Deindustrializzazione della EU?

Deindustrializzazione della EU?
Deindustrializzazione della EU?

Ci sono libri che Rampini, fanatico sostenitore degli USA, non ha mai letto. Certo il titolo non e’ originale, perche’ “arte della guerra” di solito viene associato a Clausewitz, o a Lao Tze. Invece anche Machiavelli, oltre al famoso “Principe”, ha scritto un “arte della guerra”, che personalmente trovo piu’ completo perche’ oltre al raziocinio (molto Lulliano, o Cartesiano se preferite) , incorpora anche una certa dose di politica.

Indubbiamente tutti dicono che la politica c’entra qualcosa, spingendosi fino a dire “la guerra e’ la continuazione della guerra con altri mezzi”, ma poi tornano a parlare di guerra in senso tecnico. Il lavoro di Machiavelli invece include anche una corposa parte di politica, includendo anche le cause della guerra, e il “dopo”, ovvero la parte politica dell’occupante, nel caso ci sia espansione.

Una cosa molto interessante e’ quando dice “una guerra e’ una scatola che puo’ contenere anche dodici conflitti”. Dodici e’ un modo per dire “un numero comprensibile, ma superiore ad uno per dimensione, e a due per complessita’”.

E la guerra in Ukraina e’ un caso tipico: la guerra e’ tra Russia e Ukraina, ma in realta’ contiene molti conflitti. Uno dei quali e’ il conflitto tra Corporate USA e Industria europea. Un altro e’ l’inevitabile conflitto tra UE e qualsiasi nazione intenda essere una superpotenza , o si stia sforzando di diventarlo.


Cominciamo dall’ultimo, visto che il primo e’ incluso. Sappiamo tutti cosa sia la UE, ma non ci siamo chiesti ancora cosa significhi la UE, dal punto di vista delle superpotenze, o almeno dei paesi che si avviano ad esserlo (come la Cina) o che si sforzano di esserlo (come la Russia). 

Una superpotenza , o una potenza, si distingue dalle altre nazioni per la capacita’ di proiettare la sua volonta’, o la sua potenza (in tedesco esiste la parola “macht”, che e’ difficile da tradurre) sui paesi piu’ piccoli.

Un mondo gestito da potenze, o da superpotenze, e’ un mondo nel quale la strategia si consuma sul terreno dei paesi piu’ piccoli, che ricadono in aree di influenza. E se un paese cade nell’area di influenza di una potenza, fa quel che dice quella potenza.

E’ assolutamente ovvio, in questo senso, che non e’ previsto un concetto come UE. Che dei paesi piccoli si uniscano e smettano di obbedire alle potenze e’, da un certo punto di vista (quello delle potenze) la negazione stessa del concetto di potenza, o superpotenza.

Insomma: la UE non ha amici tra le potenze e le aspiranti tali. Per loro, e’ il MALE ASSOLUTO. Non possiamo aspettarci che USA,  Russia, Cina, ed altri siano altro che nemici mortali della EU, dal momento che per loro la EU e’ cio’ che NON deve MAI succedere, cioe’ che dei paesi piccoli si uniscano e resistano alla volonta’ della potenza.

Non esiste proprio il concetto. Se i paesi dell’america latina formassero una loro unione simile , in termini di integrazione, alla EU, o lo facessero paesi africani, (l’africa potrebbe ospitare due o tre di queste unioni, abbastanza omogenee) , o peggio in Asia, per USA, Russia e Cina sarebbero guai seri.

Illudersi che esista un “occidente” e’ assurdo. E’ assurdo perche’ USA ed EU sono , e possono solo essere, nemici naturali. E’ il concetto di EU che e’ la negazione assoluta di tutto quello che gli USA possono essere.

Se la EU diventasse un singolo paese, o una potenza, tutto sarebbe piu’ facile, perche’ si limiterebbe a sancire il principio di un mondo dominato da potenze, senza alcuna speranza di liberta’ da parte dei paesi piccoli.

La Russia, per esempio, non ha alcun problema ad interloquire e fare strategia con gli USA o con la Cina. L’esistenza di queste potenze fa parte di una visione antica e consolidata del mondo. 

Ma la UE e’ la contraddizione dell’idea di un mondo basato su potenze. 

Per Cina, Russia, USA, la UE e’ il male assoluto e va cancellata. Non possiamo aspettarci altro, e fingere di appartenere ad un “occidente” non meglio definito ed impossibile da definire e’ puramente illusorio. Una pia illusione, ma sempre un’illusione.

La UE non puo’ aspettarsi altro se non inimicizia dalle altre potenze, potenze in divenire o aspiranti tali. E andrebbero trattate come nemici naturali.

Ovviamente non e’ questo l’atteggiamento dei paesi che fanno parte della EU,  per ora. E dico “per ora” perche’, come diceva un mio collega greco, “ci sono lezioni che entrano in testa solo passando per il culo. Facendo male”.


La domanda “ma gli USA vogliono deindustrializzare la EU”, quindi, e’ ridondante. E’ ridondante perche’ gli USA vogliono ANNIENTARE la EU. La distruzione dell’industria e’ solo una delle cose in ballo, insieme alla distruzione del mercato unico, alla distruzione delle istituzioni, alla distruzione dei trattati.

E lo stesso vogliono Cina e Russia. Ed e’ ancora piu’ cruciale della dialettica che hanno tra loro, perche’ le potenze o superpotenze sono perfettamente attrezzate, anche psicologicamente, a trattare fra loro. Quello che non possono tollerare e’ che paesi piccoli si uniscano e si oppongano ai loro disegni.

Un esempio lampante e’ la guerra in Ukraina. Gli USA potrebbero chiuderla in due giorni.

E’ abbastanza chiaro che gli ukraini stiano usando l’artiglieria a lungo raggio come sostituto del supporto aereo. Quando sei sotto attacco e chiedi all’artiglieria di fare saturazione, certo, stai chiedendo supporto all’artiglieria. Ma se lo fai contro un nemico che si trova a 100Km di distanza, e vuoi arrivare ancora oltre, o se lo fai contro le sue infrastrutture, o lo fai per distruggere singoli carri armati,  stai usando l’artiglieria come sostituto povero del supporto aereo. Idem per la missilistica.

Ora, se usi missilistica e artiglieria come aereonautica dei poveri, e’ perche’ hai bisogno di supporto aereo. F-16, F-18, A-10, un numero attorno ai 200 in totale, chiuderebbero la guerra. Basterebbe annunciare la creazione di una base del genere, e la guerra sarebbe finita. Pochissimi A-10 possono spazzare via i battaglioni tattici russi in brevissimo tempo.

Ma non si fa. Perche’? Perche’ ovviamente la guerra deve durare abbastanza da rappresentare una crisi forte per la EU, e perche’ si vuole distruggere la EU prima che l’ukraina ci possa entrare. l’Ukraina ha enormi riserve di gas e petrolio, che non si sono mai usate perche’ non convenienti: il gas e il petrolio russo erano piu’ economici.

Ma ora come ora, se l’ Ukraina entrasse nella EU, sarebbe il nuovo fornitore di gas e petrolio. Idem per l’agricoltura: se l’ Ukraina entrasse nella EU, visti i volumi, per l’agricoltura USA la partita delle esportazioni si chiuderebbe.

E’ ovvio quindi che gli USA non daranno mai a Kiev quel che gli serve per finire la guerra: gli daranno quel che gli serve per continuarla. 

E non sarebbe nemmeno strano se anche la Russia, con un accordo sotterraneo, partecipasse a questo gioco: gli USA sono una potenza, i russi vogliono esserlo, per entrambi la EU e’ una bestemmia vivente.

Quando si costruisce un messaggio come quello della EU, un messaggio che invita paesi piccoli ad unirsi per essere indipendenti dalle potenze, e’ OVVIO che TUTTE le potenze sono da considerarsi NEMICI NATURALI.


Chiedersi se gli USA vogliano “deindustrializzare” la EU, quindi , e’ ridondante: gli USA vogliono DISTRUGGERE la EU, e potete stare tranquilli che, a questo argomento, sia Cina che Russia saranno disposti a fare il loro gioco, e a scambiarsi favori. (come quello di far durare anni ed anni la guerra in Ukraina).

Nessuna potenza puo’ tollerare l’idea che paesi piccoli si alleino per sottrarsi alle zone di influenza delle potenze. Di conseguenza, la UE deve partire dall’idea che gli USA vogliano distruggerla, e sia i cinesi che i russi, all’occorrenza, daranno volentieri una mano.

Credere in questa entita’ immaginaria detta “occidente”, e’ forse un modo per non dover formulare un pensiero che non piace alla politica anni ’80/90 che e’ oggi al potere. 

Ma , ripeto, ci sono lezioni che entrano in testa passando per il culo, e ci arrivano meglio se il processo e’ doloroso.

La guerra in Ukraina sara’, spero, la volta in cui a Bruxelles qualcuno capisce come stanno le cose. Di certo, Berlino ha capito.

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