Carriere credibili.

Qualche giorno fa ho scritto che i partiti politici stanno approvando senza battere ciglio le riforme di Monti, convinti come sono che Monti duri poco e quindi potranno cancellarle dopo poco tempo. Questo e’ effettivamente quello che pensano, ma secondo me hanno fatto i conti senza l’oste. Il problema della successione di Monti, infatti, non e’ sottovalutato. La strategia di occupazione non si ferma a due anni: sarebbe uno stupido chi lo pensa. Ed in effetti non sara’ cosi’.

I poteri che hanno piazzato Monti dove si trova hanno, effettivamente, l’incognita delle elezioni. Temono che un governo successivo a Monti, per esempio un governo con l’ incubo di Vendola e del suo Sel, possano far cancellare definitivamente le sue riforme.

Sarebbe bene, sarebbe il loro sogno, se Monti “aleggiasse” per qualche tempo sulla politica italiana, a prescindere dalle elezioni. D’altro canto, i partiti stessi lo vogliono fuori dalle scatole: per Bersani Monti rappresenta un problema. Non e’ di sinistra. Ha fatto piu’ volte i complimenti a Berlusconi, fu uomo mandato in Europa da Berlusconi e poi trombato da Bossi, e non ha ancora fatto gli stessi complimenti a Bersani, che pure sostiene il suo governo quanto Berlusconi.

Se Monti si rivelasse uomo di destra, e prima o poi lasciato il governo potra’ farlo, (quanto un bocconiano liberista convinto possa essere di sinistra, specialmente una sinistra incalzata da Vendola, e’ ovvio: zero) Bersani si troverebbe nell’imbarazzante situazione di aver appoggiato un governo di destra.

Lo stesso succederebbe, del resto, se Monti si dichiarasse di sinistra.

Ma anche per gli schieramenti “amici” sono cavoli acidi: se Monti si dichiarasse di destra, Alfano perdebbe il posto. Se Monti si dichiarasse di sinistra, lo perderebbe Bersani.

Insomma, tutti se lo vogliono togliere dalle scatole durante il periodo elettorale.

Adesso, esaminiamo bene i requisiti del problema:

  1. I partiti non lo vogliono tra le scatole durante le elezioni perche’ eclissa i leader se si dichiara amico e li squalifica se si dichiara avversario.
  2. I governi e le forze che lo hanno messo al potere vogliono ancora Monti, ma lo vogliono stabile (non come i governi italiani) e specialmente insensibile agli umori degli elettori.
  3. Tutte le forze in gioco sanno che la politica di Monti deve continuare se vogliono salvare la buccia ed evitare il trattamento greco.

Come fare?

Andiamo a misurare qualche fatto:

  1. la scorsa legislatura e’ iniziata l’ 8 maggio 2008. Scadenza naturale: 8 maggio 2013.
  2. La scorsa presidenza della repubblica e’ iniziata il 15 maggio 2006. Scadenza naturale: 15 maggio 2013

Una settimana di differenza.

Non cominciate a capire anche voi cosa succedera’?

Pensateci: Monti presidente della Repubblica. Alfano e Bersani che si tolgono un peso durante le elezioni. Lega , Di Pietro e Vendola contrari, ma alla figura del presidente della repubblica si aggiunge la “credibilita’” di Monti. Il centro viene disarmato, ma non puo’ dire di no.

Andiamo avanti, e vediamola dal punto di vista dei poteri che tifano Monti: Monti continuerebbe a volteggiare sul paese per sette anni, insensibile a qualsiasi umore popolare. Una carica stabilissima.

Una carica potentissima, perche’ puo’ non firmare decreti e leggi. Puo’ sollevare obiezioni e ostacolare chiunque osi tornare indietro sulla strada delle “Sue” riforme.

Si tratta di una soluzione cosi’ evidentemente perfetta che soltanto un idiota non capirebbe quale sia il gioco in atto. E’ ovvio che Monti sara’ il prossimo Presidente della Repubblica. Risolverebbe troppi problemi a troppe forze in gioco. Le date quagliano in un modo che si ripete piu’ raramente di una eclissi di sole. E’ un gioco win-win per tutti, apparentemente.

Cosi’ si’, penso che la minestra di monti stia passando perche’ molti credono, o si illudono, che il governo Monti durera’ poco. E non e’ del tutto falso: e’ assolutamente vero. Al governo, Monti ha assai poco tempo. Ma ha praticamente sette anni di presidenza della repubblica di fronte a se’.

Cosi’, io penso che sia vero: molti fessi nel parlamento italiano si stanno illudendo di poter approvare senza colpo ferire le leggi di Monti, “tanto passa in fretta”. Ma gli stessi non si rendono conto che Monti potrebbe NON passare in fretta, per niente. Napolitano potrebbe semplicemente “abdicare” a lui: il passaggio di consegne consente tutto il tempo che serve, e il nuovo governo di fatto giurerebbe al nuovo presidente.

Dal punto di vista geopolitico, l’asse di poteri che ha messo Monti a capo del governo si garantirebbe un controllo sulla nazione lungo ben sette anni, e faccio notare che in questo modo Monti farebbe giurare nelle sue mani -almeno- due governi.

La cosa buffa e’ che quando scrissi del fatto che le riforme di Monti siano caduche -non avevo riflettuto sulle date- nessuno mi ha fatto presente che il mandato di Monti e quello di Napolitano scadano praticamente a distanza di una settimana. Il che e’ buffo, perche’ mostra come si discuta di politica spesso portando avanti delle opinioni -che come tali hanno poco peso- invece di andare a controllare dei fatti, come le date di fine governo e di fine presidenza.

Se le cose andranno cosi’, e non riesco ad immaginare un motivo per il quale si potrebbe fermare un simile disegno , succedera’ effettivamente che Monti non si ripresenta alle elezioni ed esce dalla vita politica dei partiti. Per questo , probabilmente, tiene quel tono, e probabilmente i piu’ saggi dei vari partiti lo temono per questo: sanno gia’ che se lo troveranno come presidente della Repubblica.

Spero che l’austerity vi piaccia un sacco. Perche’ essa e’ il modo con cui la classe dirigente europea dice ai mercati “I rule”. Vi potra’ sembrare crudele quanto accade alla Grecia, ma c’e’ una ragione specifica per questo. I mercati avevano iniziato a dubitare che ci fosse in Europa una governance capace di imporre ordine ai conti pubblici. E avevano pensato che nel disordine creato abilmente da Blair con l’apertura a 27, fosse facile dividere il tutto.

Invece, il messaggio che viene dato e’ il seguente: la leadership esiste, e non solo esiste. Guardate quanto e’ terribile la sua vendetta. Guardate che punizioni che puo’ dare a chi sgarra. Ovviamente, l’eurozona che se la prende con la Grecia e’ un giochino da ragazzi: sono capaci tutti di prendersela con un paese piccolo. Adesso, pero’, ci troviamo con un presidente scelto dalla UE. Per sette anni. Morale? La UE domina anche paesi piu’ grandicelli, sebbene con metodi differenti.

Cosi’, ho proprio paura che Monti non se ne andra’ tanto presto. E siccome il fiscal compact prevede il rientro del debito entro il 60% in 20 anni, sono circa 32 miliardi di finanziarie -fatte  di tagli alle spese – ogni anno.

Perche’ i giornali non ne parlano? Per non bruciare Monti. Proporlo oggi sarebbe come toglierlo dalla sedia su cui siede per metterlo su un’altra. Significherebbe giocare a carte scoperte, facendo saltare qualsiasi possibilita’ di riforma della legge elettorale. E quindi nessun giornale lo dira’: si rischia di bruciarlo.

Tuttavia, non riesco a vedere un solo motivo per il quale i partiti che oggi sostengono Monti e i poteri che lo hanno messo al potere dovrebbero perdere un’occasione cosi’ ghiotta.

Uriel

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