Diciamo l’indicibile.

Diciamo l'indicibile.

Diciamo l'indicibile.

Come ho gia’ scritto, i mass media sono un ostacolo che si mette tra noi e la realta’, allo scopo di farci vedere qualcosa di diverso da quello che vedremmo senza di loro. E come ho gia’ scritto, non riescono mai perche’ qualcosa “filtra”. E il motivo per cui non possono evitare che qualcosa filtri e’ che per capire cosa stanno nascondendo non serve esaminare quello che scrivono: basta esaminare quello che NON scrivono.

Sentiamo parlare di questa recessione che sta arrivando, e che ha gia’ raffreddato la corsa delle industrie tedesche. Bene. Sentiamo gia’ parlare di scontri attorno alla BCE sui possibili rimedi, con tutta la narrativa di “falchi” e “colombe”, come se obbligare un paese a cacciare soldi (cosa che non succedera’, ma e’ una cosa diversa) fosse meno violento che volerli conservare.

Ma di questa recessione non sentiamo dire la cosa piu’ vera: che essa e’ causata dall’opera infaticabile di Donald “Stable Genius” Trump, che ha letteralmente devastato il commercio mondiale al solo scopo di combattere una guerra nella quale non ha nulla da vincere.

In poche parole:

La recessione in arrivo e’ colpa di Trump.

Trump ha causato un disastro nel tentativo di convincere la Cina a smettere di fargli concorrenza , che considera sleale (ma il perdente considera sempre sleale la concorrenza del vincente) , cosa che non sta succedendo e che ha solo causato una crescente allergia al rischio e un crollo di investimenti.

La recessione in arrivo e’ colpa di Trump.

Ma di questo sulla stampa mainstream italiana si trova poco: Corriere, La Stampa e Repubblica sembrano voler convincere le persone che la crisi arrivera’ perche’ la Merkel non ha regalato al resto d’Europa i soldi dei tedeschi allo scopo di risolvere una crisi. Crisi causata da…. ? E qui sui giornali cala il silenzio.

In questo senso, l’agenda populista di La Stampa, Repubblica e Corriere e’ chiarissima. Possono dirsi “moderati”, possono dirsi “di sinistra”, ma alla fine dei conti a tradirli non e’ quello che scrivono: e’ quello che non scrivono.

Trump sta combinando un disastro economico su scala globale.

Oh, certo, magari gli USA ci stanno guadagnando. Se lo stanno facendo lo nascondono bene, visto che una crescita del 2% calcolata usando i metodi americani significa che gli americani stanno a malapena rimpiazzando attrezzature e beni di consumo ormai vecchi, ma il punto e’ che anche se questa cosa aiutasse gli USA, sta devastando l’economia nel resto del mondo.

Bisogna che le persone se ne facciano una ragione: anche se quest’anno ci fosse un -2% in Germania, si tratta di un problema da ricchi. Significa che se dopo aver celebrato il record di export di tutti i tempi, esso cala del 2%, col 98% possono vivere bene ugualmente. Non hanno urgenza di spendere , insomma. I problemi dei ricchi non sono i problemi dei poveri: se galleggiate a malapena, un centimetro sotto e’ fatale. Ma se navigate bene, un centimetro sotto non e’ un problema urgente.

Ma alla fine anche queste discussioni sono del tutto sterili, perche’ il problema non e’ la Germania: la causa di questa crisi sono gli USA. I quali hanno cominciato a lamentarsi di star male (quando stanno benone) e sulla base di questo vittimismo hanno deciso di devastare il commercio su scala globale.

A questo punto, con una stampa normale tutti dovrebbero cominciare la verita’: che Trump sta combinando un casino che pagheremo tutti. Al contrario, tutti guardano alla Germania: ma come, non era il paese che esportava troppo? Adesso che le esportazioni calano, e quindi calano gli ordini delle industrie tedesche alle imprese italiane, non sta tornando la normalita’ che avete tanto predicato?

Perche’ bisogna dirlo, branco di idioti: se il problema -che avete segnalato tante volte- era che la Germania stava esportanto il 6% di troppo, beh, adesso che calano del 2% stanno andando nella direzione giusta, no? Anzi, dovranno farlo per tre anni di fila, e poi saranno a posto. Giusto? E la cosa assurda e’ che potrebbero farlo senza risentirne troppo: a morire come mosche sarebbero le vostre imprese.

Qui e’ il punto: tutti stanno discutendo di Germania per non discutere di USA, cioe’ per non discutere della vera causa del problema, cioe’ del populismo americano.

Il che dimostra chiaramente l’agenda filo-populista di giornali che si sono detti “di sinistra” , “liberali” o “centristi” sino ad ora.

E’ ora di cominciare a dire che Carlo di Benedetti, Urbano Cauro e gli Elkann stanno con Trump. E quindi con Bannon, e quindi con la Lepen, e quindi con Salvini.

Poi, per ingannare le persone (e tenere i lettori) sembrano contrari , ma alla fine dei conti basta esaminare quello che NON dicono per capire da che parte stanno.

Come ho gia’ scritto, dai mass media e’ sempre possibile trovare la verita’, non perche’ attraverso la loro schermatura filtrano raggi di luce. Perche’ filtrano raggi di buio.

Cioe’, filtra quello che NON scrivono.

Trump sta combinando un disastro economico su scala globale.La recessione in arrivo e’ colpa di Trump.

Questa e’ la cosa che non vedo scritta da nessuna parte sui giornali italiani.

Perche’ sono tutti dalla parte del populismo americano. In un modo o nell’altro, cari signori, vi si sgama sempre. Urbano Cairo, De Benedetti, gli Alkann, hanno poco da tenere in vita giornali come Corriere, Repubblica, La Stampa. Il loro posto sarebbe in altri giornali.

Questo potrebbe andare bene, viste le preferenze degli adepti di Trump

Nessun mass media puo’ impedire a qualche raggio di buio di filtrare. Basta leggere quello che NON scrivete, per sgamarvi.

https://keinpfusch.net/lindicibile/

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