E Grillo?

Mi chiedete come mai io non parli piu’ di Grillo…. uhm. Innanzitutto perche’ da qualche tempo , complice un crescente tedesco, ho abbandonato un attimo i giornali italiani e li leggo meno. A volte mi compaiono su Facebook i commenti degli “amici” su Repubblica, e rispondo, ma niente di piu’. Avrei smesso di leggerli comunque, visto che ormai sono diventati intellettualmente offensivi.

Voglio dire, puoi dirmi quel che vuoi, ma se mi vuoi vendere un colosseo stai assumendo implicitamente che io potrei essere cosi’ stupido da comprarlo. E no, non mi sta bene. Si credono furbi, questi giornalisti. Bene, ma poi non lamentatevi del collasso della stampa.
Su Internet se scremo la notizia la trovo, ma ormai i giornali italiani pubblicano notizie false con tale sistematica coerenza che non c’e’ piu’ una goccia di verita’ neanche a pagarla.

In ogni caso, torniamo a Grillo.
Niente di quanto successo o raccontato dai giornali mi stupisce.
Innanzitutto, sin dall’ inizio avevo (in uno dei post vocali) annunciato che ci sarebbe stato un effetto Favia, ovvero di gente che si sarebbe candidata dicendo che avrebbe rinunciato alla paga e ai privilegi, per poi farsi buttare fuori da Grillo (cosa che gli evita di sembrare dei truffatori) e riscoprire le gioie dell’auto blu in topless.
Niente di strano, e lo sapeva anche Grillo, che sin dall’nizio aveva detto di aspettarsi un 15% di traditori. Ora, se i numeri sono numeri, almeno 24 espulsi li ha messi in conto sin dall’inizio. Non credo quindi che si fermera’: sta operando all’interno delle sue stesse previsioni.
Molti di quei giornalisti che stanno dando spazio alla storia delle espulsioni credono di danneggiare M5S, ma e’ soltanto perche’ non riescono a inserire la cosa nel contesto
Voglio dire, provate a parlare con qualcuno “di sinistra” e vi dira’ che lui ha idee di sinistra ma non vota PD perche’ non vede traccia dei suoi ideali. Insomma, la disaffezione al PD arriva perche’ non c’e’ coerenza , perche’ “non si dicono cose di sinistra”.
Provate a parlare con qualcuno di destra, e vi dira’ che e’ un deluso perche’ e’ venuto a mancare il “sogno liberale”, ovvero perche’ il partito ha tradito gli ideali ed i programmi di cui si diceva alfiere.
In questa situazione si critica contemporaneamente Grillo perche’ caccia quei parlamentari che hanno rinnegato gli ideali e i gesti che avevano promesso agli elettori.

NON VI SENTITE NEMMENO UN PO’ RIDICOLI A PROPUGNARE QUESTE DUE TESI INSIEME? Non vi sentite ridicoli a chiedere un PD che dica cose di sinistra, a fare le primarie per buttare fuori quei funzionari di partito che non sono (piu’) adeguati alle idee del partito, e contemporaneamente criticare M5S perche’ butta fuori quei parlamentari che non seguono le idee e i gesti simbolici proposti?

Lo stesso dicasi di questa cosa del “partito del capo”. Sentire gente di sinistra criticare M5S perche’ e’ un partito verticistico e personalizzato mi sembra ridicolo. Nella storia siete scesi in piazza con bandiere raffiguranti: Marx, Lenin, Stalin, Mao, Che Guevara, Fidel Castro. Avete seguito ciecamente personaggi come Togliatti e Natta, sino all’ ultimo capo che avete avuto, Berlinguer, avete cambiato nome da PCI a PDS perche’ lo diceva Occhetto, poi da Pds a DS perche’ lo ha detto La N-Esima grande Guida, poi da DS a PD perche’ “lo vuole il segretario” e adesso scassate la minchia perche’ …. M5S fa quel che vuole il capo? Perche’, nel PD comanda la base, forse?
Onestamente, la mia impressione e’ che il PD detesti il “leaderismo” perche’ non ha un leader, e come tutte le volpi, l’uva e’ acerba. Non mi sembra che le stesse persone che disprezzano il leaderismo abbiano qualcosa da ridire contro Enrico Berlinguer…. oops, ma a quei tempi un capo ce l’avevano, e allora andava bene.

Al PD non piacciono i partiti col leader perche’ tra i dirigenti del PD non esce fuori un leader neanche a morire. Parlare di leader nel PD e’ vietato perche’ la parola leader ricorda a tutti la completa vacuita’ di ogni personalita’ politica del PD.

Detto questo che cosa otteniamo di UTILE ad esaminare lo scouting (se lo fa il Pd e’ “scouting”, se lo fa Berlusconi “compra i parlamentari”. E’ come la differenza tra bagasce ed escort: escort e’ meno puttana.) che il PD sta facendo con M5S?
Innanzitutto, chi spera che i parlamentari del gruppo misto possano diventare la stampella per il PD in un governo senza Berlusconi sogna. Grillo potrebbe lanciare un “perdono generalizzato” e riprenderli in pancia in qualsiasi momento.
Ma il problema e’ : che cosa stanno promettendo ai parlamentari di M5S che lasciano il partito?
Se le elezioni fossero vicine , ovviamente nessuna posta varrebbe la candela. I parlamentari di M5S sanno che se anche sara’ dura per M5S ad eventuali elezioni prossime venture, per i dissidenti sara’ impossibile ripresentarsi.
Il PD non darebbe mai loro delle circoscrizioni spendibili, e M5S non li riprenderebbe mai in pancia poco prima delle elezioni.
Cosi’, il punto e’ diverso.
Questa uscita dal M5S , prima che scatti il tempo di due anni e mezzo che serve a garantirsi una rendita a vita, ha senso SOLO se il governo durera’ ancora per molto.
Quindi, e’ meglio che ci si faccia una ragione di questo: il governo PD PDL durera’ molto, per la semplice ragione che se la prospettiva fosse di una fine del governo – e dimissioni di Napolitano, etc etc – e quindi elezioni (con quale legge elettorale?) , non avrebbe senso che i dissidenti si facciano cacciare per godersi la diaria.
Come mai Letta &Letta vogliono che il governo duri? E’ semplice: sperano che l’ Italia possa godere di quelle profetizzate “uscite dal tunnel” che ogni sei mesi vengono spostate avanti di sei mesi da ogni centro studi economico.
In realta’, in Italia gli indicatori riguardanti l’economia reale stanno sempre peggio ed indicano un disastro sempre peggiore. Non ci sara’ alcuna uscita dalla crisi. Ma la sfortuna di Letta & Letta e’ quella di credere agli stessi giornali cui danno soldi publici per dire cio’ che vogliono.
E’ il fenomeno degli Yes-Man. Gli Yes-Man ipnotizzano il capo perche’ anche il piu’ egomaniaco tra i capi e’ un membro della specie Homo Sapiens, e finisce col cercare almeno parte della propria personalita’ nella societa’ che lo circonda. Il guaio e’ che questi capi sono circondati da Yes Man, che dicono sempre e solo che hanno ragione, e che non li criticano mai. Il risultato e’ che queste persone vanno avanti sui loro errori senza che nessuno li svegli.
Lo stesso stanno facendo i politici italiani. Hanno trasformato i giornali in tanti Yes Man, che dicono loro che effettivamente il problema dell’ Italia non e’ una devastazione totale del manufatturiero, ma l’ IMU. 
Se leggete i giornali, il problema degli italiani e’ l’ IMU. Ed e’ l’ IVA. Sull’iva e sui suoi effetti micidiali potrei concordare, ma i giornali lo dipingono come qualcosa che FA CHIUDERE I NEGOZI.
Bene, allora vi dico la verita’:
  • L’ IMU e’ un problema per quel 10-20% che hanno case enormi e possiedono MOLTE case. Precari, disoccupati, aziende che chiudono, aziende che non trovano credito, dell’ IMU SE NE FOTTONO.
  • L’ IVA aumentata fara’ chiudere qualcosa come 44.000 negozi. Vero. Ma ridurra’ alla FAME sette milioni di famiglie che gia’ oggi non riescono a mangiare tre volte al giorno.
  • Esiste un’emergenza: le banche italiane tengono montagne di soldi nei depositi overnight della BCE anziche’ prestarli alle aziende.
  • Esiste un’emergenza: il sistema fiscale e’ tale che le aziende chiudono a frotte.
  • Esiste un serio, VERO  problema: potete galleggiare solo a prezzo di immensi sacrifici, e non si sa per quanto tempo.
In pratica, i giornali vi stanno letteralmente IPNOTIZZANDO, raccontandovi che l’aumento dell’ IVA colpira’ i negozi (quando colpira’ le famiglie) e che l’ IMU sia una priorita’ assoluta, quando e’ un problema che non cambia quasi nulla l’economia in generale.
Il problema e’ che a furia di ipnotizzare, secondo lo stesso principio che rende pericolosissimi gli Yes-Man, hanno ipnotizzato anche i politici, che ogni giorno di pippano una bella rassegna stampa.
Cosi’, in un loop infernale, Letta&Letta stanno credendo davvero che i bei giorni stanno per tornare, e che saranno al potere quando ci sara’ “la ripresa” e potranno cosi’ vantarla come il risultato del loro buon governo.
Le cose non vanno cosi’. Il debito pubblico italiano e’ aumentato ancora, e questo a fronte di un aumento di entrate fiscali. Lo stato sta spendendo ancora piu’ di quanto incassa, con la differenza che sono sempre di piu’ le voci non conteggiate nei parametri di Maastricht.  I soldi stanno colando fuori dal pentolone attraverso migliaia di piccoli rivoli non contabilizzati, che vanno poi a nutrire le corruttele locali (non per niente alle elezioni locali i partiti si sono rafforzati).
Altro punto: M5S non scomparira’. Serve per ingolfare una protesta che sara’ sempre piu’ forte. Non appena la tensione sociale crescesse, non appena si cominciasse a scendere in piazza, non appena i giornalisti italiani rileveranno che “tra un po’ scoppia un casino”, Grillo e M5S torneranno su tutti i giornali, allo scopo di incanalare in M5S una rabbia che potrebbe dilagare in altri modi. Lo hanno gia’ fatto alle scorse elezioni, quando la rabbia era fortissima ed e’ stata incanalata in M5S. Poi, avuto quel che volevano i loro padroni, li hanno mollati.
Quindi, tornando a Grillo:
  • Grillo continuera’ con le sue espulsioni, perche’ il mercato della politica ha una gigantesca domanda di coerenza. I delusi sono ovunque, e sono in tutti i partiti, e sono delusi dal fatto che i partiti non sono coerenti con idee e simboli. 
  • Letta & Letta hanno in mente di andare avanti per molto, e per questa ragione possono diventare allettanti ai parlamentari del M5S. Il governo non cadra’ a breve.
  • PD e PDL non divorzieranno per un governo di PD + Fuoriusciti M5S. Grillo potrebbe inventarsi di punto in bianco un “perdono”.
  • No, M5S non e’ alla fine. Entro le prossime elezioni occorrera’ incanalare di nuovo la rabbia, e questo autunno sara’ durissimo. Quindi, il problema sara’ di guidare nuovamente la rabbia nel M5S, che non e’ un movimento violento.
Nel frattempo, il “Guru” dell’informatica non e’ ancora riuscito a creare una piataforma per il voto liquido online, ma questo fa parte di una normale incompetenza che colpisce chiunque in Italia indossi una cravatta e si occupi di IT.

Uriel

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