Gaza di qui e Gaza di la’ , II parte.

Nella seconda parte del post vorrei occuparmi delle responsabilita’ , riguardo alla situazione dei palestinesi, che hanno le fazioni politiche occidentali che li “appoggiano”. E lo dico perche’ tale appoggio (politico e finanziario) ha indotto sistematicamente la scelta (da parte dei palestinesi) delle classi politiche peggiori, cioe’ di quelle che hanno portato i palestinesi a questa situazione. In questo articolo uso “radicale” nel senso anglosassone del termine, per indicare cioe’ l’estrema sinistra radicalchic-farlocca, e non il partito-setta di Pannella.

Con questo non voglio dire che la colpa sia tutta di questi radicalchic: dico che la colpa e’ anche loro, e in buona parte loro.

Il mezzo con il quale i farlocchi nostrani hanno indirizzato questo conflitto verso il disastro attuale  e’ quello dei finanziamenti ai gruppi sbagliati (che hanno preso il sopravvento su quelli ragionevoli in un processo anti-evolutivo spaventoso) , e quello di portare alcuni governi “gauchisti” ad appoggiare gli scimmioni ignoranti che hanno portato a questo punto le cose.

La massa di fessi nostrani piu’ grande e’, storicamente, quella comunistoide. Nella visione del mondo comunistoide non esiste l’idea di “pace”, (1) nel senso che esiste l’idea di pace soltanto se e’ impossibile quella di “vittoria rivoluzionaria”. La pace , per loro, e’ un valore che va perseguito solo se il popolo unito non puo’ insorgere e distruggere militarmente i malvagi che vogliono la guerra.Ovviamente, non si accorgono della contraddizione.

La pace per loro e’ solo una parola altisonante che deve frenare il nemico quando non riescono a batterlo. In pratica “el pueblo unido” fa una cazzata, e quando qualcuno che sia militarmente organizzato si appresta a rompergli il culo, loro gridano “Pace, Pace”. E’ lo stesso meccanismo che si vede in certe tribu’ tamarre, quando gli amici separano i due che si picchiano a seconda che vinca uno o l’altro: l’intento di separare i litiganti sembra nobile, se non fosse concentrato nei momenti in cui A picchia B. Un po’ come le richieste di tregua della UE: arrivano sempre quando Israele picchia i palestinesi ,e  non quando i palestinesi bombardano citta’ israeliane. La pace, quindi, come intralcio nei confronti di chi vuoi fermare , come contrattempo politico.

La dinamica politica di queste persone, quindi, non prevede la “pace”   , tantomeno la risoluzione dei conflitti: essa prevede che ogni conflitto debba arrivare, elevando la tensione sempre di piu’, ad un livello di rancore tale che una scintilla debba scatenare la rivolta. Una volta coltivato l’odio ed il rancore, quindi, non bisogna fare altro che aspettare la scintilla che scatena la rivoluzione, ed a quel punto “el pueblo unido jamais sara’ vincido”.(2)

Di conseguenza, nel passato queste associazioni non hanno mai appoggiato le classi dirigenti moderate palestinesi, ma si sono limitati a finanziare quei leader caratterizzati dal fatto di accrescere l’odio ed il rancore , che avrebbe (nel loro farlocchissimo modo di vedere il mondo) sfociare in una rivoluzione che avrebbe invariabilmente visto vincitrici le masse di oppressi.(3)

Per questa ragione, tutti i fondi sono andati in mano ai dirigenti palestinesi piu’ bellicosi, a patto che a loro volta rafforzassero le leadershipfarlocche che davano tali aiuti. Il principio era:

  • Io ti do’ aiuti se tu predichi odio e rabbia.
  • Tu ottieni uno scontro che perdi in maniera dolorosissima.
  • Le conseguenze dolorosissime dello scontro appaiono inumane.
  • La mia posizione politica di occidentale filopalestinese e’ rafforzata da questa immagine inumana.

Questo meccanismo mortale (per i palestinesi) ha prodotto un vero e proprio loop, nel quale i capetti palestinesi venivano finanziati dai vari bertinotti europei ed americani, allo scopo di produrre sconfitte sanguinose, al solo scopo di mostrare altro sangue alle masse europee ed americane in modo da prendere voti.

In altre parole, si e’ stabilito un meccanismo di doppia coazione tra i farlocchi europei e i farlocchi palestinesi. Ai farlocchi italiani servono foto di bambini palestinesi sanguinanti per ricevere voti alle elezioni. Per questo danno soldi a farlocchi palestinesi. I farlocchi palestinesi ricevono soldi se in cambio producono fotografie di bambini palestinesi sanguinanti, e per farlo basta provocare una reazione israeliana, cosi’ comprano armi coi soldi dei farlocchi occidentali. E il cerchio si chiude: due classi di persone mantenute in vita dai farlocchi militanti occidentali, l’una vivendo di politica occidentale radicalchic, e gli altri vivendo dei soldi che i radicalchic gli danno in cambio di scontri con un esercito che mena di brutto, purche’ documentati fotograficamente per commuovere l’occidente e produrre voti.(4)

Una volta incancrenita la situazione per benino, del resto, la situazione si autoalimenta, specialmente perche’ i farlocchi di cui parlo ritengono che l’ “odio” sia sufficiente a continuare una guerra, e che la “rabbia” non sia solo uno qualsiasi tra i pruriti scimmieschi (residuo dell’era precedente all’ Homo Sapiens), ma addirittura una motivazione politica.

Essi sono stati indottrinati a considerare legittimato o legittimabile ogni atto politico che derivi da una “rabbia” o da un “odio”, il quale possa venire ricondotto ad un sopruso. In pratica, se io ti odio, ogni atto io compia contro di te e’ legittimato dal mio odio, a patto che il mio odio sia comprensibile alla luce di qualche evento passato.

Secondo questa logica, cioe’, se un abitante di Marzabotto uccide tutti i tedeschi che vengono in ferie in Emilia , esso e’ legittimato dall’ odio che prova verso i tedeschi per via dell’ eccidio.

I militanti comunistoidi del resto devono sostenere questa teoria come conseguenza della teoria precedente: se il loro modus operandi consiste nell’accrescere la tensione fino a quando una scintilla scatena una guerra civile, notoriamente foriera di crimini orrendi, ovviamente dovranno giustificare le violenze che ne derivano in qualche modo. Ovviamente, una simile teoria deve necessariamente contenere al proprio interno una qualche apologetica secondo la quale se c’e’ “odio” per via di un evento passato, la violenza e’ naturale e giustificata.

Questa e’ ovviamente una cazzata: se cosi’ fosse non sarebbe possibile per gli europei vivere insieme, dal momento che sara’ sempre possibile per qualsiasi europeo tornare indietro a quando un altro europeo (o il nonno) gli ha fatto qualcosa di male. Secondo questa logica, quindi, ogni francese dovrebbe odiare ogni tedesco, ogni italiano dovrebbe odiare… tutti(5).

Quello che i farlocchi non tengono mai in considerazione e’ che lo scopo dei politici non-farlocchi e’ proprio quello di superare questi odii , di delegittimare la violenza che ne deriva , e di arrivare a SPEGNERE le tensioni sociali PRIMA che sfocino nella violenza. Ovvero, quello che i farlocchi comunistoidi occidentali non capiscono e’ che la loro idea di politica rivoluzionaria, cioe’ la rivoluzione armata degli oppressi, non solo non ha MAI dato risultati ma e’ l’antitesi di ogni politica che ne abbia dati.

Se in Irlanda del Nord si sta facendo qualche passo avanti e la situazione si va normalizzando non e’ perche’ il valoroso pueblo irlandese ha preso le armi in massa, ma perche’ ha smesso di farlo. Se oggi e’ possibile per un turista tedesco venire in bicicletta a Marzabotto ed accamparsi nei boschi e’ perche’ qualcuno ha SPENTO le fiamme della rabbia e dell’odio.

Ma questo e’ impossibile da proporre ai farlocchi occidentali: la questione palestinese infatti e’ oggi l’ultimo cavallo di battaglia di certa pata-sinistra pata-antagonista , ed e’ di gran lunga piu’ vitale per loro che per i palestinesi stessi.

Di conseguenza, un fesso come il capo di Hamas (e tutte le organizzazioni che presiede) verra’ sempre preferito nella distribuzione dei fondi a qualsiasi moderato palestinese per la semplice ragione che il moderato non produce fotografie lacrimevoli da usare nella propaganda politica occidentale, che invece servono come il pane a tutti i politicanti locali che vivono di queste foto.

Se consideriamo la massa di finanziamenti che sono piovuti sui palestinesi, quello che otteniamo e’ che con cifre inferiori si potevano costruire scuole, ospedali, strade, qualsiasi cosa. Ma un bambino palestinese che va a scuola non fa brodo per il politichetto radicale occidentale, e quindi la raccolta di fondi che lui organizzera’ non beneficera’ mai colui che compra un libro ai bambini palestinesi, ma colui che gli da’ 10 dollari se tira pietre sui soldati, sperando che qualche soldato lo secchi per fotografarlo mentre muore: porta voti.

Questo fenomeno e’ cosi’ pazzescamente diffuso che molti sociologi  arabi accusano sui media locali i soldati israeliani di NON stuprare le donne palestinesi, testimonianza (a detta loro)  del fatto che non le considerano esseri umani: questa motivazione potrebbe sembrare paradossale, se non si capisse quale sia lo scopo recondito, quale sia il dispiacere che cova dietro. E cioe’ quello di non poter mostrare agli occidentali una donna palestinese stuprata , in modo da commuovere ancora di piu’ le masse locali ed avere 20 voti in piu’ per  i farlocchi radicalchic nostrani.

Il risultato di 50 anni di finanziamenti dati sempre e solo ai piu’ guerrafondai e’ che si e’ selezionata , appoggiandola, sempre e solo la peggiore classe politica palestinese che fosse possibile selezionare, e il risultato e’ che una classe politica del genere produrra’ sempre piu’ scontri per avere sempre piu’ vittime, in modo da avere sempre piu’ soldi.

E questo e’ l’effetto di una sconsiderata strategia di appoggio “politico” che si e’ tradotta in appoggio finanziario, in cambio di un pochino di sangue da sbattere sul tavolo politico e accrescere il consenso di coloro che raccoglievano i fondi “per la causa palestinese” , a patto che la causa palestinese producesse abbastanza vittime da farli passare dalla parte dei “giusti” e prendere due voti in piu’.

Questo articolo non vuole dimostrare che sia TUTTA colpa dei radicali e delle sinistre nostrane se i palestinesi sono nella merda: come ho detto, ci hanno messo del loro. Ma le sinistre occidentali hanno fornito  tutto cio’ che mancava per trasformare un disastro breve in un disastro completo facendo si’ con il loro appoggio (politico ed economico) ai leader sbagliati che si creasse un loop politico-mediatico-economico, attivando un meccanismo il quale l’occidente sta finanziando chiunque predichi la guerra al solo scopo di ricevere fotografie che dimostrano come facciamo bene a finanziare chi vuole la guerra, in un ciclo infinito.

In pratica, le teste di cazzo palestinesi sono riuscite a costruire un loop infinito con le teste di cazzo occidentali, e questo loop fa si’ che i finanziamenti delle sinistre occidentali finiscano nelle tasche dei palestinesi a patto che questi producano scontri nei quali crepi qualche palestinese da mostrare, in occidente, sui giornali.

Per questa ragione trovo ridicoli i “filopalestinesi” quando sostengono di volere la fine di  un conflitto da loro finanziato allo scopo di produrre gli effetti che li fanno sentire tanto “dalla parte giusta” , cioe’ per nutrire il loro narcisismo: di fatto stanno finanziando un tizio perche’ salga sul ring a prenderle, per poi fotografarlo con la faccia distrutta e gridare “guardate com’e’ violento l’avversario, noi siamo contro tutta questa violenza”.

Ogni quattro palestinesi che crepano, uno e’ morto per la poltrona di Bertinotti, uno per mantenere un centro sociale italiano ed uno per var vincere Wladimir Luxuria all’isola dei famosi.(o i loro analoghi nelle altre nazioni) L’ultimo , invece,  schiatta per far contento Ahmadinejad e garantirgli il potere.

Questa e’ piu’ o meno la cifra delle responsabilita’ straniere nel conflitto di Gaza.

Uriel

(1) Sebbene essi se ne dicano propugnatori,  l’unica pace possibile per loro e’ quella che viene dopo l’annientamento totale e rancoroso del nemico.

(2) La storia insegna, da Heliopolis in poi, che el pueblo unido viene vincido eccome, ma questi signori non studiano mai la storia, poiche’ possiedono (a loro dire) la verita’.

(3) In realta’ la lettura di un libro di storia testimonia che le rivoluzioni hanno successo militare solo quando il ceto borghese (lungimirante o meno in tale scelta) appoggia le masse  contro il ceto dominante. Quando manca tale appoggio, le rivolte finiscono in una carneficina di rivoltosi.

(4) A mio avviso l’unico grande errore di Israele e’ di non aver ucciso abbastanza giornalisti e di non aver bloccato abbastanza informazioni su quanto succede li’. Se il 70% dei giornalisti che vanno a fotografare bambini sanguinanti perdesse la vita in un malaugurato incidente sul lavoro, ci sarebbero meno fotografie , e di conseguenza i farlocchi palestinesi riceverebbero meno soldi , e cosi’ via.

(5) Se voglio un momento nel quale una nazione europea ha invaso l’italia, devo solo prendere un libro di storia. Persino la Svezia ci ha invasi, per dire. Se i siciliani quindi insorgessero contro i turisti svedesi spinti dall’odio degli inevitabili stupri seguiti alla calata di Federico di Svevia, per dire, secondo la logica dei farlocchi sarebbero giustificati.

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