Foreign press explained.

Vorrei esporre alcuni pensieri verso una chiave di lettura della stampa internazionale. Nel senso che vorrei un attimo raccogliere le idee sugli ultimi decenni di questa mitologica stampa, per capire un attimo come essa vada letta. Esaminero’ uno dei casi piu’ eclatanti, quello della Russia post comunista, allo scopo di fissare alcuni pattern che possono venire utili.

Nella prima fase della russia postcomunista, la situazione era tragica. Yeltsin, un alcoolizzato cronico il cui unico merito fu di saper salire su un carro armato, non governo’ affatto il disarmo russo: semplicemente non fece nulla contro il collasso delle forze armate.

Sul piano politico, la russia di Yeltsin era governata da banditi. I mafiosi avevano assunto interi battaglioni di ex militari russi, che ufficialmente erano ancora arruolati ma nessuno controllava piu’ ove passassero la giornata, e regioni della russia consistenti erano controllate da questi mafiosi; la transinistria, qualsiasi cosa sia, era la norma. Esistevano intere porzioni del paese (e anche di mosca) governate di fatto da mafiosi.

Sul piano parlamentare, la Duma era stralcolma di movimenti fascisti e veterocomunisti di ogni genere, che tutti insieme erano capaci di mettere in forte dubbio la maggioranza risicata di Yeltsin e delle forze moderate (= almeno sane di mente) ,  e mai come in quel periodo la russia varava leggi fasciste, i giornalisti non pensavano neppure di provarci , a scrivere la verita’, e i giornali erano sotto bavaglio. La russia era, di fatto, governata da fascisti.

Nelle citta’ la gente moriva di freddo , perche’ i riscaldamenti erano centralizzati su scala cittadina e si garantiva il tiepidino solo per 4 ore al giorno; che da quelle parti significa che nei condominii si andava a suonare alle persone la mattina per vedere se qualcuno non fosse morto assiderato. Decine di milioni di persone emigratono per vendere a basso prezzo le proprie conoscenze (le scuole russe sfornavano fisici e ingegneri a milioni) e gonfiavano i bilanci delle aziende occidentali, c’era il pieno di bellissime prostitute, e le risorse naturali russe venivano sfruttate dalle aziende straniere per cifre ridicole, e con impatti ambientali spaventosi.

Ebbene: in quel periodo la stampa anglosassone celebrava i primi mille miliardari russi (tutti, tutti mafiosi), la prima ventata di liberta’ moscovita con i suoi night club e le sue birrerie (si’, c’era qualche eccesso tipo il turismo sessuale, ma che ci vuoi fare, e’ la democrazia) , e i primi giornali “liberi” gestiti da mafiosi russi,  e il primo libero mercato di russia (e pazienza se sui banchi di questo mercato ci fosse anche qualche atomica).

Quando la Russia era governata fa fascisti e mafiosi, ma era in svendita al mondo anglosassone, alla loro stampa andava benissimo. E quindi , si celebrava un capo si stato alcoolizzato ed irresponsabile come se fosse un eroe, un paese gestito da mafiosi come se fosse in cammino verso il libero mercato, un parlamento di fascisti come se fosse un esempio di nuova democrazia.

Teorema 1: sui giornali anglosassoni, “democrazia” significa “governo che ci lascia fare il cazzo che vogliamo”, “libero mercato” indica un paese di straccioni ove puoi fare turismo sessuale con dodici/decenni, “parlamento liberamente eletto” indica un’accozzaglia caotica di movimenti fascisti, atti a concedere qualsiasi porcheria ad ogni multinazionale straniera che corrompa adeguatamente i suoi membri, “coraggioso leader in marcia verso la democrazia” indica un alcoolizzato che parla a vanvera mentre la gente muore assiderata di freddo nelle proprie case, “libero mercato” indica una situazione ove si comprano armi atomiche, la mafia prospera, e il mercato degli organi e’ particolarmente favorevole, “paese che si apre al mondo” indica un luogo ove un’azienda petrolifera americana puo’ disboscare 32 volte la superficie italiana di foresta, vendere il legname, e poi inquinare con tecniche obsolete la tundra ottenuta.

In seguito, arriva Putin. Il quale per prima cosa nazionalizza le risorse naturali, poi caccia aziende occidentali che sfruttano le risorse russe lasciando solo miseria ed inquinamento. Si calcola che nelle aree prima occupate da stabilimenti BP occorreranno secoli prima che le foreste tornino. Ma per la stampa britannica, aver trasformato in una melma che sa di nafta milioni di ettari di foresta e’ un “pretesto” col quale Putin ha cacciato le aziende straniere. Faccio notare che in UK se un russo abbatte il proprio albero di natale i vegani (cioe’ i ministri di Brown) ne chiedono l’espulsione.

Poi, Putin ridimensione (in maniera piuttosto brutale) le mafie che hanno preso il controllo di ampie parti della russia. Nonostante le mafie stesse praticassero ogni forma di infamia, dalla tratta di prostitute allo spaccio di droga al commercio di organi, la stampa britannica e americana accusa putin di usare “i gorilla del KGB”. Come se le “povere vittime” non fossero altro che ex militari, mercenari, mafiosi e maniaci omicidi di ogni tipo e genere.

Infine, putin riprende il controllo delle risorse naturali, chiude i confini per evitare la spoliazione del sistema scolastico russo, i partiti neofascisti scompaiono dalla Duma, la russia torna sotto il controllo dello stato: per la stampa anglosassone, e’ la prova del fascismo di Putin.

Da quel momento in poi la russia inizia a vendere le proprie materie prime, e ne vende a dismisura raddoppiando la produzione e mettendo in crisi diverse compagnie occidentali: e’ la prova che Putin sia un “nazionalista” e che stia costruendo un “gazoline-fascism”. Gas e Petrolio vengono venduti a prezzo di mercato, mentre prima venivano venduti a prezzi stracciati alle grandi compagnie occidentali (o ai loo fantocci locali) per il godimento della City e di Wall Street; oggi sono compagnie russe che vendono a prezzi di mercato, e questa e’ la prova che Putin sia un “tiranno dell’energia”.

Teorema 2: nella stampa anglosassone, “fascista” significa che non permetti a qualsiasi mafioso di vendere bambine ad un giornalista occidentale, il quale per vendetta ti chiama cosi’, “nazionalista” significa che non permetti ad aziende anglosassoni di spogliare la tua nazione di risorse e le fai pagare a prezzo di mercato, “bandito” significa che non tolleri di subire pressioni da ogni boiardo corrotto per conto di stati stranieri e che usi le maniere forti quando l’ Arabia Saudita invia guerriglieri per destabilizzare una zona strategica (su consiglio americano) , “dittatore” e’ uno che caccia dalla duma una ventina di movimenti fascisti, neonazisti , rossobruni e veterocomunisti , i quali trasformavano, eterodiretti, il parlamento in una bolgia ingestibile, “antidemocratico” significa che i seggi elettorali sono sorvegliati da persone nominate dal ministero degli interni e non dallo spacciatore di droga piu’ grosso del posto.

Questo e’ quanto si evince dalla storia postcomunista russa.

Possiamo fare alcuni paralleli con la storia italiana. Prodi, Ciampi e Amato affermano(1) che sotto il loro governo si rischio’ i default: se pochi lo sanno e’ perche’ i tre dell’apocalisse erano amati dalla stampa straniera, al punto che Prodi non viene dipinto come quello membro di una squadra di governo che ha quasi portato l’italia al disastro, ma come quello che l’ha salvata. Tantevvero che, dopo aver fatto entrare l’ italia nell’euro, viene considerato papabile per l’ UE.

Ciampi, presidente a vita di un’entita’ che avremmo scoperto con Fazio quanto fosse “democratica” , viene portato in alto ed applaudito nel passaggio a presidente della repubblica; nonostante una quantita’ di privilegi a dir poco medioevali, nessun giornale anglosassone fa notare una pensione da quattro miliardi di lire dell’epoca, nessuno critica il fatto che egli venga da un ente il cui presidente, unico caso insieme al papa e alla regina d’inghilterra, e’ eletto a vita. Il trio “Amato, Prodi, Ciampi” e’ descritto dalla stampa anglosassone come un modello esemplare di “buoni tecnici italiani”.

Teorema 3: sulla stampa anglosassone, un “buon tecnico” e’ uno che assiste ad un’asta deserta di titoli di stato senza capire che se essi finiscono invenduti non e’ il caso di entrare nell’euro  (2), ma semmai di ridurre la spesa pubblica. Un “buono statista” e’ uno che accetta un cambio omicida della lira contro euro , purche’ si faccia l’entrata nell’euro, senza avere idea degli effetti di questa decisione ne’ saper giustificare la cifra; in seguito ammettera’ che la cifra era svantaggiosa per noi ma vantaggiosa per tutti gli altri, “prezzo da pagare” per poter entrare nel club. Un “buon politico” e’ quello che poi, di fronte al disastro di un cambio catastrofico, che lui stesso ammette essere stato un prezzo da pagare, attribuisce l’inflazione risultante ai “mancati controlli” del governo presente al momento del cambio lira->euro. Pur sapendo di aver negoziato un cambio catastrofico, pur sapendo che questo cambio avrebbe avvantaggiato  le altre nazioni del paese a scapito nostro, (”prezzo da pagare per entrare nell’euro”, parole sue) attribuira’ al governo di Berlusconi l ‘ inevitabile  raddoppio del prezzi. Per questo e’ dipinto dalla stampa anglosassone come “dotto economista”. Durante il primo governo prodi, l’ Italia entra in conflitto con la Turchia , perdendo diverse grandi commesse, perche’ un deputato del governo decide di prendere un pluri-ricercato turco, Ochalan, e lo porta in Italia usando un volo di stato. I rapporti con la Turchia ne escono compromessi, e la figura di merda e’ tale che i servizi segreti italiani si trovano costretti ad estradarlo verso una nazione ove, guarda caso, ci sono i servizi segreti turchi ad aspettarlo. Il paese e’ cosi’ credibile che la richiesta di asilo politico ad Ochalan viene concessa, 3 settimane dopo la sua “estradizione de facto”. La stampa internazionale dice che con Prodi l’italia aveva “spessore e credibilita’”.

Allora, vi diro’ una cosa. Sogno un paese il cui leader sia dipinto dalla stampa estera come bandito, mafioso, nazionalista, tiranno, antidemocratico e dittatore. Perche’ solo cosi’ so di poter avere un parlamento senza partiti fascisti, la legge applicata, la mafia combattuta, le risorse gestite nell’interesse nazionale, la fuga di cervelli combattuta, la miseria affrontata.

Sogno un paese di cui la stampa internazionale NON dica che e’ governato da un “buon leader”, sogno un paese di cui non si esaltino le riforme sul Times, sogno un paese ove il governo non abbia personalita’ dipinte come “buoni tecnici”, sogno un paese che non sia “credibile “, sogno un paese la cui diplomazia venga accusata di incompetenza ogni giorno, perche’ questo significa che non avremo nemici per cazzate alla Ochalan, che non rischiero’ il default per l’incompetenza di topo gigio, che non verranno “pagati prezzi” come il 50% del mio stipendio per “far parte di un club”, che non avro’ cariche pubbliche “a vita”.

Si’, la stampa internazionale dice il vero: a patto di saperla leggere: quando il tuo nemico parla male di te, vuol dire che tutto va come dovrebbe.

Uriel

(1) Non vi sono prove di questo fatto, se non le loro affermazioni. Del resto, se fosse vero, non mi vanterei certo di come sotto il mio governo le cose siano arrivate a quel punto.

(2) Non esiste alcuna letteratura circa il fatto che legarsi ad una moneta piu’ forte possa evitare il default, e l’esempio argentino mostra chiaramente il contrario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *