Cavoli assiri.

Sto osservando divertito l’andamento della “crisi” siriana. E sto osservando in che  modo una stampa occidentale imbarazzatissima stia cercando di NON spiegare , di NON parlare, di NON andare a fondo in quello che succede in Siria. Tutto quello che si sa e’ che ci sia una rivoluzione in corso, ma di Assad si parla pochissimo. Vediamo perche’.

La prima cosa da capire e’ che sta cadendo l’ultimo regime nazista del pianeta. E quando dico “nazista” non intendo dire “simile al nazismo” o “affine al nazismo” o “paragonabile al nazismo”. Intendo dire esattamente quello che significa il termine: il partito Baath fu fondato nel 1940 , o meglio fu “aiutato a fondarsi” dal regime nazista, in funzione antibritannica ed antisemita.
L’ideologia e’ esattamente quella dell’ NSDAP , cioe’ del partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi, con la sola accortezza di sostituire alla razza ariana il popolo arabo, e di sostituire il mito della supremazia razziale con il nazionalismo pan-arabo.

Anche in questo caso, non sto parlando di “ideologia molto simile” o di “ideologia affine”: sto parlando di un partito che nasce coi soldi del regime di Hitler, finanziato da Hitler per avere una base da cui mettere in subbuglio gli inglesi ed i movimenti sionisti.
Il fatto che il partito Baath sia semplicemente la sezione mediorientale del disciolto partito nazionalsocialista tedesco e’ proprio il dettaglio che e’ piu’ indigeribile, ed e’ proprio il dettaglio che viene -sistematicamente- dimenticato da tutti coloro che ne scrivono.
Le ragioni sono ovvie.
  • Per i sovietici, e quindi la stampa filosovietica del passato, era impossibile ammettere di aver avuto come alleato di zona una sezione del partito nazista tedesco. Non dopo i 30 milioni di morti della seconda guerra mondiale. Questo “piccolo dettaglio” fu purgato immediatamente da tutta la propaganda sovietica, e di conseguenza dai giornali che spalleggiavano i sovietici in occidente.
  • Per le sinistre non sovietiche, piu’ moderne, sarebbe stato assai imbarazzante sostenere le ragioni dei siriani contro gli israeliani,  se si fosse menzionato che Assad sia il Fuehrer dei siriani, e non (come lo descrive anche Repubblica) il loro “Presidente a vita”. E sarebbe apparso chiaro cosa intendessero i siriani quando dicevano “Israele deve scomparire”. Chiaro, ma intollerabile per dei movimenti di sinistra radicale che sostenevano di essere antifascisti, e si sarebbero trovati -in pubblico- a sostenere l’ultimo regime autenticamente nazista del globo.
  • Per il mondo cattolico, dopo le multiple visite di papa Woytyla in Siria, sarebbe stato assai complicato spiegare quell’alleanza (non nuova, peraltro: ricordo solo Pinochet e Ante Pavelic) al mondo, specialmente quando Carol poi scriveva “lettere agli amici ebrei”. Anche il mondo cattolico trovo’ modo di “dimenticare” questo piccolo dettaglio, ovvero il nazismo del Baath.
Per sostenere questa pubblica ipocrisia, tutta la stampa mondiale, o quasi , ha preferito dimenticare il “piccolo dettaglio” della genesi del partito Baath, dipingendolo semplicemente come un partito nazionalista e socialista, anzi, per evitare che il suono richiami brutti ricordi, hanno detto che il baath fosse “nazionalista e laico”.  Bene: era semplicemente una sezione locale del partito di Hitler. Punto.
Ovviamente, che cosa volete che faccia un partito nazista al potere quando il popolo si ribella? Beh, non ci vuole molto ad immaginarlo, ma non serve nemmeno immaginare cio’ che sappiamo gia’: Marzabotto, , Monte Sole, Sant’Anna, eccetera.  Sappiamo BENE come si comportino i nazisti in questi casi, e le prove sperimentali confermano la teoria.
Ovviamente nessun giornalista si azzardera’ a fare il parallelo tra Aleppo e Marzabotto, per una ragione semplicissima: rischiano di far cadere un castello di ipocrisie ufficiali lungo tre generazioni di dittatori, sempre definiti “Presidenti a vita” quando la parola corretta sarebbe stata ” Der Fuehrer”(1).
Dovete ammettere questo: una volta inserito tra i dettagli il fatto che Assad sia il Fuehrer di un regime nazista, improvvisamente ci arriva alla mente con chiarezza tutto un contesto che prima sembrava gratuito. Capiamo piu’ nitidamente e chiaramente le ragioni dell’astio contro Israele, le ragioni dell’irriducibilita’ del conflitto, capiamo cosa si intendesse quando si diceva che “Israele deve scomparire”, e per quale motivo gli israeliani abbiano “dei forti pregiudizi” verso il regime siriano.
E’ facile adesso capire cosa dobbiamo aspettarci. Basti guardare la storia del regime nazista e osservare come reagi’ alla propria disfatta: come ho gia’ detto in Italia abbiamo Marzabotto, Sant’Anna, eccetera,e le stesse cose dobbiamo aspettarci in Siria.
Mi aspetto di sapere di massacri di massa, di torture, di deportazioni e di campi di sterminio: e’ il consueto armamentario ideale dei nazisti, quindi va semplicemente messo in conto in questi casi.
Allo stesso modo, occorre aspettarsi il suicidio del dittatore e dei suoi fedelissimi, cosi’ come la strenua difesa, sino all’ultimo metro, dei fanatici che lo appoggiano. Cosi’ come la gioventu’ hitleriana tedesca combatte’ a guerra persa sin dentro allo stadio di Berlino, quello che bisogna aspettarsi e’ che esistano degli irriducibili fanatici di Assad che combatteranno sino all’ultimo respiro. Trattandosi del bagaglio ideologico nazista, ed essendo il baath un partito nazista, occorre aspettarsi le medesime reazioni.
Sarebbe stato molto facile per i giornalisti e gli analisti prevedere il comportamento del regime di Assad, semplicemente mettendo tra i fattori la natura nazista del partito Baath.  Ma , ed e’ questo il punto, ogni qual volta che il dittatore siriano e’ stato comodo, in occidente si e’ preferito “dimenticare” la genesi del partito, e anche la sua sostanza.
Quando vi fu l’invasione del kuwait da parte di Saddam Hussein (che era anche lui leader di un partito Baath -qualcuno si stupisce che abbia gassato i curdi, adesso?) , i siriani furono una delle foglie di fico arabe per far passare lo spettacolo di eserciti occidentali che attaccano un paese islamico. Era necessario che i siriani partecipassero , e parteciparono. Ma per fare questo, occorse “dimenticare” per un secondo che il dittatore (era il padre del dittatore attuale) fosse a capo di un regime nazista.
L’occidente intero, in ogni sua fazione politica per motivi e tornaconti diversi, ha partecipato ad un incredibile fenomeno di rimozione di massa, che e’ consistito nel cancellare da OGNI memoria (tranne pochi testi accademici specializzati) la genesi politica del regime di Assad in particolare e del partito Baath in generale.
Tutti coloro che avevano agio di fare affari con i DUE nipotini di Hitler (Saddam Hussen e la dinastia Assad) hanno sempre preferito dimenticare momentaneamente la parola “nazista” quando hanno descritto i due regimi. E la cosa era cosi’ imbarazzante per la stampa e la diplomazia del mondo intero (sia per gli alleati russi che per gli anti-sionisti occidentali) che la si e’ relegata nel dimenticatoio pubblico.
Per quanto riguarda l’Italia, la Siria era uno dei maggiori fornitori di alimentari del mondo delle cooperative, uno dei migliori mercati per i trattori italiani, e in passato si arrivo’ ad uno  ‘scambio di favori” col quale un individuo “scomodo” alla diplomazia italiana fu assassinato a Roma dai servizi siriani, nell’indifferenza e nell’impunita’ delle istituzioni italiane.  Tutta roba che si preferisce dimenticare.
Cosi’, la situazione Siriana appare difficile od incomprensibile solo per una semplice ragione: si e’ effettuato un processo volontario ed imbarazzato di rimozione collettiva, col quale si e’ preferito dimenticare la genesi nazista del partito baath,  rimozione che rende difficilissima la lettura e rende quasi impossibili le previsioni.
Ma basta rimettere sul piatto la genesi del Baath come sezione locale del partito nazista tedesco, e ricordare i pesanti finanziamenti del Fuehrer ai movimenti nazionalisti arabi (si mirava a destabilizzare l’impero coloniale britannico) e i conti tornano immediatamente.
Diventa improvvisamente chiara l’irridicibilita’ del conflitto mediorientale, la posizione di Israele -che sembra irragionevole solo dimenticando il dettaglio “nazista” sui movimenti nazionalisti arabi e sul Baath- diventa molto piu’ spiegabile, e  finalmente capiamo molto bene perche’ pur vicini a paesi piu’ moderati come  Giordania e Turchia due precisi regimi (nazisti, cioe’ Baath) abbiano gassato e sterminato i propri  cittadini senza mai dar segno di rinnovamento o di apertura.
Se soltanto  inseriamo nella carta geografica una “piccola” svastica su Siria e Iraq, improvvisamente la storia del medio oriente dal 1945 in poi ci appare MOLTO piu’ chiara,  ci appare chiaro come siano possibili atrocita’  simili in una zona ove, dopotutto, abbiamo Libano, Turchia, Giordania, Egitto come player, e specialmente possiamo fare immediatamente una facile previsione: i massacri contiueranno, saranno caratterizzati dal tipico stile delle SS -i cui fuggiaschi  addestrarono, peraltro, il primo esercito siriano.

E se poi aggiungiamo che il nazionalismo pan-arabo fosse solo la versione locale dell’arianesimo hitleriano, adattato allo scopo di rendere instabili le colonie inglesi a favore dei nazisti, e che i gruppi nazionalisti pan-arabi nacquero e vennero finanziati proprio su iniziativa dei nazisti, il cerchio si chiude e possiamo ricostruire le ragioni di un conflitto arabo-ebraico che va avanti da decenni.

Ma solo ricordando questo dettaglio possiamo davvero far chiarezza. Senza, ci appare tutto gratuito.

E allo stesso modo ci appare chiaro per quale motivo la stampa occidentale in genere ed italiana in particolare NON voglia fare questa semplice precisazione: se inserissimo la famosa svastica nella cartina geografica, laddove governa il Baath, (oggi solo in Siria, ieri anche in Iraq), moltissime delle loro posizioni in politica internazionale sarebbero “perlomeno opinabili”.
Perche’ si tratterebbe di ammettere di aver applaudito un dittatore nazista quando parlava di ‘scomparsa di Israele”, ben sapendo che aveva in mente questo:
E questo, per una generazione che gira con la tessera dell’ ANPI in tasca, e’ assai difficile da spiegare alla propria “coscienza”, persino quando , nell’accezione specifica, la coscienza indica solo una comoda paresi della dignita’.
Uriel
(1) Fuehrer e’ una parola comune in uso comune, al contrario del desueto “Duce” in italiano. Potete trovare in molti biglietti da visita indicato il Gehaltsführer dell’azienda, perche’ di per se’ significa solo “Capo, responsabile”. Per indicare esplicitamente Hitler dovete dire “DER Fuehrer”, nell’accezione che uso’ la propaganda del periodo. Non “un” capo, ma “IL” capo.

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