Ehi, chi si rivede, il bitcoin.

Dissi cosa pensavo del bitcoin anni fa, e se la domanda e’ “hai cambiato idea” , la risposta e’ “no”. Alcuni mi stanno chiedendo come sia possibile che una cattiva idea prenda piede, e io rispondo semplicemente che non e’ certo la prima volta che una cattiva idea prende piede: fatevi un giro ad Auschwitz e vedrete che le cattive idee prendono piede con una certa facilita’.
Anni fa -agli albori –  mi fu chiesto un giudizio, quindi ne comprai una ventina per provarne il funzionamento  (costavano molto poco, li pagai tipo 50$), e ora ho scoperto di avere un backup della mia home directory che ha un certo valore. LOL.
Ad occhio e croce dovrei aver cambiato idea sul bitcoin, visto che ci ho guadagnato, ma la risposta e’ no. Una quantita’ fissa ed immutabile di moneta non e’ una buona idea, per via del fatto ovvio (1) che la deflazione uccide il commercio.

Inoltre, all’epoca il software era un accrocchio orribile, pieno di flaws di sicurezza. Su questo devo ammettere miglioramenti enormi nel client per linux.
Ma c’e’ qualcosa che sta sfuggendo agli analisti: la visibilissima correlazione tra i paesi ove se ne fa maggiore uso, e quei paesi che stanno stampando moneta abbestia per svalutarla.(2)
Innanzitutto, ai sostenitori delle economie alternative che mi scrivono per il bitcoin, voglio dire una cosa: allora, la svalutazione aiuta o no? Non potete essere gli stessi che sostengono la svalutazione competitiva “come ai tempi della lira” e poi dirmi che tanto l’euro verra’ fagocitato dal bitcoin. Delle due l’una: o siete fans di una moneta che rivaluta, o siete fans di una moneta che svaluta.
In secondo luogo, chi vuole il bitcoin deve sempre pensare che non e’ nemmeno possibile fare credito, visto che non esiste una banca centrale generatrice di moneta per le banche. E siccome non e’ possibile farci leverage, il punto e’ che un mondo regolato dal bitcoin e’ un mondo probabilmente ottimo per i cittadini comuni, se non fosse che nessun negozio puo’ vivere per la deflazione e nessuna azienda vivere senza credito.
Quindi no, non ho cambiato idea sul bitcoin: lo considero una merce di scambio, col vantaggio di essere in una quantita’ limitata per definizione, e quindi sensibile ad una pura legge della domanda e dell’offerta.
Rispetto alle monete pero’ ha il vantaggio che il credito e’ impossibile o quasi (non nelle dimensioni in cui lo conosciamo oggi) e la deflazione continua uccide il commerciante. A meno che il bitcoin stesso non vada considerato una merce che il commerciante vende.
Alcuni sostengono che il BitCoin stia andando a fagocitare la moneta di tutto il mondo. A sostegno di questa tesi c’e’ il fatto che il caso di m-pesa mostra una moneta elettronica di facile utilizzo fagocitare l’intero sistema bancario di intere nazioni ,caso  di cui ho gia’ parlato in passato, e  del fatto che i molti stati, tra cui Cina, Stati Uniti (ieri) , Estonia, Germania, ed altri, abbiano di fatto dato il via libera al bitcoin stesso.
Trovo impressionante che il legislatore abbia recepito questa cosa, dal momento che per come si comporta il bitcoin rischia di impattare molto malamente sulle politiche di alcune banche centrali: vorrei sapere come faccia il governo USA ad essere favorevole, quando e’ una vera e propria stamperia di dollari.
Cioe’, capisco il governo Estone, quello finlandese, e anche quello tedesco, quando dicono che per loro il bitcoin e’ legittimo: il bitcoin e’ la moneta dei loro ogni, che non si stampa neanche a morire, che cresce di valore, e tutto quanto.
Ma quando vedo governi come quello cinese o quello giapponese o quello americano dire di si’, mi chiedo se davvero abbiano capito come funziona questa cosa. Mi chiedo se abbiano capito che non si possono stampare bitcoin su richiesta della banca centrale, che non si possano svalutare volontariamente – se non in caso di crisi – e che per come funziona il bitcoin reagisce alla quantita’ di transazioni in corso piu’ che alla quantita’ di bitcoin in se’, ovvero reagisce alla domanda: in caso qualcuno ne faccia incetta e lo tenga fermo sui portafogli, il resto della popolazione vede aumentare il  potere di acquisto dei rimanenti.
Altra stronzata che leggo e’ l’idea di “regolarloper legge”: vorrei capire come. Chi dice queste stronzate ha verificato e capito come funziona?
Certo, se trasferissimo bitcoin inviando direttamente il wallet.dat per email, probabilmente riusciremmo a trasferire il bitcoin senza ricorrere alla rete bitcoin stessa. Ed avere qualcosa come i trasferimenti via banca di oggi. Altrimenti, i finanzieri e le banche dovranno accontentarsi della rete bitcoin, che non ha SLA, a meno di non pagare per le operazioni.
Mi pongo quindi molte domande : il legislatore SA di cosa stia parlando, o parla di “regolare il bitcoin” solo perche’ pensa sia possibile regolare qualsiasi cosa?
Rimangono  domande principali:
  • Pensi che il bitcoin possa fagocitare l’intera massa monetaria mondiale? Beh, nessuna legge lo vieta, e come ho detto, le cattive idee hanno una certa tendenza ad espandersi. La mia personale opinione e’ che per come e’ costruito il bitcoin possa essere una buona reazione a tutti gli sforzi condotti dal G20 e dal G8 contro l’evasione fiscale. E questo significa, ad occhio e croce, che comunque e’ destinato a crescere ancora.
  • Speri che il bitcoin fagociti tutta la moneta mondiale? Come ho detto, ho un file wallet con 20 BTC dentro, comprati quando valeva davvero poco, nel 2011, quando lo provai prima di scriverne la prima volta. Quindi, molto prima che questo succeda, quei 20 euro sarebbero il mio fondo pensionistico aggiuntivo.
  • Lo ritieni probabile? come ho gia’ detto, penso che la storia sia una partita a scacchi senza lo scacco matto. C’e’ sempre la prossima mossa del tuo avversario con cui fare i conti. Sinora il BTC e’ esploso e poi imploso diverse volte. Ritengo che esista un limite oltre il quale non sia piu’ possibile che torni indietro, ma considerata la massa monetaria mondiale, a meno di fenomeni esplosivi non arrivero’ abbastanza in avanti con gli anni da vederlo.
  • Pensi che possa diventare di uso comune? Dipende da cosa intendiamo per “uso”. E’ possibile portare un wallet in una chiavetta, metterlo in una carta di credito con un chip smart, inviarlo per posta, e quindi tutto dipende dall’uso, ovvero da chi e come lo implementa.
  • Quale pensi che sia la fine del progetto? Se supera , a mio avviso , i 3000 dollari a BTC, arrivando ad una massa di transizioni e di valore sufficiente, allora  sara’ impossibile cancellarlo senza causare forti malori nell’opinione pubblica. I politici saranno paralizzati. Di certo le banche lo ostacoleranno, quindi la configurazione piu’ probabile che vedo e’ che la  persona comune usi il bitcoin, mentre la finanza, le banche e Co si terranno la moneta stampabile per il proprio uso speculativo.
  • Quale di queste configurazioni ti spaventa di piu’? La situazione in cui finisce il credito e si vive in deflazione continua e’ chiaramente il disastro, ma occorre che il bitcoin raggiunga un valore MOLTO piu’ grande. Consideriamo che esistono , se non erro, 21 milioni di bitcoin teorici, in totale, e non possono essere di piu’ e che il valore equivalente dei 12 milioni in circolazione a 600 dollari ciascuno e’ di 7.2 miliardi di dollari, siamo ancora ben lontani dai 55 Miliardi di massa M0 dell’euro, tantomeno dall’ M1 o dall’ M3, quindi sono tranquillo.
  • Quale di queste configurazioni ti piacerebbe di piu’? Qui siamo al conflitto di interessi, visto che possiedo dei bitcoin. In ogni caso, credo che l’esistenza del bitcoin attorno ad un 9-10% della massa mondiale sia una buona minaccia per gli stampatori di moneta: il cittadino puo’ sempre comprare bitcoin per mantenere il valore, fuggendo dalla moneta. Non per nulla la Cina e’ esplosa come mercato del BTC, sono i piu’ folli stampatori di moneta-carta-igienica, e non e’ un caso che il mercato giapponese gli corra dietro.Btw, con un bitcoin pari al 10% della massa M0 planetaria, quei 20 bitcoin che ho sarebbero molto piu’ di una pensione.
Rimango dell’idea che chi propone il bitcoin come sostituto di TUTTA la moneta del mondo stia vendendo aria fritta: deflazione e impossibilita’ di leverage produrrebbero un secondo medioevo.
Se la gente e’ abbastanza folle da portarlo attorno al 5-10% della massa mondiale, e renderlo di uso comune, puo’ rappresentare un messaggio chiaro agli stampatori folli di moneta: “svalutami i risparmi, e io li cambio in BTC”.
E sapete, quando togli il parco buoi dal vassoio, ai finanzieri la cosa piace molto, molto meno.
Quindi no, il bitcoin rimane una cattiva idea. Si doveva pensare ad un algoritmo che potesse generare nuovi blocchi dopo un certo numero di transazioni, in modo che l’uso possa consentire il leverage che sta alla base del credito.
Come tutte le cose, quindi, bisogna vedere quali e quanti governi li accetteranno, quali e quanti negozianti lo accetteranno, e specialmente come reagiranno le lobby finanziarie e bancarie , verso il legislatore, nel momento in cui realizzeranno che , se riesce a convivere col resto delle monete e a stabilizzarsi attorno al 5-10% del valore della massa monetaria mondiale, e’ una pistola puntata alla tempia di qualsiasi governo voglia svalutare troppo.
Non so, cioe’, sino a quanto il legislatore rimarra’ amichevole.
Uriel
(1) Se comprate per 10 bitcoin, e poi siccome si rivaluta del doppio siete costretti a vendere a 5, il potere di acquisto magari si conserva, ma il vostro conto in banca mostra un bilancio di -5.
(2) Curioso come i sostenitori del Bitcoin siano anche sostenitori dell’uscita dall’ Euro e della svalutazione competitiva. Con una moneta che si rivaluta a vista d’occhio….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *