Cronaca pera.

Io non capisco l’arabo. Cosi’ non posso dire se sia facile o meno scambiare la frase “allah mi perdoni, non l’ho uccisa” , con “dio ti prego, fa’ che risponda al telefono”. Se cosi’ fosse, questo spiega come sia possibile per il Corano dire tutte queste cazzate: in realta’ si tratta di un manuale di giardinaggio , che la gente ha frainteso un pochino per via della lingua. Comunque, non conoscendo l’arabo, sulla storia del marocchino arrestato e poi rilasciato avrei due cosine da dire, una di ordine telefonico ed una di ordine logico.
Quella di ordine telefonico e’ semplice: se dici “mioddio fai che risponda” mentre il telefono sta squillando, non ti si intercetta. La chiamata non ha ancora finito il setup, quindi non capisco proprio che cosa ci sia da intercettare. Certo, c’e’ la possibilita’ di avere un ringbacktone con la vostra musica preferita, lo stesso toot-toot del telefono che squilla arriva su un canale audio, ma non c’e’ una chiamata attiva.A quanto mi sembra di ricordare, in quella fase non avete ancora un canale per parlare.

Cosi’, non mi e’ affatto chiaro quale “conversazione” si sarebbe intercettata PRIMA che il setup della chiamata avesse luogo. MA andiamo oltre, perche’ il problema comunque non e’ questo. Il problema sta nel contenuto.
Tutti hanno chiarito come sia stato estremamente fuorviante dare il significato sbagliato alla frase, ed e’ stata molto onesta la PM ad approfondire chiedendo una seconda traduzione ad una persona di fiducia , nonche’ ad ammettere i propri errori. Non tutti i PM sono cosi’.
Dove sta il problema? Eh, il problema sta nel ‘cosa” quella frase dicesse, PRIMA. Nella frase che ha scatenato l’arresto del marocchino, infatti, veniva detto che il marocchino NON aveva ucciso la ragazza.
Ora, supponiamo il caso contrario, cioe’ il caso in cui il marocchino avesse detto “Allah mi perdoni, l’ho uccisa io”. Sicuramente sarebbe stato un buon motivo per portarlo in carcere. Diamolo dunque per scontato. Del resto, anche “Allah mi perdoni, NON l’ho uccisa io” e’ stato un buon motivo per sbatterlo in carcere.

A questo punto, abbiamoo un curioso schema:

  • “Allah mi perdoni ,non l’ho uccisa io” ==> vai in galera.
  • “Allah mi perdoni, l’ho uccisa io” ==> vai in galera.

Scusate, ma la domanda sorge spontanea:

Ma che cazzo deve dire, uno , per essere innocente?

Cioe’, puo’ andar bene, che so io “la ragazza e’ dentro una scatola con un gatto?”.Ovviamente, direte voi, per essere innocente devi dire “Dio ti prego, fa che risponda”, come e’ successo. Bene, adesso sappiamo cosa dire al telefono se ci intercettano. E cosi’, abbiamo lo schema usato in questa vicenda:
  • “Allah mi perdoni ,non l’ho uccisa io” ==> vai in galera.
  • “Allah mi perdoni, l’ho uccisa io” ==> vai in galera.
  • “Allah, fai che risponda” ==> NON vai in galera.
C’e’ qualche tipo di coerenza logica, in tutto questo? No. E’ una mappa assurda., priva di contenuto informativo.  Mi spiace, ma neanche la prima frase era sufficiente, da sola, a portare una persona in carcere: in quella frase la persona diceva di essere innocente.
Il fatto che il marocchino sia stato sccagionato dalla nuova traduzione, del resto, dice proprio che era la frase in questione ad averlo portato in carcere. In pratica, una persona e’ stata messa dentro perche’ si pensava che avesse detto al telefono di essere innocente.
Sono anni che contesto la validita’ delle intercettazioni telefoniche, e sempre per gli stessi motivi: nessuno ci garantisce che tutti dicano il vero al telefono. Qui e’ il punto: anche se l’intercettazione fosse utile, essa non e’ di per se’ una prova, ma puo’ solo essere usata come “fumus”, e non come prova.
Tempo fa, quando ancora la Carfagna era la malvagia cistifellea di Satana Abberlusconi, qualcuno se ne usci’ accusandola di aver fatto un pompino a Berlusconi, perche’ (a detta della famiglia Guzzanti, da sempre sinonimo di informazioni veritiere) sarebbe esistita una conversazione nella quale Berlusconi si vantava di essersi fatto fare un pompino dalla Carfagna.
Ora, non bisogna conoscere Berlusconi per sapere che almeno il 75% delle scopate vantate dal maschio italiano medio siano pura invenzione. Se le donne italiane venissero scopate la meta’ di quello che i maschi italiani vantano di fare, avremmo un paese molto, molto, molto piu’ rilassato.
Allora, il principio seguito fu circa questo: “se Berlusconi si vanta con un compare di aver scopato la Carfagna, sicuramente e’ vero“. Anche ammesso che quelle intercettazioni esistano, o siano mai esistite, (la famiglia Guzzanti non e’ proprio sinonimo di informazioni veritiere) , l’unico procedimento legale che poteva uscirne era da parte della Carfagna, che avrebbe potuto denunciare il presidente per diffamazione: non tutto quel che si racconta e’ vero, se questo reato esiste.
Almeno, da quella volta che ho fatto un threesome con Milena Velba e Claribel Miosotis dentro una gigantesca torta alla panna (e fragole) in poi.
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– Ehi, guarda: c’e’ Uriel al telefono , nudo su una torta di panna e fragole!
– La mia giurisprudenza interiore avverte che l’inchiesta e’ ad una svolta.
Nel caso dell’uomo , poi, la logica seguita e’ stata addirittura ancora piu’ pazzesca: non solo ci si e’ basati su quanto detto al telefono per un arresto, ma ci si e’ basati su qualche cosa che , anche se la traduzione fosse stata corretta, l’uomo NON aveva detto, avendo affermato tutto il contrario.
  • Signor giudice, Uriel e’ colpevole perche’ ha detto “qui a Dusseldorf nevica”, segno che ha sicuramente rubato le mutande della regina di Svezia!
  • Ehi, ma io ho solo detto che a Dusseldorf nevica!
  • Appunto.
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-E’ lei  che ha dato la tecnologia del perizoma di bisonte a Mahmoud Ahmadinejad?
-Giuro, non l’ho fatto apposta, pensavo ci fosse mia suocera, al telefono!
Ora tutta la stampa e’ in visibilio perche’ l’attenzione si era focalizzata sulle reazioni razziste dovute all’aver accusato un marocchino di aver ucciso una ragazzina , ma ci sono diverse cose che davvero non tornano:
  • Un tizio dice “Allah mi perdoni , non l’ho uccisa io”.
  • Da cui si deduce che l’abbia uccisa insieme a diversi complici italiani. Si parla di movente sessuale.
  • Salta fuori che diceva “Allah, fai che risponda al telefono”
  • Spariscono i sospetti di movente sessuale, e di complici “almeno tre” non c’e’ piu’ traccia.
Ora, non e’ che viene a mancare semplicemente il collegamento “Allah mi perdoni , non l’ho uccisa io ==> colpevole”. Ad essere caduti sono anche  “Allah mi perdoni , non l’ho uccisa io ==> movente sessuale”, nonche’ “Allah mi perdoni , non l’ho uccisa io ==> tre complici italiani”.

Ma dove cazzo studiano logica, i magistrati?

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…. da cui si deduce, appunto, che e’ stato il negro.(c) Idiotaignorante.
Un altro capitolo nella storia sarebbe quella della stampa. Fino a due giorni fa, si voleva creare un caso “reazioni razziste nel paese della Lega”. Nonostante il fatto che il sindaco stesso avesse invitato la gente alla calma, il Corriere e La Repubblica cianciavano di “nei bar non si dice altro”, di “monta un’onda razzista”, fino a “nessuno ammette di conoscere Mohammed Fikri”.
Certo. Solo che il suo datore di lavoro, del luogo,  e’ andato in procura a testimoniare  che quando la ragazza e’ sparita Mohammed fosse al lavoro insieme a lui, che che fosse una persona che conosceva da 4 anni, e che a suo avviso fosse una brava persona.
Tutto quello che si e’ visto in questa inchiesta, cioe’ , e’ stato:
  1. Una ragazza sparisce nel nulla.
  2. Un uomo viene accusato di averla uccisa e probabilmente stuprata insieme ad almeno tre complici italiani.
  3. La prova e’ un’intercettazione ove l’uomo dice di NON aver ucciso nessuno, al telefono con qualcuno.
  4. Nel cantiere ove lavorava nessuno ammette di conoscerlo.
  5. Il razzismo monta potente , nel paese leghista, perche’ appunto paese leghista.
  6. La traduzione e’ stata effettuata malissimo, e l’uomo stava pregando che qualcuno alzasse la cornetta.
  7. Non era, quindi, al telefono con nessuno, visto che non avevano ancora risposto.
  8. Il suo datore di lavoro si e’ presentato a testimoniare a  favore del marocchino.
  9. Il sindaco leghista ha invitato alla civilta’ e al rispetto.
  10. Non ci sono tre complici.
  11. Non c’e’ lo stupro.
  12. Ancora non si sa nulla della ragazza.
Almeno la “4” e la “8” sono in conflitto. Tra la “2” e la “3” non  c’e’ alcuna relazione. La “5” e la “8” sono palesemente in contraddizione. La “3” non e’ un’affermazione logica, perche’ affermare di essere innocenti non e’ prova di colpevolezza. Inoltre, la “6” dice che non vi fosse nessuna conversazione in corso, quindi la frase di cui prima (quella tradotta male) non avrebbe nemmeno senso.
A voler essere sinceri, vedo solo cialtroneria della magistratura, che arresta una persona perche’ dice di essere innocente al telefono, cialtroneria della stampa, che afferma di vedere un razzismo che nei fatti non c’era (1)
Ma rimane la vexata quaestio: se anche le intercettazioni fossero una cosa utile per le indagini , da sole, quello che succede e’ che non esiste uno standard giuridico per il loro uso. Un’intercettazione ove una persona dice di essere innocente dimostra la colpevolezza? Se e’ cosi’, allora qualsiasi cosa dimostra la colpevolezza: qual’e’ il criterio giuridico che lega le intercettazioni al carcere?
In tutto questo casino, ho visto invocazioni abbastanza ragionevoli , ma tutte contro il razzismo. Ma il razzismo non e’ stato il principale problema di questa vicenda: il vero, catastrofico problema di tutto questo e’ una procura che sbatte in carcere una persona perche‘ al telefono dice di NON aver ucciso nessuno.
Nessuno dei progressisti di sinistra ha qualcosa da dire? Trovate davvero che il principale problema di questa vicenda sia ” l’odio verso il marocchino che si percepisce nel bar di Brembate  di fianco “(o quel che e’ quella minchia di nome di paesino) , O LA VIOLAZIONE DEI SUOI DIRITTI FONDAMENTALI, visto che e’ stato sbattuto in un carcere?
Onestamente, l’ultimo dei problemi di questa vicenda e’ che l’uomo sia marocchino. Il vero problema e’ che abbiamo una magistartura che ti sbatte in carcere perche’ pensa di averti sentito dire al telefono che sei innocente.
Non ho le competenze per capire se in arabo sia cosi’ difficile distinguere “Allah mi perdoni non l’ho uccisa io” da “Allah, fai che risponda al telefono”. (Se cosi’ fosse, affermo con ragionevole certezza che il Corano sia il manuale di guardinaggio piu’ frainteso della storia.)
Non so nemmeno che aria si respiri nei bar di Brembate di Hula, a dire il vero.
Tutto quello che si vede e’ che una persona viene sbattuta in carcere senza nessuna stracazzo di relazione logica tra quello che si pensa abbia detto al telefono ed una vicenda . E che i giornali vanno raccontando notizie palesemente false, quali il razzismo di un paese ove il datore di lavoro del marocchino si presenta in procura a difenderlo e il sindaco invita alla calma. E che la procura fa cianciare di rapimenti, moventi sessuali, per quale motivo non si sa.
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Essere negri al nord, oggi , e’  ‘na gran fatica.
Uriel
(1) Qualsiasi giornalista puo’ fotografare cartelli. Specialmente se li disegna lui. Non sto affermando , chiaramente, che i giornalisti si siano inventati i cartelli. Lo dimostrano le cose che si sentono dire nei bar, che c’e’ razzismo. Eh, se lo dicono nei bar, sara’ vero.

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