Character assassination.

Character assassination.

Character assassination.

Durante la Meme War del 2016 ho avuto modo di conoscere diversi specialisti di origine russa , che si occupavano di character assassination. “Se ne occupavano” nel senso che durante le elezioni americane erano molto bravi nel distruggere piccoli leader “locali” che potevano tenere la posizione del partito avversario in un piccolo luogo, come che so io un “subreddit” , o un topic di disqus.

La prima cosa che occorre capire di una character assassination condotta in pubblico e’ che si tratta di un affare condotto da qualche pezzo di qualche stato. Ma attenzione: questo non significa che tutti coloro che la conducono lavorano per uno stato. Significa che si sono infiltrati in un gruppo esistente, in qualche gruppo di frustrati, e hanno manipolato il gruppo indirizzandone l’odio verso qualcuno. Ovviamente, occorre anche che l’odio venga tenuto “acceso”.

Questi dipartimenti dei vari stati sono specializzati in questo: quando nasce qualcuno che raggruppa persone attorno a se’, e lo vedono destabilizzante verso uno status quo fragile, si attivano e decidono di procedere con una character assassination.

Infiltrano quindi qualche gruppo esistente (o l’hanno gia’ infiltrato, come tutti i gruppi) e iniziano a manipolarlo.

Questo e’ fondamentale, perche’ questi pezzi dello stato hanno una caratteristica: non amano essere nominati. E’ la caratteristica normale di chi infiltra altri gruppi, dal momento che ci sono degli agenti che corrono dei rischi. (su internet in genere non corrono rischi, ma la mentalita’ evidentemente e’ rimasta).

Per esempio, se io nomino durante un attacco personale  la capitale dello stato di Davaos del Sur, nelle Filippine, ottengo immediatamente un effetto preciso, perche’ l’infiltrato teme di essere scoperto e opta immediatamente per un profilo piu’ basso.

Quando si attivano? Si attivano particolarmente quando esiste uno status quo fragile, che pero’ vogliono mantenere. In quel caso ogni gruppo estemporaneo di persone, ogni assembramento , risulta sospetto e pericoloso. Si tratta a un’interpretazione molto ampia di una legge del 1948, che punisce «chiunque con qualsiasi mezzo impedisce o turba una riunione di propaganda elettorale, sia pubblica che privata».(https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1948/02/06/30/so/0/sg/pdf).

Per esempio: quando questo blog arrivo’ a 300.000 lettori al giorno , e si avvicinarono le elezioni, si attivarono immediatamente. Essendo pezzi dello stato, non sono loro a decidere chi sia pericoloso e perche’: al povero Calogero Lo Cascio arriva una “segnalazione” di “attenzionare” qualcuno, dal VIP che si sente minacciato. Puo’ essere un industriale con degli agganci, un sindacato di tassisti cavallini di cocaina, chiunque abbia un aggancio o un nome importante da spendere.

Definito questo, occorre capire chi sia il soldato. Qualsiasi gruppo dello stato che si occupi di character assassination non si sporca mai le mani. Non lo fanno per diversi motivi, che gli amici russi mi hanno spiegato molto bene, e utilizzano sempre degli utili idioti, sfruttando il loro narcisismo.

Usano il narcisista per diversi motivi:

  • Ha gia’ un istinto per la character assassination, perche’ la sua vita consiste proprio in questo. Il narcisista non lo riconoscete per l’amore che ha verso se’ medesimo, ma per l’avversione continua e tossica per qualcuno, il cui nome e’ sulle sue labbra di continuo. Il narcisista lo riconoscete sempre perche’ fa i nomi di quelli che odia. Poiche’ intende vive distruggendo la reputazione altrui, il  narcisista non puo’ non scriverne il nome di continuo.
  • Il narcisista e’ sempre un fallito che cerca carriera. Normalmente e’ una persona che dalla vita ha ottenuto poco, ed e’ in bilico sull’orlo dell’invisibilita’ sociale. Questi signori gli fanno balenare davanti agli occhi la possibilita’ di un salto di qualita’: lavorare per loro. Diventare un James Bond, un agente di un servizio di pseudo-intelligence, per il narcisista e’ la rivalsa che aspettava da sempre. Non e’ piu’ un fallito, e’ un agente segreto . WOW. (ovviamente non lo assumeranno MAI).
  • Il narcisista e’ la personalita’ piu’ distruttiva possibile. Ne ho avuti dentro il mio team, e posso testimoniarlo personalmente. Per fortuna esistono corsi che servono a riconoscerli al volo e a “gestirli”. Anche se spesso “gestirli” significa semplicemente toglierli dal progetto, ma ho sperimentato che alcuni trucchi insegnati in questi corsi funzionano benissimo.
  • Il narcisista cerca disperatamente di fuggire dall’invisibilita’. Far parte di un branco che fa mobbing o stalking contro qualcuno e’ un modo per avere un gruppo che ne riconosca l’esistenza. Quando lo stalker non ti si stacca di dosso lo fa perche’ non sopporta l’idea di diventare invisibile. Ti sta dicendo “non puoi smettere di vedermi, io sono visibile, io esisto”.

Questo e’ quello che avete di fronte quando avete di fronte una character assassination: un piccolo elemento dello stato, azionato da un piccolo VIP che avete scocciato, che manipola un gruppo di sfigati allo scopo di fare stalking.

Come uscirne?

La prima cosa da notare e’ che, appunto, qualsiasi cosa facciate interagendo con loro non fa altro che iniziare per “io vedo che esisti”, e questo da solo nutre il narcisista. Quindi, se cercate di combattere contro di loro non otterrete nulla: una volta che la battaglia diventa sempre piu’ dura e rumorosa, tutti quelli che vogliono uscire dall’invisibilita’ si uniranno a loro, e ne avrete contro sempre di piu’.

Al contrario, siccome sono tossici (nel senso psichiatrico del termine) , quello che dovete fare e’ di combattere per voi stessi. Combattere per voi stessi significa semplicemente (nel mio caso) rimediare ai costi psichici della loro tossicita’.

La soluzione ad una character assassination e’ di abbandonare immediatamente il campo di battaglia, ricaricare la propria autostima altrove, e poi tornare al posto di prima.

Nel mio caso, quando conobbi le persone che mi spiegarono la cosa, avevo gia’ (anche se per puro caso) eseguito la manovra. Quando chiusi il blog fui contattato da qualcuno che cercava “autori” per la campagna presidenziale USA, e mi chiese di scrivere la sceneggiatura di un “personaggio controverso”. Siccome fluirono dei soldi nel mio conto in banca, per la mia autostima la cosa andava molto bene, funziono’. (ho un’autostima sensibile al denaro, si’. ).

Il secondo punto e’ quello di liberarsi dalla sensazione di averli addosso. Si tratta di un senso di pericolo che deriva dall’amigdala, e che richiede un certo tempo per andarsene. E’ il senso di pericolo che le prede provano quando temono che un predatore sia sulle loro tracce.

Per togliermelo di dosso ho fatto una cosa semplicissima. Ho inserito una quantita’ impressionante di riferimenti a me stesso nella biografia artificiale di un personaggio che era un personaggio tra i piu’ idiosincratici della campagna elettorale del 2016, e quindi era sulla bocca di tutti.

Questo personaggio era tra i piu’ citati su breitbart, era tra i personaggi piu’ disturbanti e volutamente conflittuali che io abbia mai inventato.  Un vero e proprio portatore di caos. Si fece un giro delle universita’ americane che lascio’ dietro di se’ proteste, incendi, devastazioni e (inutili) tentativi di censura. Fu bandito da ogni possibile social network. Parlava ESATTAMENTE come avrei parlato io. Ma non scriveva nulla, per cui aveva bisogno di autori che scrivessero per lui.

E la sua “biografia sintetica”  grondava di riferimenti alla mia vita personale, alla mia biografia,  pronunciava continuamente brutalita’ sprezzanti prese dal mio dizionario personale, rispondeva come avrei risposto io, e a volte quando scriveva faceva esattamente gli stessi “errori di grammatica” che i miei stalker credono di poter riconoscere ovunque (cit.).

E tutti questi stalker, che a detta del loro narcisismo avrebbero saputo riconoscermi ovunque e in ogni modo, non si accorsero di nulla. Persino quando si decise di “ritirare” il personaggio dalla scena, e lo fecimo usando un episodio della mia biografia personale, i miei “astutissimi predatori” non si accorsero DI NULLA.

Dicevano di saper trovare Uriel Fanelli ovunque, e non lo riconobbero quando fui autore di un personaggio che si vestiva come mi vestivo io da giovane, parlava come me, rispondeva agli insulti come me,  argomentava come me, criticava l’ Islam con le mie stesse parole,  criticava le femministe con le parole che avevo scritto migliaia di volte prima sul mio blog, scatenava polemiche esattamente come faccio io,  aveva una (finta) biografia piena di riferimenti a cose che ho scritto e libri che ho pubblicato, uno che criticava i giornalisti dicendo cose come “feelings before of facts”, e tante  , tante cose che ho scritto prima del 2016 su questo blog…

…e loro non lo hanno riconosciuto.

Ad un certo punto la mia amigdala mi ha preso da parte e mi ha detto. “Sai che ti dico, fra’? Mentre i pericolosi predatori carnivori che ci seguono sbranano quell’albero di papaia , io vado a farmi un bicchiere di rosso fermo. Ti richiamo,  quando imparano la differenza tra una bistecca e uno spinterogeno, ok? “

E a tutt’ora mi viene da ridere perche’ quelli che “sapevano riconoscermi ovunque” non hanno ancora trovato il mio blog in tedesco. Nonostante il mio livello di tedesco dovrebbe , da solo, dare “qualche sospetto” a chi legge le polemiche che sto innescando.

Perche’ succede questo? Per una cosa che gli amici russi mi spiegarono come “il principio dell’archivista”: in poche parole chi fa dossieraggio su qualcuno finisce cosi’ concentrato dall’attivita’ di archivio che non legge piu’ le cose che archivia. Si limita a raccogliere ogni cosa, anche cose scritte da miei imitatori, ma non le legge mai.

Questa e’ la ragione per la quale i terroristi sono sempre “noti alle forze dell’ordine” ma nessuno li aveva fermati: i poliziotti “archivisti” scrivono puntualmente l’informazione “questo tizio e’ un terrorista”, ma non leggono MAI quello che scrivono. Allo stesso modo, i miei stalker avevano raccolto letteralmente tutto di me, ma non avendolo letto NON riuscivano  a riconoscere il personaggio (di una visibilita’ ENORME) di cui ero autore.

Quindi si, in caso di character assassination, la tattica giusta e’:

  • Abbandonare immediatamente il campo di battaglia.
  • Andare a ricostruire la propria autostima altrove , pensando SOLO  a se’ stessi.
  • Tornare al posto di prima.

Perche’ se c’e’ una cosa che terrifica i narcisisti e’ proprio la cosa che loro NON hanno.

La resilienza.

Sull’argomento “resilienza” ho poi avuto un’ottima insegnante, (nessuno ti puo’ insegnare la resilienza quanto una donna) ma la resilienza in se’ e’ un concetto su cui vale la pena di scrivere un altro post intero.

E ricordate sempre: FUCK YOUR FEELINGS!!!!

(ma l’albero di papaya vi e’ piaciuto, almeno?)

Fonte: https://keinpfusch.net/character-assassination/

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