Calcio? Si’, nei denti.

Saro’ molto sincero: il poliziotto e’ stato un pazzo a sparare in direzione della rissa, per la sola ragione che in mezzo c’erano 6 corsie di autostrada.

Un proiettile 9mm Parabellum sparato da una Beretta in dotazione percorre, a dire della casa, 390 metri al secondo. Un’automobile in autostrada ne fa circa 40.

Questo significa che se sparo ad una distanza di circa 100 metri, un’automobile che prima era a 10 metri da li’ si trovera’ sulla traiettoria.

Questo e’ il solo motivo per il quale l’agente , secondo me, ha sbagliato a sparare contro la rissa.

Un altro motivo per il quale ha sbagliato e’ del tutto simile, e’ che nell’area di servizio era presente altra gente che magari non c’entrava nulla.

Il proiettile 9 mm Parabellum ha alcuni “difetti”: il primo e’ una tendenza alla sovrapenetrazione, cioe’ buca facilmente le cose, e produce una cavitazione carente dopo essere entrato, cioe’ trapassa facilmente l’obiettivo. Per evitare questo fenomeno viene modificato alleggerendo la punta, ma il risultato non cambia: trapassa troppo facilmente le cose, per cui non andrebbe usato in ambito urbano.

Stabilito questo, posso invece fare la stessa domanda: se l’agente fosse stato a una decina di metri dalla rissa, avrebbe fatto bene a sparare, essendo praticamente certo di colpire prevalentemente tifosi in rissa?

La mia personalissima opinione e’ di si’. Anche se avesse ucciso lo stesso Sandri? Certo, anzi: auspicabilmente avrebbe dovuto vuotare il caricatore sui tifosi in rissa.

Vediamo di chiarirci: in Italia vige uno stravagante culto dei morti(1) per il quale e’ vietato parlare male dei morti. Nemmeno di fronte ad evidenti fatti quali l’appartenenza dichiarata a bande di neofascisti , bande che  praticano alla luce del sole un’ideologia fascista e si attrezzano per atti di violenza.

Una volta che un individuo e’ morto, nel Paese della Caciotta viene santificato, o per lo meno posto al di sopra dei giudizio dei comuni mortali: Sandri era sicuramente un pellegrino che si recava a pregare allo stadio, preso da sentimenti di pia umanita’ e devota beneficenza. Sono certo che si dira’ anche questo: la sola presenza di Sandri allo stadio sminava una decina di kilometri quadri di Kosovo, e sfamava un battaglione di bambini negri in Africa.

Ci saranno, ne sono certo, fonti teologiche certe che dipingeranno Sandri alla destra di Padre Pio, illuminato dagli sguardi radiosi di Lady Diana e Pavarotti.

Questo , se pensate che le statue di una donna in carbonato di calcio possano produrre emoglobina con un bel paio di cromosomi XY dentro.

Per tutti gli altri, invece , abbiamo a che fare con un membro di quella che e’ la peggior feccia che l’umanita’ del Paese dei Mandolini abbia mai prodotto: l’ultra’ di calcio.

Diciamocelo chiaramente: Sandri era forse un pezzo unico e raro? Era una Piramide di Cheope, una Monna Lisa, un’opera unica ed insostituibile senza la quale l’umanita’ stessa e’ peggiore di prima? E’ una pietra miliare del progresso umano?

No, era semplicemente un ultra’ di calcio. Un membro di un’associazione malavitosa il cui scopo evidente e’ quello di produrre devastazioni , saccheggi , violenze e a volte morti.

Il membro di quell’umanita’ che costringe lo stato a deviare la polizia dalle sue funzioni principali alla sorveglianza degli stadi.

Un pezzo di quella feccia che ogni domenica trasforma i quartieri limitrofi agli stadi in luoghi che e’ meglio evitare per non rischiare la vita.

Devo anche piangere per un simile pezzo di merda? Ma col cazzo: e se il poliziotto avesse sparato a bruciapelo da un paio di metri come ha fatto Placanica gli avrei spedito la medesima email di congratulazioni che all’epoca spedii a Placanica.

Adesso si dira’: ma Sandri non stava facendo nulla di male. Aha. In tasca non aveva sassi ma “formazioni calcaree”. Aha. Magguarda te.

Io ho una vecchia giacca che uso per i lavori in giardino/bosco, la quale ovviamente e’ zozza come poche cose al mondo: stranamente, non ho “formazioni calcaree” nelle tasche. Che strano: per quanto io ci abbia sudato dentro non ci sono ancora nati i coralli. Il Club Mediterranee’ sara disperato per questo.

Ovviamente, Sandri era li’ in preghiera, raccolto nella contemplazione della Santa Madonna dell’ Autogrill. Ma stiamo scherzando che cinque ultra’ siano vicini ad una rissa tra ultra’ e stiano facendo qualcosa di diverso da pregare? Anzi, vi diro’ di piu’: stavano certamente moltiplicando i pani e i pesci, come minimo.

Figo, eh?

Stranamente, io vedo un Ultra’ presente nel momento in cui due fazioni di ultra’ si scontrano a coltellate.

Cosa sta facendo un ultra’ mentre due fazioni di ultra’ si ammazzano a coltellate?

  1. Prega.
  2. Ha qualcosa a che vedere con le due fazioni che si accoltellano.

E perche’ i suoi amici avevano un passamontagna?

  1. Aiuta l’erezione. Fa molto fetish.
  2. Serve a non venire identificati dopo gli scontri.

Come mai i tifosi si portavano appresso dei coltelli?

  1. Erano doni  per gli avversari.
  2. Si volevano ammazzare a coltellate.

Se sei un tizio qualsiasi in autogrill e ti trovi con una rissa di tifosi che si ammazzano a coltellate,pensi

  1. Che bello. Ci speravo proprio.
  2. Oh, cazzo. Aiuto!

La mia convinzione e’ che in effetti ci sia stata una tragedia in quel posto: l’agente idiota ha sparato attraverso sei corsie di autostrada, contro una rissa che vedeva a malappena.

Ma non c’e’ alcuna tragedia nel fatto che sia ucciso un individuo membro di un’associazione che non si sforza nemmeno di nascondere le proprie finalita’ criminali, il quale guarda caso era presente proprio mentre la sua fazione iniziava una rissa con una fazione simile.

A parte il fatto che chi partecipa a simili scontri a mano armata mette gia’ in conto il fatto di morire, il fatto stesso che questo scontro avvenga in un luogo pubblico (un autogrill) mette a repentaglio un bene pubblico, cioe’ la sicurezza di tutti.

I diritti di Sandri sono piu’ o meno importanti dei diritti di tutti? E’ piu’ importante un elemento paramalavitoso della sicurezza di tutti noi? La sua esistenza (che non ha proprio nulla di prezioso, tale e quale alla mia e a quella di chiunque altro, con pochissime eccezioni) e’ piu’ importante di un bene pubblico quale la legge?

La mia opinione e’ che la legge sia piu’ importante , essendo un diritto della societa’, di un diritto dell’individuo. Non credo che i diritti del singolo debbano prevalere sui diritti di tutti, la mia opinione e’ che il singolo sia pienamente sacrificabile se l’alternativa e’ quella di compromette un bene alto come la legge. Del resto, gli stessi diritti di quel singolo individuo vengono dalla legge: se rompiamo la legge, non ci sono piu’ diritti.

Poiche’ se rompiamo la legge non c’e’ piu’ nessun diritto per nessuno  , mi sembra palese che la legge sia piu’ importante del singolo.

Quale sarebbe stata , evidentemente , la condotta giusta per la polizia?

  1. Bloccare l’ingresso dell’autogrill mettendo un’auto di traverso e le relative segnalazioni.
  2. Bloccare l’uscita dell’autogrill , eccetera.
  3. Far uscire famiglie e passanti dall’autogrill.
  4. Rimasti soli con la feccia, sterminio.

In fondo, se i sassi che Sandri aveva in tasca sono “formazioni calcaree”, non avra’ questi pregiudizi bourgeoise verso dei manufatti metallici , spero.

Adesso bisognera’ aspettare i soliti, insopportabili , disgustosi passi della prosa giornalistica italiana:

  1. Vogliamo la verita’. Persino in casi ove tutto sia evidente, come il caso Placanica, qualcuno si ergera’ a “rappresentante delle vittime” accusando qualcun altro (di solito lo stato) di praticare un non meglio definito “muro di gomma”, dichiarando di volere una “verita’” sotto gli occhi di tutti: un ultra’ della Lazio , presente mentre gli ultra’ della lazio assaltano altra feccia a colpi di coltello, viene ucciso da un colpo maldestro.
  2. I mistero. Perche’ Sandri aveva mangiato un panino al formaggio e non al prosciutto, come al solito? E perche’ aveva lasciato a casa la felpa di Prada? Come mai era proprio nel sedile centrale dell’auto? Queste ed altre risposte sono celate negli armadi dei servizi segreti, della CIA e probabilmente del Mossad. Del resto non c’erano ebrei nell’area di servizio: certamente erano stati avvisati dal Mossad.
  3. La voglia di giustizia: nonostante si tratti della feccia malavitosa peggiore d’italia, nonostante si tratti di quelli che ogni domenica devastano le citta’, nonostante si tratti di gente che se avesse giustizia sarebbe in carcere da anni, improvvisamente tutti scopriranno che vogliono giustizia.  E questo indifferentemente dal fatto che se um barlume di giustizia comparisse in questo paese, gli ultra’ sarebbero tutti a marcire dentro le patrie galere.
  4. Il complotto revisionista. L’angolo con cui e’ stato colpito Sandri e’ simile a quello con il quale e’ stato colpito John Fitzgerald Kennedy. Tra l’altro, il proiettile e’ fatto con piombo di provenienza irachena, e si sa che Saddam era figlio di Hitler. Sandri e’ stato ucciso da un cecchino afgano, lo stesso che ha ucciso Kennedy, perche’ in discoteca un’agente dell’ FSB gli aveva rivelato questa scomoda verita’. E’ un complotto,  babe: Sandri era scomodo ed e’ stato eliminato.

Mi rimane un solo rimpianto: che il poliziotto abbia sparato in quella maniera assurda e criminalmente rischiosa , rischiosa verso lo stesse bene pubblico che doveva invece difendere: questo mi impedisce di prenderne le difese.

Cosa che avrei fatto volentieri se avesse sparato da due metri di distanza.

Questo, sia chiaro, non e’ un giudizio legato al fatto che Sandri fosse un ultra’ della Lazio : oggi tutto il calcio e’ solo una grossa, coerente , solidale macchina da crimine, con la sola differenza che alla base della piramide si celebra il crimine del teppista, del violento, del criminale comune, mentre al vertice si celebra il crimine dei ricchi, corruzione, prostituzione di vario genere, tangenti ed evasione fiscale.

In quanto membri di una macchina criminale unificata e coerente, non ho problemi ad affermare che chiunque faccia parte o dia il proprio appoggio esterno a questa macchina sia di per se’ colpevole.

Uriel

(1) Si tratta probabilmente di uno strascico dell’antico culto dei numi di tradizione romana.

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