Disforie meritocratiche.

Gli scorsi threads riguardanti i cinquantenni licenziati mi fa pensare che esista una disforia percettiva che corre tra quanto vorremmo per il paese e quanto effettivamente vogliamo fare pe ril paese. Nel senso che alcune frasi che tutti pronunciano trovano tutti d’accordo , tranne quando vengono applicate.

Sappiamo benissimo che nel periodo d’oro degli ottanta siano stati assunti, in un periodo di vacche grasse, migliaia se non milioni di personaggi in cerca d’autore. Nel privato da amici, parenti, papa’, nel pubblico con in soliti sistemi. Sappiamo bene che a tutt’oggi tantissime persone che poggiano il sedere su delle sedie invidiabili siano degli usurpatori e dei cialtroni, dei perfetti incapaci , inadatti al loro lavoro.

Cosi’, TUTTI, e ripeto TUTTI siamo d’accordo nel dire che occorra piu’ meritocrazia, e che cialtroni, fannulloni, assenteisti, raccomandati, amici  etroie dovrebbero venir licenziati e sostituiti da qualcuno di piu’ meritevole.

Adesso ditemi: che cosa pensate di ottenere, NEL CONCRETO, applicando questa politica? Ovviamente, otterrete MILIONI di disuccupati. E sapete bene che, per via del picco di vacche grasse degli anni ‘80, saranno oggi dei cinquantenni.

Dunque?

Dunque, A PAROLE siete tutti d’accordo nel far perdere il lavoro a queste persone, siete tutti favorevoli a sostituirli con altre persone piu’ efficienti (e la parola efficienti significa ANCHE “meno costose”) , giovani e meritevoli. Ma quando succede, siete tutti li’ a guardare questi che “hanno perso il lavoro”.

Perche’, quando dicevate “sostituire gli incapaci con dei meritevoli”, che cosa pensavate di fare, se non far perdere il lavoro agli incapaci?

Adesso arriverete a dire: ma adesso queste persone non riescono piu’ a trovare lavoro perche’ hanno 50 anni. Ma come, prima diciamo che abbiano trovato posto SOLO perche’ raccomandati, prima diciamo che siano dei fancazzisti, degli incapaci immeritevoli: e ditemi, CHE TIPO DI MERCATO PENSATE CHE ABBIANO, PERSONE SIMILI? E pensate davvero che ne avrebbero avuto, di mercato , se avessero avuto che so io 30 anni?

Prima diciamo che abbiano trovato lavoro (quando avevano 30 anni) solo per la raccomandazione, e oggi diciamo che non trovano lavoro…. perche’ hanno 50 anni?

C’e’ poco da fare: se volete che i raccomandati, le troie, i cugini, i parenti, vengano “sostituiti con persone meritevoli”, beh, qualche milione di cinquantenni in strada ci saranno per forza: sono proprio quei raccomandati, quegli amici, quelle troie, quei cugini.

E no, non troveranno lavoro: non lo troveranno perche’, come abbiamo detto nell’ipotesi, sono fancazzisti, raccomandati, incapaci, incompetenti, cialtroni. Era nelle premesse del discorso “sostituire i raccomandati”, o no?

Quindi mi spiace: e’ assiomatico che se pensiamo sia giusto “sostituire i raccomandati con gente meritevole” ci troveremo un paio di milioni di cinquantenni a spasso. E’ contenuto nella logica stessa dell’ affermazione. Non c’e’ modo di “sostituire i raccomandati con gente giovane e meritevole” senza produrre milioni di cinquantenni disoccupati. E se partiamo dall’ipotesi che quelli siano dei raccomandati privi di meriti professionali, e’ altrettanto facile che non troveranno piu’ lavoro, proprio ed esattamente per il motivo che ci spinge a volerli sostituire.

Allora arrivano i soliti e dicono” ma hanno famiglia”. Aha. C’e’ qualche legge della fisica che vieta a fancazzisti, raccomandati, cugini e troie di riprodursi? No. Se vogliamo che “i raccomandati siano sostituiti da gente meritevole”, dobbiamo aspettarci milioni di disoccupati, e molti di questi avranno famiglia. E quindi si’, “sostituendo i raccomandati con gente meritevole” dobbiamo aspettarci milioni di famiglie sul lastrico. E’ contenuto nella frase.

Allora, vi faccio un disegnino. Perche’ dovete scegliere: volete che i fancazzisti, i raccomandati, gli incompetenti, le troie ed i cugini vengano cacciati? In tal caso, e’ assiomatico che ci saranno milioni di cinquantenni, un po’ meno quarantenni, qualche migliaio di trentenni che saranno sbattuti sul lastrico. E molti di loro avranno famiglia, certo. E saranno disperati, certo. E su di loro la vita sara’ amara come fiele e brutta come il topless di Alda d’Eusanio. E si costituiranno in associazioni che li difenderanno, omettendo di dire che avevano avuto quei posti per raccomandazione, omettendo di dire che fossero incompetenti, omettendo di dire che fossero fancazzisti: queste associazioni li dipingeranno come martiri del lavoro, come vittime, perche’ e’ il lavoro di queste associazioni fare questo.

Ma sappiamo bene che a produrre questo fenomeno e’ stato un fenomeno selettivo: e quando mancano risorse, si tagliano prima le spese meno utili, in sequenza. Chi subisce questo ha la coscienza sporca. E’ stato assunto per amicizia, raccomandazione, parentela. Sapeva bene di stare usurpando un posto.

Ma tant’e’: se pensiamo che “i raccomandati vanno sostituiti con gente meritevole”, dobbiamo aspettarci milioni di disoccupati , i quali non essendo meritevoli (motivo per cui li abbiamo sostituiti) non troveranno MAI un altro lavoro.

Non vi piace?

Bene. Allora tenetevi i raccomandati, i fancazzisti e tutto quanto. Perche’ non potete fare la frittata senza rompere le uova, e mandare a casa i raccomandati e gli incompetenti significa creare milioni di disoccupati che NON hanno speranze di trovare un altro lavoro, e  che spesso hanno famiglia.

E la loro reazione, quale sara? Sara’ quella di sostenere di aver subito un’ingiustizia, di essere vittime, e tutto il repertorio col quale certo sindacato li ha sempre difesi.

E allora la domanda e’: c’e’ qualche differenza tra lo scenario che sappiamo risultare da “eliminiamo i raccomandati e sostituiamoli con persone meritevoli”, e il famigerato problema dei poveretti che licenziati a 50 anni non trovano piu’ posto?

E come si dice, in fisica, quando i dati sperimentali coincidono col modello?

Uriel

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