DeepFake. La mutua distruzione e’ garantita.

DeepFake. La mutua distruzione e' garantita.

DeepFake. La mutua distruzione e' garantita.

Verso Marzo di quest’anno un deepfake sulla Sarti mi spinse a scrivere un articolo, che vedete qui: https://keinpfusch.net/deepfake/ . All’epoca si trattava di un video girato con un pessimo algoritmo che metteva la faccia della Sarti su una pornodiva che lo prendeva nel Q dal pelato di Brazzers.

Non so chi fosse la fortunata, onestamente, dal momento che con la storia della depilazione non riesci piu’ a riconoscere le donne dalla passera. Quando ero adolescente, riconoscere Moana da Cicciolina era possibile (e i maestri sapevano riconoscere Moana da Baby Pozzi) ma oggi non saprei dire chi abbia prestato il corpo.

Tuttavia, come scrissi nell’articolo quel fake era amatoriale, e si vedeva molto, perche’ la AI non aveva interpretato bene il “fish-eye” (un grandangolo) che si usa normalmente per ingrandire i genitali degli attori. Quindi la Sarti era uscita deforme. (a meno che non abbia deciso di diventare un navigatore della Gilda Spaziale).

Disclaimer: come feci quando fu violata la sua mail, non mettero’ qui il video in questione. Sono diventato femminista? No: si tratta di un maschilissimo senso dell’onore. Non eccitatevi troppo, voi bimbe.

Il mio articolo di Marzo si concludeva cosi’:

Bene. Perche’ adesso il “Paziente Zero” e’ arrivato. La guerra termonucleare totale, che puo’ garantire SOLO la mutua distruzione di tutti i giocatori, e’ iniziata. Abbiamo il “paziente zero”:

Shall we play a game?

Il “paziente zero” e’ Renzi. Adesso il video girera’ su internet, Renzi reagira’ dicendo che, ovviamente, non era lui ed era un Deep Fake, e tutti cominceranno a sapere che tale tecnologia esiste.

Il secondo passo sara’ il “negare, negare sempre”. Se prima dopo un’uscita poco intelligente il politico diceva “sono stato frainteso”, adesso dira’ “non l’ho mai detto”. Allora i giornalisti risponderanno “ma abbiamo il video” e il politico dira’ “e’ un deep fake”.

Quando un politico andra’ in TV , diciamo da Vespa, e ci fara’ una figura di merda, dovra’ solo dire che “e’ un deep fake”. Certo, Bruno Vespa potra’ insistere quanto vuole dicendo che il politico era davvero in studio, ma … non ha altre prove se non un video!

Forse chi pensava di fare un dispiacere a Renzi non ha capito che con questo video gli ha dato la chance di NEGARE di aver detto qualsiasi cosa abbia detto in passato, di ripudiare ogni intervista, benche’ registrata, in pratica ora puo’ riscrivere la propria storia.

Ma il problema non e’ Renzi: e’ successo a Renzi perche’ e’ il politico piu’ importante del momento, il simbolo che contiene piu’ informazione se volete metterla cosi’: il problema e’ che ora questo potere ce l’hanno tutti.

I coglioni di striscia la notizia si sono suicidati: alla fine di questa guerra il giornalismo non esistera’ piu’.

Avete disintegrato il concetto stesso di notizia, la cui veridicita’ sinora era certificata da una registrazione audio/video.

Cosi’ come ci abbiamo messo sei mesi a passare dal porno della Sarti a Renzi, che e’ il vero paziente zero (sparare sulla Sarti e’ troppo facile) , occorrera’ almeno un annetto perche’ questa tecnologia entri nella cultura popolare, secondo una mia stima personale. Non so quali saranno le guerre di propaganda combattute con queste armi, cosi’ come non sapevo che sarebbe stato Renzi il “paziente zero”, ma di una cosa sono certo.

Dopo la prima guerra di propaganda a base di Deep Fakes, le notizie >piu’ credibili che conosciamo< ce le trasmetteremo col passaparola davanti alla macchinetta del caffe’. E avremo solo quello.

Suvvia, poteva andarci peggio: potevamo combattere una guerra nucleare e la prossima l’avremmo combattuta con pietre e clave, invece stiamo per entrare in una guerra di propaganda che usa deep-fakes, e tutto quello che ci succede e’ che non avranno piu’ senso i telegiornali e i quotidiani.

Qual’e’ il limite massimo temporale? Le prossime elezioni italiane. Alle prossime elezioni, Salvini DEVE trovare il modo di vincere. Ha a disposizione uno strumento distruttivo. Morisi ha gia’ la sua boypussy tutta bagnata. Il giornale di Travaglio, che ha gia’ inventato “il cosciometro della Boschi”, diventera’ piu’ hard di Legalporno.com.

E’ assolutamente probabile che le prossime elezioni italiane segneranno la fine del concetto di “giornalismo”: sara’ una pioggia di deep fakes, che verranno smentiti spiegando alla gente cosa sono i deep fakes, ma poi i politici furboni ne approfitteranno per rimangiarsi le interviste riuscite male, e alla fine , nel caos, la popolazione perdera’ la nozione di “notizia”.

Ma il vero problema e’ : what’s next?

Cioe’, dovete chiedervi che genere di impatto abbia questo sui tribunali. Ove si usano abitualmente come “prova” dei video che sono di qualita’ cosi’ bassa da poter essere facilmente falsificati SENZA che una perizia possa decidere sulla loro veridicita’.

Senza la freccia, nessuno sarebe capace di dire chi diavolo sia quel tizio. E questa , per i tribunali italiani, e’ una “prova”.

Questo e’ il punto: in realta’, dalle telecamere per la videosorveglianza agli investigatori privati che portano “prove” dei tradimenti, la societa’ moderna sta facendo un uso GIUDIZIARIO smodato di prove fotografiche, audio e video.

Una volta che la conoscenza diffusa del concetto di “deep fake” sara’ consolidata nella cultura popolare, arriveranno gli avvocati. E demoliranno OGNI video con la stessa accusa.

Nel porno potete capire che si tratti di un deep fake perche’ il porno moderno e’ girato ad altissima risoluzione. Ma con immagini alla risoluzione dei “video di prova” della Polizia di stato, tali perizie sono impossibili.

Dopo la demolizione dei video come prova nel mondo dei mass media, prevedo un tempo di un anno, due anni, perche’ i tribunali non riescano piu’ a usare registrazioni come prova senza che gli avvocati chiedano una perizia. La perizia rispondera’ che non e’ possibile certificare la veridicita’ del video, e i processi diventeranno delle farse.

E siamo ancora nell’ipotesi fortunata, perche’ abbiamo anche la possibilita’ di produrre fakes da usare come alibi. Il tuo video dice che mi trovavo li’, ma guarda caso ho il filmato della festa di compleanno di Pippo, e il filmato (molto piu’ chiaro rispetto a quello penoso della Polizia) dice che invece ero alla festa.  Il giudice dovra’ scegliere tra un filmato illeggibile della polizia e uno chiarissimo dell’imputato alla festa di Pippo.

Immaginate cosa sarebbe successo se a Berlusconi fosse stata data la possibilita’ di dire che le intercettazioni erano state costruite ad arte usando una tecnica simile.

Avete iniziato una guerra che puo’ solo disintegrare tutti, imbecilli di Striscia. Vi siete fottuti con le vostre stesse mani. Lo “scoop” di cui vi siete nutriti, la convinzione che basta inviare un giornalista con la telecamera sul posto per “incastrare qualcuno” sta per collassare: ogni volta che attaccherete qualcuno mandando il gabibbo del caso sul posto, insieme ad una telecamera, verrete denunciati per aver fatto un deep fake. Ogni intervista “scomoda” si tradurra’ in una denuncia per aver creato un deep fake.

Una trovata geniale, davvero.

Non so cosa rimarra’ del giornalismo dopo che il deep fake emergera’ come protagonista nel teatro della propaganda politica.

Trovo pero’ difficile che gli attori di oggi abbiano ancora spazio.

 

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