De-accoppiamento e de-selezione.

Sto seguendo per divertimento -e perche’ gli indiani mi hanno regalato mezza giornata libera ignorando allarmi sull’energia elettrica sino alla fine del diesel- l’andamento delle elezioni locali sicule, e devo dire che mi sto divertendo un sacco. Avendo lavorato per qualche mese presso un petrolchimico (Gela) , ho una opinione piuttosto drastica di quella regione, ma specialmente mi sto divertendo a vedere come Grillo abbia definitivamente disaccoppiato lo strato elettorale da quello politico.

Una cosa per volta.
Normalmente la politica ha due fasi. Una elettorale, nella quale i partiti provano a ottenere voti. Sebbene inizialmente si parlasse di programmi , l’introduzione degli spin doctors e delle societa’ di consulenza sui massmedia hanno introdotto la massmedia-izzazione della campagna stessa. Sebbene abbiano partecipato in passato i politici, e in molti luoghi vi partecipino ancora, e’  abbastanza chiaro che in questa fase l’abilita’ del politico consista principalmente nel bucare lo schermo.

Potete avere le migliori idee politiche del mondo, ma se mandate Fassino in televisione, non ce la fara’ mai. In questa fase, cioe’, si richiede al politico di essere principalmente un uomo di spettacolo. Se osservate le elezioni americane, ove questo fenomeno e’ palese, notate subito che nella fase della campagna tutto verte sull’abilita’ di vincere dei duelli in TV. Ma se osserviamo che diamine di abilita’ serva per vincere questi duelli, nessuna di esse ha qualcosa a che vedere con la gestione di una nazione:
  1. Una componente polemica fortissima consiste nel saper rispondere a tono a qualsiasi cosa l’avversario dica, vero o falso. Questo non ha alcuna relazione con la possibilita’ di gestire tutte le questioni politiche. E’ semplicemente qualcosa che aiuta a convincere il pubblico a votarti.
  2. Una componente estetica predominante, che consiste nel saper calcare il palco, essere spigliati, sapere come sorridere, avere l’aspetto giusto, eccetera. Niente di tutto questo copre le tecnicita’ necessarie a mandare avanti un paese.
Adesso supponiamo di avere un tizio. Un tizio con un QI di 390. Che sia capace di mandare avanti una nazione come non mai. Che conosca ogni maledetto tecnicismo che serve. Che abbia tutte le competenze. Ma supponiamo che sembri un incrocio tra Fassino e la figlia di Fantozzi. Che cosa succede? Succede che non ha la piu’ pallida possibilita’ di governare.
D’altro canto, e’ possibile il contrario. E cioe’ che un imbonitore di professione , capacissimo di stare in TV, capacissimo di stare a contatto col pubblico, capace di vincere qualsiasi scontro verbale -diciamo un avvocato- possa vincere senza avere neanche di striscio le capacita’ per far politica.
Adesso possiamo quindi separare i due momenti. Il momento delle elezioni e’ quello in cui mettiamo il front-man a massacrare gli avversari sui media. Il momento del governo e’ quando mettiamo le persone preparate a formare il governo.
Questo fenomeno era sinora implicito. Tutti sapevamo che in realta’ le campagne elettorali siano piu’ media che sostanza , ma nessuno sinora era riuscito a realizzare la separazione completa fra media e governo, tra fase elettorale e fase di governo.
Nel lontano 1994, vidi il duello tra Achille Occhetto e Silvio Berlusconi in TV. Era un duello voluto dalla sinistra, che all’epoca si sentiva gia’ molto british, e voleva fare come fanno gli angli. Occhetto usci’ letteralmente distrutto dal confronto, per una ragione molto semplice: Berlusconi sapeva stare in TV molto meglio di lui, mentre Occhetto era cresciuto nei congressi del partito trinariciuto italiano. Berlusconi sorrideva mentre Occhetto ando’ in TV con due baffi che coprivano le espressioni della bocca (1), Berlusconi parlava con un linguaggio del corpo sofisticato mentre Occhetto sembrava un blocco di siberio.(2) Insomma, non ci fu partita.
Ora, facciamo un’ipotesi: che il PdS all’epoca avesse mandato, ad affontare Berlusconi, Roberto Benigni anziche’ Achille Occhetto. Insomma, un professionista dell’intrattenimento capace di prendere per il Q Berlusconi per tutto il tempo.(3) Probabilmente Berlusconi sarebbe uscito ridicolizzato dallo scontro.
Ora, voi direte che Benigni non sarebbe un buon presidente del consiglio, ma: non si suppone che lo sia. Come vedete dal caso di Grillo, e’ possibile operare una completa separazione tra il frontend elettorale e il backend del dopo-elezioni, senza per questo inficiare i risultati.
Non c’e’ bisogno di arrivare a specializzazioni cosi’ eclatanti, nel senso che non c’e’ bisogno di arrivare al punto in cui c’e’ Benigni contro Grillo. E’ relativamente facile, pero’, potenziare il portavoce sino a renderlo uno specialista della campagna, per poi mandare al governo i veri politici.
Questo e’ un ovvio effetto del potere che la stampa ha sulla politica, ovvero: nel momento in cui la stampa diventa la gran parte della politica, il risultato e’ che il politico si specializzera’. Tuttavia, in un momento di crisi, questo non puo’ succedere.
In un momento di vacche grasse, se il politico deve essere un frontman, non c’e’ problema: nessuno si aspetta risultati spettacolari. Le cose vanno bene. Cosi’ posso creare dei politici che sono 80% massmedia e 20% sostanza.
Ma in un momento di crisi, il politico deve ANCHE essere 80% sostanza, perche’ le persone hanno paura. Poiche’ non e’ possibile sperare di avere sempre a disposizione un bravo politico E un ottimo attore, ma occorrono entrambi perche’ sia la crisi che i massmedia rimangono incombenti,  l’unica cosa che possiamo fare, ed e’ la piu’ semplice, e’ separare le due figure in due persone diverse.
Nemmeno Beppe Grillo ha saputo sfruttare appieno questa cosa, a dire il vero. Facciamo una ipotesi per assurdo. Domani un noto economista di fama -non uno del signoraggio, uno che a davvero fama- si accoda a Grillo. Ogni tanto scrive delle cose, che Grillo poi rielabora e porta in piazza, in TV, ovunque.
A quel punto l’ M5S avrebbe i contenuti tecnici (4), e gli avversari si troverebbero in un incubo.
Se facessero scendere in piazza gli scoreggioni, tipo Bossi col Dio Po e tutto l’armamentario che serve per fare caciara e far scomparire i contenuti, si troverebbero di fronte un dominatore del palco come Grillo. E perderebbero. D’ltro canto, se anche mettessero in scena gente seria, si troverebbero… ancora Grillo, che citerebbe il suo personaggio serio, ma farebbe a pezzi i tecnici avversari.
La separazione funzionale tra il frontman elettorale e l squadra di governo e’ assolutamente un paradigma vincente. Non c’e’ storia. Se si riesce a realizzarla in maniera schematica quanto Grillo e -a differenza di Grillo- a riempire di contenuto politico il backend, il vecchio modo di concepire la politica e’ praticamente spacciato.
Anche se il movimento cinque stelle andasse in TV, e accettasse il confronto, che speranze avrebbe D’Alema in TV contro uno che lo prende per il culo ogni volta che parla? Per fortuna dei vecchi partiti Grillo non va in TV  , perche’ se lo facesse non avrebbero speranza di sopravvivere i primi dieci minuti. Dovrebbero mandargli contro Benigni, o Guzzanti, per sopravvivere.
L’altro argomento e’ la Sicilia. Ne parlo perche’ e’ il futuro dell’intera Italia, quindi e’ meglio che siate pronti.
Ho precise opinioni a riguardo avendoci dovuto vivere , e possiamo riassumerle cosi’:
Non va per niente bene, ma se un singolo individuo non e’ d’accordo, puo’ solo andarsene. Anzi, se soltanto offre il sospetto che sia una persona che non e’ d’accordo, faranno in modo da rendergli la vita cosi’ sgradevole da farlo andar via.
Quando dico “non e’ d’accordo” intendo dire che magari e’ uno che e’ diverso dalla massa locale, perche’ era il primo della classe, o perche’ ha idee migliori su come migliorare le cose, o perche’ odia il peso sociale enorme che le masse di ignoranti hanno sulla societa’ locale. Gli ignoranti ci sono ovunque, ma in Sicilia si afferma una mentalita’ per la quale se lui e’ ignorante , o incapace, o stupido, e’ compito di chi e’ migliore di lui risolvere OGNI problema che l’ignoranya, o l’incapacita’, o la stupidita’, possano causare.
E’ una condizione, cioe’, in cui se voi arrivate puntuali e prendete il treno, e il treno parte puntuale, e qualcuno resta a terra, e’ colpa vostra che siete arrivati puntuali. Se tutti arrivassero in ritardo, invece, il treno prenderebbe l’abitudine di partire in ritardo.
Avete presente quando c’era uno sciopero e chi andava a lavorare era insultato come crumiro? Ecco, in Sicilia chiunque voglia fare bene qualsiasi cosa, viene insultato da chi la vuole far male, perche’ la logica locale e’ che se tutti lavorano male, prima o poi quello diventera’ lo standard. E quindi se cerchi di lavorare meglio sei TU che vuoi costringere tutti a lavorare meglio, e verrai accusato di avere disprezzo  verso chi lavora peggio.
Insomma, tu sei il malvagio che, PRETENDENDO che il treno parta in orario, vuoi lasciare a terra quei poveretti che facevano cosi’ fatica a scendere dal letto.
Se non sopporti tutto questo, cosa puoi fare?
O ti abitui, ovvero diventi parte di quel sistema -alla lunga le abitudini formano- oppure te ne vai.
Ecco, immaginate di effettuare una deselezione fatta cosi’. Immaginate che di volta in volta questa massa costringa ad andarsene il 2-3% che non accetta di vivere cosi’. Dopo 100 anni di emigrazione, che genere di popolazione avremo selezionato?
Nei canili si selezionano i cani migliori e si sopprimono gli altri. Ma supponiamo che esista il canile B, ove si gettino sempre i peggiori e gli si permetta di moltiplicarsi. Alcuni di voi diranno che ogni tanto qualche cane fantastico nascera’ ancora, che non tutto e’ genetica, ma il problema e’: come ci aspettiamo che proceda la popolazione del canile B?
Volete sapere come? Si ottiene un posto che a volte -per puro caso- partorisce qualche eccezione positiva, che viene immediatamente costretta ad andarsene dalla popolazione locale, che rimane fatta da focomelici.
Il risultato di 100 anni di deselezione di questo tipo e’ che risulta persino inutile tentare di spiegare alcune cose ai locali. Sul serio: oppongono sempre la stessa frase, “qui e’ cosi'”. Per ricordare che se non ti va bene te ne puoi sempre andare, ma se stai li’ devi rassegnarti. E alla fine, tutto e’ solo mutismo e rassegnazione. Ovvero codardia.
Questo e’ l’effetto preciso di una continua opera di emigrazione, che non e’ stata semplicemente dovuta alla fame o alle condizioni economiche. Bisogna iniziare a capire che moltissimi tra quelli emigrati via dalla Sicilia non fuggivano (solo) dalla fame o dalla mancanza di lavoro, ma anche e specialmente venivano ESPULSI socialmente, come un corpo estraneo , dalla societa’ sicula stessa.
Se intendete lavorare meglio che potete per ottenere piu’ che potete, in Sicilia siete benvenuti quanto un asteroide. Sebbene tutti dicano di essere per il cambiamento e vi diano ragione, all’atto pratico trasformeranno la vostra vita in un inferno. Come sarebbe che il treno deve partire IN ORARIO? E a quelli che arrivano tardi NON CI PENSI?  Se soltanto osate affermare che chi non lavora non mangia siete una specie di criminali nazisti. Come sarebbe a dire che le leggi si rispettano? E ai poveri delinquenti non ci pensi? Come sarebbe a dire che chi non studia viene bocciato? E ai poveri ignoranti non ci pensi? E cosi’ via.
Beh, il punto e’ questo: dopo 100 anni di deselezione genetica e culturale, effettuata mediante emigrazione, non c’e’ la piu’ pallida speranza che possa cambiare qualcosa. Il problema non e’ se vogliono o se non vogliono. Il problema e’ se ne siano capaci. E con le risorse umane deselezionate che hanno, non possono. Semplicemente.
Non possono produrre una classe politica decente perche’ i decenti se ne sono andati tutti da anni. E non per via delle condizioni materiali: spesso sono stati letteralmente espulsi dalla societa’ locale, ermarginati lentamente, circondati da un muro di irrisione, l’irrisione con cui la massa di ignoranti guarda sempre il primo della classe. Non possono produrre un sistema efficiente perche’ non ci sono piu’ le risorse umane.
Se ancora tra l’immondizia genetica rimasta nasce qualche mutante che e’ migliore degli altri, potete stare tranquilli che verra’ spinto -e dovreste vedere quanto crudeli ed insopportabili siano , quando spingono- ad andarsene.
Ovviamente, mano a mano che la deselezione genetica procedeva, le cose andavano sempre un pochino peggio. Qualcosa che prima andava poi smetteva, qualcosa che andava bene poi iniziava ad andare peggio, ovviamente non si poteva migliorare niente perche’ si era troppo cattivi con il peggio, e cosi’, anno dopo anno, si e’ arrivati l default totale. Default che, essendo principalmente genetico , non ha alcuna speranza di essere colmato.
Di fatto questa deselezione ha prodotto un Homo Siculus che ha un DNA deselezionato da un secolo o piu’ di immigrazione degli elementi migliori. Chi resta li’, per quante narcisistiche velleita’ coltivi, ormai non puo’ sperare in nient’altro che quel posto. E’ come se il canile, oltre a vendere sempre tutti gli elementi migliori senza mai tenere una coppia di fattori, avesse per anni ed anni continuato a vendere qualsiasi cosa decente apparisse per caso tra l’immondizia genetica rimasta. I cani rimasti sarebbero, essenzialmente, cosi’ incredibilimente malati, deformi, storpi che non sarebbe piu’ possibile riconoscere la razza originale.
Se poi ci aggiungiamo che in quel canile un cane che nascesse decente sarebbe stato costretto a fuggire, se anche il padrone non l’avesse venduto, il quadro e’ completo.
Il processo di impoverimento delle risorse umane nelle zone sottoposte ad immigrazione e’ assolutamente evidente in ogni momento della vita sociale locale. L’individuo locale vive credendo che la modernita’ consista nell’ultima moda, coltivando un narcisismo malato che lo vede al centro dell’universo, pensando che l’astuzia sia una forma di intelligenza,  e una malcelata invidia per cui chiunque faccia di piu’ in fondo gli ha rubato qualcosa o deve essere comunque la causa esterna di quanto succede. Non per nulla credono che mediante il separatismo potranno risolvere chissa’ cosa.
Perche’ dico che e’ il destino dell’ Italia? Perche’ nei miei ricordi della Sicilia di 10 anni fa ci vedo la stessa strada che ha preso l’Italia. Se prima il capitale umano arrivava verso il nord, oggi fugge dall’ Italia. E piano piano, i rimasti iniziano  a fare gli stessi discorsi.
Sia chiaro: se io appartenessi ad una popolazione deselezionata geneticamente dall’emigrazione, anche io penserei probabilmente che essere stupidi , o ignoranti, non possa essere una colpa. Che colpa ne ha un individuo se tutti quelli che avevano un QI superiore a 60 se ne sono andati e i suoi genitori hanno il pool genetico che hanno? Cosi’ probabilmente in qualsiasi popolazione di impoverisca geneticamente si finisce col pensare che non puoi fare agli ignoranti una colpa di essere ignoranti, e che pretendere che il treno parta in orario e’ una forma di crudele disprezzo verso chi , povero spastico, non riuscira’ mai a prenderlo in orario.
Quindi non mi meraviglia il fatto di assistere, in ogni parte dell’ Italia, alla meridionalizzazione del paese. Essa non e’ dovuta, come diceva la Lega, all’arrivo dei meridionali, ma semplicemente alla PARTENZA degli individui piu’ dotati.
Quella che si chiama “fuga di cervelli” e’ solo la punta estrema dell’emigrazione del DNA migliore. Inizialmente i fattori sono solo economici, e cioe’ il DNA migliore va laddove trova condizioni economiche migliori, ma questo non vieta che ad andarsene sia anche una bella quantita’ di merda. Tuttavia, col tempo i rimasti iniziano ad essere isolati, puniti per essere piu’ bravi della media, piu’ onesti della media o piu’ efficaci della media. E da quel momento, emigrano SOLO quelli migliori della media.
Da quel momento in poi, la strada e’ aperta. Non c’e’ alcun modo di fermare il processo: mano a mano che passano gli anni, quelli che vorrebbero migliorare le cose sono continuamente vessati, ridotti alla solitudine, derisi , isolati, costretti ad andarsene. Dall’altro lato, sia il sistema sociale che quello economico diventano meno competitivi, e i luoghi di emigrazione, che godono di migliori risorse, iniziano a vincere sempre.
Nel lungo termine, questo produce uno sbilanciamento abnorme : i luoghi migliori , siano classi sociali , settori lavorativi o semplicemente nazioni, attirano sempre piu’ gli elementi migliori. Ma la cosa incredibile e’ che non soltanto alcuni luoghi attirano i migliori: essi vengono RESPINTI dal luogo di origine.
Se anche fallisse il processo che ATTIRA gli elementi migliori in alcune aree sociali, geografiche od economiche, ad esso si aggiunge immediatamente il fatto che con inesorabile precisione funziona bene il processo che ESILIA da alcuni posti lo stesso pool.
Sarebbe possibile per i “cervelli italiani” resistere alle offerte all’estero? Sicuramente. Se trovassero posto in Italia, di sicuro. Ma non lo e’ perche’ contemporaneamente l’Italia ESILIA queste persone.
Cosi’, il collasso siculo, e con esso il collasso italiano, e’ semplicemente uno degli effetti dell’ impoverimento selettivo del pool genetico , effettuato cacciando via sempre e solo un certo tipo di persone.
Qualcuno mi dira’ che credo nell’eugenetica, o che io stia facendo discorsi nazisti. Ma la verita’ e’ che se e’ possibile selezionare una nuova razza di cani usando esattamente il meccanismo che sta dietro all’emigrazione, cioe’ selezionando sistematicamente da un recinto B e mettendo i promossi nel recinto A, e ci si mettono solo 4-5 generazioni, lo scienziato che non si ponga il problema degli effetti genetici delle emigrazioni umane sulle popolazioni di partenza e’ solo un IPOCRITA.
E l’ipocrisia non ha mai risolto un problema.

Ci sono soluzioni a questo? No, non nel breve periodo. Credo che il peggioramento del genoma originale impieghera’ anni ad essere riparato. L’unica cosa che potrebbe succedere e’ un evento che modifichi l’ambiente, rendendo quel genoma il piu’ adatto a sopravvivere.

Ma non riesco ad immaginare un ambiente del genere. E per certi versi, non voglio nemmeno .

Uriel
(1) Errore da dilettante.
(2) Materiale che non esiste, ma se esistesse sarebbe ideale per una statua gelata , nella Siberia che sta a  -42 gradi.
(3) Anche il dibattito in TV degli USA resistera’ fino al primo contendente che non si mettera’ a prendere per i fondelli l’altro. Dopodiche’ i candidati rifiuteranno e l’usanza terminera’.
(4) Continuano a dire che hanno un programma e ti danno il link. Funziona solo se non avete la pazienza di scaricarlo e leggerlo. Se andate a leggere il programma ci trovate solo fuffa.

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