Sulla UE, il tedesco ritiene sia una unione di stati. “Unione di stati” significa che non e’, e non si suppone essere ne’ diventare, una unica nazione o un singolo stato. Fermo rimanendo che i tedeschi non considerano l’economia come una peculiarita’, e quindi considerano parzialmente condivisibile la governance, nessun tedesco pensa all’europa come ad una cosa che decide circa questioni strettamente nazionali. Qualcuno in Italia o altrove pensa che l’ Europa sia l’embrione di uno stato unico, che si debba comportare come tale o altro: per i tedeschi e’ un mercato unificato, nel quale le nazioni sono ancora sovrane, e libere di dire “si” o “no”.
Esistono anche i piu’ europeisti, tipicamente SPD, che vorrebbero che la governance europea fosse piu’ forte, ma questo e’ dovuto al fatto che essendo SPD normalmente all’opposizione del governo, il cavallo di battaglia contro CDU e liberali e’ “piu’ europa”. Ovviamente, se qualcuno e’ al governo, per indebolirlo si tira di mezzo un altro governo. Sfortunatamente, quando Schröder era al governo , i parametri europei furono sfondati, quindi e’ una dialettica debile. Come SPD.
I meno europeisti, o meglio “quelli meno europeisti di SPD”, normalmente CDU e CSU pensano che l’europa sia un mercato comune organizzato dagli stati. Niente piu’ e niente meno. Lo dicono con parole diverse, ma il succo e’ questo.
La crisi e il ruolo della Merkel.
I tedeschi hanno visto nascere la crisi del debito dai mercati anglosassoni e dai paesi del mediterraneo. Hanno visto l’europa brancolare nel buio per quasi due anni, sino a quando – all’ultimo minuto, ma la Merkel e’ la regina della dilatazione dei tempi dello scontro – la Merkel ha dovuto intervenire per salvare tutti dal disastro.Per il tedesco stava andando tutto in merda mentre Berlusconi parlava di ristoranti pieni, Cameron rideva malignio a guardare tutto andare in malora, Sarkozy non faceva nulla , Obama implorava l’europa di fare qualcosa, ed i burocrati di Bruxelles non cavavano ragno dal buco. E la Merkel ha dovuto intervenire facendo qualcosa che non si suppone facesse, ovvero badare agli interessi altrui, insieme a Sarkozy e Monti.
Questa e’, piu’ o meno, a seconda della persona con cui parlate, la visione che ha l’elettore. Questa figura della Merkel che alla fine e’ costretta a prendere in mano le redini di tutto e fare il lavoro dei burocrati di Bruxelles e’ circa il motivo della sua popolarita’, e ha dato ai tedeschi una impressione di competenza e leadership, cosi’ la cancelliera e’ in testa nei sondaggi. Il fatto che le economie europee stiano lentamente migliorando le da’ una spinta in piu’, visto che neanche Steinbrüch osa attaccarla su questo fronte, e si limita a borbottare di “solidarieta’ “, ben sapendo che se scendesse troppo nel merito dovrebbe dire che i soldi dei tedeschi vadano dati ad altri paesi, e questo lo annienterebbe.
Sia chiaro, dico “i tedeschi” indicando un sentore generale sulla popolazione, so benissimo che avete un amico Hans(1) che non la pensa cosi’. Quello che dico pero’ rispecchia i sondaggi preelettorali, quindi nun me rompete.
Che cosa vogliono i tedeschi dal loro governo? Esistono essenzialmente due fazioni. I lander ricchi vogliono che lo stato sociale si occupi piu’ di famiglia. La famiglia media nelle zone ricche e’ formata da un singolo reddito piuttosto alto e da una donna che non lavora o fa un part-time, per cui si tratta di aumentare le agevolazioni fiscali (il sistema delle LohnSteuerKlasse, che stravolge l’imponibile se avete famiglia, siete single, siete i soli a lavorare o altro) e di aumentare i benefit. Non per nulla dal primo agosto 2013 tutti hanno diritto all’asilo nido statale (gratis a tempo pieno, solo il pranzo si paga , qui in NRW ~2 euro al giorno) sin dal primo anno, mentre prima era garantito per tutti solo dal terzo anno. Vogliono che si alzi il Kindergeld (un assegno di ~200 euro al mese a figlio, da 0 a 18 anni, ~450/mese per il primo anno) , le esenzioni fiscali sulle spese per i figli, etc etc. La richiesta che fanno alla CDU e’ una tipica richiesta SOCIALE, e va alla CDU anziche’ ad SPD perche’ SPD ha una idea particolare di “ultimi”, che non comprende le famiglie. Schröder infatti ha colpito molto le famiglie demolendo alcuni capisaldi del reddito familiare precedente, per ottenere un sistema piu’ “flessibile”.
La SPD si trova stiracchiata tra due estremi. Onde non perdere voti verso Die Linke deve definire i soggetti del welfare come single, ragazze madri, stranieri, handicappati, alcoolizzati, pensionati che non hanno mai lavorato, indigenti. Per questa paradossale ragione, SPD ha un’idea di welfare che somiglia molto alla carita’ dei cattolici, e quindi ci si aspetterebbe dalla CDU, e meno orientata ai lavoratori, come invece ci si aspetterebbe da SPD.
Per prendere voti dal centro (I liberaldemocratici: CDU e’ di destra, non di centrodresta) SPD si sforza di fare il partito “riformista”, aborrendo cosi’ ufficialmente Die Linke, e usando l’ala “schröederiana” per fingere di essere liberalsociali. Qualsiasi cosa significhi. Ma i liberali sono contro i sussidi e per la conservazione del patrimonio e l’abbassamento delle tasse.
SPD si trova in una situazione ove non gli e’ permesso fare troppo la sinistra per non risponderne a La Fontaine e alla sua Linke, ma per non perdere voti verso il centro liberaldemocratico deve anche fare il “riformista”, ovvero l’ideologia che dice tutto ed il contrario di tutto. In definitiva, ha perso molta della sua identita’. Deve inoltre battagliare coi verdi sui temi dell’ecologia, e coi Pirati sui temi del digitale. Nessuno dei “nuovi” temi emergenti e attraenti per i giovani, cioe’, e’ rappresentato con chiarezza DENTRO SPD.
Sulle tasse, la Merkel ha in mente un aggiustamento verso le famiglie che mantenga invariata la pressione ma avvantaggi chi ha famiglia, mentre SPD intende aumentare le tasse ai ricchi per accrescere il welfare ai poveri. C’e’ da dire che dopo la digitalizzazione completa , finita nel 2013, del Finanzamt e di tutta la PA, sfuggire al fisco e’ piu’ difficile ogni anno che passa.
Detto questo, la seconda fazione e’ quella di Steinbrück, che di solito viene dai lander poveri o dalle citta’ piu’ chic, e appoggia la politica di Schroeder.
La proporzione di voti , secondo i sondaggi, e’ di CDU attorno al 40% e di SPD attorno al 25%. Gli altri partiti , cioe’ Verdi e Die Linke sono un disturbo per SPD, e i liberali (in forte calo per via della carente leaderhip) sono un problema minore per la Merkel. Ma attenzione: sono un problema minore IMPORTANTE.
Perche’? Perche’ essenzialmente la Merkel vincera’ ma la struttura dei parlamenti tedeschi e’ tale che non potra’ governare da sola. Esistono DUE possibili candidati per una GroßeKoalition : SPD e liberaldemocratici (che sono attualmente alleati della Merkel).
Sono quindi possibili due scenari: un governo con FDP o un governo con SPD.
Queste elezioni, quindi, non decidono SE la Merkel governera’ ancora, ma decidono CON CHI la Merkel governera’.
Immaginate una situazione ideologica simile all’italia della Prima Repubblica, con una DC egemone, un PCI al 5%, i socialisti al 25%, i liberali al 5-6%, MSI all’ 1%, i verdi al 12%. Coi giudici che rispondono all’esecutivo e due parlamenti che raramente hanno la stessa maggioranza.
Detto questo, e’ chiaro che i partiti DEVONO competere, tuttavia non possono davvero scontrarsi, pena l’ingovernabilita’. Il messaggio che la Merkel era chiamata a dare in TV era “io governo, sono quella che governa, so governare e per questo governero’ ancora, e ho dimostrato di saperlo fare bene”. Steinbrück doveva dire “noi la pensiamo diversamente da lei, pensiamo che si poteva governare meglio, ma suvvia, guardate che bel faccino che ha: perche’ non farci un governo di GroßeKoalition insieme? Non fa mica puzza”.
Detto questo, l’effetto diciamo “trasparente” del “Duello” televisivo si spiega bene: in ultima analisi i due devono distinguersi, ma senza litigare in modo da lasciarsi aperte le porte per allearsi in seguito.
La trasmissione ha lasciato , credo, il 100% dei tedeschi della loro opinione. Credo che se vogliamo definirlo “dibattito”, allora il film della TOmmasi era un film porno. I due candidati avevano pochissimo tempo per rispondere, col che a mio avviso potevano duellare su Twitter e facevano prima. Steinbrück, che deve dire quel che vuole Schulz, (un pochino come Bersani con D’Alema, solo che Schulz e’ un Dobermann mentre d’Alema e’ un bassotto sui trampoli) ovviamente si doveva sforzare di non usare la sua migliore “diplomazia”, che onestamente e’ peggiore della mia (e ho detto tutto), mentre la Merkel ha approfittato del suo modo di parlare, che e’ straordinariamente lineare e chiaro. Il suo modo di parlare e’ come direbbe un inglese “crystal clear” : se volete imparare un buon tedesco, ascoltate i suoi comizi. Le sue parole sono chiare persino con il coacervo pazzesco di suoni di questa lingua , staccate, e il fraseggio e’ lineare , in una lingua che puo’ dare le vertigini ad un maestro Jedi verdastro di nostra conoscenza.
Di conseguenza esistono diciamo tre possibilita’, a seconda di oscillazioni dai pronostici:
- La Merkel riesce a governare da sola almeno per il periodo della IdealPolitik, per poi finire con un periodo di RealPolitik.(3)
- La Merkel deve governare coi liberaldemocratici, come sta facendo ora.
- La Merkel deve governare coi socialisti, come in passato.
Il guaio e’ che i soldi del welfare non possono venire trasferiti tra stati, per cui quello che hanno in mente alla SPD e’ di poterli detrarre dal computo dei soldi del bilancio europeo. Essendo la Germania il piu’ grosso contributore, questo significherebbe che una fetta consistente dei soldi rimarrebbe a casa nelle nazioni fortemente contribuenti (Germania, Francia, Italia, UK) e di fatto costringerebbe i 28 a decidere se avere un welfare(2) o andarsene e comunque permetterebbe a molti soldi dei grandi contribuenti di tornare a casa sotto forma di welfare stesso. Voi direte: tipo cosa?
In totale, non credo che ci sia UN solo tedesco che abbia cambiato opinione per quel dibattito.