Economia strudel.

Una nube di idioti, tra cui la rinomatissima (per le cazzate che dice) scuola Austriaca (prima gli stessi idioti erano fanatici  della scuola di Chicago, poi dopo una serie di figure di merda hanno dovuto cambiare nome) sta continuamente ammorbando i commenti di questo blog nella speranza di pubblicizzare le cazzate che scrivono riguardo le farlocchissime teorie che la scuola stessa propugna. Cosi’, spiego come mai sia una gigantesca montagna di merda, semplicemente mostrando come, nei fatti, TUTTI i loro presupposti siano FALSI.
Il primo tra i presupposti dei liberisti moderni e americanoidi in genere, presupposto sbagliato nei fatti, e’ che per un qualche motivo lo stato sia un surplus in un’economia che, essendo “naturale” ovvero fondata su fatti naturali, potrebbe mantenersi meglio SENZA stato.

 

Sinora ho sempre elencato sistematicamente tre fatti che contestano questa visione, ma ora credo sia il caso di scendere nei dettagli per spiegarli meglio. In definitiva, cioe’, non solo l’economia non e’ “naturale” o insita nell’individuo, ma e’ un PRODOTTO dell’esistenza DELLO STATO. L’economia e’ un sottoprodotto dello stato, puo’ esistere SOLO tramite e grazie allo stato, e NON puo’ esistere in NESSUN modo senza.

Vediamo il perche’.
I presupposti che stanno alla base dell’economia, e senza i quali NESSUNA economia puo’ esistere, sono essenzialmente tre:

 

  1. Moneta. Lo stato impone , usando la propria forza militare, che tutti i negozianti accettino la moneta corrente, e che i beni siano titolati sempre e solo in quella moneta. Inoltre impone che il credito sia effettuato sempre e solo in quella moneta, che viene acquistata allo stato secondo criteri pubblici.
  2. Proprieta’ privata. Lo stato protegge, attraverso la propria forza militare, una relazione artificiale ed innaturale che lega un individuo, per quanto incapace di battersi , ad uno specifico bene, garantendogli di poterne disporre.
  3. Contratto privato. Lo stato protegge, attraverso la propria forza militare, una relazione nel tempo, che vincola un individuo contraente a rispettare il contratto con un individuo contrattore, per quanto il secondo sia incapace di battersi da solo con il contraente.
Il presupposto dei liberisti, compresi quelli della scuola austriaca, secondo il quale esisterebbe uno strato “naturale” di diritti e comportamenti tali da NON necessitare dello stato per sostenersi e’ semplicemente FALSO. Non corrisponde alla verita’ dei fatti. L’economia e’ solo un sottoprodotto della forza militare dello stato. Lo stato non e’ altro che la fazione militarmente dominante su un dato territorio. La legge non e’ altro che la volonta’ prevalente di tale fazione. L’economia, cioe’, si fonda sul potere militare dello stato ed e’, essenzialmente, basata sulla forza delle armi, anche se tale forza viene normalmente diluita dal comportamento meno violento della polizia e dei tribunali.
Questa semplice realta’ di fatto l’ho scritta e ripetuta molte volte, ma evidentemente non e’ abbastanza chiara, cosi’ andiamo a vedere cosa succederebbe se lo stato abdicasse a qualcuna di queste funzioni.
Mettiamo che, come dicono i farlocchi della scuola austriaca, lo stato rinunci ad esercitare il conio e a battere moneta,  abbandonando le banche centrali e lasciando tutto “al mercato”. Aha. Ma dimentichiamo il problema militare.
Cosi’, domani arriva il Don Gaetano della situazione e dice ai napoletani “signori, da domani e’ in vigore una nuova moneta, la Gomorra, in tutte le zone da noi controllate. I negozi abbandoneranno l’euro, il dollaro, qualsiasi altra moneta, tranne il Gomorra. Il gomorra viene stampato dai miei picciotti, e ve lo presto generosamente ad un tasso del 15% al secondo. E’ un’offerta che non potete rifiutare“.
A questo punto, che cosa fate? Niente. Avevamo detto che lo stato se ne fotte della moneta, quindi Don Gaetano non sta facendo qualcosa di illegale, almeno sinche’ non fa esplodere dei negozi che rifiutano la sua generosa offerta.
Del resto, e’ possibile anche fare la stessa cosa in maniera meno violenta. Una banca che ha emesso mutui a qualche centinaio di migliaia di persone potrebbe dire “Ehi, da domani tu il mutuo me lo paghi in Montepascoli Rosa. Il Montepascolo Rosa e’ la mia nuova moneta, che concedero’ al modico interesse del 34% annuo. Ovviamente hai scelta, tipo andare a chiedere lo stesso mutuo ad un’altra banca, e poi pagare il mutuo in Unicrediti Verdegialli, la nuova valuta di Unicredit.“.
Ovviamente questo si presta anche a cartelli: nel momento in cui lo stato non c’entra piu’ con la moneta, le banche possono anche accordarsi e battere la loro, a patto di avere un bel pochino di debitori. A tutti i debitori verra’ chiesto di usare la loro nuova moneta, e dovranno adeguarsi a QUALSIASI tasso di interesse nominale il nuovo cartello decida.
Morale della storia: avete bisogno della banca centrale sotto il controllo di uno o piu’ stati, nonche’ avete bisogno di uno stato che imponga la moneta della banca centrale come moneta in corso corrente, con la propria forza militare. (piu’ o meno esplicita).
Andiamo al secondo punto, la proprieta’ privata. I farlocchi americani pensano che la proprieta’ privata sia legata solo al fatto di poter comprare un fucile e difendere la propria casa. Sinche’ avete solo una casa da difendere la cosa puo’ essere quasi giusta. Quasi. Dico quasi perche’ se lo stato domani rinunciasse a PRODURRE la proprieta’ privata, “tanto e’ un diritto naturale e si crea da sola”,  qualche problemino lo avrete.
Innanzitutto, poter comprare un fucile non basta a difendere le proprieta’. Basta se avete di fronte un solo bandito, forse. Basta se siete capaci di battervi con le armi, forse. Ma se dall’altra parte c’e’ Don Gaetano e i suoi picciotti, che abbiate un fucile o meno non cambia nulla. Gli americani hanno un’idea di autodifesa completamente mitologica e dovrebbero vivere per qualche anno in una zona infestata dalla mafia per capire che il semplice diritto a possedere armi NON cambia niente nella tua capacita’ di difendere la tua proprieta’ privata.
Il racket e’ un classico esempio: quei soldi sono tuoi, ma qualcuno ti consiglia di darli a Don GAetano per la protezione del tuo negozio, o della tua liquidazione, o della tua pensione. Puoi provare a comprare armi come dice il famoso emendamento della costituzione, se vuoi. Un tipo che crepa con le armi in mano diverte assai Don Gaetano.

Don Gaetano , preparati a morire.
Ma anche questo puo’ essere semplicemente un esempio estremo, e possiamo anche andare su esempi piu’ semplici. Per dire, nel caso del mutuo la vostra casa non e’ completamente vostra, perche c’e’ un’ipoteca. Lo stesso dicasi nei casi di leasing e di acquisto a rate di beni di consumo. Ma non basta: lo strato di servizi che girano attorno alla proprieta’ e’ a sua volta l’essenziale perche’ voi possiate davvero godere della proprieta’.
Avreste qualche problemino con la vostra proprieta immobiliare’, se venisse meno tutta la costruzione giuridica riguardante i diritti di passaggio e di servitu’. Lo stato, cioe’, non solo usa la sua forza militare per fare in modo che voi possiate entrare in casa vostra, ma la usa perche’ voi possiate ARRIVARE a casa vostra.
Senza lo stato e senza il suo potere militare, cioe’, la proprieta’ privata non e’ un diritto, ma un privilegio di qualsiasi organizzazione possa, militarmente o meno, far venire meno il vostro godimento del bene. La stessa azienda elettrica puo’ decidere di vendere la corrente a costo inferiore a chi ha una casa comprata usando un certo mediatore . In quel caso, il costo della casa in questione aumenta, mentre il valore delle altre crolla. E voi sarete costretti a passare per QUEL mediatore li’.
Esistono ovviamente leggi dello stato, la cui forza viene dalla forza militare dello stato stesso, che vietano tutto questo. Non puo’ succedere che Enel vi dica “ti faccio pagare meno l’energia se la tua casa la compri col mutuo di Montepaschi”. Non puo’ succedere che l’azienda dell’acqua ti dica lo stesso. Ma questo e’ perche’ lo stato, con lo strumento militare , non solo difende il godimento DIRETTO dei vostri beni, ma difende anche quello indiretto, che potrebbe essere inficiato dall’operato di altri.
Non solo e’ protetta la proprieta’ privata, ma e’ protetto il suo GODIMENTO. E tutta questa protezione grava sulla forza militare dello stato. Potete comprare una bella villetta al mare dove lo stato e’ debole. Vi troverete un ecomostro a fianco il quale vi toglie ogni piacere nello starci , il quale inquina l’acqua e la rende inavvicinabile. A quel punto, la vostra “proprieta’” c’e’ ancora, ma il suo godimento (requisito indispensabile per una vera proprieta’) e’ completamente inficiato. 
Lo stato interviene anche in maniera assai piu’ indiretta: voi comprate una casa, ma i Disaster Area (la band piu’ rumorosa dell’ Universo) decidono di fare una sala prove nell’isolato. La vostra proprieta’ privata diviene ingodibile per via del rumore, e solo lo stato puo’ garantirvi che possiate dormirci dentro spedendo i Disaster Area a suonare in un ristorante di periferia. Non solo quindi lo stato fa leggi astratte e generali per tutelare una generica area (come fa vietando ecomostri o inquinamento) ma entra nel merito ESPLICITO della godibilita’ del bene, vietando ai Disaster Area di inficiare il vostro godimento del bene.  Lo stato, cioe’, garantisce sia il valore del bene in astratto, sia la vostra godibilita’ in particolare e nel caso singolo.La produzione della proprieta’ privata, bene prodotto dallo stato, e’ cioe estesa anche agli effetti secondari che la rendono effettiva , al suo effettivo godimento, in una gigantesca sovrastruttura giuridica che entra nel merito di quasi ogni aspetto della proprieta’ in se’.

Avrete gia’ capito quanto sia indispensabile lo stato per tenere in piedi il terzo pilastro dell’economia, ovvero il contratto tra privati. Se andate a comprare qualcosa che vi verra’ consegnata, diciamo, tra una settimana, non e’ sufficiente dire “ma se non me la consegna io non lo pago” per conservare il mercato. Innanzitutto perche’ il bene potrebbe essere prodotto ad hoc (come capita per una casa) e qualcuno potrebbe chiedervi un’impegnativa e/o una caparra. In secondo luogo perche’ il bene consegnato potrebbe essere non conforme a quanto concordato , e potreste scoprirlo, che so io, quando ormai il venditore e’ altrove. Distante da voi.
Cosi’, lo stato fara’ questo:
  1. Produrra’ una terminologia ed una forma utili a definire sin nei dettagli un generico contratto, pagando degli esperti per questo e sancendo che uno standard (quello dello stato) prevale sugli altri.
  2. Certifichera’ a fine di memoria futura il contratto (ufficio del registro, notai) oppure definira’ in anticipo i termini del contratto (negozi aperti al pubblico, servizi che non richiedono stipula scritta) , in modo che siano sempre chiari i termini del contratto stesso.
  3. Obblighera’ per quanto possibile (vedi voce numero 1) ad esporre i termini del contratto ad entrambe le parti.
  4. Qualora ci sia inadempienza, usera’ la propria forza militare per costringere gli inadempienti a rispettare il contratto.
I liberisti obiettano che se una persona non adempie al contratto allora poi nessuno si fidera’ piu’ di lui ed andra’ in rovina. Onestamente, Madoff aveva accumulato 150 miliardi di dollari, e se anche qualcuno NON si fosse fidato piu’ di lui, non sarebbe certo stata la sua rovina. Probabilmente nessuno si fida piu’ di Tanzi, ma se non finisce in galera, lui di questa vostra mancanza di fiducia non  soffrira’ piu’ di tanto. Credo dormirebbe ugualmente bene anche sapendo che Consob non si fida piu’ di lui.
Cosi’, il liberismo e’una specie di mondo mitologico, un cartone animato che finge di non vedere la realta’. E lo stesso vale per la scuola austriaca(1). Nel liberismo si celebra un mondo che non esiste, nel quale le leggi della fisica comprendono la moneta, la proprieta’ privata e il rispetto dei contratti.
In realta’ chiunque viva in zone dove la legge e’ di cattiva qualita’ o dove lo stato non ha potere militare SA come finisce la favoletta liberista: il mafioso fa il cazzo che gli pare.
Quando comprate qualcosa, state usando servizi dello stato. La moneta e’ un servizio dello stato, tantevvero che il negoziante DEVE accettarla e non puo’ dirvi che accetta solo la moneta di Don Gaetano. Il bene che acquistate e’ vostro e potete goderne, ovvero state usando un altro servizio dello stato che e’ la proprieta’ privata. Infine, il negoziante deve rispettare il contratto, e se arrivati a casa aprite il pacco e scoprite la truffa, userete un altro servizio dello stato per garantire il contratto.
L’intera economia non e’ altro che un dipartimento dello stato, ovvero un insieme di servizi dello stato. Non esiste nel mondo reale nulla come il “privato”, se lo consideriamo disgiunto dallo stato. Possiamo ovviamente pensare al privato cosi’ come pensiamo a Babbo Natale: di Babbo Natale sappiamo tutto, dove vive, cosa fa, perche’ lo fa, quando lo fa.
Peccato che non esista. La parola “privato” , intesa ad escludere lo stato, e’ come “Babau”, “Angelo”, “Babbo Natale”: indica qualcosa che, per quanto ben descritto, NON ESISTE.
Cosi’ , possiamo teorizzare il “liberismo” immaginando un mondo ove i soldi abbiano il potere magico di essere accettati e prestati , dove anche i deboli godano dei loro beni per la proprieta’ magica della “proprieta’ privata” senza che i forti inficino questo bene, e dove i contratti privati si applicano perche’ i contratti hanno la proprieta’ magica di vincolare i contraenti.
Possiamo immaginarlo, certo. E i liberisti non sono neppure in cattiva compagnia, un sacco di gente fa la stessa cosa che fanno loro:
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Non c’e’ nessun problema se qualcuno vuole FINGERE che nel mondo la moneta sia un fatto fisico o la proprieta’ privata sia una legge naturale o il contratto privato sia una forma di legamento magico. Cosi’ come siete liberi di credere che si possa svolazzare sull’acqua conoscendo il Kung-Fu.
 
Andiamo all’ultima minchiata, che e’ il ritorno alla moneta aurea. Si tratta di una minchiata che torna fuori ogni tanto, e che e’ poi regolarmente abortita quando si tenta di valutarla sul serio.
L’estrazione di oro segue un ritmo di circa 2500 tonnellate/anno. Il fabbisogno generale (principalmente industriale, ma anche l’industria dei gioielli lo chiede ancora) e’ di circa 3500 tonnellate/anno. Ora, capite che legarsi ad una risorsa , ovvero legare il valore di OGNI bene ad una risorsa del genere sia rischiosetto.
Anche se i numeri fossero diversi, infatti, c’e’ un piccolo problema: non controlliamo la quantita’ di oro in circolazione nel mondo, ne’ la difficolta’ nel reperirlo. In soldoni, quindi, passando all’economia aurea infilando l’oro dentro le monete non facciamo altro che PERDERE la possibilita’ di governare l’economia in se’, che da quel momento sara’ regolata dalla disponibilita’ circostanziale di oro.
Chi sostiene questa cosa afferma allora che il governo potrebbe tenere l’oro in cassa e poi variare, con un atto convenzionale, il rapporto tra moneta ed oro. Ma a questo punto ci si contraddice: se la moneta ha un valore convenzionale, allora legarla all’oro vale quanto legarla alla velocita’ della luce, con la differenza che la velocita’ della luce nel vuoto e’ DAVVERO costante, almeno.
Cosi’, prima si dice che il valore della moneta come calcolato oggi sia TROPPO convenzionale e quindi occorra legarsi ad una risorsa materiale non moltiplicabile. Poi, quando si fa presente che tale risorsa non e’ sotto controllo e quindi si perde governo dell’economia, e che sul prezzo dell’oro siano possibili speculazioni (attraverso il meccanismo dei futures, indispensabile alle industrie che usano oro come quella elettronica) allora si dice “ma allora rendiamo la moneta CONVENZIONALE sul valore dell’oro”. Beh, ma se e’ cosi’, allora siamo di nuovo ad una moneta convenzionale, che puo’ basarsi (se proprio vi fa contenti) su qualsiasi quantita’ fissa e materiale del cosmo, dalla massa del Sole alla costante di gravita’, a pi greco(2), alla velocita’ della luce.
In generale quelli che sostengono il sistema aureo ne sostengono un sottoprodotto, che era il sistema dei cambi fissi, soltanto che non lo sanno. Mediante una tassa dovuta ai grandi elettori dell’impero romano, qualche secolo fa si era usi riunirsi e decidere (a seconda delle forze militari in gioco) il valore di cambio fisso delle monete, il taglio di oro (la percentuale) zecchino, e una tassa da pagare (il signoraggio) per fare si che la moneta avesse il valore nominale a prescindere da un diverso taglio di oro.
Ma ancora una volta, a queste riunioni partecipavano i grandi elettori e i relativi feudatari, ovvero cio’ che allora si chiamava STATO. Non c’erano “i privati”.
Morale della storia: se volete credere nel liberismo, nel babau , nella scuola austriaca o nella Sacra Scuola di Hokuto (della quale, modestamente, non sono maestro ma preside) , siete liberi di farlo. Potete fare come fanno i fan di star trek e riunirvi vestiti da liberisti (3), fingere di non vivere dentro un sistema diservizi dello stato, eccetera.
Si tratta di una liberta’, appunto, che e’ garantita.
DALLO STATO.
Uriel
(1) Interessante metamorfosi dei cialtroni. Quando dicevano le stesse cazzate facendosi chiamare scuola di Chicago la gente li detestava perche’ Chicago fa venire in mente gangster , puttante, ghetti e delinquenti. Cosi’ alcuni furboni hanno cambiato due o tre cazzatine cosmetiche (in realta’ la differenza sostanziale tra un sogno e l’altro e’ assai poca) e si sono fatti chiamare scuola austriaca. Cosi’ avrete in mente strudel e birra, e vi sembrera’ meglio. Marketing per i polli. L’altra cosa strana e’ che chi oggi va in giro sbraitando sulla “Scuola Austriaca” spesso  ha passato la vita precedente ad andare dietro al maoismo, al trotzkismo e al socialismo reale cubano.(2) Una moneta basata su multipli di pi greco sarebbe davvero divertente. Poiche’ le banconote e le monete devono indicare il proprio valore esatto, di fatto la zecca esaurirebbe tutta la carta del mondo nello stampare la prima banconota. Considerato che

il suo potere d’acquisto in un momento del tempo N ( nel campo dei complessi) sarebbe fatto cosi’:

se proprio vogliamo un’economia fica per impressionare i fessi e farci una setta economica, almeno facciamola bene, invece di tirar fuori sempre i dobloni d’oro.

(3) Pantaloni di gessato, scarpe con le ghette, smoking, sigaro e tuba. Ovviamente e’ vostro diritto possedere armi. Le donne in vestito da sera a strascico, scollato davanti e dietro. Raccomando due-tre giri di perle alle signore piu’ anziane (la chirurgia fa bene ma non miracoli) e un eventuale visone. Rockerduck approvera’.

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