. Va a discutere di un accordo commerciale UE/USA.  Cosa significa? Significa che anche per gli USA e’ chiaro che la UE non crollera’, e che non scomparira’. E se e’ LUI ad essere venuto in Europa a proporre l’accordo e non qualche europeo ad andare a Washington, c’e’ una ragione specifica.
  2. La Fed ha smesso di stampare. Hanno fermato la stamperia di dollari, uniformandosi al comportamento della BCE. Non e’ la BCE che fa come gli americani , ma gli americani che iniziano a fare come la BCE. Anzi, con un imminente (o almeno annunciato) aumento dei tassi, faranno ancora peggio di quello che voi definite “austerita’”. Le politiche che costituiscono l’ “austerity” hanno vinto e sono sposate dalla Fed.(2)
  3. Sono finiti sui giornali tedeschi delle intercettazioni diventate pubbliche in Irlanda, ove i banchieri irlandesi che si salvarono grazie ai fondi europei prendevano per i fondelli i contribuenti tedeschi per essersi arricchiti coi loro soldi “un miliardo oggi, un miliardo domani”, e scimmiottavano ghignando l’inno nazionale tedesco. Questo ha chiuso OGNI speranza che sia possibile proporre al contribuente tedesco QUALSIASI aiuto ad altri paesi che falliscono. 
  4. E’ stato approvato il pacchetto di leggi per il salvataggio delle banche. Da ora in poi, dal 2014, qualsiasi banca faccia una scemenza ricevera’ il “Trattamento Cipro”. Dal 2017 ci sara’ anche un fondo che rendera’ meno dolorosa la cosa – se la corte costituzionale tedesca lo approva. Si era tanto detto che fosse un caso unico, e invece diventa una regola per tutti.

In tempi non sospetti  avevo scritto, riguardo al “Trattamento Cipro”, questo periodo:

E adesso , dopo quelle tre notizie, siamo al punto: LA GUERRA E’ FINITA.
Ed e’ finita con una resa degli americani.
Sono gli americani a venire in europa, andare nella sede di quella UE che volevano affossare e che davano per morta ogni due giorni, a offrire un’apertura degli scambi commerciali, un trattato che se va bene sarebbe firmato nel 2020.
Sono gli americani ad aver smesso di stampare soldi, e non la BCE. Sono gli americani a sfidare gli inglesi (che vogliono un referendum per uscire dalla UE) bypassandoli e vendendo nel continente per cercare un accordo che taglierebbe gli inglesi fuori e che renderebbe meno attraente la rotta “Commonwealth” rispetto alla rotta “Europea”.
E’ chi si arrende che va a chiedere qualcosa.
A questo punto, succede semplicemente che Berlino e’ cosciente di aver vinto la guerra. E come tale, getta sulla bilancia della trattativa sull’apertura dei mercati americani (che sono piu’ protetti di quelli UE, tra F&D che controlla qualsiasi cibo entri sino alle regole per le importazioni di tecnologie dall’europa) un altro ostacolo.
Aveva alzato la posta Parigi mettendo dei paletti all’industria americana del cinema, in nome della “specificita’”. Paletti accettati dagli USA. Ora mettono un paletto i tedeschi, tirando fuori la storia delle telecomunicazioni spiate : non si sa ancora cosa chiederannodi preciso, ma gli USA dovranno mettere un paio di clausole in piu’.
Ovviamente ci sono falchi e colombe. Se la Merkel e la CDU/CSU tendono ad essere piu’ filoatlantiche, la stessa alleanza NATO viene messa in dubbio dal ministro della giustizia che parla di “guerra fredda”, e da MArtin Schultz che dice che questa cosa “avra’ conseguenze su ogni aspetto delle relazioni reciproche”.  Per essere due politici di un paese che non e’ uso fare dichiarazioni estreme da almeno mezzo secolo,  si tratta di una stranezza da notare.
In generale, se qualcuno avesse capito l’imbarazzo di Obama e il rischio che corre di perdere gli alleati, almeno alcuni, in Europa, sarebbe gia’ corso a chiedere qualcosa. In Italia si e’ troppo presi dal miliardo e mezzo di euro dati alle aziende italiane, che ci devono assumere a tempo indeterminato 2.900.000 disoccupati – e portare a casa il resto- , per capire che e’ il momento di farsi avanti ed imporre qualcosa agli USA : per esempio, la rimozione di alcuni limiti sulle importazioni di cibo (in USA abbastanza complicate) e sul riconoscimento delle certificazioni di origine italiana -contro le falsificazioni.
Probabilmente il governo inetto non prendera’ la palla al balzo , ma il governo tedesco e’ piu’ opportunista, e probabilmente riuscira’ a far cadere qualche paletto che oggi grava negli USA – fiscalmente – sui prodotti tedeschi, automobili in primis.
Lo scenario, cioe’, e’ quello di un fine guerra. E’ la fine di una guerra finanziaria, nella quale hanno perso UK e USA, la UE e’ ancora li’, ed e’ diventata proprio il bunker finanziario che si voleva evitare diventasse, scatenando la guerra.
Il perdente e’ venuto in continente a riconoscere il governo vincente offrendogli un trattato di lungo termine, ha sposato la disciplina del “non stampare moneta”  che era tipica della BCE, ha dovuto accettare il “Trattamento Cipro” come regola, una AIFM molto piu’ rigida, la responsabilita’ delle agenzie di rating, una tassa sulle transazioni finanziarie.
Chiaramente, il vincente alza la voce ed il prezzo.
Non so ancora cosa chiederanno a Londra, ma se ho ragione lo vedremo nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda snowden, se proprio volete essere complottisti, invece di attribuirlo a russi, cinesi o altri, forse dovreste cambiare il vostro modo di pensare e attribuirlo ad altri.
eh, gia’.

Uriel
(1) A dire il vero, dal momento che la prostituzione qui e’ legale, per le feste con Ruby sarebbe finito nei guai il padrone del bordello cui si fossero richieste le ragazze, o comunque l’organizzatore che le aveva chiamate. Qui potete chiamare un bordello e farvi mandare a casa qualche ragazza, a patto di pagare: cavoli del boss mandarvele maggiorenni.
(2) Gli americani dicono di essersi fermati per via della ripresa che sarebbe in corso negli USA. Magari un giorno gli americani noteranno qualcosa, per ora non sembra che gli USA si stiano risollevando.

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