Democrazia? Dove?

Una delle tecniche piu’ conosciute in italia per sopprimere la democrazia consiste nel mescolare piccole dosi di fascismo all’interno di leggi in apparenza sensate e democratiche.Un esempio classico sono gli articolo dal 241 al 245 del codice penale. Vediamoli un attimo, in particolare un punto.

272 Propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale

Chiunque nel territorio dello Stato fa propaganda per la instaurazione violenta della dittatura di una classe sociale sulle altre, o per la soppressione violenta di una classe sociale o, comunque, per il sovvertimento violento degli ordinamenti economici o sociali costituiti nello Stato, ovvero fa propaganda per la distruzione di ogni ordinamento
politico e giuridico della società, è punito con la reclusione da uno a cinque anni (c.p.302-312, 363).

(Se la propaganda è fatta per distruggere o deprimere il sentimento nazionale, la pena è della reclusione da sei mesi a due anni) .

Alle stesse pene soggiace chi fa apologia (c.p.303 n.2) dei fatti preveduti dalle disposizioni precedenti.

Allora, vediamo di commentare.

E’ concepibile la prima parte: e’ vietato lavorare per l’instaurazione di una dittatura in maniera violenta. C’e’ una piccola ambiguita’: e se uno lavora per l’instaurazione pacifica di una dittatura? Dopotutto , la marcia di Roma non fu un evento particolarmente violento e Hitler prese il potere mediante normali elezioni. Vabe’. Nel complesso,
comunque, vietare questa cosa e’ sensato.

Continuiamo: lo sterminio di una classe sociale e il dominio di una classe sociale sull’altra. A parte il fatto che la legge sembra concepita apposta per combattere il Marxismo, che in italia non hai mai instaurato una dittatura che una (mancano cioe’ i motivi storici), anche questo sembra abbastanza sensato. Fin qui.

Improvvisamente recita:ovvero fa propaganda per la distruzione di ogni ordinamento politico e giuridico della società. E qui casca l’asino.

Io posso tranquillamente pensare che “ogni ordinamento” politico e giuridico della societa’ siano sbagliati ed auspicarne la distruzione. Qual’e’ il problema? Se io ritengo che la repubblica sia una forma sbagliata di governo perche’ , ad esempio, preferisco la monarchia parlamentare E che lo stato centrale sia sbagliato e preferibile ad uno federale, E che il diritto romano sia peggiore di quello a common law, non sto facendo altro auspicare la distruzione di ogni ordinamento giuridico e politico della societa’. A leggere bene, pero’, ho semplicemente suggerito all’ Italia di diventare come l’ Inghilterra, o come l’ Olanda.

E in pratica, per aver auspicato che l’italia acquisisca l’ordinamento politico e giuridico di Olanda o Inghilterra, (cosa che comporta sicuramente la distruzione dell’ordinamento politico e giuridico attuale) io sarei punibile con una pena che va da uno a cinque anni?

Questo e’ un esempio classico di fascismo giuridico strisciante: il legislatore fa una legge che contiene alcune parti sensate e tutto sommato democratiche. Poi vi aggiunge alcuni commi che sono di una generalita’ tale da punire di fatto qualsiasi cosa.

Se la legge in questione, all’inizio, reprime i partiti rivoluzionari di stampo marxista , in seguito passa a punire chiunque abbia intenzione di auspicare uno dei sistemi in vigore in Olanda, Inghilterra, Svezia, Danimarca.

E’ sufficente che io dica che auspico che l’ Italia divenga una nazione a common law abbandonando il diritto romano, che diventi una nazione federale secondo un modello tipico nel commonwealth, e che diventi una monarchia parlamentare per essere punibile dalla legge. Follia pura.

Ma non basta. Il legislatore “diversamente virile” (non si usa piu’ segaiolo) aggiunge un’altra catastrofica stronzata:

(Se la propaganda è fatta per distruggere o deprimere il sentimento nazionale, la pena è della reclusione da sei mesi a due anni)

Allora, una legge in teoria non dovrebbe riguardare eventi puramente psichici, cioe’ eventi che riguardino esclusivamente la psiche della persona. Altrimenti si potrebbero fare contratti che vendono , che so, felicita’ piuttosto che altruismo, piuttosto che amore.

Qui si punisce chi deprima un “sentimento nazionale”. Tralasciamo l’espressione “deprimere un sentimento” , che sembra fare a pugni con l’italiano. Come si dimostra che una cosa fosse “fatta per” (cioe’, non deve neppure averlo fatto, basta che fosse pensata per farlo”) distruggere un ‘sentimento nazionale”?

Esiste una perizia che ci dica se il cosiddetto sentimento nazionale avrebbe tratto o meno un reale danno (e che cos’e’ il reale danno al “sentimento nazionale”? Quando si verifica? Come si quantifica?) nell’ipotesi in cui uno avesse fatto qualcosa?

Esiste una qualche oggettivabilita’ del concetto di “depressione del sentimento nazionale?”.

In realta’, evidentemente no. Semplicemente stara’ al giudice (eta’ media, 60-70 anni) giudicare se con il nostro parlare abbiamo o meno “depresso il sentimento nazionale”.

Non e’ nemmeno fascismo, e’ pura satrapia del giudice. Il giudice puo’ compiere una valutazione su un ente del tutto PSICHICO, il “sentimento nazionale” , e decidere che siccome esso ne ha sofferto (perche’ lui col sentimento nazionale ci parla e quindi lo sa) allora andate in galera.

Di leggi del genere nel codice penale ce ne sono decine di migliaia. Tutte iniziano con una o due righe abbastanza sensate. Poi proseguono con due o tre righe di puro fascismo, quando non di una satrapia dei giudici.

Ci sono cioe’ migliaia di commi di legge che possono essere tirati fuori dal cappello, qualsiasi cosa diciate, per sbattere in galera le persone.

Di fatto, sara’ successo a tutti noi di auspicare un governo simile a quello svedese, piuttosto che a quello olandese, piuttosto che a quello inglese. Nel farlo, abbiamo commesso un reato penale.

Qualora uno di noi dovesse diventare pericoloso per il sistema, non farebbero altro che tirar fuori quella dichiarazione e sbatterlo dentro.  Il sistema era pensato per la politica di qualche decennio fa, quando ad ogni partito o movimento serviva un leader carismatico, il quale doveva essere colpito per mettere a tacere tutto il movimento.

Oggi, esse sono del tutto obsolete come coloro che le hanno concepite. Spiegare il perche’ e’ difficile. Essi pensano di essere come Golia, il quale ha da temere da ogni davide, ma siccome di davidi ce ne sono pochi, basta avere un pretesto per metterli a tacere tutti.

Temo sia ora di aggiungere un paragrafo alla biografia di Golia. Il capitolo del suo gemello, altrettanto forte, crepato come un pirla perche’ si era avvicinato ad un alverare. Stecchito dalle punture delle vespe.

Esistono due limiti di pericolosita’, in politica. La prima e’ quella di un movimento coeso e monocefalo, che si ingrandisce e prende il sopravvento. A questo pensava il legislatore. Il secondo modello di pericolosita’ e’ lo sciame di vespe. Non necessita ne’ di capi ne’ di coesione ne’ di strategie ne’ di propagande comuni.

Basta l’incazzatura.

Incazzati, si dice, come vespe.

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