Culture.

Sto seguendo l’andamento della crisi, e mi diverte molto vedere come i singoli protagonisti siano in qualche modo prevedibili a partire dalle loro cultura di base, cioe’ in base alla loro cultura nazionale. Ho visto che Obama ha saltato il meeting del G-20, preferendo un gelido meeting con la vittoriosa Merkel, la quale ha confermato che continua la cura sulla Grecia, e che non cambiera’ la sua politica come vuole Obama.

Obama dal suo punto sa che si avvicina l’estate, durante la SUA campagna elettorale, e l’ Euro e’ ancora li’ al suo posto. Tutti gli enti della sua preziosa borsa che hanno scommesso sulla scomparsa dell’ Euro stanno per perdere la scommessa, che si chiude con l’estate -momento in cui i mercati lavorano tradizionalmente con meno liquidita’ e si tirano i bilanci.

Il governo USA vede avvicinarsi l’estate con terrore, perche’ difficilmente coi tempi della politica avverra’ qualcosa di eclatante in Grecia (anche se potrebbero tentare qualcosa di clamoroso in Spagna o Portogallo o Italia) nei prossimi due mesi. Una cosa che, come fece l’ 11 settembre, fece dimenticare al mondo lo scoppio della bolla di Clinton, che fu attribuita per intero al crollo di due condomini di Manhattan.(1)

Poiche’ sembra che in Europa non cambiera’ nulla, e non ci saranno particolari misure per rilanciare i consumi di prodotti sinoamericani(2), il problema di Obama e di non trovarsi un crack di borsa ad Agosto, senza nessuno cui dare la colpa.

Del resto, avevano completamente sbagliato i conti gli speculatori americani, circa le elezioni elleniche. Essi presumevano che il greco fosse un maiale senza alcuna coscienza se non lo stomaco, quale e’ l’elettore americano. E presumevano che avrebbe votato per qualsiasi chimera proponesse loro la soluzione che lo allontana dalla medicina piu’ amara del momento.

Sia chiaro, chi scommetteva che i greci avrebbero votato per tornare alla dracma ha semplicemente dato per scontato che i greci si sarebbero comportati come avrebbero fatto gli americani, che seguono sempre e comunque lo stomaco, lo sloagan piu’ impressionante e la convenienza immediata. Per qualche misterioso motivo -legato piu’ alla composizione del PIL procapite greco- i greci hanno votato optando per una strada che sicuramente richiede sacrifici, anziche’ sceglierne una che portava all’ignoto, ove un abile politico poteva illuderli di non dover fare sacrifici.

Questo e’ il primo punto di vista culturale, ovvero qualcuno ha fatto previsioni basandosi su un modello di cultura locale completamente sbagliato.

Il secondo modello culturale al lavoro e’ quello della Merkel. Mi riesce piu’ facile capirlo mano a mano che conosco tedeschi. Perche’ i greci hanno fatto una cosa sbagliatissima per la morale tedesca, ovvero falsificare bilanci. E’ vero che dall’altra parte sapevano tutti, ma questo non solleva l’immagine dei greci agli occhi dell’opinione pubblica. Ovvero, semplicemente dei criminali.

La cosa che e’ difficile capire e’ che non e’ sicuramente vero che ogni tedesco sia onesto, tuttavia essi hanno una pessima opinione dei disonesti. Il tedesco taxpayer, cioe’ quello onesto, pensa semplicemente che i greci abbiano commesso un crimine nel falsificare i bilanci, e ogni cosa accade di male come conseguenza sia semplicemente una meritata punizione per il crimine commesso.

Cosi’, se per la Spagna si e’ offerto un aiuto molto meno pesante, e probabilmente lo stesso vale per il Portogallo o in futuro per altri paesi , se hai falsificato i bilanci non c’e’ alcuna pieta’ per te. Sei un criminale di merda. Nessuno avra’ mai il sospetto di essere troppo duro , perche’ essere duri coi criminali va benissimo.

Un secondo punto della cultura viene -secondo me- dall’esperienza secondo cui il cittadino paga per il suo governo. Hitler fa il cazzone, e tutta la Germania finisce in briciole. Nessuno distingue i nazisti dagli altri: se il tuo governo si caccia nei guai , finisci sotto le bombe anche tu come cittadino. Ti conviene pensare bene a quel che fai, quando voti, perche’ pagherai tu di tasca tua. Personalmente attribuisco questo alla lezione della IIWW, perche’ anche quelli che non avevano preso posizione, cioe’ quelli che lasciavano fare e si giravano dall’altra parte, alla fine si sono beccati la loro dose di bombe , guerra e fame. Diciamo che oggi e’ abbastanza chiaro per loro che se voti un governo del cazzo poi come CITTADINO ne rispondi col TUO portafogli, quando non con la tua esistenza.

Quindi, nessuno pensera’ che sia sbagliato se un popolo intero finisce in miseria o alla fame perche’ il suo governo ha fatto la cazzata di falsificare i bilanci: se i tedeschi bruciano a Dresta per colpa di Hitler, i greci potranno ben fare la fame per colpa di Papadopoulos.

Cosi’, chi si illudeva delle “aperture” tedesche era un sognatore. La Merkel ha detto di no, e tale rimarra’ la sua posizione, graditissima al suo elettorato. Non un soldo per i criminali che falsificano bilanci. (almeno non ufficialmente: la crisi greca comunque e’ costata).

Ma il punto che distingue davvero la cultura tedesca dal resto del continente e’ quello che qualcuno ha insegnato loro a furia di bombe , ferro e fuoco durante la seconda guerra mondiale: se mandi al potere un coglione, o permetti che ci vada, poi paghi di tasca tua, e forse anche con la vita.

Questo punto e’ diventato chiaro ai tedeschi, al punto che se parlate dei bombardamenti alleati molti dicono che sono stati durissimi, ma  dopo aver scatenato una guerra che cavolo ci vuoi fare? E’ ovvio che poi ne paghi il prezzo.

Questa piccola clausola non viene normalmente capita (3) dalla popolazione di paesi che non si sono beccati una nazione rasa al suolo, i quali continuano a pretendere che il destino dei cittadini sia separato da quello dei governi.

Sento dire da italiani:

e i greci che colpa ne hanno se i loro governi sono stati delle merde disoneste in passato?

Il problema e’ che per quanto si sia fatta studiare la storia nelle scuole italiane, si e’ sempre voluto nascondere il messaggio chiaro della storia stessa, ovvero che IL POPOLO PAGA SEMPRE IL CONTO. I sovietici hanno pagato il conto del comunismo, a prescindere dal fatto che molti ci siano nati dentro e non abbiano mai avuto scelta.

La democrazia si differenzia dagli altri sistemi non perche’ non paghi il conto o perche’ ne paghi di meno, ma perche’ consente al popolo di scegliere se mangiare o meno, e cosa mangiare. Ma questa e’ l’ UNICA differenza tra la democrazia ed ogni altro governo, e NON CAMBIA NULLA CIRCA UN FATTO.

IL POPOLO PAGA SEMPRE IL CONTO DEL PROPRIO GOVERNO. Colpevole o meno corresponsabile o meno , complice od oppositore , il conto arriva SEMPRE ed arriva SEMPRE al popolo. Se il popolo ha uno strumento come la democrazia a disposizione, tutto quello che deve fare e spingere il governo a fare le scelte giuste.

Leggete pure qualsiasi libro di storia. Vedrete che si parla di governi che fanno errori e popoli che pagano il prezzo. E’ una costante della storia, non si puo’ cambiare. Il conto arrivera’ prima o dopo, tardi o meno, alla generazione che ha sbagliato o meno, ma ESISTE SEMPRE UN MOMENTO in cui UN DATO POPOLO PAGA IL CONTO.

Questa idea e’ stata impressa a ferro e fuoco nella testa dei tedeschi, riducendo la Germania intera in briciole durante la IIWW, con le conseguenze che ne sono seguite poi. E’ impressa a ferro e fuoco nella coscienza dei russi, chehanno pagato cara l’utopia comunista e oggi non si lasciano abbindolare da ideologie politiche.(4)

Non e’ impressa abbastanza bene nella mente degli italiani e di altri popoli, che non hanno mai affrontato sulla propria pelle le conseguenze dell’operato nazionale. E quindi si permettono di dire che “il popolo non ha colpa se il governo e’ fatto di malfattori”. Ma non e’ la colpa il punto: IL POPOLO PAGA PER LA PROPRIA NAZIONE per il semplice fatto che ci vive dentro. Niente di piu’.

Non c’entra niente essere colpevoli o innocenti, non c’entra niente che tu sia onesto o meno: prima o poi arriva il conto, ed arriva a chi sta dentro dei confini. Questo dicono i libri di storia. Il 100% dei libri di storia.

Mi fa ridere Beppe Grillo che parla di Norimberga, come se fosse stato il momento piu’ duro nella punizione dei nazisti ed in generale del Terzo Reich. Sono palle: Norimberga e’ stato semmai il momento piu’ rilassante della “punizione”: la punizione e’ consistita in una nazione ridotta in briciole, milioni di morti, citta’ in fiamme, invasione di soldati stranieri. I tedeschi non se la sono cavata con Norimberga. Se fosse stato solo per Norimberga, sarebbe stata una passeggiata in confronto.

Cosi’ Grillo illude gli italiani di poter disaccoppiare la storia del paese dal popolo: sta raccontando in giro che se cambiano modo di votare adesso, il conto che svolazza nell’aria non lo paghera’ il popolo. Perche’? Perche’ ovviamente lui fara’ la Norimberga ai politici, e siccome i malvagi erano i politici, allora nessuno chiedera’ nulla agli italiani che erano il popolo.

Qualcuno dice che e’ difficile far stare insieme popoli con visioni cosi’ differenti. Ma la visione non e’ qualcosa che nasce dal nulla o arriva gratis. Essenzialmente, la cultura tedesca e’ cambiata molto con la IIWW, dal momento che improvvisamente gli opportunisti, quelli che non stavano ne’ troppo a favore ne’ troppo contro, si sono trovati sotto le stesse bombe di tutti. Non serviva a niente essere parte dell’opposizione. Non contava niente dire “ma io ero contrario”: quelli sganciavano bombe su tutti.

Adesso Grillo illude un popolo (che non ha mai capito la storia ) di potersi dissociare dal proprio governo per non pagare, come si fece con Badoglio. Ma questo non e’ MAI possibile, e basterebbe leggere un libro di storia per capirlo(5).

E Grillo non e’ solo. Ci sono tanti che dicono “io sono giovane, perche’ devo pagare le colpe dei padri o dei nonni?”. La risposta e’: perche’ sei proprio nel posto ove ricade la punizione: non importa essere colpevoli o meno, se hai la testa sotto la ghigliottina muori ugualmente. Il modo giusto per sopravvivere non e’ quello di essere dalla parte del giusto, e’  quellodi non essere dalla parte sbagliata di un plotone d’esecuzione.

I greci hanno capito che pagheranno per le porcherie del loro governo? Non so. Ma le pagheranno, e questo FORSE portera’ alla consapevolezza che devi stare MOLTO, MOLTO attento a quel che fa chi ti governa.

Vale la pena di auspicare un durissimo prezzo per gli errori nazionali? Nel caso della Germania si, nel senso che sicuramente non ci sara’ un altro Hitler nel prossimo futuro. Vale la pena auspicare lo stesso errore per altri paesi?

Personalmente, credo di si. Il conto salato ti insegna a stare attento a quel che fai. Quando e’ durissimo e colpisce tutti, entra nella cultura di un popolo e non ne esce piu’. Ma occorre che sia implacabile, che ricada su tutti, e che sia durissimo.

Uriel Fanelli, 19 giugno 2012

(1) Sia chiaro, non sto facendo complottismo sull’ 11 settembre. Dico solo che sia stato possibile nascondere il crollo della borsa nella polvere del crollo delle WTC.

(2) Sul piano industriale, ormai USA e Cina sono un’entita’ unica. A parte l’industria militare, il resto e’ praticamente tutto integrato. Senza i cinesi, gli USA non possono produrre quasi nulla che sia tecnologicamente moderno.

(3) No, l’italia non si e’ salvata per via del voltafaccia di Badoglio. Non ha subito un trattamento del genere, neanche lontanamente. L’italiano e’ sempre convinto che si possa trattare all’ultimo minuto il prezzo della mangiata. La punizione e’ stata semplicemente rimandata: si e’ salvata la cultura italiana del periodo, che ha portato a 60 anni di merda. Da pagare ora.

(4) Putin vincera’ sinche’ non tenta di assomigliare ad un politico teorico. La sua immagine e’ costruita apposta per non assomigliare ad uno che ha delle teorie filosofiche in testa. Tutto cazzotti e fucile, niente pensiero e molta azione, perche’ se somigliasse ad un teorico pensatore -come Kasparov- attiverebbe ricordi spiacevoli di quanto i cervelloni pieni di teorie e di ideali hanno fatto un bel casino.Se c’e’ una figura invendibile in Russia oggi e’ il politico che ha delle idee. O l’intellettuale che fa politica.

(5) I libri di storia italiani non menzionano nemmeno Pavelic, Stepinac e le le belle porcherie fatte dalle truppe di occupazione italiane in Croazia. Al limite parlano delle foibe. Che i soldati italiani abbiano contribuito al genocidio degli ortodossi in Croazia, su ordine del Vaticano, tramite Stepinac (oh, pardon, e’ un “santo”) , lo sanno in pochi. Si liquida tutto con le foibe, senza dire che fossero piu’ che meritate.  Non voglio nemmeno menzionare Eritrea , Somalia e Etiopia, che non vengono quasi mai nemmeno descritte nei programmi di storia italiani. Non e’ un fenomeno strano: nei libri di storia giapponesi non si menzionano mai i crimini commessi in Korea, per dire.

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