Caro Profumo, datti una mossa.

Dunque: la condotta mediatica di Unicredit sta rasentando, a mio avviso , il codice penale. Innanzitutto il problema: con le informazioni che abbiamo non si spiega per quale motivo stia crollando in questo modo. A questo punto i casi sono due.

Il primo caso e’ che ci sia della speculazione. Rimane il problema: perche’ Unicredit? Non c’e’ nulla nelle dichiarazioni ufficiali e nelle stime di liquidita’ che faccia pensare che Unicredit debba crollare in questo modo.

Qualcuno si sta divertendo a far crollare le azioni per comprarle? I volumi qualche sospetto lo danno. Ma in un momento del genere siamo ai limiti del codice penale. Specialmente se qualche giorno fa alcuni dirigenti hanno (a detta loro per creare fiducia) comprato azioni Unicredit. Peraltro, si e’ appena deciso di pagare i dividendi in azioni, e se le azioni dovessero crescere subito dopo sarebbe un bel colpo. Perche’ dovrebbero crescere? Beh, perche’ una cosa in basso puo’ solo crescere, per esempio.

In questo caso, pero’, i governi , la magistratura e la Consob possono metterci una pezza. Basterebbe che il buon profumo se ne uscisse spiegando cosa sta succedendo. Cosa che non fa.

Seconda ipotesi: “c’e’ del marcio in Danimarca”. Cioe’, qualcosa in Unicredit, qualcosa della quale si mormora negli ambientigiusti, non va. O non c’e’ la liquidita’ vantata, o ci sono perdite nascoste.

Anche in questo caso, Profumo dovrebbe uscirsene ed ammetterlo.

Invece, Profumo tace. Tutti capiscono che qualcosa non vada per il verso giusto in Unicredit e il titolo crolla.

Personalmente non credo molto nella prima ipotesi: anche a New York, quando c’e’ stata speculazione su Morgan Stanley, un magistrato ha semplicemente dichiarato ad un giornale che “stava tenendo d’occhio la cosa”, e i furbetti del quartierino hanno cambiato aria.

Ecco, se Profumo dicesse che qualcuno ha preso di mira Unicredit per un gioco sporco, basterebbe un’inchiesta verso ignoti per bloccare i furbetti. E con un precedente come MS, non ci sarebbe nulla di male.

Invece si tace. Si continua a dire che tutto va bene, e che la liquidita’ c’e, anche se poi si pagano i dividendi in azioni, cosa che si fa quando la liquidita’ NON c’e’.

Ma anche dire il falso e’ reato.

Insomma, o Unicredit fa un “transparency day”, o prima o poi il limite del codice penale verra’ varcato. Cosi’ di certo non si puo’ andare avanti a lungo.

Uriel

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