Fate “ciao ciao” alle telco.

Fate ciao ciao alle telco.

Fate ciao ciao alle telco.

Ho iniziato ad interessarmi al progetto “starlink” sin dal primo momento in cui sono stati presentati i numeri, e le tecnologie sottostanti. Si tratta di una costellazione di satelliti di nuova generazione (satelliti estremamente piccoli e leggeri, ma ugualmente capaci) , nell’ordine di migliaia di unita’ di satelliti (non decine come si e’ fatto sinora) capaci di coprire tutto il pianeta.

Nel corso del tempo, cioe’, la tecnologia dei satelliti e’ migliorata molto. Un tempo un satellite per le telecomunicayioni (per esempio, la classica costellazione IRIDIUM) erano dei bestioni lungi diversi metri, pesanti diverse tonnellate , che quindi avevano tempi, costi e rischi enormi per la messa in orbita. Cosi’ le costellazioni classiche coprono, spesso, soltanto una parte del cielo. Ma mai tutto. Inoltre, per via dell’enorme distanza tra loro, quelli a bassa quota avevano spesso bsogno di stazioni di ripetitori a terra, sparse in tutto il mondo, aggravando ancora i costi.

I nuovi satelliti, pesando poche decine di chili ed avendo dimensioni nell’ordine del mezzo metro sono molto piu’ economici e meno rischiosi da mettere in orbita. Quindi e’ possibile pensare a reti mesh , prive di stazioni ripetitore al suolo, composte da migliaia di piccoli satelliti.

Il progetto “starlink” e’ un progetto basato su questo concetto: coprire il mondo intero con una rete (satellitare? wifi? 5G? 6G? non si sa) capace di connettere ogni dispositivo.

Per fare questo occorrono migliaia di satelliti. Per questo SpaceX aveva gia’ chiesto le autorizzazioni per mettere in cielo 13.000 satelliti, e ora ha alzato il numero chiedendone altri 30.000. Segno che ha richieste, e necessita di ideare una rete con capacita’ maggiore.

All’industria, insomma, la cosa piace.

Fate
https://www.technologyreview.com/s/614566/spacex-just-filed-a-request-to-run-30-000-more-starlink-satellites-in-orbit/

La cosa che mi lascia perplesso e’ “le motivazioni sono poco chiare”, perche’ a me le motivazioni sembrano quasi ovvie.

Chi ha lavorato nel mondo dell’automobile connessa sa benissimo che le idee erano tantissime e tutte bellissime. Ma quando le case sono andate a realizzare questa cosa, si sono scontrate con la realta’:

  • una jungla di tariffe.
  • coperture pessime, specialmente fuori citta’.
  • standard diversi con penetrazioni diverse a seconda dei paesi(3G, 4G, 5G…)
  • la necessita’ di coprire il problema del roaming.

cercando di ovviare al problema hanno fatto ricorso a cosiddetti “global provider”, cioe’ ad aziende il cul lavoro e’ esplicitamente quello di tenere in piedi la complessita’ contrattuale necessaria ad offrire connessione ad un costo “flat” o almeno “predicibile” su tutto il globo. In pratica, dei broker di contratti telefonici.

Questo ha alleviato la complessita’ contrattuale, ma non ha risolto problemi tecnici.

Il problema e’ comune a tutto il mondo dell’ IoT automotive, alla logistica commerciale globale e al mondo dell’aereonautica e del turismo.

A questo si aggiunge la frustrazione degli OTT, come Apple, Samsung, e altri. Essi devono di volta in volta trattare l’uscita del loro telefono con le telco , nel senso che hanno bisogno di SIM locali (la e-sim non risolvera’ il problema perche’ appare in roaming sul VLR) e devono scendere a patti con le tariffe di traffico, che cambiano da paese a paese.

Inoltre, anche Facebook, Google & co hanno un problema : le telco , ascoltando il loro traffico, riescono a raccogliere quasi tutti i dati che raccolgono anche loro. In pratica, non hanno il monopolio dei dati perche’ unendo le telemetrie dei BNG, i dati dei DNS, i record CDR, i record degli HLR e dei MSC, hanno praticamente lo stesso livello di spionaggio dell’ utente che hanno loro, mentre Facebook, Google & co hanno bisogno del monopolio. Inoltre, l’uso dei loro servizi viene impattato dalle tariffe telefoniche locali.

Ma adesso arriva Starlink.

Immaginate che Apple faccia un accordo con Musk, e ottenga un telefono che non ha bisogno di un contratto. Comprate un Apple, e siete in rete. Non dovete andare da TIM o da altri. Siete in rete perche’ avete un telefono. Lo stesso vale per le industrie come quella dell’auto: colleghi tutte le tue auto a questa rete, e hai le auto connesse in tutto il mondo. Non devi piu’ chiederti dove siano prima di capire che contratto/connessione avranno.

Lo stesso per Facebook, Google & co. In questo caso si tratta di fare un accordo con Starlink, e da quel momento Android si collega ovunque, con chiunque, e la pubblicita’ fluisce, e nessun governo puo’ farci nulla. E lo stesso con Facebook: una volta che chiunque possa usare Facebook solo perche’ ha il client di Facebook, c’e’ davvero poco che un governo locale possa fare (dovrebbe fare jamming del segnale su tutto il territorio, che e’ impensabile).

Ovviamente, ogni tecnologia ha dei limiti, ma questo e’ ancora piu’ preoccupante:

  • Si tratta di tecnologie outdoor. Indoor, cioe’ dentro gli edifici, avrebbero dei problemi. Sarebbe quindi necessario vendere dei router/ripetitore da satellite a WIFI.
  • Definire una tariffa globale sarebbe complicato, dal momento che ogni paese ha un proprio costo della vita, cui normalmente le telco adeguano i prezzi.

Il problema e’ che far passare un prodotto dalle qualita’ non perfette se confrontato col presente e’ possibile solo in un modo, che e’ gia’ noto al pubblico.

Offrirlo gratis.

Significa che se comprerete un telefono mobile che ha un contratto con Starlink, non pagherete nulla se non il telefono. Poi ci pensera’ Apple a compensare i costi, con tutto l’ecosistema che potra’ vendervi senza limiti, dalla musica a qualsiasi cosa.

Significa che nella licenza di Android sara’ venduta, probabilmente , la possibilita’ di collegarsi a Starlink, in modo che Google abbia a disposizione qualsiasi possibilita’ di mandarvi pubblicita’, raccogliere dati, posizione , eccetera.

Ovviamente un piano del genere non puo’ essere pubblicizzato troppo, perche’ annunciare al mondo che stai lavorando per cancellare l’intera industria telco, o buona parte di essa, produce un terremoto in qualsiasi borsa. Inoltre, le telco sono normalmente delle lobby forti, che andrebbero a strillare dai governi chiedendo di bloccare questa cosa. Avrebbero dalla loro parte le solite motivazioni:

  • Lawful Interception: i governi perderebbero la possibilita’ di intercettare il traffico.
  • Integrazione con i servizi di emergenza: chiamate di emergenza di ogni tipo, polizia, pompieri eccetera.
  • Incapacita’ di influire nel caso di blackout.

Ma si tratta di problemi relativamente superabili. E’ sicuramente possibile portare il link a funzionare coi numeri di emergenza, e un accordo governativo sulle intercettazioni legali e’ fattibile (a patto che siate amici degli USA) .

Se invece Starlink volesse fare sul serio, non dovrebbe fare altro che fare gli accordi con Apple, Samsung &co in silenzio, e improvvisamente apparirebbero sul mercato cellulari che “non hanno tariffa”. E a quel punto i governi dovrebbero spiegare ai loro cittadini che non possono avere il nuovo cellulare Apple. Anche perche’, come potrebbero fermarne il contrabbando, dal momento che funzionerebbero comunque?

Dal punto di vista del governo USA , la cosa e’ molto conveniente: significa poter togliere la rete ad una nazione , con tutti i disastri del caso, qualora ci fosse una guerra.

Un progetto simile, quindi, lo vedo spalleggiato da:

  • Grandi produttori di telefonia, che sperano di non dipendere piu’ dalle telco.
  • Grandi OTT, che non vogliono piu’ far pagare il loro traffico.
  • Industria automotive/logistica , che vuole dispositivi mobili globali svincolati dalle telco.
  • Governo USA, che vuole potere globale.

Siccome tutti siedono su una pila di soldi, non esistono probabilmente dei problemi di budget. Potete considerarlo infinito, per comodita’.

Per fare una cosa del genere, come per ogni progetto IT, servono tre cose: budget, esperti e tecnologia. In questo momento c’e’ il budget, ci sono gli esperti e c’e’ la tecnologia. Non ci sono particolari ostacoli industriali.

Ci sono cose che i governi stranieri possono fare? La stessa cosa che fu fatta col GPS: siccome gli USA potevano zittirlo a piacimento in una data zona , (criptando il payolad in modo che lo usassero solo i militari) , sono nati GLONASS (Russia) , Galileo (UE) , BeiDou (Cina) eccetera. L’unica reazione possibile sarebbe quella di creare un certo numero di reti analoghe a Starlink, e imporne l’uso su un dato territorio, o consentire dispositivi multi-rete.

Ma una cosa e’ certa: se io dirigessi una telco e vedessi qualcuno mettere 13.000 satelliti di bassa quota in orbita, e pianificarne 30.000, qualche problema me lo porrei.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *