Corsi e ricorsi.

Deve essere scritto da qualche parte che quando in Europa le cose buttano dalla parte giusta arriva un inglese e fa un disastro. Hegel (che, e’ bene ricordarlo, era un fesso) diceva che se non trovi una risposta razionale al comportamento di qualcuno non stai cercando nel posto giusto. Io la penso diversamente: se non trovi una risposta razionale al comportamento di qualcuno, probabilmente stai guardando un idiota. Cameron, per esempio.

Stava andando tutto benone. La Germania perseguiva la sua logica secondo la quale “tanto peggio tanto meglio”, per presentarsi all’ultimo minuto e dire “adesso o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra”, dove saltare dalla finestra era il default. Sfortunatamente questo stava devastando l’ Euro e portando alla fine la moneta unica, ma questo era proprio il buono della storia.

C’era un motivo per il quale la Germania non voleva un generico trattato di estensione delle funzioni della BCE e del suo fondo salvastati, e opponeva un no deciso all’eurobond. Non erano tanto gli stati PIIGS, tanto l’ Inghilterra.
Per stravaganti motivi riguardanti le agenzie di rating, infatti, il fraudolento debito inglese era ,sul mercato delle obbligazioni, l’unico debito che potesse tener testa al bund tedesco. E’ noto che gli inglesi non hanno aderito all’euro ma la city e’ la piazza piu’ importante d’europa per il mondo eurlitbor. Significa, essenzialmente, che se gli inglesi avessero in qualche modo aderito o partecipato  ad un patto di stabilita’ capace di metterli sotto l’ombrello della BCE avrebbero avuto agio a giocare di swap  tra il proprio debito, il bund tedesco ed un eventuale eurobond. In pratica, la banca nazionale di inghilterra avrebbe potuto agevolmente finanziarsi in euro, emettendo debito e passandolo per la city e facendolo finire nelle mani delle banche continentali.
Insomma, gli UK erano l’ultimo ostacolo -ormai i francesi seguono- all’egemonia finanziaria tedesca in Europa.
Non e’ un caso, quindi, se dopo il debolissimo trattato di ieri i tedeschi si siano detti piu’ ottimisti nei confronti di eventuali piani di salvataggio o di potenziamenti della BCE e del proprio ruolo: adesso che e’ chiaro l’indirizzo del governo inglese, cioe’ l’uscita dall’ eurozona, c’e’ un avversario in meno per i tedeschi.
Il patto di per se’ non presumeva nulla che il patto dell’euro non preveda gia’, ed essendo tutti i paesi dell’eurozona fuori dai parametri di Maastricht, non si sarebbe nemmeno applicato. Allora perche’ questo patto e’ cosi’ importante nella roadmap tedesca?
  1. Sancisce in maniera chiara la fine del percorso europeo dell’ Inghilterra. Sinora gli inglesi avevano agito come guastafeste contro l’asse francotedesco -anni fa era addirittura l’ Italia l’alleato di Blair  contro i due mitteleuropei- , oggi l’ Italia e’ un protettorato della BCE mentre l’ inghilterra esce volontariamente dai giochi. E’ chiaro che non ci sara’ alcuna storia inglese nell’euro, e che da oggi in poi consultare o informare gli inglesi di qualsiasi cosa e’ semplicemente inutile. La Germania ha voluto mostrare pubblicamente di essere rimasta la potenza economica del continente. L’unica, peraltro. Ha imposto un trattato palesemente inaccettabile agli inglesi, e se avessero insistito avrebbero portato la cosa sino al cambiamento del trattato comunitario di Lisbona, per il quale in Inghilterra si sarebbe fatto un referendum, portando gli inglesi completamente fuori dal trattato UE.
  2. Anni fa gli inglesi riuscirono a caldeggiare l’ingresso di numerosi paesi dentro l’unione, sino a renderla ingovernabile, che era il loro obiettivo manifesto. Durante la guerra contro il terrore, piu’ volte dagli USA arrivo’ la distinzione tra “vecchia europa” , dove c’erano i pacifisti e i comunisti che non volevano seguire gli USA e la “nuova europa” , desiderosa di tuffarsi nelle mani della NATO e del capitalismo anglosassone. Bene, adesso 23 stati su 27 hanno annunciato che aderiranno al trattato, annullando la frattura.
In un solo colpo, Cameron e’ riuscito ad azzerare tutti i vantaggi strategici che l’ UK aveva accumulato negli anni. Sul prossimo trattato di armonizzazione fiscale si baseranno i criteri di intervento della BCE a favore dei debiti pubblici, e anche i criteri di valutazione della salute delle banche: le agenzie di rating possono dire quel che vogliono, ma la BCE vendera’ euro alle banche europee al prezzo che decide di fare, come sta facendo con le banche greche. Le agenzie di rating possono declassare anche la BCE ed il fondo salva stati, ma se alla zona euro si aggiungono nella firma del trattato  anche paesi che non sono nell’euro,  conta davvero poco, otterrebbero solo di alzare un muro tra la City e l’ UE.  Cosa che i tedeschi vogliono.
Quello che voglio dire e’ che se le agenzie di rating continuano a declassare la ma BCE se ne impippa e continua a prestare soldi alle banche europee come se nulla fosse, alla fine tutto quello che si avra’ e’ che le banche europee giocheranno quasi esclusivamente in casa, comportamento tipico delle banche tedesche. In pratica, si replichera’ l’attuale ecosistema  bancario  tedesco su scala europea, con gli stati europei a fare le veci dei lander tedeschi, e poco piu’. Anzi, molto meno: almeno i lander tedeschi hanno potere politico in un apposito ramo del parlamento tedesco, mentre gli stati europei sono rappresentati nel parlamento europeo -che non legifera, unico parlamento al mondo- mentre legifera la Commissione, che non contiene rappresentanze politiche legate al territorio.
Anche se la partita e’ ancora aperta, e’ oggi seriamente probabile che l’ Euro si salvi grazie alla scelta dissennata di Cameron. Un inglese che salva l’ Euro. Siamo al ridicolo, ma quando non capisci la ratio di un comportamento, probabilmente stai osservando un cretino.
Con la sua genialata ha ottenuto un atto pubblico nel quale si mostra che la Germania e la Francia possono tirare la corda fino a sbattere l’inghilterra fuori dalla zona euro,  e se necessario tirarla ancora sino ad una modifica dei trattati che porterebbe al referendum in inghilterra, e la definitiva uscita dall’euro degli inglesi.
La City, che a parole Cameron voleva proteggere, si vedra’ svuotare progressivamente il mercato eurlitbor perche’ la BCE si comportera’ diversamente da quanto faranno gli operatori allineati alle societa’ di rating anglosassoni, ed in piu’ dovra’ lottare con un doppio standard di valutazione delle banche europee, uno interno e sostenuto dalla BCE , e uno esterno relativo al mercato, nel quale i prodotti europei saranno sempre piu’ rischiosi.
Che cosa succedera’ in Italia.
Per l’anno prossimo si prevede una serie di aumenti di capitale o -piu’ presumibilmente- una dismissione (“deleveraging”) dei debiti a rischio attualmente sul mercato. Significa che le famiglie che non pagano il mutuo, le aziende troppo sotto di fidi & compagnia bella dovranno per forza di cose rientrare. Certo, questo impattera’ il mercato immobiliare , ma le banche non hanno scelta. Un nome per definire questa cosa e’ “credit crunch”, nel senso che oltre a chiudere linee di credito cattive sara’ molto piu’ difficile avere una linea di credito in generale. Scordatevi i finanziamenti a tasso zero , i mutui casa e i fidi facili per le aziende.
Fatto questo trimming, rimarranno in piedi solo le aziende piu’ sane, le famiglie piu’ ricche o piu’ risparmiatrici, probabilmente si ricomincera’ daccapo coi sacrifici.
Un punto importante di questo trattato e’ che il pareggio a bilancio verra’ scritto in Costituzione, e questo cambia le cose rispetto alla legislazione attuale. Oggi per legge ogni provvedimento che richieda una spesa deve avere copertura, che in mondo perfetto e’ l’equivalente del pareggio a bilancio, ma l’ Italia NON e’ un mondo perfetto.
Supponiamo di essere un governo e di essere vincolati alla copertura delle spese. Prevedo entrate per 100 e voglio spendere 105. In teoria il presidente della Repubblica mi boccera’ la legge perche’ non ha copertura. Davvero? Guardate qui che vi faccio:
con una bella operazione “contro l’evasione fiscale” faccio multe per cinque miliardi di euro a presunti – o veri- evasori totali. Le multe NON verranno pagate quest’anno, ma io le metto a bilancio e in futuro passero’ magari la palla ad Equitalia. Ma tant’e’, adesso ho cinque miliardi di copertura, e posso spendere. Certo non li ho ancora incassati, ma avendo copertura posso chiedere al tesoro di fare debito sino a quando non li incassero’.
Nel prossimo anno, gli avvocati entreranno in gioco e i 5 miliardi diventeranno -come accade di solito- 50 milioni. Poi inizieranno i ricorsi, quei 50 milioni di rivedro’ tra TRE anni. Ma intanto, io ho avuto la copertura e ho GIA’ speso quei 5 miliardi, facendo cinque miliardi di debiti.
Cosi’, adesso il nuovo trattato chiede a tutti i paesi di mettere in costituzione non la copertura delle leggi, ma il pareggio di bilancio: significa che se faccio un gioco del genere, il bilancio dell’anno successivo -la legge finanziaria- non sara’ firmabile sino a quando non si rientra dei cinque miliardi che ho inventato alla voce “caccia all’evasione fiscale”.(1)
Fatto questo in tutta europa, pero’, c’e’ da chiedersi che diamine di significato abbia il debito. La ragione e’ semplice: se per costituzione gli stati non possono piu’ fare debito e devono vivere di cio’ che hanno, il debito e’ per forza di cose un fardello che viene dal passato. Significa che non rinnovare il debito NON inficia nella possibilita’ degli stati di sopravvivere: il bilancio e’ a pareggio.
Per spiegare il punto vorrei fare un esempio: se fallisce lo stato della California, chi paga? La domanda e’ semplice: poiche’ nessun investitore straniero puo’ di fatto sequestrare il territorio americano o i suoi contribuenti, ed il bilancio federale non paga i debiti locali, il risultato sarebbe che nessuno finanziera’ piu’ la California in futuro, ma i creditori si attaccano alla minchia: non possono pretendere nulla dal governo USA perche’ non ne risponde , non possono trattare il governo della california come governo nazionale perche’ non lo e’, semplicemente se la prendono in saccoccia. E se la california trovasse il modo di sopravvivere senza fare debito? Beh, anche il fatto che nessuno finanziera’ piu’ la california a questo punto li tange poco: non hanno piu’ bisogno di finanziamenti.
[immagine o video irreperibile]
Ecco, piu’ o meno questa e’ l’europa che saltera’ fuori da questo trattato che impone un modello “FI” (parita’ o avanzo nei conti) all’europa. Portato il compito di prestatore alle banche alla BCE, che non risponde dei debiti pubblici dei singoli stati, e portati gli stati all’autosufficienza, il vero problema sara’: e adesso che fate in caso di default?
Si sta seguendo cioe’ la filosofia politica politica tedesca del dopoguerra: i tedeschi hanno capito che i veri problemi iniziano quando qualcuno comanda in casa tua. E di conseguenza, quello che fanno e’ creare dentro i confini le condizioni per cui uno straniero giochi con le loro regole -e perda contro i baroni locali- oppure non riesca ad entrare. I tedeschi sanno bene che questo li indebolisce fuori dai propri confini, ma a questo problema sembrano voler reagire semplicemente allargando i propri confini.
Quello che vedremo, grazie a quell’ idiota di Cameron, e’ un euro che si salva quasi sicuramente. Adesso la finanza anglosassone ha tempo circa sino a fine anno (poi verranno i bilanci, e i costi di questa guerra sono troppo brutti da vedere) per far crollare l’euro. Vedremo un grosso attacco all’euro , e se l’euro resistera’ il trattato a 23 chiudera’ la partita , o quasi.
La BCE NON diventera’ un prestatore di ultima istanza per gli stati, proprio come non c’e’ un prestatore di ultima istanza per gli stati che compongono gli USA: ma e’ proprio quello che rende cosi’ difficile farli fallire veramente, resistono agli attacchi giuridici come se fossero governi, ma hanno un bilancio proprio come se fossero aziende.
Se entro fine anno non si riesce a demolire l’euro, insomma, l’anno prossimo avra’ vita il nuovo trattato che ci portera’ a mettere il pareggio in costituzione a bilancio. Dopodiche’, ecco a voi la Grande Germania, che arriva dall’atlantico sino ai confini con la federazione russa.
Se volete sapere chi ringraziare, ringraziate Cameron.
Cosa avrebbe dovuto fare se fosse stato furbo? Avrebbe dovuto entrare nel trattato , tanto era inapplicabile agli UK -sarei curioso, tra parentesi, di sapere in quale diamine di costituzione avrebbero dovuto iscrivere il pareggio  a bilancio- e poi farlo impantanare quando si sarebbe discusso dei meccanismi di rientro automatico. Cosi’ invece ha portato gli inglesi a cantare God Save the Queen nei pub, e ha portato l’euro a sopravvivere almeno sino a quando esisteranno i bund tedeschi, che oggi non hanno piu’ il pericoloso rivale dei titoli di stato britannici.
Da qualche anno lamento l’incompetenza e la stupidita’ delle classi politiche anglosassoni -Obama e’ il primo esempio, ma anche Blair e Brown non hanno scherzato – ma che arrivassero a beccarsi un saliente nei denti proprio e’ il colmo.
Genau, David: ci hai fatti diventare tutti tedeschi. Wunderbar.
Uriel
(1) L’evasione fiscale italiana e’ a mio avviso sopravvalutata al preciso scopo di vantare inesistenti possibilita’ di spesa , e quando al politico chiedete “ma da dove prendiamo i soldi” risponde “la lotta all’evasione”: sembra quasi che avere tanti evasori equivalga ad avere un salvadanaio da qualche parte. Tra un pochino ringrazieremo il cielo di averli, questi evasori….

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