Fermare che?

Deve essere il mese delle fesserie su Twitter , se nascono tag politici ogni due minuti. Mi scrivono che alcuni blogger famosi in Italia hanno deciso di “fermare il declino”, fare un sito apposito e fare la loro proposta politica. Una proposta politica fichissima, che sono andato a leggere. Onestamente, dopo aver letto quelle fesserie, credo che faro’ l’abbonamento al lettone di Umberto Eco: Kant era un coglione quanto Hegel, ma vuoi mettere l’emozione?

Innanzitutto, quel programma puo’ scriverlo qualsiasi fesso. E’ finita l’epoca nella quale la parola “Progetto” indicava un durissimo studio fatto di competenze tecniche, scelte fini e calcoli difficilissimi. Oggi la parola “Progetto” viene usata per indicare qualsiasi vago menzionare di un desiderata, dal pompino alla costruzione di un edificio, per cui basta veramente poco a fare un “progetto”.

Devo essere sincero, il “progetto” di Fermare il Declino e’ il classico progetto fuffa che normalmente occupa qualche decina di Visio e di Powerpoint, e che onestamente mando su /dev/null. Cioe’, a fare un progetto per l’Italia come quello ci riesco anche io. Guardate qui: il mio partito, che chiamero’ Partito Mastodontico (denti e tette) , ha il seguente programma in 4 punti:
  • Fare dell’ Italia una superpotenza militare.
  • Fare dell’ Italia una superpotenza politica.
  • Fare dell’ Italia una superpotenza economica.
  • Nel tempo libero, spacchiamo culi.
Si tratta di un programma genericamente buono per tutti i gusti,  che promette molto. Nella concezione moderna della parola “Progetto” sicuramente e’ un “Progetto”, e sono certo che se chiedessi chiarimenti mi troverei un Project Manager che mi dice “ma e’ solo un High Level Design”, espressione con la quale si indica qualsiasi porcheria si tenti di spacciare per documento tecnico. Tu ricevi un documento word con scritto sopra “Viva la Fica”, e ti dicono “eh, ma e’ solo un High Level Design, nel frattempo potete stubbare un pochino e mettere su il sistema senza Low Level Design?”.
Insomma, di porcherie su PowerPoint , che promettono miracoli in dieci punti, ne ho viste un pochino troppe per cascare in un trucco da dilettanti come quello del sito di Giannino.
In generale, quel programma non dice in che modo faranno le cose, con quali risorse, quanto costera’, in quali tempo, e specialmente CHI fara’ quelle cose.
Perche’ vedete, se qualcuno mi viene a proporre di mettere su un nuovo backbone e io ci trovo nomi di tecnici che so essere qualificati, allora accetto. Se qualcuno mi propone la stessa cosa e tra i nomi vedo solo , che so io, nomi di persone che non vanno oltre il PowerPOint, di solito io rispondo che “sono gia’ oberato di lavoro in un altro progetto“.
Perche’ il vero problema e’ che non basta sapere cosa fare. Prendiamo un edificio. Bene, io posso dire che ho il mio disegno. Eccolo qui:
Adesso vi propongo di costruirvi quei palazzi,e  che a farlo sia la Gennaro Esposito SRL, fatta dal Sig Esposito, suo cognato Calogero e , saltuariamente, va anche la signora Pina a dare una mano e a guidare la gru. Mi direte subito che l’azienda non e’ all’altezza, e che non saprebbero nemmeno dove trovare i materiali, come leggere i progetti, e probabilmente nemmeno saprebbero in che modo si imposta la costruzione di un bestione del genere.
Qui e’ il primo punto: se mi proponi un “Progetto”, e hai a che fare con me, allora hai a che fare con un tizio MOLTO , MOLTO, Molto “Old Styled”. E quindi mi parli anche di CHI fara’ le cose. CHI  fara’ le cose che ci sono scritte sul programma? Giannino? Pinco Pallino? Con quali competenze? Con quali curriculum?
Cribbio, un conto e’ votare per Obama che e’ stato in politica per anni, in parlamento per anni, e quindi sa almeno come funziona un dibattito nel parlamento americano. Ed ha una laurea in legge americana. Ma qui si parla di mandare avanti gente che non ha competenze, on ha esperienza, e per migliorare il quadro non viene nemmeno nominata.
Il secondo punto e’: le resistenze. La cosa piu’ evidente della politica italiana sono le resistenze. Non si riesce a piegare le resistenze di gruppi di pressione piu’ o meno numerosi.
Ora, se io mi offrissi come leader e mi chiedeste in che modo penso di sfuggire alle inchieste dei magistrati  non appena andassi a riformare la giustizia, vi risponderei, che so io, “i magistrati sono per costituzione soggetti solo alla legge, ma non sono esenti agli obblighi di leva, tantomeno i loro figli. Esiste ancora una legge che permette al ministero della difesa di arruolare comejepare in caso di emergenza o di esigenze straordinarie. Siccome l’ultima parola ce l’ha il consiglio di leva ed il medico militare, semplicemente farei arrivare una bella cartolina di precetto a qualsiasi stronzo in toga (o ai suoi figli)  mi intralci la strada. “E se non vuoi che si suicidi in caserma il tuo bimbo, che so io per un certo nonnismo, smetti di rompere”. ( Siccome i militari non possono neanche rilasciare dichiarazioni senza permesso del comando, la cartolina  precetto e’ piu’ forte dell’avviso di garanzia)”.
Voi penserete che sia brutale e tirannico, ma questo vi spiega semplicemente perche’ e’ meglio che io non scenda mai in politica: non credo nell’opposizione. (Nel senso che con me al governo, non avreste alcuna prova della sua esistenza e quindi il CICAP direbbe che sia un mito.)

Dovete pero’ riconoscere che sia una risposta alla domanda: ‘come ti levi dal cazzo quei cretini ed il loro racket giudiziario(1)? ‘.

Fatto questo esempio aulico, il punto rimane quello: i signori che fanno il programma di “Fermare il Declino” non solo non dicono come faranno ad ottenere gli obiettivi, ma, PECCATO PEGGIORE, non dicono come vinceranno le resistenze. (Obama ha pagato carissimo questo errore, per dire: change change, ma non ha messo in conto le resistenze).
Cosi’ immaginate un pochino quanto scommetterei su quei farlocchi.
Ma c’e’ un punto che voi non capite: in Italia non c’e’ alcun declino. Non esistono, cioe’, un ente o un evento che , dall’esterno o dall’interno, stanno danneggiando una bonta’ che invece sarebbe da conservare. Perche’ non esiste una bonta’ da conservare. Non esistono tradizioni buone. L’unica tradizione buona e’ quella morta.
Perche’ l’ Idea di “fermare il declino” e’ quella di un “declino” che, se fermato, salverebbe tutto cio’ che esiste. E se salviamo tutto cio’ che esiste, o che esisteva negli anni ’80, allora saremo felici. Continueremo come prima.
L’idea di fermare il declino, cioe’, e’ un’idea conservativa. Il declino e’ visto come una fenomenologia che distrugge l’esistente, e senza il declino l’esistente basterebbe.

Il concetto di fermare il declino, cioe’, e’ perdente perche’ presume una normalita’ che se non turbata dal declino va avanti all’infinito, una specie di rendita da proteggere.

Ma l’Italia non e’ in declino. E’ stata sorpassata, tutto qui. Ma non e’ che se una automobile piu’ veloce vi ha superati, allora e’ la vostra che e’ piu’ lenta di prima. Se andate dal meccanico a dire “me la rimetti a posto?” non avete risolto il problema. Il problema e’ che dovete cambiarla con un’auto piu’ veloce.
Qualcuno pensera’ che io mi riferisca all’innovazione, ma sbagliate di grosso, perche’ l’innovazione e’ un processo che non si dovrebbe nemmeno discutere: si fa e basta.
Quello cui mi riferisco e’ il cambiamento.
Prendiamo un esempio abusatissimo: Apple.
Dieci anni fa Apple faceva essenzialmente computer e sistemi operativi. Se la osserviamo oggi, fa ancora computer e sistemi operativi, ma fa ANCHE telefoni, dove dieci anni fa era assente dal mercato, ed e’ tra i piu’ grandi distributori di musica del mondo, ovvero e’ entrata in un mercato ove era ASSENTE, ed e’ entrata anche nel mondo dei riproduttori musicali, ove prima c’era Sony , Philips & co a fare walkman.
Cambiamo esempio?
Se pensiamo a Microsoft negli anni ’90, notiamo il suo ingresso nel mondo dei server con Exchange, ove prima era assente, notiamo il suo ingresso nel mondo delle console di giochi. Cosi’ non e’ solo innovazione.
Innovazione significa che se Apple dieci anni fa produceva computer e sistema operativo, oggi dovrebbe produrre computer migliori e sistemi operativi migliori. Entrare nel mondo della telefonia o della distribuzione di musica non e’ compreso nel termine “innovazione”, semmai nel termine “cambiamento”.
A prescindere dai termini, puo’ essere utile in questo momento per me fare una definizione “locale”, ovvero una definizione che serve solo a questo discorso:
  1. Definisco temporaneamente e localmente “innovazione” tutte quelle modifiche strutturali di un sistema produttivo che sono volte al puro scopo di migliorare il prodotto o di produrlo a minor costo.
  2. Definisco temporaneamente e localmente “cambiamento”, distinguendolo cosi’ da innovazione,  il processo con cui l’azienda inizia a fare cose che prima non faceva affatto, anziche’ fare le stesse cose in maniera migliore.
Cosi’ quando e’ passata da MacOS 9 a MacOSX Apple ha innovato: ha fatto qualcosa che faceva anche prima (un sistema operativo proprietario) in maniera aggiornata. Questa e’ innovazione.
Ma quando ha deciso di  produrre cellulari o di distribuire musica, Apple non ha fatto qualcosa che faceva anche prima: era ASSENTE sia dal mondo mobile che dal mondo della distribuzione musicale. Questo e’ cambiamento.
Quando Microsoft entra nel mondo delle console, sta CAMBIANDO, perche’ non era presente in quel mondo. Ha dovuto trovare hardware, supply chain, gestire hardware guasto, licenze , e tutta una serie di cose che prima non faceva: era assente dal mercato.
Un altro esempio: Amazon vendeva libri e distribuiva altri piccoli manufatti. Improvvisamente entra nel mondo del cloud computing, un mondo distantissimo che non la riguarda . I giganti erano i soliti IBM, HP, etc etc. Eppure ci entra, ed oggi Amazon vende anche computing, entrando tra i primi fornitori wholesale.

Perche’ questi esempi? Per far notare una cosa:

se esaminiamo il momento di SUCCESSO di un’azienda, di solito esso NON coincide con il momento di massima innovazione, bensi’ con il momento di massimo CAMBIAMENTO, cioe’ di ingresso in mercati ove prima erano assenti. Al contrario il mero consolidamento del core business, detto anche “innovazione”, coincide quasi sempre con l’inizio del declino.

A guidare la crescita, cioe’, non sono fattori quantitativi , ma fattori qualitativi: quante cose diverse produci ed in quanti mercati diversi sei. Costruire il futuro economico non si caratterizza con gli investimenti sui mercati tradizionali, bensi’ con gli investimenti in mercati nuovi, ove nuovi significa NON si e’ presenti oggi.
Adesso osserviamo le aziende italiane, e cerchiamo di capire non tanto quanto abbiano innovato -cosa che, sia chiaro, va fatta-, ma cerchiamo di capire quanto siano CAMBIATE.
Vorrei un elenco di aziende che sono entrate, negli ultimi 5 anni, in un settore ove prima non erano affatto posizionate.
Ce ne sono pochissime. Molte hanno fatto innovazione, ma quasi nessuna e’ cambiata.
Ma questo non e’ “declino”. Perche’ le aziende continuano a fare quel che facevano ieri. Molte, che hanno innovato, lo fanno meglio di ieri. E’ conservazione, semmai.

L’Italia sta morendo sia perche’ manca quella che ho chiamato “innovazione”, ma anche E SPECIALMENTE perche’ manca quello che ho chiamato “cambiamento”. E non si chiama “declino”. Si chiama semplicemente “tradizionalismo”.

Parlare sempre di tradizione, di settori tradizionali e di core business. Parlare sempre di specializzazione e di verticalizzazione di PMI. Questo e’ il canto funebre di una nazione.
Non c’e’ nessun declino da fermare in italia, se e quando per fermare il declino si intende la strategia che serve a NON PERDERE l’ ESISTENTE. Ovvero, a seminare la crisi che chiamate declino.
Non vedo NULLA che vada in direzione “l’industria italiana deve entrare nei settori ove NON e’ presente” in quel programma. E quindi ci vedo solo l’ennesima marcia funebre con una patina di religione, quella del liberismo.
Non vedo, nella strategia di questi “Fermate il declino”, niente che sia dedicato a dare espansione all’economia italiana. Il tizio dice che alienando beni dello stato potrebbe ridurre del 10% il debito.
Ok. Quindi immagiiniamo di togliere 200 miliardi di debito, che costano circa 12 miliardi/anno di interessi. Aha. Quindi risparmiamo 12 miliardi. Va bene? Dipende da cosa avete venduto. Perche’ se uno mi vende ENI per risparmiare 12 miliardi l’anno , NON HA CAPITO UN CAZZO.

I dati di ENI sono, circa:

  • Operating income     €16.11 billion (2010)
  • Net income     €6.318 billion (2010)
  • Total assets     €131.86 billion (end 2010)
  • Total equity     €55.73 billion (end 2010)
e con dei numeri del genere, pensare di vendere ENI per risparmiare 12 miliardi di interessi sul debito significa NON AVER CAPITO UN CAZZO DI QUALSIASI COSA SIA POLITICA ECONOMICA NAZIONALE.
Eppure, la dismissione di beni pubblici -a stranieri, perche’ in Italia i capitali non ci sono-  per sanare il debito pubblico questo significa: vendere ENI, Finmeccanica ed altre allo scopo di risparmiare 12 miliardi di interessi ogni anno sul debito pubblico. E far dormire tranquilli i finanzieri.

Un’altra minchiata che leggo e’ sul federalismo. Il federalismo e’ l’idea di avvicinare lo stato al cittadino, in senso geografico, e ha senso diciamo 15-20 anni fa. Ma non ha senso oggi, perche’ nei paesi moderni lo stato si sta SMATERIALIZZANDO per diventare elettronico e finire online.

Che senso abbia nel 2012 investire soldi nel fare “federalismo” quando la pubblica amministrazione dei paesi moderni si sta smaterializzando, e quindi NON ha piu’ una posizione geografica, lo sanno solo quelli che hanno scritto il manifesto. Nel 1986, suppongo.

Capite che quando si fanno cose simili, quando di fronte all’immobilismo si predicano i “settori tradizionali” e le “eccellenze ESISTENTI”, beh, signori: voi non siete la soluzione.
VOI SIETE IL PROBLEMA.
Voi siete l’ennesima ideologia, il liberismo dopo il comunismo, e poi qualche altro -ismo (perche’ in Italia non si cambia idea ma ci si converte ad una religione diversa) questo “salvare il declino” con un programma tuttigusti che puzza di ideologia e guarda solo alla finanza, non e’ niente di diverso dal consueto spettacolo di cialtroneria, dilettantismo e improvvisazione che caratterizzano lo scenario italiano dal 1968 in poi.

Leggo il vostro sito e prego “libera nos a malo”.  Quando vi toglierete dal cazzo sara’ sempre troppo tardi.

Uriel

(1) Nessuno si e’ mai chiesto se per caso qualche politico paghi una “protezione” per non essere inquisito, come i negozi fanno coi mafiosi, vero?

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