Cosa succede in Iraq?

Cosa succede in Iraq?

Sembra che non contento di fare delle figure di merda Obama abbia deciso di superare se’ stesso in medio oriente. Ha iniziato con una catastrofica boiata per la storia delle armi chimiche in Siria (che poi le hanno lanciate i ribelli. Ma non le aveva Assad. Ma esistevano?) , poi si e’ fatto ciulare via la Crimea dai russi e l’ Ukraina dalla UE, e adesso decide di superare se’ stesso: perdere Turchia, Israele e Arabia Saudita come alleati, in un colpo solo.
La storia e’ cosi’ ridicola che per raccontarla devo usare un pochino di enfasi ed autocompiacimento. Altrimenti sembra incredibile.

Tutto nasce dalla sconfitta, ripeto sconfitta, ripeto sconfitta americana nella cosiddetta “guerra al terrore”: dal 2001 ad ora, non solo Al Qaeda e’ ancora li’, ma ha subito perdite risibili (Bin Laden era un vecchietto malato al momento della sua uccisione), e combatte ancora praticamente su tutti i fronti. L’ Afghanistan ormai e’ sotto controllo solo dove ci sono truppe straniere, e si sa benissimo che dopo il ritiro tornera’ sotto il controllo talebano. Il governo pakistano ha ospitato Bin Laden mentre chiedeva soldi agli americani per la loro “collaborazione”. In Iraq, infine, le milizie qaediste crescono, cosi’ come in Libia e nell’ Egitto profondo.

E’ vero, gli americani non hanno combattenti come i legionari francesi, che in 2000 arrivano, spaccano culi, liberano una citta’ e lasciano i qaedisti con le ossa rotte. Il soldato americano e’ poco piu’ di un gorilla molto ben armato.
Tuttavia, lo scenario e’ stato lasciato degradare con un’incompetenza impressionante.
Che la maggior parte dei finanziamenti ad al qaeda arrivassero dall’arabia saudita era noto ormai a tutti. Che i sauditi siano tutto meno che un alleato, anche. Che tenere le basi li’ sia ormai inutile, anche.
Che ci fosse una potenza regionale in crescita , cioe’ l’ Iran, era ovvio. Ed era ovvio che prima o poi le sue velleita’ nucleari avrebbero preoccupato israele. Perche’? La convinzione  che Israele abbia l’atomica nasce quando Mordechai Vanunu, un sedicente tecnico nucleare che , portando alcune foto di un presunto stabilimento per la produzione di armi atomiche, sostiene  che
Israele è al sesto posto tra le potenze nucleari dopo America, Unione Sovietica, Inghilterra, Francia e Cina con un arsenale molto più grande di quello di altri paesi, come India, Pakistan e Sudafrica, anch’essi sospettati di sviluppare armi nucleari. Israele ha posseduto uno stabilimento di produzione di armi nucleari per più di vent’anni, nascondendo i processi di estrazione del plutonio dai satelliti spia e dalle ispezioni indipendenti degli anni Sessanta seppellendolo vicino a edifici piccoli e poco usati. 

 

ora, a parte che nel 1986 le armi nucleari indiane e pakistane erano un pochino piu’ di un “sospetto”, visto che l’ India ha condotto il primo test nucleare nel 1974, semmai solo il pakistan arrivo’ dopo.  Il Sudafrica non se le fece mai.
Ci furono test nucleari israeliani (o sudafricani)? In realta’, se escludiamo l’ “incidente Vela”, http://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_Vela sulla cui veridicita’ si discute ancora, e con molto scetticismo, si sa soltanto che Israele abbia comprato uranio ad uso civile dal Sudafrica, che il Sudafrica non ha mai avuto armi nucleari ne’ ha effettuato test, e neanche Israele ha mai effettuato un test. Per un paese che dovrebbe aver sviluppato ormai 3 generazioni di armi nucleari, riuscirci senza un nemmeno un test al suolo e’ una cosa che non fa evidentemente paura agli iraniani. Si sa come sono sti persiani: se non sentono il botto, non ci credono.
Quindi mettiamola cosi’: Israele ha la bomba atomica perche’ lo dicono tutti, ma gli iraniani non se ne preoccupano e si fanno l’atomica ugualmente.

Tuttavia, nonostante il gigantesco arsenale nucleare, in Israele  sono molto preoccupati per l’ Iran, al punto da richiedere un attacco aereo immediato in caso l’ Iran vada avanti con la costruzione della sua bomba. Sarebbe molto piu’ sensato, e peraltro collaudato, minacciarli di mutua distruzione reciproca, cosa che funziono’ coi sovietici. Ma, ripeto: se tutti dicono che Israele abbia un arsenale nucleare, allora e’ vero. Solo che preferisce non usarlo nemmeno come minaccia.

Insomma, non sto dicendo che Israele non abbia armi nucleari: sto dicendo che tutti da quelle parti si comportano come se non le avesse, compresa Israele stessa. Il che aggiunge pazzia alla storia, che gia’ sembra un party di ritardati.

Oltre a questo, ad essere preoccupati della potenza iraniana sono i sauditi. La ragione sta nella differenza tra sciiti e sunniti, una cosa tipo ” il cognato del profeta la pensava diversamente su alcuni irrilevanti dettagli”. Ma su queste cose si e’ creata una bella pila di potere, che nessuno dei due vuole perdere, ne’ gli sciiti, ne’ i sunniti.

In questa situazione si innesta l’incompetenza americana. Gli americani, che da sempre sono specialisti nel trovare l’alleato sbagliato, prima sostengono il regno saudita – ben sapendo che dal regno partono i finanziamenti ad Al Qaeda – poi decidono di distruggere Saddam Hussein, ovvero l’unico stato cuscinetto possibile tra sauditi e iraniani (1), poi sostengono Parveez Musarraf, che li aiuta contro Al Qaeda, se escludiamo che ospitano al sicuro Osama Bin Laden (piccoli dettagli) , e quando ad un certo punto scoprono il gas di scisto che fanno?
Beh, ovviamente decidono che non hanno piu’ bisogno di quelle zone, siccome non gli serve piu’ il loro petrolio – anzi, adesso lo esportano pure! – e quindi si ritirano in pompa magna da Iraq, Afghanistan, e mentre che ci sono riducono pure le basi in Arabia Saudita.
Allora i sauditi si incazzano,  e prima mettono in difficolta’ i siriani con una bella rivolta interna, in modo da immobilizzare Hetzbollah sul posto, e poi iniziano a finanziare un gruppo di straccioni che crei uno stato sunnita (come i sauditi) dove oggi c’e’ l’ Iraq ed un pezzo di Siria, in modo da preoccupare gli iraniani e sperare di fermarli come potenza regionale. Ovviamente, in Iraq ci sono anche milizie sciite, e presto salteranno fuori anche loro.
Altrettanto ovviamente gli americani , che hanno combinato il disastro, vorrebbero fregarsene – tanto hanno gia’ il loro petrolio – soltanto che si sono resi conto di una cosa: che gli USA non hanno piu’ bisogno di petrolio arabo, ma Wall Street ha un maledetto bisogno dei soldi sauditi. Avere il proprio petrolio, insomma, non ha affatto liberato gli USA dalla loro dipendenza dai sauditi.
E cosi’ devono tornare in piazza . Solo che i sauditi, che ormai hanno le scatole girate, stanno facendo a modo loro, ovvero finanziano uno stato sunnita islamico che tenga occupato l’ Iran ed il mondo sciita, finanziando un gruppo di qaedisti che faccia il lavoro sporco. E siccome questo stato sarebbe  sunnita e qaedista , adesso gli americani per intervenire sono costretti a cercare alleati.
Solo che: i turchi non ne vogliono sapere mezza, dopo che gli americani li hanno lasciati soli nella crisi siriana. Non e’ per caso che durante la crisi in Ukraina i turchi non abbiano inviato nemmeno un generale alla riunione della NATO fatta per discutere cosa accadeva di fronte alle coste turche.
 Israele per fornire appoggio chiederebbe in cambio un attacco contro l’ Iran, che non sembra alla portata del budget americano.
Allora che ti fanno? Cercano un’alleanza con gli iraniani. Sino a ieri, Public Enemy #1 , nemici dell’occidente, torturatori di gattini,  impero del male,  Topless di Alda d’Eusanio.

Per i sauditi , che volevano fermare la crescita iraniana, una martellata sui coglioni.

E allora arriva il colpo di scena: siccome i Sauditi NON vogliono che gli USA allentino la pressione sull’ iran, che cosa si scopre? Che Al Qaeda rompe i rapporti con ISIS/ISIL, perche’… sono troppo “estremi”: tutti conosciamo la moderazione qaedista, no?

E cosi’ adesso anche i Sauditi dicono di essere contro ISIS/ISIL, che pure inizialmente finanziavano.Ma ormai e’ tardi perche’  quelli di ISIS/ISIL hanno preso il controllo di un bel pochino di terreno: vedete [QUI]

Ora, ovviamente puo’ anche andare peggio. Nel senso che potrebbe anche cadere un asteroide su Washington. Ma gia’ cosi’ non e’ malaccio.
Non credo ci sia il bisogno di spiegare che diavolo di disastro abbiano combinato negli ultimi 20 anni di trovate geniali. Ma il punto piu’ significativo adesso  e’ che gli USA otterranno lo stesso risultato… qualsiasi cosa facciano.
Se NON intervengono – tanto non gli serve piu’ il petrolio – diventano un alleato inutile dei sauditi , un alleato inutile degli israeliani (che a quel punto cercheranno un portatore di stabilita’ nei russi, cui si stanno gia’ avvicinando da tempo) e un alleato inutile dei turchi.
Ma se intervengono, vanno a distruggere un ente finanziato  principalmente dai sauditi attraverso i loro “enti caritatevoli” – che ufficialmente sono contro di loro – vanno ad intervenire al fianco degli iraniani, indispettendo non solo i sauditi ma anche  israele, e siccome lo stato “del levante” si estende per quasi tutto il kurdistan, e’ facile capire che in caso di intervento, in cambio di un appoggio sul terreno, i Peshmerga chiedano uno stato indipendente, cosa che farebbe incazzare i turchi.
Insomma, una specie di anti-capolavoro di politica estera , tutta made in USA.
Ma non disperate: gli USA possono causare disastri anche peggiori, e potete scommettere che stanno per prendere la decisione peggiore possibile, tipo chiedere basi di appoggio al Kuwait (o qualcosa di ancora peggiore che non riesco ad immaginare, ma Kerry riuscira’ ), coinvolgendolo direttamente nella storia.
Yes, they can.

E ricordate: i guerrafondai sono i russi. Dove c’e’ la mano russa c’e’ la guerra. E gli USA invece portano la pace.  Ripetetelo tre volte ogni sera, prima di andare a dormire. E senza ridere.

(1) Sta storia che l’ Iraq e’ stato creato a tavolino senza alcuna ragione precisa e’ una stronzata. E’ stato creato a tavolino, SI, per avere uno stato cuscinetto tra gli sciiti ed i sauditi, che altrimenti sarebbero entrati in guerra mica da mo.

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