Falsi tecnici.

Ogni volta che parlo del governo di Monti puntualmente mi salta fuori che lui e’ un “tecnico”. Onestamente, essendo il mio lavoro schifosamente tecnico, sto iniziando a scocciarmi di vedere questa definizione regalata ad uno che NON e’ un tecnico, non LAVORA come un tecnico, non RAGIONA come un tecnico, e specialmente non PARLA come un tecnico.

Vedo di spiegare chiaramente il perche’.

Per prima cosa, bisogna chiedersi che cosa sia un’opinione. Se io vi chiedessi cosa pensate del Bosone di Higgs, detto anche particella di Dio, probabilmente ognuno di voi ha delle opinioni a riguardo. Ciononostante, pochissimi saranno dei fisici teorici con le conoscenze e le reali competenze per dare un parere informato.

Lo stesso dicasi per qualsiasi altro argomento, specialistico o meno: tutti voi, tutti noi, in genere abbiamo un’opinione. Tuttavia, per ogni argomento, solo un piccolo gruppo di professionisti e’ davvero in grado di dare un parere davvero competente. Che cosa significa questo?

Significa che le opinioni non valgono UN CAZZO DI NIENTE.

Poiche’ qualsiasi fesso puo’ sparare un’opinione su qualcosa, e’ ovvio che se vogliamo dare un valore agli esperti veri, succede che tutti gli altri contano zero. (1)

Ora, se io dico al mio boss che “la credibilita’ del progetto e’ cresciuta”, quello mi manda a raccogliere patate. Perche’? Perche’ ovviamente la “credibilita’” e’ un’opinione. E siccome le opinioni sono zero, la verita’ e’ che se non passano quei tot milioni di SMS che devo pascolare , della credibilita’ non importa nulla a nessuno.

E non importa nulla perche’ e’ un’opinione: al contrario, i KPI con il numero di SMS che passano per flusso e’ un fatto. E i fatti, a differenza delle opinioni, contano eccome.

Qualcuno mi dice che il mercato reagisce alle opinioni e che la credibilita’ e la presentabilita’ sono un problema. E sono palle: il governo MENO presentabile del mondo, oggi, e’ quello cinese. I fatti: Un genocidio in atto, campi di concentramento e sterminio (pardon, “rieducazione”) , sterilizzazione forzata di donne, soppressione completa della liberta’ politica, di stampa, di associazione, di riunione, tortura, persecuzione e uccisione di oppositori politici.

Eppure, nessuno nel mondo del “mercato” si sogna di dire che il governo cinese sia impresentabile. Perche’? E’ semplice: perche’ il governo cinese li tiene per le palle, perche’ ha un sacco di soldi, perche’ ha le competenze tecnologiche ormai emigrate li’. Cioe’, le vostre opinioni sul governo cinese valgono un cazzo, di fronte al fatto che il governo cinese ha soldi e potere geopolitico.

Non c’e’ un dittatore con il quale non si siano fatti affari: il “mercato” non ha mai avuto problemi verso Saddam Hussein (sinche’ era fico) , non ha mai avuto problemi a fare affari con Pinochet o con l’Argentina della giunta militare, piuttosto che con Assad il sanguinario, piuttosto con chiunque altro oggi sia “impresentabile”.

Mi spiace, ma la “credibilita’” se la intendiamo come opinione sul capo di governo NON VALE UN CAZZO E CONTA ANCORA MENO.

Quindi, quando Monti (e la sua amichetta di Confindustria) se ne vanno in giro a dire che adesso “la credibilita’ e’ cambiata” a me come tecnico sembra tutta fuffa. Ok, sono cambiate delle opinioni. E quindi? Se pensate che cambi qualcosa, non siete dei “tecnici”. Le opinioni cambiano le cose solo se credete nella telecinesi, o nella pirocinesi: se no, il fatto che pensiate qualcosa non cambia un cazzo di niente finche’ non diventa un fatto.

Quindi no, mi spiace: se Monti o la sua amichetta di Confindustria vogliono portare dei fatti sono liberi di farlo: ma lo spread e’ ancora sopra i 400, anzi piu’ vicino ai 500, e questo e’ legato principalmente all’azione della BCE che ha immesso liquidita’ per le banche. Il debito e’ ancora li’, e il disavanzo non permette a tutt’oggi di sostenere il rinnovo. Cosi’ come tutti gli indicatori misurabili nel paese parlano di recessione.

Cosi’, io per prima cosa non accetto gente che parla di opinioni. O meglio, la accetto, ma non li chiamo “tecnici”. Li chiamo filosofi.

Il secondo punto sta nel modo di esporre i propri obiettivi. Oggi ho appena promesso che domani installero’ il 30% di una piattaforma (un terzo delle macchine) e che entro una settimana installero’ il resto, ampliando le connettivita’ che mi servono per interfacciarlo con le varie telco nazionali. Posso farlo in una settimana perche’ lavorero’ tot ore al progetto, e ho tali attivita’ da portare a termine, attivita’ che hanno uno SLA.

Ora, fateci caso: ho detto cosa, quanto, come , quando.

Monti lo ha mai fatto? Parla di crescita. Bene: dimmi quanto sara’ cresciuto il paese tra sei mesi con il tuo provvedimento. Dammi la tabella di marcia. Dimmi perche’ funzioneranno in questi tempi. Dammi dei numeri.

Che cosa ho sentito da Monti? Ho sentito che la riforma “liberera’ energie”. Aha. E poi? Che “aiutera’ i giovani”. Aha. Quanti? Quali? Quando? Boh. Niente fatti misurabili. Come faccio a sapere se Monti ha fatto bene? Dovrei misurare le “energie liberate?” E che devo fare, andare in giro per il paese a chiedere “signorina, lei sente che le sue energie sono piu’ libere, oggi?”.

Qui cade il secondo punto: Monti sostiene di avere una strategia che fara’ quello e questo, ma si guarda bene dal fornire numeri. Si limita a dire “questa e’ una good practice“, “questo aiutera’ il paese”, “questo sleghera’ il paese”. Interessanti opinioni. Che non valgono, appunto, un cazzo di niente. Mancano i fatti: quanto, quando, cosa , come.

A me di un tecnico che mi viene a dire “e’ meglio fare cosi’” , “questo aiutera’ il progetto”, “questo sleghera’ il progetto” piace solo lo spirito: ok, possiamo metterlo alla voce “seniority”. Conosci le buone pratiche e le distingui dalle cattive. Ma poi, sotto, devi anche fornire un robusto strato di FATTI, di numeri. Di impegni.

Non vedo questo. Vedo solo un governo che dice che si, quello che sta facendo e’ una buona cosa, perche’ fa bene. Roba milioni di chilometri distante dal modo di pensare di NOI tecnici. A me , se chiedono quello che in italia e’ lo “stato di avanzamento dei lavori”, non mi chiedono di dire se ho fatto le cose giuste. Vogliono sapere, di un elenco di cose da fare definite all’inizio con delle scadenze, che cosa  sono riuscito a fare e cosa no.

Cosi’ mi hanno fatto dei provvedimenti: hanno fatto “molto”. Ok, anche io posso dire che faccio molto. Il problema non e’ se faccio “molto”, il problema e’ se faccio quanto era nei piani. Persino quello strato di confusione costruito su fondamenta di schizofrenia chiamato “scrum” (una moderna tecnica di management che si prefigge di trasformare ogni idiota in un Project Manager(2) )  si prefigge di dare priorita’ e code di lavoro. Non mi sembra sia il caso di Monti: si e’ dato delle priorita’ che ha rispettato semplicemente perche’ era lui a decidere i tempi del fattibile e a decidere. Qualcosa non va giu’ al parlamento? Bene, lo depenniamo alla prossima “riforma”. Facile, cosi’.

In che cosa Monti sarebbe un tecnico? Perche’ conosce i meccanismi finanziari, ovvero le tecniche. Bene, ammettiamo anche che le cose stiano cosi’. Ci fa vedere dei numeri? Si parla di pareggio di bilancio. Aha. Ma si sa che se ci sara’ depressione o recessione, allora non si raggiungera’ l’obiettivo. Quindi? Ci arriverete o no? Qui e’ il punto: non basta dire “il team puo’ farcela”. Occorre tirare fuori piani, numeri , fatti.

Monti e’ molto bravo a lasciar intendere che tali piani, tali numeri e tali fatti esistano da qualche parte. Bonta’ sua, non ce li dice. Interessante. Ma non e’ da tecnici: in quanto tale, io devo fornire fatti, e SOLO fatti, per l’approvazione. Devo essere trasparente con chi mi paga.

Monti vi ha detto “pagate” . Cosi’ come io posso dire “servono 300 local zones di Solaris” . Si fa. Ma io devo dire perche’, come le usero’, quanto saranno sfruttate, perche’ 300 e non 50, perche’ mi servono proprio delle local zones di Solaris. Quante ne devo usare, per quando. Lui che vi ha detto: che ci vuole il pareggio di bilancio per tranquillizzare i mercati. Quando si “tranquillizzeranno” . Quando gli pare, vedremo. “Notiamo dei miglioramenti”. Simpatico.

Se lo faccio io mi licenziano. Perche’ io sono un tecnico.

Qualcuno ha detto che gli manca la possibilita’ di prevedere le conseguenze e le implicazioni di qualcosa. E’ esattamente il mio lavoro come architetto di sistemi: come esempio, devo prevedere che se va in failover un dato cluster Veritas, perdo comunque una certa quantita’ di sessioni aperte, il che produrra’ degli allarmi, che produrranno una chiamata al reperibile, il quale scalera’  al suo manager reperibile, il quale parlera’ col mio manager svegliandolo alle due di notte, il quale si incazzera’ con me. Quindi, devo aprire una change request pubblica, in modo che tutti i gruppi, solo cercando , possano sapere che in quel momento della notte ho chiamato una mantenance window per mandare il Veritas in failover. Quindi, quando parlo con altri tecnici (anche in settori diversi), in genere appena si parla di un’azione si parla subito delle sue conseguenze sui sistemi collegati. Monti non lo fa, quando sembra farlo sembra intendere che la buona pratica da sola basti… non “parla” come mi aspetto da un tecnico.

Il tecnico in quanto tale deve sapere che esiste una stanza accanto. E deve sapere che diamine di impatto avra’ nella stanza accanto quello che sta facendo. Almeno, deve saperlo l’architetto.

Per fare un’altro esempio : se devo collegare, che so io, Russia-MTS, o che so io Italia-Wind  al mio hub io so che ho una certa quantita’ di ‘stanze accanto” . Devo far attaccare degli autonomous system attraverso dei tunnel criptati. Fatto questo con quelli dei firewall, so che poi devo chiedere a quelli dei vari MPLS, BGP, OSPF di entrambe le parti di far girare i pacchetti di ritorno per le stesse rotte, altrimenti quelli passeranno per i router di default al ritorno, rompendo tutte le connessioni. Ma so benissimo che non e’ che questo avverra’ da solo: sono io che devo sapere che a fianco c’e’ la stanza dei firewall, poi quella dei concentratori, poi quella del BGP e dell’ MPLS, e che una mia controparte russa o italiana o cilena dovra’ fare lo stesso con le sue stanze accanto. Quando parlo con un altro tecnico e si parla di fare qualcosa, anche se la materia e’ distantissima, immediatamente sento scatenarsi tutta una serie di considerazioni sulla “stanza accanto”. Ma non lo sento fare a Monti: italia, italia, italia. E quindi? Siamo improvvisamente un’isola in un mondo deserto?

Questa mentalita’ non la vedo in Monti. Onestamente, sta cercando di “fare una quantita’ impressionante di riforme”. Aha. Se l’Italia fosse su un asteroide, probabilmente avrebbe ragione. Ma e’ dentro un cavolo di unione europea, e confiniamo con alcuni paesi. Si puo’ sapere, caro Monti, che cosa succedera’ adesso nelle stanze accanto?

Ammesso e non concesso che tassisti, negozietti , avvocati, notai &co valgano quel 3% del PIL che ci serve per mantenere le promesse, posso sapere che diamine di impatto ha in Europa un paese che in mezzo ad una recessione si mette a crescere? Posso apere, in nome del Sacro Cacciavite, a CHI CAZZO VENDERANNO le imprese che adesso produrranno di piu’ perche’ pagano meno gli avvocati? In Cina si prefigurano tempi grigi, il giappone e’ quel che e’, gli USA sono a meta’ del guado, gli altri paesi del G20 sono piu’ fornitori che clienti. Posso sapere che diamine di “crescita” c’e’ , nei confronti delle “stanze a fianco”, ovvero degli altri paesi?  Boh.

Va bene, supponiamo che adesso le aziende paghino le cose meno, quindi producano di piu’ . Chi compra? Visto che non menzioniamo aziende straniere, suppongo si tratti di quei 400 euro a famiglia risparmiati. Aha. Quindi, siamo a otto miliardi e ottocento milioni di euro  di consumi italiani in piu’. Supponendo che questi vadano tutti ad aziende italiane, in prodotti italiani, e supponendo che prima sparissero nel nulla. Stranamente, pero’, abbiamo ottenuto questo liberalizzando professionisti in italia, quindi abbassando i prezzi di italiani.

Saro’ anche stronzo, ma a me sembra tanto che quei 400 euro a famiglia, 8.8G Euro, si muovano dall’Italia all’ Italia. Prima andavano ai malvaigi tassisti, benzinai, notai, avvocati, etc, e adesso vanno alle aziende italiane che producono di piu’, e sostanzialmente tutti comprano tutti i loro prodotti spendendo tutti e 400 gli euro risparmiati. Sara’, a me sembra che il bilancio interno sia nullo.

Perche’ non lo e’? Monti lo spieghi. Invece no: dice che e’ cosi’, e che siccome adesso le famiglie non spenderanno nei soliti privilegiati italiani i loro 400 euro, ma li spenderanno TUTTI in prodotti italiani, allora le aziende produrranno di piu’. E il PIL, nonostante l’entita’ dei movimenti di bilancio sia identico, si alzera’. Liberi di crederci, io non vedo nessun FATTO a sostegno di questa teoria. Per essere un tecnico, Monti mi sembra molto teologico.

Allora perche’ vi sembra un tecnico? Ve lo spiega Grassilli nel suo “net to be”:

[immagine irreperibile]
http://nettobe.robertograssilli.com/?p=1265

[immagine irreperibile] http://nettobe.robertograssilli.com/?p=1266

[immagine irreperibile]
http://nettobe.robertograssilli.com/?p=1267

La verita’ e’ che voi i tennici li vedete (e ci vedete) piu’ o meno come nelle vignette di Grassilli. In effetti, sul muro alle mie spalle c’e’ appeso un cartello con scritto “We are -the operations-. The answer to your question is NO”. (The operations e’ il nome gergale dei gruppi che nelle aziende si occupano dell’infrastruttura IT). E in realta’ spesso e’ proprio quello che succede, ed e’ quello che succede nel caso di Monti:

[immagine irreperibile]
http://nettobe.robertograssilli.com/?p=1465

Tradotto in italiano, Monti vi piace per questa ragione: la vostra idea di “tecnico” e’ questa. Ed e’ per questo che lo considerate un tecnico: sembra proprio uno stronzo megalomane e sadico.

Con questo intendo dire che Monti a me NON sembra un “tecnico”, perche’:

  1. Non lavora come un tecnico. Non sono chiaramente definiti i suoi obiettivi, i suoi tempi, i metodi, gli obiettivi intermeti. Sappiamo solo che fara’ qualcosa di genericamente buono.
  2. Non comunica come un tecnico: parla di cose come “credibilita’”, che sono opinioni, parla di “mercati” senza definire chi diamine siano e chi abbia in mente. Non dice quali siano le sue “milestones”, che cosa ha intenzione di ottenere, come obiettivo parziale, e quando.  Non dice per quale motivo una cosa dovrebbe ottenere lo scopo che si prefigge.
  3. Non ragiona da tecnico. In tutti i ragionamenti che ha fatto, non divide mai opinioni da fatti, non mi sembra che sostenga con dei fatti le sue strategie. Non pensa in termini di numeri, che espone poco e niente.Non prende in considerazione il “dopo”, ne’ le cosiddette “next room”.

In tutta onesta’, Monti lo vedo come funzionario amministrativo. Ok, conosce le procedure giuste. Ma le procedure sono “giuste” quando sono dentro una lista di procedure che vengono accettate per decisione convenzionale. Non vedo nient’altro.

Inizialmente dicevo: ok, forse sono io il “tecnologo” e lui e’ un “tecnico”. Ma alla fine le cose non stanno cosi’, perche’ le tecniche sono semplicemente il complesso di azioni necessarie a raggiungere obiettivi pianificati con metodi noti e tempi prestabiliti. Ma Monti non fornisce ne’ pianificazione, ne’ metodi noti , ne’ tempi prestabiliti. Non fornisce numeri. Non fornisce una minima esposizione del perche’ liberalizzare queste categorie dovrebbe far produrre 16 miliardi di PIL in piu’ (ha menzionato l’ 1%) al paese, quando i numeri forniti (400 euro a famiglia) fanno otto miliardi di euro, e  non e’ affatto scontato che non sarebbero stati spesi in italia anche prima..

Certo, si tratta di un governo chiamato “tecnico”, ma onestamente questa e’ l’opinione dei politici. Che un governo sostenuto dai maggiori partiti del paese sia poi “poco politico” io avrei dei dubbi: visto il consenso parlamentare, per definizione e’ MOLTO politico.

Cosi’ no, siete liberi di definire Monti un “tecnico”.

Onestamente, dal mio punto di vista, non parla la “nostra” lingua: numeri, fatti, date, obiettivi, metodi.

[immagine irreperibile]
http://nettobe.robertograssilli.com/?p=1599

Uriel

(1) A meno che non inventino un libro sacro che contiene la verita’ su tutto. Per esempio alcuni credono che la loro opinione -che non vale un cazzo- se ha delle basi nel corano , o nella bibbia, o i qualsivoglia libro diventi verita’ verissima. In questo caso, il libro sacro serve evidentemente ad avvalorare le opinioni di persone che altrimenti non conterebbero un cazzo. Se vogliamo parlare di aborto andiamo da biologi, medici, chirurghi, psichiatri o quant’altro. Ma solo grazie alla religione dei palesi incompetenti possono dire delle opinioni disinformate che possono fare da contrappeso ai professionisti. Altrimenti Ratzinger sarebbe solo un vecchio tedesco con le ciabatte firmate che dice delle cose da un balcone.Lo fa anche il mio vicino di casa quando e’ ubriaco, ed e’ molto piu’ divertente. Specialmente perche’ non capisco una parola di quel che bofonchia.

(2) Tranne poche esperienze positive, posso dire che in Italia sarebbe  gia’ un progresso  se riusciste a fare di ogni Project Manager un buon idiota. In Germania qualcuno si salva, ma erano eccezioni luminose che hanno lasciato il segno nei miei ricordi.

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