E-farming

Per la serie “i post di Uriel che parlano di tecnologia”, va in onda la puntata su “e’ divertente cosa ti puo’ capitare sottomano quando ti chiedono un parere high level su un abstract”. In questi giorni mi e’ arrivato un abstract di quelli MOLTO abstract, con la solita clausola “request for comment” , cioe’ su qualcosa che si sta valutando… se valutare. Ed e’ divertente, perche’ ci sono delle cose che non sapevo sull’agricoltura.

Allora: come forse saprete, la rete GPS e’ americana. Essendo americana, gli stati uniti d’America danno molta piu’ precisione al rilevamento di posizione se vi trovate negli USA, rispetto ad ogni altra parte del mondo. Cosi’, sembra che gli agricoltori statunitensi ne abbiano approfittato per automatizzare un pochino
le cose.
Forse avrete visto, in qualche giardino, quei robottini che tagliano l’erba. Ebbene, la domanda che gli americani si sono posti e’ stata: e se facessimo i robottini piu’ grandi per arare i campi? Ovviamente il problema sarebbe “come guidarli”, e hanno risolto il problema col loro GPS. In pratica portano una volta il trattore a spasso per il campo, segnandone i confini. Poi lasciano il trattore e se ne vanno a fare altro, e il trattore, come quei robottini che vi tagliano l’erba in giardino, ara il campo, o miete, o fa qualsiasicosa si possa fare, senza nessuno a bordo.

Insomma, una roba cosi’, ma piu’ grande:
Questa cosa e’ assolutamente strategica per gli USA, dal momento che oggi hanno , su 300 milioni di abitanti, solo 4 milioni di addetti all’agricoltura, e il fabbisogno interno rischia di creare dipendenza.
Siccome anche nella UE l’agricoltura sta diventando marginale in termini di addetti, ovviamente ci sono aziende che stanno pensando di fare la stessa cosa. Il guaio e’ che in Europa il GPS non e’ fornito con sufficiente precisione da guidare un trattore per i campi garantendo che non se ne vada a zonzo ammazzando gente, arando le cappezzagne, e roba simile.
Cosi’, si aspetta Galileo, che forse arrivera’ nel 2014(1) e fornira’ all’ Europa la stessa precisione che GPS fornisce in USA. Nel frattempo c’e’ un tentativo europeo di enhancement del GPS attuale, che e’ EGNOS(2), ma siccome e’ di media durata pochissimi intendono investire soldi in qualcosa che finira’ a breve.
Anche Galileo non fornisce sufficienti garanzie di uscire in tempo, per via della stupidita’ dei burocrati governativi, e di pressioni USA che vanno contro l’idea di un sistema di GPS che loro non possano spegnere ( i russi hanno implementato daccapo GLONASS e i cinesi stanno montando BEIDOU, cosi’ gli USA adesso non possono piu’ usare questa scusa) , e quindi e’ arrivata puntuale la domanda alle telco:
E’ possibile, anche aggiungendo qualche chippettino alle antenne, fare in modo che un sistema di GPS sia basato su emettitori a terra, onde permettere geolocalizzazione precisa con ridondanza enorme (le celle sono un numero davvero alto rispetto ai satelliti) , e garantire lo SLA che serve anche a sistemi come quelli usati in agricoltura?
Ora, e’ davvero divertente chiedersi per quale motivo in agricoltura servano sistemi simili. Il punto e’ che ogni cella dovrebbe dare in broadcast il proprio offset , e la triangolazione tra le celle dovrebbe essere automatizzata attraverso un segnale  addizionale di cui verrebbe misurato lo sfasamento. Insomma, una specie di faro navale su.
Ovviamente i dettagli hardware non sono il mio pane, perche’ a me e’ chiesto di capire se poi sarebbe possibile scrivere software come quello, e se (a mio avviso) il software sarebbe davvero in grado di sostenere applicazioni del genere. Insomma, a me viene chiesto tipo “mettersi a sviluppare un robo cosi’ secondo te , ad occhio e croce, e’ una cazzata od una opportunita’?“.
Il concetto e’ che OGNI cella di OGNI telco dovrebbe contenere il radiofaro, ovvero un nuovo dispositivo capace di trasmettere periodicamente la propria posizione e un segnale di fase, in modo da “garantire ridondanza”.
La cosa che mi ha stupito e’ l’enorme attenzione che questo sistema ha non tanto per le solite applicazioni (maps, foursquare, etc), ma nel mondo agricolo. A quanto sembra, il focus e’ nella possibilita’ di far muovere trattori, cingolati e aerei per la semina e la posa di fertilizzanti e trattamenti , tutti nella versione senza pilota, e in secondo luogo far muovere … automobili.
Come sapete, c’e’ una direttiva Europea che per il 2015 obblighera’ ogni produttore a tenere una SIM sull’automobile. La SIM serve per avere un “bottone di richiesta di aiuto” che permettera’ ad ogni automobile di chiedere aiuto e/o inviare diagnostici . In realta’ la direttiva obbliga semplicemente ad avere il bottone che chiede aiuto e fornisce la posizione, ma la maggior parte delle implementazioni (compresa quella del progetto ove sto lavorando) non fa altro che usare un SMS machine-2-machine.
Ovviamente la seconda fase e’ quella di localizzare l’auto. Sebbene ormai tutte le auto abbiano un navigatore integrato, e quindi un qualche tipo di GPS, il vero problema viene quando , per qualche motivo, il GPS non e’ accessibile, come per esempio dentro un parcheggio o qualsiasi edificio, dove invece prende bene il segnale GSM.
Cosi’, sono diversi i manufacturers che stanno chiedendo alle telco di fornire un sistema “ufficiale” di posizionamento basato sulle loro celle. Ovviamente ognuno si rivolge alla telco di fiducia, anche se -dal momento che le auto vanno a zonzo- preferiscono le aziende con le reti piu’ grandi, tipo Telefonica, Vodafone & co, per trovarsi in roaming meno possibile.
In ogni caso, l’attenzione e’ tutta sul farming. E’ incredibile il numero di applicazioni per il GPS-based farming che esistono in USA. Esse vanno dal monitoraggio delle mandrie di bovini nei grandi pascoli alla guida di ogni genere di trattore, per la semina, l’infusione di fertilizzanti e pesticidi, il monitoraggio a campione delle culture (sembra che ci siano dei veicoli che gironzolano per il campo a scattare foto alla ricerca di pattern, tipo talpe, piante rovinate, parassitosi , etc) , e ci sono persino droni volanti (al posto di quegli aerei usati per spargere i pesticidi e i fertilizzanti) simili a quelli usati dalle TV (3)
Insomma, quello che volevo dire e’ questo: se qualcuno si illude che dandosi all’agricoltura tornera’ agli antichi ritmi ed alle tradizioni millenarie, e a vivere come il nonno, temo proprio che si sbagli. La stessa agricoltura si sta automatizzando e si sta evolvendo, e una fattoria gestita “all’antica” potra’ solo agire da agriturismo o fare cibo per qualche decina di persone con sistemi a basso reddito economico. Chi dispone di sistemi piu’ automatizzati , o di un indice di produttivita’ piu’ grande, potra’ battervi sui prezzi e sulle quantita’.
Anche sull’agricoltura, quindi, arriva la scure della tecnologia. O le aziende agricole si muovono, o presto anche per loro arrivera’ un durissimo verdetto: “sei obsoleto, devi chiudere“.
Uriel

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