Cento (MI)

Quando nel post precedente ho aggiunto Mingardi e Alfio Finetti alla fine, e’ nata una serie di email che mi chiedono se io sia ferrarese, bolognese o se io (ovvove, ovvove) provenga da Cento. Intendo smentire questa infamante accusa: io non provengo da Cento, non vi sono nato ne’ vi ho mai risieduto. Del resto, risiedere a Cento e’ impossibile, per via delle sue caratteristiche geometriche.

Innanzitutto, gli assiomi.

Avrete sentito parlare di luoghi geometrici , i quali sono definiti a partire dalle proprieta’ delle quali godono. Cioe’, uno potrebbe dire che so io, che “una circonferenza e’ il luogo geometrico che gode della proprieta’ di trovarsi a distanza costante (detta raggio) da un punto (il centro)”.(1)
Cento non e’ cosi’. Perche’ Cento non gode di alcuna proprieta’ geometrica. Si potrebbe dire, pero’, che ne soffra. Ecco, in buona approssimazione potremmo dire che mentre i normali luoghi geometrici godono di qualche proprieta’, Cento sia l’unico luogo geometrico noto a soffrire di qualche proprieta’.

Dove si trova Cento? Le carte geografiche sostengono che si trovi tra Ferrara e Bologna, ma le cose non stanno esattamente cosi’. Sarebbe bello , risolvere cosi’ facilmente la cosa dei punti frontiera. Invece no. Non a Cento.
Per spiegare dove sia Cento bisogna prima definirlo come luogo geometrico, e per definirlo come luogo geometrico posso soltanto spiegarvi come lo si raggiungeva una volta, ai tempi della mia adolescenza persa nella campagna (2) delle vallette ferraresi.
Innanzitutto, la fisica. Sia X un motorino “Moto Morini College” come quello nella didascalia qui sotto:
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Questo mezzo ha una caratteristica fondamentale: e’ l’unico mezzo noto il cuo funzionamento tenga conto del teorema di Bolzano – Weierstrass. In altre parole, mentre tutti gli altri motorini 48cc in circolazione sono limitati a 45 Km/H, il Moto Morini College raggiunge la velocita’ di 44.9periodico Km/H. (il college originale, negli anni ’70, faceva molto di piu’. Poi arrivo’ la legge italiana e fu tarato)
Esistono, quindi, numerose dissertazioni sul fatto che esso raggiunga o meno i 45Km/h , o meglio esistevano fino ad una rigorosa teoria assiomatica dei numeri reali.
Allora direte: ma si potra’ truccare, questo motorino. Eh, no: questo motorino gode di un’altra proprieta’, e cioe’ che per quanto lo trucchiate fa sempre la stessa velocita’, fosse anche che lo avete elaborato con un turbofan per gli F-22. Esistono due costanti nell’universo: la velocita’ della luce e la velocita’ del Moto Morini Oscar College a manetta.
Esiste pero’ un modo di truccarlo che ne aumenta la velocita’ in senso relativo, ed e’ questo.
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Se truccate il vostro Moto Morini College (Oscar) come Platinette seduta sulla di lui marmitta dopo ore di  Romea in Agosto , probabilmente raggiungera’ velocita’ stravaganti. Non perche’ superi i 44.9periodico Km/h, ma perche’ cosi’ truccato si tratta di una velocita’ perlomeno stravagante.
Avuto un mezzo capace di velocita’ stravaganti,  dobbiamo riuscire a determinare con certezza di essere a Cento. Per fare questo, dobbiamo introdurre un secondo mezzo di trasporto, diciamo un mezzo ausiliare, capace di dirci che stiamo facendo una velocita’ stravagante raggiungibile solo a Cento.
Il mezzo e’ questo:
F12cc
Si tratta di un mezzo che code di particolari capacita’ fisiche, in quanto non raggiunge alcuna velocita’. LA velocita’, come grandeza fisica, e’ inadeguata per descrivere il suo movimento, e al suo posto bisogna usare la lentezza. Se possiamo dire che un’automobile raggiunge la velocita‘ di 90 Km/h, nelle analoghe condizioni fisiche diremo che la “saponetta” dei Carabinieri raggiunge la lentezza di 90 Km/h.
Se nelle automobili comuni la frenata e’ un’accelerazione negativa, in questo mezzo la partenza e’ un rallentamento negativo. Si tratta di una caratteristica essenziale per trovare Cento.
Allora, sia una notte di novembre, quando ancora c’era zolfo nell’aria e quindi la nebbia era indistinguibile da ogni altro oggetto. Prendete il vostro Moto Morini College , truccatelo come sopra, e raggiungete quindi una stravagante velocita’.
Nel momento in cui avrete raggiunto una velocita’ stravagante  una saponetta dei carabinieri vi notera’, ed iniziera’ a rallentare in modulo negativo, sino a raggiungere la stessa lentezza cui state procedendo voi.
Quando la lentezza della camionetta dei carabinieri avra’ eguagliato la vostra  stravagant velocita’, essi vi si accosteranno e vi faranno segno di accostare. Vi troverete circa a meta’ strada tra Bologna e Ferrara, e sarete , appunto, a  Cento.
Ora possiamo dare la definizione di Cento come luogo geometrico:

Cento e’ il luogo geometrico che gode soffre della proprieta’ di un Moto Morini College (oscar) truccato a raffigurare  Platinette seduta sulla di lui incandescente marmitta, mentre viene fermato in una notte di nebbia da una saponetta di carabinieri calabresi per colpa della sua velocita’ stravagante .

Se vi succede questo, siete a Cento. Ora, i piu’ raffinati tra i fisici , quelli che trafficano con le hermitiane tutto il giorno, hanno notato che nella mia trasformazione di coordinate non ho menzionato il tempo. Cioe’, non ho detto quando vi troverete a Cento.
E’ vero che ho parlato di una nebbiosa notte di Novembre, ma in pianura padana il tempo, specialmente con la nebbia, non e’ mai quel che sembra.
Il problema e’: cosi’ facendo, QUANDO ci troviamo a Cento?
La risposta e’: durante il “carnevale di Cento”. Per quale motivo?
Beh, e’ semplice: Cento esiste solo durante il suo carnevale. In che modo sia possibile paragonare il rituale pata-orgiastico, apotropaico ed itifallico detto “carnevale”  con quanto avviene a Cento, non l’ho mai capito. Tuttavia, il comune di Cento (MI) ha deciso che il Carnevale di Cento sia il Carnevale d’Europa.
Si direbbe quindi che Cento sia una citta’ di importanza continentale.
Eppure, se cercate notizie di Cento sulla stampa locale, ci troverete solo il carnevale di Cento. E sapete perche’? Semplice: perche’ Cento esiste solo per il suo carnevale. Dunque, se siete a Cento, e’ in corso il carnevale. QED.
Siamo quindi giunti alla prima proprieta’ di Cento:
  • Cento (MI) esiste solo durante il carnevale, come luogo geometrico sopra definito, e passa il resto del tempo oltre l’orizzonte degli eventi, giocando a rubamazzi con il Big Bang per passare il tempo.

Corollario:

  • Se siete a Cento (MI), e’ Carnevale.
Non sono, per inciso, un abitante di cento. E questo perche’ non esistono abitanti di cento. Posso dimostrare anche questa affermazione.
Prendiamo un carnevale di Cento di lunghezza unitaria.(3)
Dividiamolo in tre parti, e togliamo la parte di mezzo. Avremo ottenuto due piccoli carnevali, e adesso il numero di persone sara’ dei 2/3 rispetto a prima. Adesso prendiamo le due parti rimaste, e applichiamo lo stesso principio. Proseguiamo cosi’ sino ad Aleph Zero (Frazione di Cento) e avremo diviso il carnevale di Cento in due elevato alla Aleph Zero carnevali, cioe’ Aleph Uno (Frazione di Cento, in feroce rivalita’ calcistica con Aleph Zero. Nessuno sa se ci sia qualcosa in mezzo, e gli stessi carabinieri paventano di recarsi tra Aleph Zero ed Aleph Uno con il loro possente mezzo).
Si direbbe ora che, se in ogni pezzettino , in ogni frazione di Cento, ci sia un pezzo di carnevale, adesso avremo un carnevale continuo, ovvero a Cento e’ sempre carnevale. Invece no: se prendiamo un qualsiasi carro del carnevale, esso rimarra’ sempre tagliato fuori dallo scavo che pratichiamo quando dividiamo in pezzi il carnevale.  Da cui, il seguente:
  • Teorema della cittadinanza di Cento: sebbene cento abbia un numero qualsiasi di abitanti, NESSUNO e’ abitante di Cento.
  • Lemma: perlomeno, nessuno lo ammettera’ mai.
Corollario:
  • Cento e’ un comune a misura nulla.
Da cui si deduce che io non posso essere un abitante di Cento (MI). Del resto, lo stesso sindaco di Cento (MI), Dott. Falco (nella foto sotto)
falco
Ha dichiarato che , nella mia posizione di ex Preside della Scuola di Hokuto, non posso godere soffrire della cittadinanza di Cento (MI).
QED.
Uriel
(1) No , non ho bisogno di ripassare le coniche: e’ un esempio, i precisini si astengano o vadano al Carnevale di Cento.
(2) Possiamo dire anche “palude”, ma offenderemmo migliaia di scariolanti.
(3) La lunghezza unitaria convince quasi tutti gli ingegneri. Li persuade in qualche modo dell’esistenza di una misura, come se UNA minchia di Alvaro Vitali e UNA minchia di Lexington Steele, pur essendo sempre “una lunghezza unitaria”, fossero la stessa cosa.

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