Due parole sui governi “tecnici”.

Due parole sui governi tecnici.

Due parole sui governi "tecnici".

In Italia c’e’ una particolarita’ che non esiste praticamente in nessun altro paese, che e’ il governo “tecnico”. Siccome quando si parla di politica in Italia non si dice MAI il vero, occorre stabilire cosa si intenda dietro la parola “tecnico”.

Per prima cosa, il governo rappresenta il potere esecutivo e dirige i ministeri, che sono di fatto l’amministrazione pubblica centrale. Si tratta di un ruolo assolutamente tecnico, nel senso che i ministeri fanno cose, e quindi per definizione hanno sviluppato tecniche per fare quelle cose. Per mandare avanti un ospedale devi conoscere certe tecniche e certi tecnicismi, altrimenti non puoi. Dimenticheresti troppi dettagli fondamentali.

A questo punto la gente comincia a parlare di “competenza”. Ma non e’ neppure questo:  il governo di un paese abbastanza grande investe praticamente ogni campo del sapere umano. Se ci si aspetta che il premier sia “competente” in tutte le attivita’ di governo, dovremmo aspettarci un premier praticamente onniscente.

Nemmeno i ministri sono “competenti”, del resto. Se parliamo di sanita’, per esempio, potremmo pensare che un dottore sia competente. No. La medicina ha cosi’ tante specializzazioni (psichiatria, la parte clinica, ontologia, immunologia, ginecologia, ostetricia…. e ce ne sono centinaia) che nemmeno il migliore medico mai vissuto potrebbe davvero “essere competente”.

I ministeri sono dunque tecnicISSIMI, e sono competentISSIMI, ma la loro competenza e’ distribuita in centinaia, se non migliaia, di esperti dalla formazione eterogenea, che nessun ministro umano , o primo ministro umano, potrebbe mai contenere in se’.

Quindi, il discorso “governo tecnico” non indica nemmeno un governo di “competenti”. Altri diranno che c’entra la “mentalita’ dei tecnici”, ma anche qui sono spiacente di contraddirvi: la Fornero ha sbagliato del 100% la stima degli esodati, e questo per la “mentalita’ dei tecnici” la qualifica come l’equivalente di un disastro ferroviario che avviene sul reattore di Chernobyl. Qualsiasi tecnico sbagli una stima dei costi in questo modo viene cacciato, punto. Quindi possiamo dare per assodato che non si tratti della “mentalita’ dei tecnici”.

Ma allora che cos’e’ un governo “tecnico”?

La definizione in realta’ e’ semplice: il governo “tecnico” e’ un governo nel quale la politica dei partiti e’ stata tolta dai coglioni.

Quando fate un governo “tecnico” non state aggiungendo competenza: quella i ministeri ce l’hanno gia’. Non state aggiungendo “tecnici al potere”, perche’ i ministeri sono GIA’ tecnici, e lo sono 24/7. Non avete aggiunto proprio nulla.

Quello che fate e’ di togliere qualcosa. State togliendo quello strato di politica che normalmente si AGGIUNGE ai ministeri, e che sceglie il premier.

Il governo tecnico non e’ un governo al quale avete AGGIUNTO qualcosa. E’ un governo al quale avete TOLTO qualcosa, ovvero la parte politica.

E c’e’ una ragione in questo. I partiti italiani hanno una “classe dirigente” che definire imbarazzante e’ un complimento. La politica e’ oggi l’ascensore sociale degli imbecilli. Non esiste modo per arrivare ai vertici di un partito, se non quello di essere imbecilli, dire cose imbecilli, sostenere imbecillita’, fare delle imbecillita’.

Chiaramente, se mettiamo un cappello di imbecillita’ sui ministeri, otterremo un disastro. E se togliamo il cappello di imbecillita’ che grava sui ministeri, le cose vanno molto meglio. Non ci vuole per forza Monti o Draghi, basterebbero persone di buona formazione scolastica, buone esperienze lavorative, e semplice buonsenso. Non avreste il miglior governo del mondo, ma non avreste nemmeno la catastrofe subumana che vi succede quando prendete il prodotto maleodorante che i partiti chiamano “classe dirigente” e la sbattete a dirigere un governo.

Chiaramente i partiti non vogliono farvelo sapere e non lo scrivono in questi termini. Alcuni giornali hanno scritto che Draghi e’ “una sconfitta per la politica” , ma non hanno mai scritto la verita’:

“avete Draghi al governo perche’ Di Maio, la Meloni, Zingaretti, Salvini, Berlusconi (e relativi partiti) sono troppo inutili per risolvere qualsivoglia problema”.

Perche’ diciamolo: negli ultimi 20 anni, i governi politici hanno resistito all’ordinaria amministrazione (facendo nulla di utile), ma ogni volta che e’ arrivato un problema SERIO e GRAVE e URGENTE, immediatamente siete passati ad un governo “tecnico”, cioe’ un governo dove i partiti stanno zitti e guardano come si fa.

E quindi no, quello che dovrebbe essere chiaro e’ che i governi “tecnici” non sono davvero “tecnici”, ma sono semplicemente “governi senza idioti”.

E sul perche’ questo sia il risultato del voto ci sarebbe da discutere, ma l’unica cosa da ricordare e’ questa: “governo tecnico” = “governo senza idioti”. Competenza e mentalita’ non c’entrano niente.

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