Ed ecco che comincia la demenza.

Quando cade un governo, qualsiasi cosa si intenda con questo termine, in italia non inizia un periodo di caos, ma un periodo di demenza. E’ il momento, infatti, nel quale tutti gli italiani diventano come i tifosi di un derby, il sabato prima della partita. Non e’ possibile ragionare con loro, perche’ semplicemente non ragionano piu’.

Questo forse impedisce ad una stampa tremenda di spacciare diverse storie. Ma non e’ qui il punto.

Il punto e’ che per i prossimi due,tre,quattro mesi, a seconda di quanto ci si mettera’ a formare un governo, il paese non potra’ davvero prendere decisioni. Hanno poco da sognare improbabili trucchi per passare decreti, il punto e’ semplice. Prendiamo per esempio gli accordi per il gas algerino.

L’italia non puo’ fare accordi governo-governo perche’ accordi di questo tipo li fa solo Bruxelles. Ma quello che puo’ fare e’ inviare un presidente a fare “da sponsor” o “da garante” ad un accordo tra ENI e la compagnia del gas algerina.

Ora, nel momento in cui Draghi, che ha fatto da garante, non c’e’ piu’, l’accordo e’ rimasto senza sponsor politico. E questo significa che nemmeno gli algerini ci investiranno troppo, dal momento che , appunto, hanno a che fare con un accordo che la controparte potrebbe anche non rispettare, e in quel caso non ci sarebbe piu’ nessuno cui telefonare a Roma.

Sul perche’ ENI dovrebbe sabotarsi un accordo del genere c’e’ da discutere, ma sul fatto che in tal caso e’ venuto a mancare lo sponsor , non c’e’ dubbio.


Ma il processo elettorale richiede che gli italiani perdano il contatto con la realta’ ed entrino in modalita’ tifoso. Che riescano a credere a programmi politici surreali. Per esempio, la Meloni dice che intende privatizzare per intero il sistema scolastico. Bene. Ma dimenticano che si tratta di cambiare contratto, inquadramento e versamenti passati a 1.200.000 persone, se non di piu’. Onestamente, un politico italiano che intenda mettersi contro una simile massa di dipendenti pubblici lo devo ancora vedere, e probabilmente non lo vedro’ mai.

Un altro programma irrealizzabile e’ il blocco navale di fronte alla Libia (sarebbe contro la costituzione perche’ il blocco navale e’ un atto di guerra), e altri deliri che i futuri probabili vincitori non riusciranno MAI a mettere in alto, se non perche’ illegali, semplicemente infattibili. 

Ma appunto, e’ proprio la demenza degli italiani durante il periodo elettorale che ha consentito di arrivare fin qui. Provate ad andare sulla twitter italiana e ve ne accorgerete facilmente.

Ed e’ qui che veniamo al dunque. Che governo ci sara’ dopo? 

Ci sara’ il governo prodotto dalla demenza di persone che , appena parte la campagna elettorale, si trasformano in ultras dei partiti, e smettono di ragionare. Se chiedeste agli ultra’ di calcio di mettere ai voti, che so io, il sindaco della citta’  secondo voi chi vincerebbe? Uscirebbero delle giunte sensate?


Onestamente, il problema del paese non e’ il sistema elettorale. Certo, un tempo quando c’era il proporzionale era piu’ semplice costruire partitini, e in un certo senso la polarizzazione era minore.

Ma oggi come oggi, la trasformazione di buona parte dell’elettorato in una curva di ultras con il sangue agli occhi , il problema non e’ piu’ il sistema elettorale, ma il sistema di elettori. 

Perche’ lo schema e’ sempre quello: le elezioni sono una cagnara di rabbiosi che si odiano e si scannano, accusandosi delle peggiori nefandezze. Poi, si vota ed escono i risultati. Durante l’analisi tutto si trasforma in una specie di calciomercato , col quale si formano i governi.

Fatto il governo, il cittadino ritorna al quotidiano e si accorge di non arrivare  a fine mese, e si rende conto che non ha eletto una classe politica capace di governare. E a quel punto, fatta una doccia di realta’ inizia a chiedere un governo “tecnico”, che avrebbe potuto votare anche prima, e che voterebbe volentieri quando e’ calmo e lucido, solo che per le elezioni non e’ ne’ calmo ne’ lucido.

Questo ciclo di demenza-ritorno alla realta’ e’ la ragione per la quale dopo le elezioni, quando il cittadino realizza di aver votato come avrebbe votato un ultra’ dell’ Avellino, e di aver eletto le stesse persone che avrebbe eletto un ultra’ dell’ Atalanta (sto cercando di mixare per non apparire razzista, tanto il calcio e’ tutto la stessa merda) , e’ il leit-motif della politica italiana.


La politica italiana, cioe’, consiste nel trovare una formula tardiva per fare un governo decente dopo i primi mesi di governo di quella che sembra una compagine eletta da ultra’ di calcio strafatti di cocaina.

E so benissimo che nella mente di voi che leggete si affacciano gia’ le parole “no! sono LORO che sono cosi’! NOI siamo DIVERSI!”. Ecco, se pensate questo, state scivolando anche voi nella demenza pre-elettorale. 

E presto ci scivolerete di brutto, alcuni penseranno che io sia “un comunista”, altri che io sono “un fascista”, chi “anticlericale”, e tutto quello che mi e’ stato detto in passato. 

Ma la realta’ e’ che VOI state per trasformarvi in una massa di scimmie urlatrici, prive di qualsiasi raziocinio e di capacita’ sociali, Per fortuna questa volta durera’ solo sei mesi, e per molti mesi sarete anche in vacanza. 

Ma una scimmia rimane una scimmia, e se mandate a votare quaranta milioni di scimmie, otterrete un governo di scimmie. 

Che poi torneranno umane, e passeranno il tempo ad inventare governi “tecnici”, solo per rimediare alla cazzata fatta.

Tranne alcuni.

E non sono quelli che rimangono razionali. Quelli hanno lasciato il paese da mo’. 

Sono quelli che rimangono scimmie tutto il tempo.

 

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