Dello Umarell tedesco.

Dello Umarell tedesco.

Di Uriel Fanelli, lunedì 6 ottobre 2014

Oggi , mentre andavo al lavoro, ho notato alcuni manifesti su una vecchia scuola , che e’ stata abbandonata per usarne una nuova, e viene affittata dal comune di Erkrath alle Onlus. E ho imparato una cosa buffissima: sembra che siano molto popolari i “Repair Cafe”, cioe’ delle associazioni di pensionati che , siccome “facevano cose” nelle aziende, formano dei club per riparare cose ed insegnare alla gente a riparare cose.

Questa cosa mi ha fatto venire in mente gli Umarells, la descrizione online dei vecchietti bolognesi, nel senso che gli Umarells , forti della loro esperienza, si mettono a guidare i cantieri , commendando da bordo campo quello che succede.

E allora mi sono messo ad indagare di fronte alla macchinetta del caffe’, come si usa fare nelle multinazionali.

A quanto pare, l’ Umarell tedesco (forse dovrei chiamarlo “Mannerchen” per produrre un neologismo analogo?) si occupa di riparare cose.

Ho chiesto conferma ai colleghi, e a quanto pare questa cosa si e’ sviluppata inizialmente attorno alle parrocchie –  che fanno la raccolta di cose usate per la Caritas, e che spesso devono ripararle – e  poi ha preso il volo da se’.

Questi pensionati/e  formano delle associazioni che, a detta del loro sito web,  si occupano di un pochino di tutto, e si occupano sia di riparare che di “inventare”.

http://www.die-werkstatt-hochdahl.de/

questa cosa e’ divertente perche’ riparano davvero di tutto. Intendo dire che questi pazzi vanno in giro per le strade, e se trovano una buca (oltre ad una interminabile discussione sul forum perche’ c’e’ UNA orrenda buca nel sacro suolo comunale!) , entrano in azione e paf!:

perche’ all’ Umarell locale non basta guidare il cantiere. Lui vuole ESSERE il cantiere. Vi risparmio il dibattito locale su come “la rivoluzione liberale” consente cose terribili come una buca sulla strada.

Ovviamente poi si occupano di riparare cose: a quanto pare hanno (su donazione di qualche artigiano chiuso o azienda che si sbarazza del cespite) un rigeneratore CRT, capace far tornare in vita il vecchio monitor che avete trovato nell’abbandono delle cose usate del giovedi’ (1):

e quindi, se siete giovani e vi sentite in vena di vecchio hacking, potete andare li’ ed imparare a riparare il vostro vecchio monitor dei Behemoth.

A quanto vedo, grazie alle donazioni di aziende , hanno recuperato un forno a 1300 gradi, arnesi per taglio automatico di laminati, tre seghe circolari di cui una da tavolo, oscilloscopi, rigeneratori di pattern di colore RGB, e tutta un’altra serie di robe che non riesco a tradurre col mio tedesco primitivo.

Il risultato e’ questo:

Cosi’ vive l’umarell germanico, in fotografia, fuori dalla finestra, nella caratteristica posa da Umarell.

Ovviamente, all’ Umarell locale non basta riparare le buche , ma si occupa di abbellire il paesaggio e di rendersi utile per gli insetti. Non so di preciso che senso abbia un “hotel per gli insetti”, ma hanno trasformato la vecchia bacheca fuori dalla scuola in una cosa del genere:

In effetti ho visto diversi di questi “hotel per gli insetti” in giro, qui: non so di preciso che cosa facciano, ma sembra che il turismo degli insetti vada forte.

La cosa buffa di sta roba e’ che ci vanno un sacco di ragazzi giovani. Probabilmente e’ dovuto al fatto che anche le ragazze vanno perche’ ci sono i corsi per riparare i vestiti e/o farseli – fatti da vecchie Frau locali – e siccome ci sono ragazze, allora ci vanno i ragazzi:  a quanto pare, ad Erkrath hanno 19 insegnanti ed i corsi sono pieni.(hanno solo 15 banconi da lavoro).

Il nome “Repair Cafe’” in realta’ e’ nato in Olanda :  http://en.wikipedia.org/wiki/Repair_Caf%C3%A9 dove e’ diventato famoso. La cosa deve essere legata al nome, perche’ esisteva gia’ una tradizione in Germania, pero’ si chiamava “Selbsthilfewerkstatt”, che come potete immaginare, non e’ esattamente un brand col quale potrete facilmente colpire i pubblicitari. (Significa Stazione di Lavoro per l’Aiuto di se’ Stessi. Si, “Repair Cafe’ ” suona meglio).

In realta’ si trattava di un fenomeno per il quale normalmente si affittavano soltanto la sala e gli attrezzi, ma non c’erano pensionati a fare da insegnanti per la pratica (al massimo uno staff, tipo qui: http://autohobbyottobrunn.de/preise.html  ). Ultimamente la cosa e’ esplosa abbastanza, ed e’ nata una specie di organizzazione mondiale, cui l’iniziativa di Erkrat e’ federata http://repaircafe.org/  e come potete vedere, qui e’ piuttosto diffusa: http://repaircafe.org/germany/ 

Sfortunatamente, l’ Italia non c’e’ : http://repaircafe.org/location/  e mi chiedo che senso abbia tenere gli Umarells fermi ai cantieri , quando possono DIVENTARE il cantiere.

Dico, che diavolo aspettate ad unirvi al delirio?

Ovviamente, a questa tendenza si sono aggiunti anche un pochino di sbroccotronici, convinti che la riparazione sia un atto rivoluzionario contro il capitalismo, tipo questi: http://anstiftung-ertomis.de/ 

ma io personalmente preferisco la versione con gli Umarells, perche’ vista la carenza di Acceleratori di Anziani, il riciclaggio di Umarells in eccesso e’ fondamentale.

La cosa sta anche assumendo una dimensione di moda, a dire il vero: cercando un pochino ho scoperto che “Riparare e’ il nuovo comprare” , tipo qui:  http://www.welt.de/wirtschaft/webwelt/article118279063/Repair-Cafes-loesen-guenstig-viele-Technik-Probleme.html

e qualcuno sta parlando di “Boom”:  http://www.noz.de/deutschland-welt/gut-zu-wissen/artikel/463239/repair-cafes-boomen-in-deutschland

In ogni caso, escono dalle fottute pareti: http://www.lokalkompass.de/dortmund-west/ratgeber/erstes-dortmunder-repair-cafe-eroeffnet-bald-in-nette-d431779.html

Allora, vi rivolgo un appello: avete migliaia di umarells che bruciano dalla voglia di fare cose. Avete tante cose che si rompono. Avete pochi soldi. Avete molto tempo.

Esiste l’associazione mondiale dei Repair Cafe’ ed esiste pure la tendenza in crescita. M5S non lo sa ancora, per cui non ve li troverete pieni di grillini che sbroccano contro le multinazionali.

POTERE AGLI UMARELLS!

riparare e’ il nuovo nero.

(1) Se volete che so io cambiare il salotto e disfarvi della tomana, o avete un vecchio aspirapolvere, qui dovete lasciarli in strada il giovedi’ notte. Se tornate a casa in auto il giovedi’, otterrete di vedere per strada cumuli di rifiuti tipo a Napoli, dal momento che e’ il giorno “per disfarsi delle cose”. Ovviamente, se gettate via cose che ancora funzionano, esiste la possibilita’ che qualcuno le prenda e le porti a riparare. Appunto, in uno di questi club.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *