Cara ragazza afgana…

Cara ragazza afgana...

Cara ragazza afgana...

In questi giorni i giornali occidentali si stanno chiedendo, tutti insieme, che cosa sara’ degli afgani, e delle afgane, quando tutto il paese sara’ sotto il controllo dei talebani.

La risposta e’ ovvia: sara’ un bagno di sangue. Ma c’e’ una cosa che va detta , e che mi rendera’ antipatico ai piu’.

E’ un bagno di sangue meritato.

Per prima cosa, occorre dire che le forze di difesa lasciate dagli occidentali erano circa tre volte piu’ numerose dei talebani, e meglio armate. Dopo 20 anni di addestramento e armamento, erano discretamente capaci di resistere.

Certo, e’ difficile prevedere l’esito di una guerra, ma quell’esercito non ha “combattuto e perso”.

Non ha combattuto proprio.

Hanno abbandonato il campo e se ne sono tornati a casa. Ben sapendo cosa sarebbe successo.

Allora tutte le ragazze afgane che oggi si chiedono perche’ gli americani se ne sono andati, dovrebbero invece farsi una domanda:

“perche’ se n’e’ andato nostro padre”?

Se n’e’ andato perche’ voleva i talebani. Tutto qui.

Cara ragazza afgana che ti chiedi per quale motivo gli americani hanno deciso di lasciarti li’ in mano loro, DOVRESTI PRIMA FARE QUESTA DOMANDA AD OGNI UOMO CHE INCONTRI A KABUL.

Gli americani, cosi’ come gli altri che hanno partecipato a questa guerra, non hanno il dovere di difenderti in eterno. Quel dovere ce l’ha tuo padre. Tuo fratello. Tua madre. Tuo marito.

E adesso dobbiamo chiederci cosa, in effetti, abbiano fatto LORO in questi ultimi 20 anni. Hanno cambiato idea riguardo alla religione, alla sharia, alla democrazia, alla liberta’?

Immaginiamo che, dopo la caduta del nazismo, si fosse lasciato vivo tutto l’apparato nazista. Che si fosse fatta Norimberga, si fossero impiccati i gerarchi massimi, ma poi lo NSDAP fosse stato lasciato al suo posto. Di nuovo a fare propaganda, pattugliare le strade, scrivere i giornali, ad insegnare il nazismo ai bambini nelle scuole, e tutto quanto.

A quel punto, ad un certo punto gli alleati lasciano il paese: che cosa succede un attimo dopo? Ovvio: succede che le SS riprendono il potere in un secondo.

E sai benissimo, cara ragazza afgana che piange, chi sono le SS dell’Afghanistan. Sono i religiosi. Sono quelli che ogni giorno salgono sulla torre e chiamano la preghiera.

Li avete lasciati al loro posto. Nelle scuole. Nelle moschee. Nelle radio. A scrivere libri. A scrivere giornali. A predicare. Avete lasciato il problema al suo posto, perche’ tanto ci pensavano gli occidentali.

Bisogna essere chiari su una cosa: quando fini’ la rivoluzione francese, fu un’orgia di sangue. E i preti venivano ammazzati come cani, ovunque.

Ed e’ per questo che oggi la Francia e’ un paese secolare.

I paesi civili si costruiscono sul sangue dei preti ghigliottinati. Ed e’ la cosa giusta da fare, perche’ essendo i religiosi inerentemente malvagi, lasciarli vivere significa ritrovarsi con lo stesso problema poco dopo.

Ma voi li avete lasciati al loro posto. E ora che se ne vanno gli occidentali il problema torna.

Oh, so che adesso userete la solita  fallacia logica. Ma non me ne frega niente. Non mi interessa se quello sia vero islam o meno. Non mi interessa se quello e’ un islam piu’ o meno moderato, ossidato, catarinfrangente o sesquipedale. Non mi interessa se l’Imam Jassem e’ quello buono mentre Ali’ e’ quello cattivo. Non me ne frega niente.

Frega a te. Sei tu che adesso verrai ammazzata. Risolvere il problema dell’islam buonocattivomoderatosciitasunnitawhatever era un problema TUO, non degli americani.

Certo, come ho scritto, adesso i tuoi compari faranno qualche strage in occidente. E torneranno a piovere le bombe. Forse non saranno bombe , e saranno solo gli ultimi ritrovati in fatto di droni. O forse saranno le nuove nucleari messe in operazione dagli USA. Come diceva Trump, “nice and smart”.

E non ti illudere sulla precisione di una bomba da 5Kt. Colpisce con precisione, ma essere nei paraggi non e’ divertente.

Capisci ora, che era un problema TUO decapitare qualche migliaio di Imam per spiegare loro di stare al loro posto?

E se non tuo, era un problema di tuo padre. Di tuo fratello. E degli uomini del tuo paese il cui preciso dovere era di difenderti.

Ora, se qualche vicino di casa molto religioso ti ha vista uscire senza burqa, sei morta. Verranno ad ucciderti.

E tutti i giornali ipocriti del mondo diranno che sei morta perche’ non ti abbiamo difesa NOI. Che eravamo NOI a doverti proteggere.

Ma nessuno dira’ la verita’: che sei morta perche’ non ti ha difesa tuo padre.

Sai qual’e’ una cosa che ho notato, dei pozzi di merda come il tuo paese e quelli simili?

Che quando arrivano gli occidentali e cercano di aiutare, ottengono una ferocissima opposizione.

Ma quando arriva il macellaio di turno, non succede nulla di tutto questo. I talebani non rischiano di beccarsi un colpo di mortaio. Non rischiano di saltare su una mina. Non rischiano un kamikaze su un’auto piena di esplosivo.

Nessun gruppo di fanatici religiosi ha mai avuto un millesimo dell’opposizione feroce e della resistenza che gli occidentali hanno quando cercano di aiutare.

E sai perche’?

Perche’ sotto sotto, i talebani siete voi. Tutti. Ce l’avete dentro.  La tua scuola mi dicono, l’hanno costruita gli occidentali. Quanti ne sono morti per farlo? Tanti.

Adesso arrivano i talebani e la distruggeranno. Sai quanti morti subiranno per questo? Zero.

Nessuno, nel tuo paese, opporra’ contro i Talebani un centesimo della resistenza feroce, della violenza e della guerriglia che hanno incontrato gli occidentali.

Presto sarai condannata a morte. Quando succedera’, prova a guardare in faccia il tuo boia (tanto cosa puo’ andare storto ancora?). Sai cosa vedrai?

Vedrai la faccia di tuo padre.

Invece di chiederti perche’ ti hanno voltato le spalle gli occidentali, chiedi a tuo padre, ad ogni uomo AFGANO che incontri, perche’ le spalle te le hanno girate LORO.

Perche’ il compito di darti la liberta’ e la felicita’ era di tuo padre. Non di un ragazzo occidentale mandato a saltare in aria su una mina.

Ma preferisci non farti questa domanda. Preferisci pensare, come al solito, che sia dovere di altri difenderti mentre tuo padre, tuo fratello, tua madre e forse anche te , vi recate nella moschea a pregare, ad alimentare il cancro che sta per spararti alla nuca.

Tutto questo succede, e ti succede, perche’ i talebani sono afgani, e gli afgani sono talebani. Nemmeno Malala ha smesso di portare un velo sulla testa. Non ha mai abbandonato la religione che sta per ucciderti. Si e’ messa al sicuro e adesso sono tutti cavoli tuoi.

Non voglio sentir frignare. Era compito vostro ripulire il paese per evitare che non succedesse piu’ quella roba. Non avete fatto niente. Tutto quello che e’ stato fatto per darti qualcosa lo hanno costruito e voluto gli occidentali.

Ma non era compito nostro. Era compito di tuo padre.

Chiedi a lui, perche’ ti ha voltato le spalle. Non a noi.

Commenti

  1. Paolo Avitabile

    …ci penseranno i cinesi, quando arriveranno in seguito a qualche accordo commerciale. loro, se c’è da impiccare mille capifamiglia e cento lama o imam dalla sera alla mattina, non se ne faranno mica un problema.

    …e anzi, risolvono un problema interno loro: decine di migliaia di incel VERI causati dalla precedente politica del figlio unico.

    dunque, ragazza afgana: ti offriranno – magari anche un po’ rudemente – di bruciare il burqa e sposare un operaio cinese trentenne vergine. l’affare non sembra pessimo, soprattutto se lo confronti col marito cinquantenne e cugino che ti toccherebbe a casetta tua; e se sei molto fortunata tua figlia finirà a vendere pupazzetti in qualche angoletto dell’europa del sud.

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