Della misteriosa carbonara germanica.

Questo e‘ un post di sbrocco. Non mi piace sbroccare, ma oggi a pranzo ho superato un limite, sedendomi a fianco di una tavolata di italiani. Ogni volta, ogni volta, ogni volta che parlo con un italiano qui in Germania, se ne esce con questa storia della pasta alla carbonara che qui non si trova e non si puo‘ fare perche‘ non esiste il guanciale. Prova inequivocabile del fatto che qui “non sanno mangiare”. Non hanno il guanciale.

Si tratta di uno dei tanti capitoli di una saga che io pronuncio cosi’: a casa avevi la schiava che cucinava per te, qui non hai schiava-mamma o schiava-sorella che cucinano per te, schiava-frau (quando c’e’) non ne vuole sapere , e allora scopri che non sei capace di cucinarti una stupida pasta. Ma di questo ho gia’ parlato, quindi voglio aggiungere qualcosa.

Ora, partiamo dalla prima assunzione sbagliata: il guanciale in Germania si trova. Eccome. Vi basta entrare in una macelleria, che non e’ difficilissima da trovare perche’ si chiama “Metzgerei”. Ripetiamo ad alta voce: „Macelleria“. “Metzgerei”. „Macelleria“. “Metzgerei”.
„Macelleria“. “Metzgerei”. „Macelleria“. “Metzgerei”. „Macelleria“. “Metzgerei”. „Macelleria“. “Metzgerei”. „Macelleria“. “Metzgerei”.

Uno ci puo‘ arrivare, capito come?

E anche il fatto che dietro alla vetrina ci sia normalmente una specie di espositore pieno di pezzi di carne potrebbe insospettirvi: nei concessionari di VolksWagen, per dirne una, non ci sono gli espositori pieni di carne. E neanche in quelli di Siemens. E neanche in quelli di Bosch. Il che potrebbe farvi sospettare una cosa: „e se in questo negozio, che si chiama Metzgerei, ci fosse per caso una macelleria?“. Impeto di genio furibondo, suono di tamburi: bravo, genius, e’ proprio una macelleria!

Adesso sapete che entrando in una macelleria , che si chiama Metzgerei, potete quasi sempre chiedere della carne. I tedeschi sono persone ordinatissime, e quindi non vendono, che so io, parti di motore per camion dentro le macellerie. Ci vendono la carne.

Se non ci credete, provate a vedere qui.

Gente strana, ma e’ cosi’.

Allora, siete in una macelleria tedesca. E non al supermarket.(non rompete il cazzo se non lo trovate al supermarket, il guanciale non lo trovate neanche nei supermarket Italiani). Hanno il guanciale? Si. Ma dovete chiederlo in Tedesco. Sapete quella cosa tipo „Ich hätte gern…“ Ecco, il macellaio tedesco tende a parlare tedesco. Sono diabolici. Lo so. E’ il “Complotto contro vostra sorella”.

Comunque, il guanciale esiste e si chiama “Schweinebacke” . Voi entrate e glielo chiedete. Anzi, nella pagina di Wikipedia trovate proprio menzionato il guanciale come „pancetta di schweinebacke“, quindi, se volete PROPRIO la guancia del maiale TAGLIATA come se fosse guanciale, dovete chiedere una cosa tipo “ Speck aus Schweinebacke“, a seconda della frase dove lo mettete. Cosi‘ gli avete detto che parte volete e come tagliarla, cioe‘ col taglio a strati che loro chiamano esattamente „Speck“. Speck non indica solo un salume altoatesino affumicato (come si crede in Italia), ma indica in genere la carne tagliata in modo da offrire gli strati di carne e grasso nella sezione verticale.

Quindi, ricapitolando:

-Il guanciale esiste anche in Germania.
-Si vende in luoghi chiamati “Metzgerei”, che poi sono “Macellerie”. (Chi poteva sospettarlo?)
-La guancia del maiale si chiama Schweinebacke.
-Se volete che sia tagliata come siete abituati in italia, dovete chiedere “Speck aus Schweinebacke”.

Detto questo, adesso vengono I problemi. Quelli veri.

Ma perche’ cazzo vi fissate tanto con la carbonara? Risposta: perche’ dire “per la carbonara ci vuole il guanciale” vi fa sentire dei gourmet, degli Artusi. Almeno, nei salotti che frequentate, se uno dice “per la carbonara ci vuole il guanciale” sembra quasi Artusi. Il che mi dice molto sui salotti che frequentate.

Peccato che vi faccia apparire completamente INCOMPETENTI, perche’ nel paese che mangia maiale per eccellenza, (e se lo dico io che vengo dall’ Emilia Romagna potete credermi:ne mangiano piu’ di noi), se c’e’ una cosa che troverete SEMPRE, OVUNQUE e anche quando non volete, sono le parti del maiale.

Come dovreste fare per dire qualcosa che semmai vi faccia sembrare UN MINIMO capaci di cucinare?

Potreste lamentarvi per qualcosa che manca DAVVERO.

Quale ingrediente della carbonara manca DAVVERO qui?

Quello che NON troverete MAI qui e’ il pecorino romano. Altro ingrediente fondamentale per la Carbonara. O lo comprate di importazione, e vi attaccate.

Ora, nel momento in cui mi dite che non trovate una carbonara decente perche’ “nella carbonara ci vuole il guanciale e loro non ce l’hanno”, quando invece lo hanno, io penso che SE AVESTE MAI PROVATO a farvi una carbonara qui avreste notato che la difficolta’ non consiste nel trovare il guanciale. Consiste nel trovare il pecorino romano.

Ah, si, giusto. Ma per fare questo dovreste imparare a fare la spesa da soli, cosa che in Italia faceva la mamma o la sorella o la moglie, insomma qualche povera schiava. Rullo di tamburi, suspence suspence, vi svelo un segreto: “il cibo non c’e’ solo nei supermercati. Esistono anche posti chiamati negozi. Incredibile, eh? “. Fare la spesa e “andare al supermercato” NON sono la stessa cosa.

Artusi dei miei coglioni, a questo non ci eravate ancora arrivati? Vi siete fermati al primo
capitolo del libro “La Carbonara in 12 lezioni?”.

Allora, piantatela di lamentarvi che non mangiate la carbonara perche’ non trovate il guanciale. Lo trovate ed e’ pure economico. Solo che semmai dovrete accontentarvi di qualche altro formaggio. Che e’ , semmai vogliate giocare ai piccoli Artusi, il veroproblema della Carbonara in Germania. Il resto si trova.

Ma andiamo avanti. Ok, vi manca tanto la Carbonara. Pero’, tutti quelli che conosco possono anche sopravvivere, diciamo, tre mesi senza carbonara. Ho fatto dei test molto intensi, e alcuni (~100%)) ce l’hanno fatta anche per un anno di fila. Com’e’ che vi manca cosi’ tanto la carbonara, che siete un coro funebre di lamenti per la carbonara persa?

Conversazione:

-Uriel: ok, diciamo pure che non sai farti una carbonara a casa. Ma puoi sopravvivere senza. Voglio dire, non e’ che in Italia tu mangiassi carbonara tutti I giorni.
-Mah, dici cosi’ perche’ sei del nord e al nord mangiate la plastica. Io a casa mia la mammuzza santa (che camminava sull’acqua e trasformava l’acqua in vino), mi faceva la carbonara tre giorni alla settimana, come minimo! Mica sono Tedesco, io!
-Uriel: ok, la tua aspettativa di vita finisce tra circa dieci minuti. Se hai mangiato cosi’ tutta la gioventu' , morirai per mancanza di cultura alimentare. Puoi per favore schiattare davanti all’altro numero civico, cosi’ la polizia non ci interroga?Avrei da fare.

Cioe’ no, non rompete le palle: in Italia NON mangiavate carbonara cosi’ spesso da accorgervi della sua mancanza se venite qui due mesi. Se mangiavate carbonara cosi’ spesso, la cultura alimentare manca , semmai, a voi.

Ma poi, voglio dire, ma di tutte le ricette che vi mancano dell‘ Italia, proprio la Carbonara vi manca?

Ho girato, come consulente, moltissime regioni d’Italia. Di paste strepitose ne ho viste ovunque.

Parliamo della pasta coi finocchietti ricci, o come la chiamano in Sicilia? Quella puo’ mancarti. Lo ammetto. La mangiavi tre volte all’anno, quando arrivavano sti finocchi ricci , e la preparazione non e’ semplice come sembra, I finocchietti selvatici qui non li trovi , e ammetto che una cosa del genere ti potrebbe mancare.

Sei campano e ti mancano I “crusicchi”, o come si chiamano? Va bene. Lo ammetto. Ci sta. Ti mancano I paccheri? Va bene. Capisco tutto. Mancano pure a me , e li ho provati che ero in Marina, ovvero tanti anni fa.

Io capisco tutto. Capisco il piemontese cui manca il bollito, capisco il torinese cui manca il salame di trippa, capisco il Milanese cui manca la Cassöla (noto piatto nel campo dei complessi perche’ si cucina SEMPRE dall’altra parte di Milano, ovunque siate) capisco la mancanza di QUALSIASI specialita’ locale, dalla torta di sarde di Licata fino al baccala’ alla vicentina, dal somarino in umido della bassa ferrarese, alla trippa alla fiorentina.

Ma non una cazzo di pasta alla Carbonara.

E’ un piatto dozzinale.Pacchiano. Volgare. Evoca I Fratelli Righeira se lo sacrificate alla luna piena. Lo fate in quindici minuti. Rozzo, concepito per cucinare senza una particolare abilita’ (lo so, occorrono un paio di accorgimenti e c’e’ chi la rovina e fa una frittata, ma questo non significa nulla) , un piatto cucinato con ingredienti da classe operaia (il guanciale NON e’ la parte piu’ pregiata del maiale!), al preciso scopo di riempire in fretta gente che poi sgobbava le fatiche di sisifo. E’ una porcheria concepita per essere cucinata in un cavolo di cantiere edile e mangiata da persone che hanno piu’ guanciale del maiale che mangiano.

Ma possibile mai che di tutte le ricette italiane, vi manchino solo amatriciana e carbonara? Conoscete solo quei due tipi di pasta? Cazzo, allora ci sono ristoranti tedeschi in cui mangerete MEGLIO di quanto mangiavate in Italia: se beccate un emigrato abbastanza vecchio, ci troverete almeno ricette che non trovate piu’ in Italia.

Tralasciamo poi il fatto che molti di voi chiamino “Lasagne” quello che al sud si chiama “Pasta al forno”. Mi spiace per voi, ma la “Pasta al forno”, che pure e’ buonissima, non e’ “Lasagne”. E se non distinguete la lasagna dalla pasta al forno, o siete del sud, o siete di Milano , o entrambe le cose, e comunque la “lasagna” e’ una cosa diversa. E se non le distinguete, non e‘ che poi mi sembrate Artusi perche‘ mi dite che „nella pasta alla carbonara ci vuole il Guanciale“.

Queste sono le stronzate velleitarie che mi fanno uscire di testa. L’italia puo’ anche essere il tempio del buon cibo, ma se non sapete cucinarvi una carbonara da soli e non sapete andare per negozi a fare spesa, casa vostra era un immondezzaio fatto cucina.

E le vellita’ non finiscono qui.

Gente che viene da Milano e mi dice „io rimpiango il clima italiano“.

Ok, ok. Alcuni li capisco. Vieni da Taormina. Sei qui e rimpiangi il clima di Taormina. Ci sta. Lo capisco. Ti comprendo. Anche io che non sono di Taormina rimpiango il clima di Taormina, vedi tu.

Ma se sei di Milano, tu qui non rimpiangi un cazzo di niente. Che cosa rimpiangi? Il fumo del diesel? La puzza di piscio e di merda di cane che hai sulle strade? Ma che rimpiangi, la nebbia e il cielo color piombo? Una metro buia e orribile che sembra disegnata da Vladimir Harkonnen? Quelle fogne a cielo aperto che chiami „Navigli“ e sono apprezzabili solo se di nome fai “zanzara”” e di cognome “Anofele”? Una stazione che sembra disegnata dal Mago Otelma in overdose di Piazzale Loreto?

E il mare. Vi manca il mare. A tutti. Anche ai valdostani.

Ok, ok. Sei sardo e ti manca il mare. Lo capisco. Sei sardo e ti manca il mare. Ci sta: non e’ un’isola per niente. Anche perche‘ andare in barca sui laghi non e‘ la stessa cosa. Lo so. L’acqua dolce ti tira giu‘. Quindi sei sardo, hai la barchetta ad Unterbacher See per hobby, ma ti manca lo stesso il mare di Sardegna. Ti capisco. Figurati.

Ma non un cazzo di veneto. Non ti puo’ mancare il mare di Jesolo. Non puo’. E’ una costa adriatica piatta, in acqua c’e’ meno vita che su Venere, se ti immergi con una maschera ti trovi con un fondale marrone in un’acqua marrone, il tutto decorato da alghe marroni. E mitili morti sul fondo. Ma allora immergiti ad Unterbacher See, almeno quando e’ calmo vedi qualcosa nell’acqua. Ok, e’ un lago, ma almeno vedi qualche carpa. VIVA. Non come a Jesolo.

E no, non mi dire “ma io conosco un punto che..” . No, non conosci un cazzo di punto che. E’ una zona ad alta densita’ balneare , tra una laguna ed un fiume come il Piave, in un “mare” come l’ Adriatico, dal lato occidentale, ovvero da quello con le coste melmose. E’ frutto di una bonifica, quindi di roba antica non ne trovi, lo scoglio piu’ vecchio e’ del 1920. Non e’ la Croazia. No, la terra ruota in una certa direzione,e questo influenza la forma delle spiagge. E tu sei dal lato sbagliato. Punto. NON-CONOSCI-UN-PUNTO per fare snorkelling a Jesolo. End of story.

Puoi anche essere bravo a venderla, la laguna, eh, e dire

L’area della laguna ha una superficie approssimativa di 125 ettari e, con le circostanti sponde argilloso sabbiose (dune costiere, dossi e pineta marittima), è popolata da una fauna ed una flora peculiari delle zone umide rivierasche.

Rimane un fondaccio fangoso, praticamente sterile e noioso. Detto anche “Laguna”.

Quindi, basta con queste velleita’. Non venite tutti da Ischia.

Quando sento queste cose mi viene il sangue alla testa.

MA torniamo al punto che mi rompe il cazzo: la cucina. Ovvero quando il maschio italiano realizza di non saper cucinare, e accusa il posto di non avere le materie prime.

Perche’ avete rovinato il nome della cucina italiana all’estero. Dico sul serio. Se parlate di cucina italiana all’estero, che cosa pensano gli stranieri? Pasta Carbonara, Pasta Amatriciana, Fettuccini Alfredo , Spaghetti Bolognese, e pizza.

Di tutte le ricette e di tutte le specialita’ italiane, sento nominare solo queste. Si, qualche raffinato ha i tortellini di Modena. E poi?

Il fatto e’ che in Italia si mangia bene, ma non tutti gli italiani mangiano bene. La stragrande maggioranza mangia malissimo.

E quando va all’estero, cerca di mangiare altrettanto male. Si ficca in ristoranti ove si mangia male quanto a casa loro, (tre ricette di pasta in croce piu‘ “fettina“ o salsiccia stufata in padella, e pasta al forno rinominata Lasagne la domenica), e se non trova le stesse porcherie si lamenta anche.

Ultima cosa: si, affittando casa avete scoperto il forno a microonde, e vi lamentate che le cose pero’ non si cuociono bene.

Vi svelo un segreto: “forno a microonde” contiene un grosso errore.

La parola “forno”. Il bollitore radio che usate non puo’ essere un “forno” per un semplice motivo: la gran parte delle onde viene assorbita da molecole di acqua, ovvero dal legame idrogeno-ossigeno. A che temperatura bolle l’acqua? Pura, a 100 gradi. Mescolata con qualche cosa, qualche grado in piu’. Ma non ci andate molto avanti per cucinare.

Se usate un bollitore radio, ovvero un “forno a microonde”, 250 gradi ve li sognate. A meno di non aggiungere un forno termico al bollitore radio, quello che avete e’ un bollitore radio.

Cosa significa “bollitore radio”? Significa, togliendo la parola “radio”, che dovete pensare alla roba che cuocete come “bollita a secco” e non come “cotta”. Certo, una volta evaporate TUTTA l’acqua, l’energia iniziera’ a squassare I grassi e gli zuccheri. A parte che spezzera’ molte molecole e mangerete molecole Harkonnen, siccome l’acqua e’ il 90% del cibo e I grassi pochi grammi, in genere in questa fase il cibo si carbonizza in pochi secondi. Un conto e’ buttare 700W su 180 grammi di acqua, un conto e’ buttarli su 25 grammi di grassi, che certo, arrivano anche a temperature piu’ alte, ma se bollono i grassi nel microonde e’ perche’ avete esaurito l’acqua, e tutto si carbonizza in dieci secondi.

Morale: il bollitore radio, AKA “forno a microonde”, serve a LESSARE il cibo senza usare molta acqua. Il cibo esce LESSATO. Ma e’ un “lessato a secco”. Ecco, se dovessi dare una definizione sensate di “forno a microonde”, lo chiamerei “radiolessatore a secco”.

Che cosa posso aspettarmi da un radiolessatore a secco?

Le patatine ovviamente non le cuoce. Ovvio. Quelle andrebbero fritte, e il radiolessatore a secco NON frigge: la temperatura e’ troppo bassa. Non puo’ cuocere bene la carne. Non puo’ farlo perche’ far bollire l’acqua dentro alla carne NON puo’ portarla alla temperatura giusta. La puo’ lessare, ma poiche’ non c’e’ acqua, non avrete I vantaggi del lesso.

Se volete cucinare la carne dentro un radiolessatore a secco, semplicemente riempite il contenitore di acqua, carote, sedano&co, e almeno fatevi un bollito col brodo. Il bollito riesce. Il lesso e’ l’unica cosa che riesce bene in un radiolessatore.

Allora, il radiolessatore a secco funziona benissimo per scaldare le cose messe in frigo, dato che appunto sinche’ c’e’ acqua c’e’ calore, ma NON puo’ davvero cucinare, a meno che… a meno che non ci facciate del gran lesso.

Per le cose che normalmente lessereste, il radiolessatore a secco e’ fantastico, a patto di aggiungere acqua nel contenitore. Il radiolessatore e’ perfetto per il lesso. Ma guarda.

Ma il radiolessatore a secco NON e’ buono per:

    -Cose che altrimenti friggereste.
    -Cose che altrimenti fareste alla griglia.
    -Cose che altrimenti cuocereste in padella a secco.
    -Cose che richiedano soffritti.
    -Cose che altrimenti cuocereste nel forno.
    -Cose che cuociono a temperatura tanto piu' alta di 100 gradi.

Ricapitoliamo: il forno a microonde , ovvero il radiolessatore a secco, puo’ fare bene SOLO una cosa al Vostro cibo: lessarlo senza acqua. Se aggiungete molta acqua, puo’ fare bene solo una cosa: lessare con acqua. Ovvero lessare normalmente.

Quindi, se avete affittato un appartamento qui, e ci avete trovato solo un fornello elettrico e un radiolessatore a secco, (aka forno a microonde), non significa che il fornello sia Satana e tutto si infili nel radiolessatore a secco: significa che, sforzandovi, potreste imparare ad usare il fornello elettrico.

Proprio cosi’.

Ok, mi sento meglio.

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