Economia sommersa.

Mi rimproverano di non aver piu’ scritto di economia, cosi’ rimedio. Anche perche’ ci sono alcune “succose” novita’ a riguardo, specialmente sul fronte degli Hedge Fund. Ah si’: poiche’ nessun giornale italiano tranne quello di Confindustria ne parla, e’ qualcosa come un segreto tra i lettori di questo blog e la Marcegaglia.
Comunque, le partite aperte sono due. Negli USA non succede niente perche’ le lobbies hanno schiacciato Obama, quindi si tratta di grosse partite europee.

La prima e’ Francia Germania. In Germania stanno arrivando alla pensione i primi contratti “nuovi”, quelli del “modello renano”, cioe’ stanno iniziando ad arrivare sul mercato dei pensionati non tanto abbienti quanto in passato. Poiche’ i pensionati tedeschi rappresentano una grossa fetta della popolazione, questo produce un calo dei consumi.

 

Dall’altro lato, le riforme renane hanno abbassato il costo del lavoro, rendendo piu’ aggressiva l’industria tedesca, a tutto danno di quella francese. Poiche’ il governo francese sta studiando alcune misure fiscali per rilanciare i settori d’eccellenza (energetico, militare, etc) , e quello tedesco ha preso misure simili (ripresa del nucleare, dell’aereonautico, etc) il risultato e’ che i francesi si vedono boicottati esplicitamente.

 

La battaglia e’ meramente politica, nella misura in cui i francesi potrebbero mettere in atto (con questa scusa) delle misure protezionistiche indirette; collaborazione tra stato ed imprese (cioe’ aiuti di stato mascherati) , nuove norme sulla qualita’ e sul ciclo ambientale di alcuni prodotti, eccetera.

 

Di per se’ questo non impattera’ il paese, perche’ vista la bassa performance del privato tedesco si tratta di una guerra che di per se’ beneficiera’ il nordest italiano. Non credo che beneficera’ il nordovest, anzi.

 

Di riflesso, i tedeschi raccoglieranno capitali da usare per il rilancio e per aumentare la dipendenza delle altre nazioni dall’economia tedesca, ovvero probabilmente il governo iniziera’ una serie di opere pubbliche, con le quali distoglieranno le aziende dalle rispettive nazioni.

 

D’altro canto, stanno per arrivare capitali da due nazioni dalle quali non me lo sarei aspettato, cioe’ UK e USA. Stanno per arrivare per diversi motivi. Stanno per arrivare significa che non mi stupirei se qualcuno a ravenna trovasse il modo (cioe’ i soldi) di accedere a generali. Vediamo perche’.

 

La seconda partita in corso e’ quella tra UK e continente. Si sta discutendo a Bruxelles  di regolamentare hedge funds ed equity, il che significa che si sta decidendo di un settore che vale il 50% del PIL inglese. Ovviamente gli inglesi si oppongono con ferocissima decisione, ma la proposta europea e’ quella di regolamentare gli hedge fornendo la possibilita’ di agire solo a quelli che hanno effettivamente sede e capitale sociale nel continente europeo.

 

Gli inglesi vorrebbero che bastasse solo una registrazione, dal momento che il loro mercato degli hedge e’ basato essenzialmente su off shore e stati in giro per tutto il mondo; se si approvasse una normativa del genere, il 60% buono degli operatori inglesi rimarrebbe tagliato fuori dal continente. Se consideriamo che l’area UE ha un PIL superiore a quello USA , e’ una bella botta: tutti gli altri mercati sono troppo governati o troppo primitivi per supportare il volume in questione.

 

Cosi’, i britannici si oppongono,e  sono riusciti a far ritardare di sei mesi la decisione , ma i prossimi sei mesi saranno l’ultima deadline. Il problema e’ che gli inglesi hanno pochi alleati, su questo fronte. L’unica cosa che possano fare e’ di procurarsi degli alleati “spot”.

 

La maniera migliore di procurarsi un alleato “spot” e’ di mandare avanti del business insieme: se c’e’ della carne sul fuoco, nessun governo si mettera’ di traverso prendendo posizioni troppo scomode. Se gia’ la borsa di milano e’ figlia della borsa di Londra, se poi i britannici iniziano qualche succoso business in Italia il governo italiano verra’ invitato dalla diplomazia a tenersi piu’ equidistante possibile.

 

Il secondo motivo e’ che per ragioni piuttosto esoteriche la FED e l’ FMI hanno deciso che gli piace il modo in cui il governo italiano sta consolidando il debito. Se le maestrine dalla penna rossa di Bruxelles continuano con la solita, noiosa litania di pretendere misure non meglio specificate purche’ “piu’ decise”, ultimamente l’atteggiamento degli americani verso il nostro debito sta cambiando.

 

Questo non significa che la cosa sia buona, ma ha , per esempio, costretto Soros ad uscire allo scoperto attaccando direttamene Berlusconi, il che significa che non puo’ piu’ contare su molti alleati , rimanendo nell’ombra.

 

D’altro canto, le stime di crescita del debito sono state riviste alla luce del suo consolidamento, e siccome proprio in questi giorni le pensioni statali americane hanno portato i capitali in borsa , un poco di questi capitali arrivera’ qui seguendo la scia del “buon debito pubblico”.

 

Per questa ragione i giornali USA hanno smesso di parlare di PIIGS e parlano di PIGS, depennando l’italia. Questa rivalutazione premette, di solito, un arrivo di capitali , il che significa che non dovremo stupirci di vedere americani venire a fare la spesa qui.

 

Sono buone o cattive cose? Come tutte le sostanze tossiche, i capitali anglosassoni sono buoni finche’ dopano l’economia, bisogna pero’ smettere di usarli appena si puo’, e rimettersi su binari solidi, come si sta facendo coltivando lo sbocco nel mediterraneo e nell’area slava, visto che i forecast sul mercato russo sono ottimi.

 

Diciamo che in definitiva stiamo per avere una “spintarella” ulteriore dalla congiuntura.

 

Questo NON significa che diminuira’ la disoccupazione giovanile, di per se’, dal momento che purtroppo ci ritroviamo con una fascia di disoccupati a bassissima specializzazione, specialmente per un paese come l’italia che e’ il secondo paese per importanza relativa del manufatturiero. Insomma, piazzare milioni di lauree inutili e/o di abbandoni scolastici non e’ facile, e non lo sara’ mai.

 

Tuttavia, dovremmo vedere una lieve crescita dei consumi entro giugno.

 

Poi arrivera’ la decisione europea sugli hedge, e allora si ballera’ tutti. Nel senso che per ora gli hedge non si stanno impegnando troppo per paura che facendo danno provochino una decisione sfavorevole; ovviamente se la decisione europea fosse positiva allora si scatenerebbero, se invece fosse negativa, beh, dipende tutto da come verra’ gestita la filiazione tra la borsa di Milano e quella di Londra; potrebbe anche essere il canale per aggirare la decisione.

 

Uriel

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