Ebooks e il futuro.

Ho avuto (via facebook, via Blog, via e-mail ) la richiesta di parlare degli ebook readers e del loro mercato e della loro evoluzione futura. E’ veramente buffo come l’essere umano possa considerare statico un concetto, e concentrarsi solo sulle informazioni di contorno. L’ebook e’ un dispositivo elettronico, il quale dispositivo e’ in una fase ancora pionieristica. Siamo, cioe’, nella fase che precedette il 486, quando Amiga, Atari , e altri computer si contendevano tranquillamente il mercato, ognuno con le sue piu’ o meno avveniristiche soluzioni.

 

 

Alla fine probabilmente ne restera’ uno solo, ma capire cosa restera’ e’ come aver voluto capire , diciamo nel 1993, che un giorno tutti i computer avrebbero avuto una scheda ethernet. Non vi avrebbe creduto nessuno.

 

Quello che pero’ non ci chiediamo, ed e’ sbagliato, e’ che cosa succedera’ al libro.

 

Dall’invenzione delle tavole cuneiformi in poi, il libro ha avuto una caratteristica: scripta manent. Il contenuto era immutabile, fisso e statico. E , come se non bastasse, era passivo. Non esistevano elementi, nel libro, capaci di fare quello che oggi fa il link.

 

E’ ovvio che il libro rimarra’ quello che e’, almeno sino a quando la stragrande maggioranza dei libri sara’ costituita da libri cartacei. Il mercato stampera’ libri cartacei, e puf, verranno poi trasportati nel libro elettronico.

 

Avete mai guardato un film? Avrete notato che c’e’ la colonna sonora. Se qualcuno ha dubbi circa il significato della colonna sonora in un film, provate a guardare un film senza colonna sonora,e vedrete quanto perde. Non sarebbe fichissimo se qualcuno mettesse una colonna sonora in un libro, almeno per alcune scene?

 

Risponderete: dipende dall’artista. In effetti, potrebbe essere una cosa bella. Magari si. Magari no. Forse, diciamo, dipende dalla bravura.

 

Questo, con un normale libro, non e’ possibile. Ma in genere quello che fate e’ ascoltare della musica mentre leggete, magari mettendo la musica nello stereo per rilassarvi.

 

Ma attenzione, perche’ in definitiva l’e-book e’ un formato teoricamente multimediale. Ovviamente, sinche’ il libro esce in edizione cartacea e poi si fa la versione “diminuita” che e’ l’e-book, il risultato sara’ che il libro rimarra’ una sequenza di pagine statiche.

 

Quanto passera’ prima che un autore decida di inserire un link dentro un e-book? Forse non in un romanzo, ma perche’ non in un testo scolastico o comunque didattico come una pubblicazione scientifica?

 

Il formato iDPF, del resto, non e’ altro che un archivio zippato contenente una serie di oggetti mime (di solito html formattato, ma qualsiasi cosa il mime permetta) , descritti da un file xml che fornisce la struttura del libro.  I iDPF puo’ fare tutte le cose che fa un qualsiasi sito web. Quali sono le possibilita’ teoriche di questo formato?

 

La risposta e’ : infinite.

 

Quindi in definitiva  il vero problema non e’ come cambieranno gli ebook reader, il vero problema e’ come cambieranno i libri non appena qualcuno avra’ l’idea di fare hacking del concetto di libro.

 

Molti tra coloro che leggono   fantasy sono abituati ad avere delle mappe nel libro. Chi scrive fantasy sa quanto sia difficile ottenere dalla casa editrice le suddette mappe.

 

Adesso immaginate un mondo nel quale, se sapete anche disegnare, potrete inserire dentro il vostro ebook quante mappe volete. E, se avete un accordo con un gruppo musicale, potrete pure metterci dentro dei brani di musica, come una sigla iniziale (e finale) di un film, se proprio non volete piazzarci dentro una colonna sonora.

 

Non male, eh?

 

Immaginate un ebook che venga prodotto un pochino come si produce un film. Sigla iniziale, con le foto o il disegno dei protagonisti, e magari le foto degli ambienti, e musica. Poi, leggete normalmente il libro, a parte che spesso (o piu’ spesso) ci trovate delle illustrazioni: non c’e’ piu’ un tipografo che vi questiona, adesso. Costa sempre la stessa cifra. Poi il libro si svolge e allla fine arrivano i titoli di coda, con un poco di musica.

 

Difficile? Inutile? Avveniristico? Dipende dalla bravura. Dipende da quanto amate il libro, da quanto e’ bravo l’autore, da quanto vi piacciono i musicisti: non e’ possibile prevedere quanto e se un genere artistico si possa evolvere, nel preciso momento nel quale le possibilita’ diventano semplicemente infinite.

 

Anche sul piano del business, per esempio, piazzare la sigla di un gruppo famoso in un libro potrebbe anche avere un buon effetto sulle vendite, cosi’ come uno scrittore potrebbe anche promuovere un gruppo. Le possibilita’, ripeto, sono infinite.

 

Che cosa occorre prima che inizi questa cosa?

 

  • Innanzitutto, occorre che la stragrande maggioranza dei libri siano prodotti e venduti come libri in ebook , e che la maggior parte delle persone li legga in questo formato.
  • Che arrivi una nuova generazione di autori, capaci di lavorare in gruppo (uno che fa fumetti, uno che fa musica, uno che scrive il libro), invece dei soloni brontosaurici che abbiamo oggi.
Per quanto riguarda il primo punto, almeno su Amazon il sorpasso e’ gia’ avvenuto. Pertanto, Amazon potrebbe gia’ essere ricettiva nei confronti di un libro che abbia anche la sigla musicale fatta da un gruppo rock, per dire.

 

Il secondo punto puo’ essere facilmente raggiunto, vista la capacita’ del social networking di produrre contenuti generati dalla comunita’. Occorre solo saper aggregare le capacita’ in questione.

 

E il marketing? Quello che sto dicendo incrementa la capacita’ di vendita di un libro?

 

Immaginate un libro di Spephen King con la sigla degli AC/DC, per dire. Come marketing sarebbe piu’ semplice o piu’ difficile venderlo?

 

Avete presente quei libri per i fans, nei quali c’e’ la biografia del gruppo , con i testi delle canzoni? Immaginate che ci siano ANCHE le canzoni. Vi torna? Immaginate che ci siano anche brevi spezzoni dei concerti. Vi torna?

 

Il fatto che un libro possa acquistare alcune delle caratteristiche tipiche dei film, o dei fumetti, o della musica pop, pur rimanendo di fatto un’opera che si legge , aiuta o non aiuta il marketing, specialmente tra gli adolescenti ?

 

Questo e’ , di base, il punto: non mi e’ possibile per ovvie ragioni immaginare il lettore ebook del futuro, ma mi torna sempre meno possibile immaginare come sara’ il libro del futuro, non appena al media di riferimento del libro (la carta) si sostituira’ un media come un computer , quale e’ di fatto un ebook-reader.

 

A dire il vero, mi piacerebbe un sacco. Cioe’, io non avrei problema a prendere qualsiasi cosa io abbia fatto, (AR I , AR II, Cibo), e infilarci dentro colonne sonore, disegni, etc.  E poi aggiungere gli autori di disegni e musica all’elenco di autori.

 

Purtroppo non so suonare e non so disegnare, il che mi porta a dipendere da altri, e il problema e’ che i musicisti sono a loro volta legatissimi alla loro idea di canzone, e che chi fa i disegni e’ legatissimo al suo concetto di edizione di fumetti o di disegni.

 

Forse siamo gia’ noi, che pure parliamo di queste cose, i dinosauri. E lo siamo nella misura in cui non riusciamo a produrre le cose che pure immaginiamo. Se qualcuno vuole partecipare alla stesura del primo e-book “enriched” della storia umana, e sapete suonare, disegnare,  mi faccia sapere. Magari siamo i dinosauri che , se non sopravvivono, almeno tirano a campare.
Il concetto, pero’, e’ diverso: invece di chiedervi come sara’ il lettore di ebook nel futuro, quando sara’ lo strumento preferito per leggere libri, chiedetevi come saranno i libri.

 

Perche’ il media fa, e la carta e’ MOLTO diversa da un computer come l’ebook.

 

Uriel

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