Dune (recensione)

Dune (recensione)

Dune (recensione)

Allora, finalmente e’ uscito. E se e’ uscito, bisognava andare a vederlo. E l’ho fatto. Devo premettere che ieri pomeriggio/sera (sabato sera) l’ho visto DUE volte. La prima in 3D (in tedesco) e la seconda in 2D, ma in inglese, in un’altra sala dello stesso cinema dove danno i film in lingua originale.

Questo perche’ ci sono le fanciulle che devono migliorare il proprio inglese, e quindi bisogna andarci. (qui l’inglese e’ obbligatorio ma non contato: la bionda delle due ha inglese, ma la lingua straniera e’ il francese. La mora ha sempre inglese, ma la sua lingua straniera e’ il giapponese).

Insomma: prima visione, quaranta minuti di pausa per mangiare un hamburger e cazzeggiare su internet col wifi del cinema, seconda visione, uscita dal cinema con gli addetti che lavano i pavimenti.

Verdetto (mio): in lingua originale e’ molto migliore. Non so come sara’ in Italia il doppiaggio, ma in lingua originale trasmette di piu’ le emozioni. Quindi, vediatelo in lingua originale. Ha una marcia in piu’. Vi esorto. Orsu’, villici.

Ma andiamo avanti. E’ spettacolare? La risposta e’ sicuramente si, ma la prossima domanda sara’… spettacolare in confronto a cosa?

Ho letto e riletto l’intera saga di dune piu’ volte, e ho letto anche i prequel scritti dal figlio. La prima volta lo lessi che avevo 13 anni , era uscito con Urania e faceva parte della collezione di uno zio.

Poi vidi il film dei De Laurentis.  Mi sembro’ spettacolare, il machiavellismo veniva un po’ sacrificato, ma per l’epoca gli effetti speciali erano abbastanza sorprendenti.

Problema: io avevo letto il libro. E quando leggi un libro hai una gestalt. E la mia gestalt era GRANDIOSA. Il problema e’ “quanto grandiosa?”. Beh, di piu’.

Da questo punto di vista, devo riconoscere che forse  il mio understatement riguardo alle edizioni cinematografiche sia dovuto semplicemente a questo: nelle mie fantasie tutto era “immenso”. E “immenso” era una riduzione.

Quindi si: diciamo pure che la nuova versione sia leggermente piu’ “immensa”. Ma la MIA versione, era MOLTO piu’ immensa.

Dopo aver svelato il mio “bias”, faccio degli esempi.

La Reverenda Madre bene Gesserit Helen Gaius Mohiam. Allora. Nel libro e’ una che vi paralizza il pranabindu con uno starnuto. Ha trasformato il Barone Harkonnen in un rospo obeso e butterato , quando prima era un adone , durante una specie di stupro (e’ nel prequel), semplicemente perche’ una bene gesserit puo’ farsi crescere un arsenale di armi batteriologiche nell’utero. Ma nella saga si parla anche di tecniche di condizionamento sessuale. Significa che se una di quelle e’ d’accordo a scoparvi, in confronto l’intero mondo del porno incarnato e’ solo una “figa di legno del liceo classico”. (la piu’ infima categoria di fighe di legno).  In piu’ erano esperte in qualsiasi tipo di sofferenza atroce e le loro punizioni erano temute in tutto l’universo.

Di conseguenza me le immaginavo (e me le immagino ancora) come una specie di dominatrici sadomaso con una mente crudele, sofisticata e intelligente che quando fanno l’uncinetto esce il bosone di Higgs, spaventato. Tipo la femmina di cenobita, pero’ bbona.

Nel film di De Laurentis secondo me si sono avvicinati, ma la parte sexy era da dimenticare. In compenso Lady Jessica era una discreta topa, per cui il Bene Gesserit ci faceva una discreta figura.

Pero’ insomma, a leggere il libro sono una via di mezzo tra Lucrezia Borgia, Lilith in persona e un cenobita di Hellraiser.

Nella riduzione di questo film, arriva una tizia con la faccia coperta , che non lascia intendere nulla dell’incredibile competenza in corpo, dolore, piacere, sofferenza e trame astute di cui parla il libro. Una specie di fortune-teller con un ago e una scatola. Non ci si vede molto di piu’. Come ho detto, le Bene Gesserit che mi ero immaginato erano MOLTO piu’ epiche. Comunque, anche in questo caso la topaggine di Lady Jessica fa intuire che quando vogliono….


Il protagonista. Ok, ovviamente le fanciulle vanno pazze per lo Chalamet della situazione. E’ semplicemente Twilight dentro Dune. E Twilight e’ fatto per surriscaldare le adolescenti.

Pero’.

Pero’ Paul Atreides era un guerriero che passava l’esame del piu’ grande spadaccino della Galassia, e di uno dei piu’ grandi guerrieri/strateghi mai nati, ed era abbastanza micidiale e malizioso in combattimento da rendere orgoglioso Tufir Hawat, computer umano e maestro degli assassini. Nel libro, arriva su Arrakis e uccide un tizio fremen senza sudare, anzi la tira troppo in lungo. E i Fremen erano tosti.

Insomma, e’ uno che a colazione mangia paracadutisti.

Ora, chiunque abbia praticato una qualsiasi arte da combattimento sa che i muscoli fanno, eccome se fanno. Io stesso dopo 40 anni di Judo posso dirvi che si, la tecnica vi aiuta , tutto quanto, ma se un boscaiolo tedesco ha delle braccia come le mie gambe e mi solleva di peso mentre io faccio respirazione per diventare un peso morto, la vita non vi sorride.

Cosa intendo dire? Che effettivamente questo Paul Atreides e’ un tantino troppo magrolino. Ci hanno inserito qualche battuta su questo (e’ anche nel trailer quindi non e’ uno spoiler). per dargli un senso, ma insomma… dai, qualche muscolo ci stava.  Certo, poi uno puo’ essere magro quanto un maratoneta o quanto un free climber e avere il 66% del peso in muscoli, ma vi assicuro che contro uno piu’ grosso non fa testo.

Quindi ok, ci sono delle forzature perche’ insomma, la realta’ e’ quel che e’ , e il ragazzino ha il corpo che ha. E va bene, ma solo perche’ sono stati bravi a non metterne troppe, di forzature.

Ma io lo immaginavo un tipo alla Brandon Lee

Dune (recensione)

Il deserto di Dune e  i Vermi. In fondo sono i veri protagonisti della storia.  Ma qui ammetto che farlo diventare come la mia fantasia sarebbe difficile.

I vermi sprofondano nella sabbia. E affondano nell’acqua (lo si fa per ottenere l’acqua della vita). E arrivano sino a tre km di dimensione, con proporzioni 10:1 (che nessun regista sinora ha rispettato). Questo implica che (se consideriamo due tonnellate per metro cubo)  un mostro di quelle dimensioni debba pesare ALMENO ~560.000.000 tonnellate (nel caso del vermone massimo, quello lungo tre chilometri, per trecento per trecento) se immaginiamo che la densita’ della sabbia sia solo una volta e mezzo quella dell’acqua e il verme abbia una densita’ doppia. Se e’ quella della sabbia che conosciamo, per poter sprofondare  deve pesare piu’ di un miliardo di tonnellate.

Mettiamo che sia “solo” 400x40x40, sono “solo” 784.000 tonnellate metriche. Se immaginiamo una sabbia molto fine con la densita’ dell’acqua, perche’ sprofondi bene occorre che pesi almeno uno, due milioncini di tonnellate. Altrimenti rimane “a galla”: la sabbia si indurira’ e basta.

Quindi puo’ sprofondare nella sabbia solo se la sabbia si comporta come un fluido. Lo fa? No. Siete mai stati al mare? Se poggiate un braccio o vi poggiate voi sulla sabbia, non affondate. Se lo faceste in un pulviscolo piu’ fluido, tipo farina fine o zucchero a velo, forse affondereste. Ma per far sprofondare cosi’ quel peso occorre che la sabbia sia davvero fluida. E non troppo pesante. Ma dalla descrizione, e’ sabbia.

L’intero pianeta ne e’ ricoperto, e ci sono venti da 800Km all’ora durante le tempeste. Di conseguenza, ci devono essere dune immense, alte chilometri, e quando tira vento, anche un vento leggero, deve essere possibile vederle muovere anche ad occhio nudo. E si potrebbero muovere anche, ad un calcolo spannometrico, sino a 150 Km all’ora.  Durante una di quelle tempeste  durissime, invece, le dune devono comportarsi quasi come acqua dell’oceano durante una tempesta, ma piu’ veloci.

Altrimenti la fisica dei vermi non funziona. Ed era cosi’ che immaginavo Dune. Ora, essere un regista e trovare un posto con dune alte quanto il Monte Bianco e farle anche muovere non e’ semplice. Quindi la produzione e’ scusabile. Ok, la Giordania puo’ bastare. Per ora.

Un verme alto trecento metri deve reggere il proprio peso e l’attrito col suolo. Ma anche con un “solo” milione e mezzo di tonnellate lo sforzo non e’ piccolo.  Il materiale di cui e’ fatto e’ molto, molto, molto piu robusto del diamante , del titanio o del widia. Ma anche con poco attrito, l’energia che serve a muoversi velocemente  fonde la sabbia (se e’ di silicio) che viene calpestata. E la pelle resiste.

Quindi scalarlo sara’ come scalare una parete di roccia molto dura. Ma di piantarci un picchetto ve lo sognate. Io pensavo che questi picchetti fossero come dei rampini molto aderenti, se non delle ventose. E deve essere molto liscio, altrimenti se ci muovete sopra  mezzo milione di tonnellate la sabbia diventa rovente  e fonde.  Filologicamente, pero’ Herbert descrive uno strumento fremen che deve sollevare delle placche per esporre parti sensibili. Mi chiedo cosa avesse in mente per indicare “le parti sensibili” di qualcosa che pesa dalle trecentomilioni di tonnellate , sino al miliardo per il vermone lungo 3Km, o anche solo un milioncino di tonnellate per quelli piccoli.  Sensibili a cosa?

Quindi immaginavo questi vermoni come dei vermi, si, corazzati come non so cosa e lisci come specchi, e quando si muovono non solo emettono scariche di elettricita’ statica: sotto di loro la sabbia fonde e diventa lava. E forse era a questo che i vermoni erano “sensibili”. Nei film invece sono leggermente diversi. Ma ripeto: era grandiosa la mia proiezione mentale, che teneva conto dei 400.000 di HP necessari (come minimo) a muovere quella bestia (versione piccola), e alle loro conseguenze termiche e meccaniche. Per muovere il verme da 3km per 300m per 300m occorrono energie che la sabbia comincia a fondere quando il verme fa pochi decimetri al secondo.

Quando lessi il libro pensavo che, ovviamente, l’interno fiammeggiante del verme avesse qualcosa a che fare proprio con gli attriti enormi che causava al proprio interno per muoversi e con l’energia enorme che gli serviva per farlo.

Al cinema non e’ cosi’. Vabe’, qui dipende dall’approccio.


La trama.

La trama non e’ stata cambiata molto, tranne per motivi estetici. Cioe’ troppo.

“Motivi estetici” intendo renderla piu’ palatabile al pubblico americano. Gli scherzi sui muscoli di Paul, ma anche il temperamento dei personaggi hanno un senso se pensiamo di voler aggiungere EPICA al film. Cosa che piace agli americani.

La trama manca completamente delle parti che mostrano l’imperatore, almeno all’inizio, e sembrano aver ridotto il numero dei player. LA Gilda non viene nemmeno nominata. Sembra Atreides contro Harkonnen. Tutto cio’ che e’ politico, astratto o complesso e’ stato tolto perche’ non entra nel cervello sottosviluppato dell’americano medio.

I libri di Dune sono, pero’, piu’ machiavellici. Anzi, insistono particolarmente sull’aspetto machiavellico e complesso della politica medioevale/feudale dell’ Impero, al punto che per vederci chiaro usano dei “computer umani”. Ci sono anche dei cambiamenti del testo a scopo “politico”:  nel libro iniziava una Jihad, non una “crociata” come dicono nel film. Sarebbe difficile del resto lasciare che i fremen vengano identificati troppo con dei guerriglieri islamici che fanno la guerra santa.

Ma nel libro quella “crociata”  si chiama  Jihad, e i Fremen sono discendenti dei nomadi “Zensunni”, che lasciano intendere qualcosa di mezzo tra sunniti e zen, una combinazione che oggi come oggi potete immaginare solo tra Cina , Pakistan, o nelle etnie islamiche cinesi. O in Afghanistan. Ma questa discendenza e’ mitigata moltissimo nel film, probabilmente per motivi politici.

Anche i personaggi di Casa Atreides sono strani. Nel senso che sono meno immersi nel clima machiavellico di trame oscure, nel quale anche le trame nascondono trame, e sono impulsivi e caratteriali in una maniera che non sarebbe stata possibile nel libro originale. Nel libro originale agire d’impulso per via delle emozioni era un errore mortale SEMPRE. E le Bene Gesserit vi avrebbero chiamati “bestie” per molto meno. Ma gli americani non comprendono la complessita’, non comprendono l’astrazione, mentre comprendono il cazzotto in bocca dato d’istinto. Nell’universo originale non sareste sopravvissuti dieci secondi con quei temperamenti, ma il pubblico americano non paga per eroi che pensano.

Quindi non c’e’ nessuna strategia da pensare. Nessun machiavellismo. Zero politica. Zero percezione dell’adattamento ad un ecosistema duro, solo etnicismo da quattro soldi. Se non siete in grado di sopportare sta cosa, meglio che non lo guardiate. E’ Dune per gente con un IQ di 65, cioe’ l’americano medio. Pero’ e’ un bel film di avventura.

Quindi se avrete la sensazione di trovarvi di fronte alle ultime serie di Star Trek, con un sacco di personaggi molto piu’ badass, concordo con voi.


Le tecnologie.

Belle notizie e cattive notizie. Gli ornitotteri finalmente sono ornitotteri. Quelli di Lynch erano una via di mezzo tra un divano in pelle scura degli anni 60 e un Samovar  fatto nella germania Est. Qualcosa nel nuovo film migliora. Almeno, si sono avvicinati alla mia idea di “ornitottero”.

Gli scudi. Gli scudi sono una parte centrale della tecnologia militare , perche’ e’ per colpa degli scudi se non si usano armi laser o armi da fuoco. Quindi il fatto che tutti usano i pugnali e’ giustificato dal fatto che se usate i raggi laser su uno scudo causate un apocalisse di forza nucleare forte, mentre se gli sparate con armi da fuoco non ottenete nulla.

Gli scudi di Lynch sono un disastro:  concepiti per essere inutilizzabili perche’ vi tolgono la visuale mentre combattete col coltello. Uno schermitore professionista li avrebbe spenti e avrebbe vinto solo per il vantaggio di vederci bene. In questo film invece  finalmente vediamo degli scudi che ha senso usare: trasparenti e silenziosi.

Ma tutte queste buone notizie non potevano durare molto. Perche’ gli americani non capiscono un’arma PICCOLA. Hanno il complesso del SUV. Presente?

Quindi usano dei coltelli lunghi dai 40 cm al mezzo metro. Cioe’ dei machete. Ora, porca paletta, abbiamo detto che gli scudi fermano le cose veloci e fanno passare quelle lente. Se fai un’arma cosi’ lunga, la punta e’ “veloce” per definizione. Se usi gli scudi, il coltello piccolo e’ quello che ti serve, a meno che tu non metta lo scudo su un prosciutto di Parma e non voglia affettarlo per fare le fette sottili. Ma se non sei in Romagna, quegli spadoni lunghi uno scudo (come lo hai definito) non lo passano: se passi uno scudo con quei machete, un normale picciotto siculo con un cazzo di stiletto a molla vi ammazza tutti in pochi minuti, perche’ la velocita’ periferica della sua lama passera’ qualiasi scudo essendo molto piccola rispetto al machete per il quale gli scudi sembrano tarati.  

No, le spade sono troppo grandi . Spiacente. Nel libro parla di pugnali, cazzo, non di machete. E c’e’ una ragione fisica: la descrizione degli scudi. Con quegli scudi, size does NOT matters.

Il resto delle tecnologie e’ leggermente piu’ credibile, perche’ sono state rimodernate,  ma bisogna dire che negli anni ’80, prima che nascessero i computer e persino internet, immaginare le trasmissioni, i dati  e i computer umani non doveva essere facile. Oppure possiamo pensare che e’ troppo facile per noi immaginarli, visto che non li immaginiamo affatto, poiche’ li vediamo.


Altre ed eventuali.

I Sardauker.

Porco cane, possibile che non vi riesca di fare dei Sardauker decenti? Nel Dune di Lynch sembravano presi in prestito dal set di Chernobyl. Nella riduzione televisiva inglese erano una via di mezzo tra una guardia vaticana e un paggetto di corte francese. Adesso sono dei maledetti operai di un’azienda chimica chiamati a disinfestare casa dalle blatte.

Il loro comandante, che doveva essere un arrogante violento dall’aspetto feroce, sembra un vigile urbano di Krefeld.

Possibile che vi sia cosi’ difficile capire che state parlando delle Waffen SS del cazzo di imperatore dell’universo conosciuto?

State parlando di gente che e’ pericolosa , ma pericolosa di brutto. Gente che se ha i capelli lunghi e’ per nasconderci un filo per strangolarvi. Gente che ha lame nascoste sotto le unghie. Gente che cresce in un inferno postnucleare dove i demoni dell’isola di Kenshiro sembrano dei segaioli. Ma sono anche il corpo scelto. Privilegiati. Significa belle uniformi. Orgoglio. Onore.

Ma vi viene cosi’ difficile farli sembrare qualcosa di diverso da un’azienda di disinfestazione per cucine infestate da salmonella? E poi dico, il loro arrogante, terrificante e sanguinario comandante, vi vuole tanto a non farlo sembrare un vigile urbano di Krefeld? Voglio dire, io un comandante esperto  dei Sardauker lo immagino almeno cosi’:

Dune (recensione)
Foto: Feldmresciallo. August von Mackensen. Le SS hanno copiato da lui l’idea del teschio, quando si dimise per disprezzo verso Hitler e il suo corpo, seppure leggendario, venne sciolto per ripicca. Non gli successe nulla solo perche’ era una leggenda nazionale della IWW. 

Cazzuto, giusto? Questo e’ quello che Herbert lascia trasparire dei comandanti dei Sardauker, circa. Dei tipi cosi’. Uniformi pompose. Sguardi raggelanti. Arroganza come se piovesse. Orgoglio di corpo. Andiamo a comandare in tangenziale. Non quella roba che ho visto nei film. TUTTI.

E i Sardauker stessi me li immaginavo cosi’:

Dune (recensione)

Ecco, ci vuole tanto a fare un Sardauker che non sembri un sopravvissuto di Chernobyl, un paggetto del vaticano, un operaio delle disinfestazioni, o un vigile urbano di Krefeld?

Ecco, rispetto a come li immagino, i Sardauker non sono ancora stati rappresentati decentemente.


Eresie , bestemmie, violazioni palesi del canone?

Uhm… pochissime cose, e marginali. Non puoi violare un canone se togli cose. E di cose ne hanno tolte cosi’ tante che violare il canone e’ davvero difficile. Sempre che non riteniate avere tutta la storia come parte del canone.

Per esempio, il machiavellismo politico viene tolto, ma per gli americani il machiavellismo si chiama “conspiracy”, perche’ non capiscono una cosa come Machiavelli, a meno che non sia il nome di una pizza.

Il planetologo imperiale diventa una donna. Ok. Ma anche nella serie scritta, era poco piu’ di un geometra comunale che prende mazzette per nascondere case abusive. Quelle dei fremen.  Non e’ che fosse molto importante, se non per spiegare meglio la biologia di Arrakis. E’ vero che aiuta a salvare Paul e Jessica, ma non e’ cosi’ rilevante.

Se l’intento era di fare del SJW e metterci una donna a tutti i costi, direi sia fallito: le donne davvero potenti sono le Bene Gesserit,  e a quel punto sarebbe stato meglio insistere di piu’ su quanto potenti fossero: perche’ le Bene Gesserit SONO davvero potenti. Nella saga sono fondamentali. Sopravvivono all’impero , a tutto, e alla fine vincono loro. Non e’ una saga che mette le donne in secondo piano, DECISAMENTE.

Il navigatore della Gilda. Altro momento topico del film di Lynch. Oddio. Nel libro e’ chiaro che l’esposizione alla spezia oltre certi limiti integra l’uomo nell’ecosistema di Arrakis, il cui top e’ il verme. Non per nulla l’imperatore-Dio si copre di trote della spezia sino a diventare un ibrido uomo-verme.

Di conseguenza, ci si aspetta che il navigatore assuma un aspetto sempre piu’ vermiforme. Nel Dune di Lynch questo succede “abbastanza” , nel Dune moderno… non saprei. Diciamo pure “ni”.  Era piu’ “esegetico” quello di Lynch, secondo me. Ma io li immaginavo ancora piu’ vermi, quindi forse e’ colpa mia. Qui non posso dire nulla su quel che c’e’ o quel che manca. Ma l’ho trovato deludente. Eppure il potere immanente della Gilda e’ fondamentale nella storia. Non e’ solo Harkonnen vs Atreides. Ma l’americano e’ troppo stupido per capire una partita con piu’ di due squadre. Quindi le hanno tolte.

Benvenuti in “Harkonnen contro Atreides”, ovvero quel che rimane di Dune dopo che viene ridotto ad un filmone americano.


Pipponi americani vari.

La storia che noi siamo gli atreides e nessuna fede viene tradita eccetera e’ filologica. Non c’e’ nel libro, ma… nel prequel si vede chiaramente che gli Atreides sono ammirati per questa qualita’, la lealta’.  Ok. Ci sta per passare il concetto.

La storia che i grandi uomini sono chiamati a governare va bene se la dice una Bene Gesserit, o un fremen come Stilgar , mentre detta dal Duca Leto e’ un “meh”. Il Duca Leto (il padre di Paul) finisce a governare perche’ il nonno si fa ammazzare durante una corrida , in un momento Very Savoia, quando gli Harkonnen gli modificano geneticamente un toro. Morto il padre, Leto abbandona i sollazzi e viene catapultato sul trono ducale. E’ vero che se la cava bene, ma…. diciamo che uno storico dubiterebbe che abbia mai pronunciato quella frase. Questo e’ “Meh”, americanata.

Gli Harkonnen. La descrizione del barone nel film di Lynch non e’ volutamente horror. E’ filologica. Secondo il Prequel (scritto dal figlio di Herbert) il Barone Harkonnen era un omosessuale molto vanitoso e sadico. Ma era bellissimo ed ammirato per questo.

Quando le Bene Gesserit decidono di procreare suo figlio, la giovane Helen viene inviata a “prelevare il suo sperma”. Il barone, essendo omosessuale, rifiuta. Poi le donne lo convincono minacciando di rivelare certi ammanchi di Spezia all’imperatore, e lui accetta. Ma invece di farsi una scopata con una tizia che puo’ farti godere fino a rimanerne dipendente, (cioe’ quanto Gianna  Michaels e Riley Reid messe insieme: quindi una che a letto ci sa fare) , decide invece di torturarla con un bastone elettrico e di violentarla mentre e’ riversa in una pozza dei suoi stessi escrementi (usciti per via del bastone elettrico). La Bene Gesserit, che per hobby coltiva  un arsenale batteriologico nell’utero, ovviamente usa tutto il peggio che ha su di lui. E di peggio ne ha un sacco.

Alla fine dello show il Barone se ne va tranquillo perche’ non aveva mai promesso che sarebbe stato piacevole per lei, ma lei se ne va pensando che aveva promesso di non ucciderlo, ma non di lasciarlo illeso. Insomma, hanno rispettato a modo loro il contratto.

Quindi le pustole orrende ci stavano tutte, e anche l’obesita’ inumana. Il film di Villeneuve forse esagera nel renderlo “cool” nonostante tutto il brutto. Ma non ha pustole, che nel libro lo rendono ripugnante. E’ solo obeso. Il libro non descrive gli Harkonnen come raffinati o come attenti al loro look quindi mi lascia perplesso.

I fremen: sono un po’ ripuliti per esigenze americane, nel senso che si cerca (a differenza del film di Lynch) di togliere qualsiasi nesso tra loro e il mondo arabo. Il risultato deprime, perche’ Herbert aveva usato la spezia come metafora del petrolio, e i fremen somigliavano agli arabi.


Giudizio finale: intende essere il LOTR , ma quello basato su Frank Herbert. Forse LOTR era piu’ filologico rispetto al libro. Questo e’ semplicemente fatto bene, come riduzione del libro ad un pubblico che non puo’ piu’ leggere nulla come i libri di Herbert senza che gli esploda il cervello.

Se riuscira’ a tenere il ritmo sino alla seconda parte, forse riscattera’ il nome di Dune dal fallimento di Lynch. Ma lo fara’ perche’ lo hanno reso cosi’ stupido che mancano solo gli X-Men.

Se avete letto il libro storcerete il naso, ma lo storcerete di fronte a QUALSIASI film. Se avete letto il libro da giovani, e a fantasia sfrenata, ovviamente nessun film sara’ mai all’altezza.

In generale,  comunque, e’ da vedere. Ma se cercate Herbert, troverete solo la mummia. E se pensate di trovarci Dune, dimenticatelo: e’ praticamente “Atreides contro Harkonnen”.

Voto da uno a dieci?

Cinque e lode.

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