Chiesa e pedofili, II.

Si continua a parlare di chiese e pedofili, e i due-tre lettori di questo blog che vogliono difendere a tutti i costi la chiesa mi scrivono insinuando che ci sia un complotto contro il Papa, contro la Chiesa, eccetera. Personalmente non lo credo, per via di alcuni trascorsi passati, cioe’ perche’ ero a lavorare in Irlanda nel 2005.

Nel 2005 avvenne uno scandalo sessuale di dimensioni catastrofiche, in un luogo chiamato Fern.

A Fern successe di tutto e di piu’, si scopri’ che i bambini vittime di abusi erano un numero incredibilmente alto, e che gli stessi educatori di Fern avevano lavorato nelle scuole pubbliche stuprando un altro numero enorme di bambini.

 

Non si parlava d’altro. Letteralmente. Arrivavo nel mio albergo a Leopardstown , accendevo la TV, e vedevo trasmissioni con un prete/vescovo/arcivescovo che difendeva la chiesa. I giornali non parlavano d’altro. Lo scandalo fu tale che il governo irlandese istitui’ una commissione che andasse , con strumenti statistici, a cercare di capire quanti bambini fossero stati stuprati su scala nazionale.

 

La CNN, la BBC, tutti i media non parlarono d’altro per mesi.

 

In Italia vi furono due o tre accenni in TV, e quando un tassista irlandese, sentendo che ero italiano mi chiese un parere (identificandomi come un cattolico; gli stranieri non sanno che il Vaticano sia uno stato a se’, pensano che il Papa sia in Italia) , dovetti spiegare imbarazzato che in Italia non c’era alcun dibattito perche’ la notizia era arrivata cosi’ in sordina da non destare discussioni, se non in ICR su Usenet.

 

Se cercate notizie sulla pedofilia cattolica sui giornali stranieri, scoprite che non si tratta di un fuoco incrociato iniziato due mesi fa. Troverete un bombardamento di artiglieria pesante che dura da anni. Sono anni ed anni che scoppiano , all’estero, scandali pedofili enormi. Tutti i paesi europei ne sono stati, chi piu’ o chi meno, toccati. Cosi’ come i paesi del sudamerica, cosi’ come gli USA e il Canada.

 

Ma in Italia non si e’ mai saputo. Piccoli trafiletti, i quali parlavano di poche vittime, poca roba.

 

Com’era possibile?

 

Era possibile perche’ il vaticano appoggiava a volte un partito a volte l’altro, a seconda, e non si metteva contro dei veri poteri forti.

 

Cosi’, gli italiani vivevano dentro una riserva indiana nella quale non arrivavano le notizie. Quello che sta succedendo oggi e’ successo, che io ricordi, praticamente in continuazione dal 2005 ad oggi. Lo leggevo sui giornali in aereoporto, lo vedevo nelle TV degli alberghi, sono anni che succede. Ma perche’ pensate che nel resto del mondo la chiesa stia messa cosi’ male? Perche’ pensate che in Africa i fedeli si stiano buttando sull’Islam? Perche’ le porcherie dei missionari in Africa sono inenarrabili. Ma a noi non sono mai arrivate.

 

Perche pensate che l’america del sud si stia gettando sul protestantesimo? Perche’ se leggete la loro stampa, ci trovate scandali pedofilia , di continuo.

 

Ma in Italia, no. Quelle notizie non sono mai filtrate. Solo cenni, piccoli articoli, roba da poco.

 

Quella che state vedendo ora e’ la norma. Ed e’ per questo che i fedeli tedeschi chiedono alla chiesa di purificarsi: non per un singolo scandalo, ma perche’ sulla stampa straniera sono anni che e’ un bombardamento a tappeto. Sono stanchi di vedere queste notizie, ogni due-tre mesi, da anni. E no, nessun’altra religione e’ cosi’ nell’occhio del ciclone da anni e anni.

 

L’italiano, che ha vissuto con una stampa censurata (nemmeno Unita’ e Repubblica hanno mai fatto l’ 1% della caciara che avveniva fuori, come sull’ Irish Times, piu’ di 1000 articoli sullo scandalo dal 2005 ad oggi!),  sembra avere l’impressione che ORA si stia sparando sulla chiesa. Ma le cose non stanno esattamente cosi’:

 

In questo senso, l’ italiano e’ stato vittima di una censura che ha riguardato TUTTI i mass media. Mentre all’estero sparavano a zero, c’erano scandali continui e la credibilita’ della Chiesa scendeva sotto i tacchi di Prada, in Italia non arrivava nessuna notizia.

 

Neanche l’ Unita’ , o i giornali piu’ “rossi” hanno fatto passare un minimo di quanto accadeva. Andate pure sugli archivi di quei giornali stranieri che ho elencato prima: ci troverete roba sin dal 2000.

 

Cosi’ il problema non e’ che stiano iniziando gli attacchi. Il problema e’ che si e’ rotto un muro, il muro che prima impediva a queste notizie di filtrare.

 

Questo spiega anche per quale ragione rido quando vedo i grilli e i luttazzi che fanno battaglie per la liberta’ di stampa: da sempre la stampa italiana, compresi i santori e i luttazzi, e’ sotto un pesantissimo bavaglio, chiusa in un recinto, nel quale si sa soltanto quello che si deve sapere. E no, nessun giornale ha mai sfidato questa censura, se non in via episodica e irrilevante rispetto al cancan che c’e’ da qualche anno sulla stampa straniera.

 

Come mai si e’ rotto il muro? Beh, per una ragione che Sven Hassel spiega molto bene nei suoi libri “e a forza di ritirarci, ci troveremo a Berlino a girare in cerchio?”.

 

E’ successo che dopo essersi indebolita ovunque, e dopo che la CEI si e’ inimicata Berlusconi (ricordate il caso Boffo?) non e’ piu’ riuscita ad esercitare la solita compatta censura. In realta’ far cadere una cortina di stampa e’ semplicissimo: se un solo sito mainstream pubblica la notizia, gli altri per non essere da meno devono farlo a loro volta.

 

Occorrerebbe un lavoro durissimo per capire se a far arrivare in italia la marea che sommerge da anni l’europa sia stata una breccia aperta da un giornale berlusconiano o meno; personalmente avevo predetto che si sarebbe vendicato del CEI , e per come la vedo io il sospetto e’ molto forte: Berlusconi e’ sempre stato molto vendicativo, specialmente verso coloro che fanno i moralisti verso di lui.

 

Cosi’ non e’ impossibile che la breccia si sia rotta per vendetta politica, e che ora Berlusconi si stia togliendo pure lo sfizio di fare il grande , l’amicone, sostenendo il Papa. Ma attenzione, solo il Papa.

 

Come procedera’? Procedera’ che le inchieste italiane andranno avanti (mi riferisco a Bolzano e altre) e guardacaso e’ uscita pure l’inchiesta di questa tale Claps, della quale non era sbattuto un cazzo a nessuno negli ultimi 10 anni e invece finisce in prima pagina.

 

Probabilmente la magistratura sta gia’ facendo quel che fa di solito, intercettando e intercettando e intercettando; non manca molto e sentiremo i vescovi al telefono: i canali per fare uscire le intercettazioni dalle procure esistono , e’ solo questione di tempo.

 

Non appena inizieranno a finire sui giornali le intercettazioni, mi divertiro’ molto a vedere con quali salti mortali l’opinione pubblica italiana dira’ che si stia esagerando. Cosi’ come presto i vescovi verranno spiati e fotografati; se gia’ i giornalisti cominciano ad arrivare e iniziano le prime manifestazioni in Vaticano, e’ solo questione di tempo, poi la stampa anglosassone arrivera’ qui con la sua ferocia, alla sorgente.

 

Considerato l’uso massiccio che i preti fanno di prostitute/i , fino agli alti livelli, non credo proprio che ci vorra’ tanto per trovarsi con un arresto di papponi che forniscono prostitute/i ai vescovi.

Diciamo che se il fronte si rompe e si combatte per le strade italiane, ne vedremo delle belle.

Ma non dite o pensate che sia iniziata adesso: la battaglia e’ iniziata anni fa, e’ che solo adesso si sta avvicinando alle porte di Roma: a furia di perdere battaglie e ritirarsi, blablabla.

 

Non credo sia finita qui, anzi: credo sia ancora agli inizi. Credo che la vera recrudescenza debba ancora arrivare, con vescovi spiati e fotografati, bagasce intercettate , prostitute/i intervistati, e cosi’ via.

 

Non so se a quel punto l’opinione pubblica avra’ la faccia da culo di fare un passo indietro e dire basta, o abituata com’e’ alla corsa verso il peggio vorra’ ficcare il naso fino al fondo del barile di merda, e sentirne il tanfo sino in fondo.

 

Di certo sara’ difficile credere ancora ad associazioni come il telefono antipedofilia del prete siculo (non ricordo come si chiama), visto che non di tutto questo iceberg non ha mai intravisto neanche la punta; del resto   la maniera migliore di evitare allarmi scomodi e’ di fare le sentinelle, suonando gli allarmi solo quando fa comodo.

 

La cosa certa e’ che appena comincera’ il fuoco delle indagini sul clero italiano, con intercettazioni e spiate che finiscono sui giornali, sara’ piu’ facile trovare sponda per chi voglia imbavagliare la magistratura. Dall’altro lato, la magistratura ideologizzata andra’ avanti, a maggior ragione se a reagire con maggiore veemenza sono gli ambienti della chiesa piu’ destrorsi: diciamo che i magistrati con Che Guevara dietro le spalle non avranno apprezzato la sparata del voto contro l’ aborto (cioe’ contro la Bonino) in piena campagna elettorale.

 

La cosa certa e’ che oggi questa chiesa e’, almeno in Italia, debole e ricattabile, proprio sfruttando i vizi dei suoi componenti. E non c’e’ nemmeno materiale umano per un ricambio rapido.

 

Personalmente non mi sento molto coinvolto da questa cosa; non sono cattolico per cui me ne frego del loro destino, non sono neanche abbastanza anticattolico da fregarmene per i motivi opposti. Sara’ divertente, invece, osservare i moralisti e i farisei di oggi che protestano contro i metodi e le violazioni delle inchieste future.

 

Uriel

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