Disastri di qui e disastri di li.

Disastri di qui e disastri di li.

Ogni volta che arriva un momento di maltempo, in qualsiasi nazione, si discute se non sia necessario un massiccio programma di investimenti per risanare le infrastrutture, e ogni volta la risposta e’ che “si, ma non possiamo per l’ Europa”. In realta’, le cose sono un pelino piu’ complicate.

Per prima cosa, la BCE sta prestando soldi a banche e governi, a ritmi impressionanti e interessi prossimi allo zero. Quindi, se si trova un banchiere , o una cordata di banchieri,  non e’ impossibile chiedere alla BCE tantissimi soldi per fare qualsiasi cosa. Ovviamente, occorre trovare il banchiere che e’ disposto a chiedere soldi in prestito al tasso X, e l’industriale che poi li usa per costruire le opere.

Se non si puo’ fare c’e’ una ragione: il prestito della BCE ha una durata, mentre nessuno riesce a prevedere quanto durino dei lavori pubblici. Il rischio, quindi, e’ di chiedere alla BCE i soldi dell’opera ad un certo tasso, per un certo tempo, e poi venire fregati da un cambio di rotta (e di tasso di interesse) della BCE. Ma il problema qui non sta nella BCE, che ha stampato soldi in quantita’ enormi: sta in chi non e’ capace di fare i lavori in tempi prevedibili. E sta nei banchieri che non hanno voglia di investire in cose reali: e se il committente, dopo aver preso l’appalto, finisce inquisito e fallisce?

In realta’ la storia che “non ci sono i soldi per le opere pubbliche” , quando si tratta di investimenti che nel lungo termine rendono (perche’ i disastri COSTANO, quindi si risparmiano TANTI soldi) , non sta in piedi. Non sta in piedi in un momento nel quale le banche centrali sembrano delle rotative.

Quello che non sta in piedi e’ il sistema che sta dopo:

  • Occorre una banca che voglia investire in un’industria che deve realizzare un’opera, senza temere che l’industria scompaia nel solito scandalo mazzette.
  • Occorre un’industria che accetti delle penali, che le paghi, e che realizzi le opere in tempi compatibili con le dinamiche del mercato del credito.

In questo momento, cioe’, se trovate un banchiere ed un industriale che abbiano una ragionevole certezza di sopravvivere all’ appalto senza finire in uno scandalo , se il solo problema e’ di trovare cento, duecento miliardi, non e’ davvero un problema. Certo, occorre una cordata di banchieri, e tutto quanto un politico deve saper fare, ma siccome alla fine un po’ di quei soldi rimangono in tasca, si tratta di business.

Ma a quel punto il problema entra nel mondo della politica e della massoneria.

Innanzitutto, il politico chiedera’ tangenti. Appena chiede tangenti, il progetto diventa vulnerabile per le inchieste della magistratura. Se arriva l’inchiesta, allora il cantiere viene sequestrato e si ferma tutto. Siccome gli interessi corrono, i costi diventano impredicibili.

Quindi, il problema si riduce a: “ma arrivera’ mai l’inchiesta?”.

Gli enti in gioco sono due:

  1. I partiti. Se si mettono a chiedere tangenti , e su cento miliardi di spesa ne vorranno tanti, il progetto diventa rischioso.
  2. La massoneria. E’ la massoneria a decidere se un magistrato apre l’inchiesta contro un politico. La magistratura e’ cosi’ infiltrata che non muove foglia.

Un tempo esisteva anche la protezione civile, che poteva fare lavori “urgenti”, (compreso il caso in cui vi fosse un concreto pericolo di danni alla popolazione), ma ovviamente la massoneria ha ordinato tutta una serie di “scandali-inchiesta” (che poi hanno assolto quasi tutti) e si e’ tolta di mezzo il concorrente.

Quindi ora serve sempre la gara, e con la gara del politico si entra nel “chissa’ se il progetto finisce”.

Il punto e’ tutto qui.

Ma il mass media continua a parlare di “cordoni tirati”, come se la BCE non stesse stampando soldi a ritmi impressionanti.

Disastri di qui e disastri di li.
https://www.ecb.europa.eu/mopo/implement/omt/html/index.en.html#cspp

Le sigle che vedete sotto, che corrispondono alle barre colorate, sono le seguenti:

Disastri di qui e disastri di li.
https://www.ecb.europa.eu/mopo/implement/omt/html/index.en.html#cspp

E la cosa che stupisce davvero e’ che nessuno stia mettendo in dubbio questa frase, secondo cui “non si trovano soldi per fare i lavori”.

Allora voi direte che chiedere soldi alla BCE; per quanto bassi siano gli interessi, e’ pur sempre fare debito. MA avete dimenticato una cosa:

Chiedere soldi in prestito per costruire infrastrutture che si ripagano nel tempo e’ ESATTAMENTE il modo GIUSTO di fare debiti. Le banche esistono PER QUESTO, banche centrali comprese.

La seconda obiezione sara’: ma questo debito andrebbe a sommarsi al debito esistente. Certo. Ma e’ il debito esistente il problema, non il prestito per costruire le infrastrutture che fermano le catastrofi naturali.

E poi, voglio chiedere una cosa: qualche politico potrebbe mostrare la copia di uno di questi documenti ove la “malvagia” BCE rifiuta di prestare i soldi che servono? CIoe’, qualche politico italiano ha PROVATO a chiedere soldi, (dopo aver formato una cordata di banchieri+industriali adeguata)  e ha ricevuto la risposta scritta “no, non te li diamo”?

Potete mostrare questo documento ufficiale? Potete mostrarne una copia, per dimostrare che “non vi danno i soldi?”. Li avete mai chiesti, dico UFFICIALMENTE? Non con una riunione dove andate di persona: cento miliardi non si chiedono cosi’, ci sono montagne di scartoffie.

Ma il punto e’: ci avete mai provato?

La verita’ e’ che la stampa italiana continua a coprire questa pietosa balla, perche’ nessuno ha il coraggio di chiedere se per caso “qualcuno ci abbia provato”.

Cari giornalisti, vi dispiacerebbe chiedere a qualche politico come mai la BCE ha stampato due TRILIARDI e mezzo di euro, e ancora si parla di “austerity” e di “cordoni stretti?”.  Come mai “non ci sono i soldi”, quando la BCE ne ha stampati un fiume e mezzo?

E poi, cosa volete vendere? Che prima della BCE le opere pubbliche erano tutte fatte, che il territorio fosse ben curato, e che i disastri non causavano danni? LOL.

Il secondo punto e’ che “c’e’ il cambiamento climatico”. Ni. Dico “ni” perche’ il cambiamento climatico sta aumentando la FREQUENZA di questi eventi, ma non sta facendo arrivare degli eventi che prima non esistevano. Certo, forse in termini di portata e design delle opere pubbliche la valutazione del rischio cambia molto.

Ma non e’ che senza cambiamento climatico questi eventi non capitino: sono semplicemente meno frequenti. MA dall’Altro canto, vi sfido a trovare un periodo di cinque anni (la durata di una legislatura) in cui NON NE SIA MAI SUCCESSO UNO.

E’ una ricerca che non vi serve fare: ogni lustro capita SEMPRE almeno una situazione ove qualcuno muore per un evento metereologico disastroso: e’ davvero diverso se ne succedono DUE anziche’ uno?

Certo che e’ diverso: diventa ancora piu’ sensato chiedere un prestito per rimettere in sesto il territorio. Perche’ piu’ soldi risparmiate con una qualche infrastruttura, piu’ senso ha chiedere un prestito per farla.

Perche’ non si fa? Lo ripeto: di banche disposte a guadagnare soldi chiedendo soldi in prestito e dandoli a qualche robusta industria che fa le opere necessarie, ne trovate. Di industrie che vorrebbero sacrificarsi a prendere appalti , ne trovate.

Quello che non trovate e’ una massoneria, che ormai domina la magistratura, disposta a lasciar fare le opere.

Vedo in giro che la gente rimpiange IRI. A parte che c’era poco da rimpiangere, ma anche se avesse senso, il punto e’ che IRI esisteva in un mondo nel quale erano le forze dell’ordine ad indagare, non il magistrato. Se oggi ricostruissimo IRI, la massoneria tenterebbe di scalarlo, e lo farebbe mediante la minaccia di scandali e intercettazioni. Quindi, ancora una volta, torniamo al punto di prima.

Il circolo vizioso e’ che per togliere la massoneria di torno avreste bisogno di una magistratura, ma la magistratura e’ quasi completamente infiltrata dalla massoneria, e questo vi impedisce di muovervi. E’ un circolo vizioso.

Non so, onestamente, in che modo un paese potrebbe uscire da questo loop di massoneria che infiltra ogni cosa. Se volete distruggere la massoneria e le societa’ segrete dovete avere un pugno di fanatici fedelissimi, disposti ad usare i metodi duri per gli interrogatori, in modo da ricostruire tutta la rete delle massonerie. Ma questo in una democrazia non e’ fattibile.

Credo quindi che dovrete rassegnarvi ad avere un territorio che va a ramengo, mentre i politici raccontano sui giornali che non gli danno soldi, e i giornali stessi raccontano che la BCE ha stampato ormai DUE TRILIARDI e mezzo di euro.

Questo e’ il momento surreale della stampa italiana. Il momento in cui si stampa contemporaneamente una menzogna e la sua smentita, senza consentire a nessuno di mettere insieme le due cose,e  capire che le due cose insieme non stanno. Perche’ i soldi vanno alle banche, che possono prestarli alle industrie , che ci fanno le opere. In cambio di titoli di stato.

O Draghi ha fatto il QE, o mancano i soldi da chiedere in prestito.

Tertium non datur.

 

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