Cagati sotto, eh?

Cagati sotto, eh?

A parte alcuni noti (salvini, la Le pen, etc) gli attentati di Parigi non hanno cambiato particolarmente il mood delle masse, se non per alcune specifiche masse: i giornalisti. Basta fare un giro per le principali testate italiane per notare come i giornalisti italiani abbiano, come dire, cambiato tono su alcune cose.

Ha in un certo senso aperto le danze Lucia Annunziata, che ha esordito con una bella “Terza guerra mondiale”, in un articolo che usa dei toni perlomeno “fallaciani”.http://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/siamo-ancora-in-guerra-parigi-e-un-capitolo-dell11-settembre_b_6444624.html

Ora, come sapete la Annunziaza e’ una giornalista di sinistra. Persona che sino a poco fa avrebbe scritto che abbiamo troppi pregiudizi verso lo sgozzamento, che in fondo per la tiroide e’ un toccasana. Stiamo parlando di una tizia che ha scritto per il manifesto e ha fatto la corrispondente in medio oriente per la Repubblica, ove ancora i terroristi suicidi sono “militanti” , mentre arrestare un terrorista dopo che ha ucciso e’ “rappresaglia per le uccisioni”.

Ci si aspetta di tutto, tranne che prenda toni fallaciani e che scriva cose del genere.

Poi passiamo ad Ezio Mauro. Il chierichetto preferito di Scalfari, che su Repubblica va a pubblicare la stessa cosa:  http://video.repubblica.it/rubriche/fischia-il-vento/ezio-mauro-hanno-dichiarato-guerra-all-occidente/188894/187812

Potrei continuare con altri giornaletti di sinistra, ma non cambierebbe molto: e’ chiaro che il clima e’ cambiato. La cosa non deve stupire: in Europa sono morti piu’ giornalisti di sinistra – non dimentichiamolo, Charlie Hebdo era un giornale di sinistra radicale – che non a Gaza.

La questione e’ chiara: i giornali di sinistra e di estrema sinistra sono sempre stati filo-palestinesi, per cui sono sempre stati trattati coi guanti. La Repubblica ha sempre definito “militanti” quelli che erano veri e propri terroristi, ha sempre definito “radicali” gli estremisti, e ha sempre usato la “neolingua” di sinistra allo scopo di difendere i palestinesi.

In cambio di tutto questo, hanno sempre avuto il piu’ robusto tra i corpetti antiproiettile, ovvero il compiacimento delle fazioni islamiche.

Il guaio viene ora: perche’ effettivamente di giornalisti di destra nel mirino ce ne sono pochi. Dopotutto, la societa’ repressiva che hanno in mente i fascisti si discosta di poco da quella che hanno in mente gli islamici: donne ai fornelli che appartengono ai mariti, nessuna parita’, nessun diritto, solo una autorita’ arbitraria e violenta.

Ma come se non bastasse, per questi signori sta finendo la sindrome della vacanza. Quando siete in vacanza, va tutto bene. Qui le donne portano il Burqa? “E’ una forma di rispetto per la donna”. “Ho portato il Burwa per un mese e mi sono sentita rispettata”, e cosi’ via.

Il guaio viene quando NON si tratta di una vacanza: quando, cioe’, non finisce dopo un mese. Quando e’ ovunque. Quando e’ per sempre. Quando non finira’ nel momento in cui prenderai un aereo per tornare a casa, dal momento che e’ cosi’ ANCHE A CASA.

Allora diventa un problema.

E allora, se in un paese islamico o in sarkazzistan uccidono dei giornalisti per aver deriso il Profeta, spiegherai che alla fine dei conti qui in sarkazzistan la liberta’ di parola e’ vista come una delle bandiere dell’oppressione colonialista, e quindi odiata.

Ma tutto cambia se anche fuori dal Sarkazzistan le cose iniziano a vaccillare. Perche’ non e’ piu’ come era una volta:

non e’ piu’ una cosa che succede lontano. Non e’ piu’ una cosa che si esaurisce con una simpatica maglietta ed una marcetta. No. Quelli sparano sul serio.

E sparano ai giornalisti. Di sinistra.

e cosi’ scopriamo che “hanno dichiarato guerra all’occidente”. Oh, ma davvero? Incredibile, Lucia: di questo passo, nel 2027 scoprirai che mescolando acqua calda ed acqua fredda si ottiene acqua tiepida. Tali brillanti prestazioni intellettuali come si possono spiegare? Un corso di decisione rapida? Un master in qualche universita’? Un risveglio intellettuale?

ecco cosa ha improvvisamente sviluppato le capacita’ deduttive dei giornalisti di sinistra.

Si sono accorti di essere sotto tiro. Si sono accorti che nessun giornale cattolico teme un assalto terroristico: la societa’ che Avvenire ha in mente e’ del tutto simile a quella islamica. Si sono accorti che nessun giornale di destra o estrema destra teme un commando in redazione: sono ugualmente bigotti.

Ma si sono accorti che quelli cui piace tanto fare ogni porcheria in nome della “liberta’ di stampa” sono quasi sempre loro. Si sono accorti che quasi sempre sono la destra ed i cattolici che invocano la censura, e sono loro a rispondere “liberta’, liberta’”.

E si sono accorti adesso che questa “liberta’” e’ sotto tiro. E non in sarkazzistan. Non nel posto ove fai le vacanze, metti il burqa per un mese e torni dicendo che fa bene alla pelle. Nono: proprio qui ed ora.

E cosi’ scopriamo che dopo anni ed anni a denigrare la Fallaci, Huffington Post esce con Lucia Annunziata che parla di terza guerra mondiale e scontro di civilta’, e che repubblica fa lo stesso, e che oggi Espresso si scandalizza per l’uso dei bambini da parte dei terroristi.

Ehi, ehi, ehi. Ma erano gli stessi che si indignavano perche’ durante gli scontri coi soldati i bambini islamici venivano uccisi: avete visto? Quelli sono bambini! Come possono essere terroristi?

Oggi che vedono quel che c’e’ SEMPRE stato, ovvero bambine di 10 anni usate per attentati esplosivi e bambini di 8 anni che uccidono prigionieri, allora scoprono che si, adesso nel mirino ci sono loro. Ma dov’erano negli anni ’70, quando si vedevano i bambini iraniani che scrivevano versetti del corano sulla lavagnetta, lavavano la lavagna, bevevano l’acqua e andavano a morire contro gli iracheni?

Dov’erano quando Hamas faceva questo?

E non e’ una novita’, succede da decenni:

erano tutti a spiegare che si trattasse di una cultura diversa della vita, che la cultura politica era cosi’,e  che loro “avevano vissuto a Gaza per un mese, e la gente qui e’ stupenda e umana”. Aha. Davvero.

Ma oggi nel mirino ci siete voi.

Oggi nel mirino ci sono i giornalisti,e  non giornalisti qualsiasi:

la formula magica “parla bene dei palestinesi e sei al sicuro” non funziona piu’. Si e’ rotto qualcosa nell’ “islamocomunismo”, e adesso si sono “cagati sotto”.

Ed adesso il mood e’ cambiato:http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_09/vogliono-uccidere-nostra-anima-7e36261e-97ca-11e4-bb9d-b2ffcea2bbd2.shtml ma questa signora non era “populista” sino a qualche anno fa?

Sicuramente il sentimento dei giornalisti “di sinistra” in Italia – e anche in alcune zone del mondo – e’ cambiato. La cosa raccapricciante e’ la codardia: per decenni hanno sostenuto che quanto accaduto fosse un “rischio inesistente”, ed oggi vanno a pubblicare Ayaan Hirsi Ali . Improvvisamente Höllembecq diventa , da “populista” e “razzista” uno “scrittore idiosincratico”.

Accidenti.

E scoprite anche di “essere timidi”:http://www.lastampa.it/2015/01/09/cultura/opinioni/editoriali/italiani-timidi-nel-difendere-i-nostri-valori-zU5XGEVO0wUp1tZ7q8AnbO/pagina.html

Non e’ dato sapere in quanto tempo questa nuova consapevolezza dei giornalisti di sinistra si trasferira’ alle masse, ne’ e’ dato sapere quanto durera’ l’effetto della strage di Parigi.

Ce ne saranno altre? Si, ce ne saranno altre, che a Digos piaccia o meno.

Il meccanismo del terrorismo e’ legato ai soldi. I soldi partono dal golfo arabo, svariati miliardi ogni anno, sotto fondo di donazioni ad associazioni di solidarieta’ islamica. Beneficenza, insomma. Ma chi dona miliardi ai terroristi, vuole che siano “spesi bene”.

Cosi’, Al Qaeda ha ricevuto gran parte dei soldi dopo l’ 11 settembre: questo attentato l’ha messa al top dei “soldi spesi bene” per ricchi Yemeniti, Qataregni, Sauditi, ed altri. Poi e’ arrivato ISIS, e coi suoi sgozzamenti ha iniziato a piacere.

Cosi’ adesso , grazie alla pubblicita’ ricevuta, tanti arabi ricchi spendono bene i loro soldi , su un marchio , su un brand famoso: ISIS. Ma allora adesso Al Qaeda deve riqualificarsi. E cosa c’e’ di meglio di una strage a Parigi per farlo? Chiaramente, adesso, Al Qaeda dei paesi del golfo prendera’ piu’ soldi, perche’ questo attentato le da’ visibilita’.

Quindi ISIS e Boko HAram devono rilanciare, e allora via coi bambini che sparano e le bambine come vettori di esplosivi. Orrore! SOLDI! Adesso tanti ricchi arabi, nel donare soldi “per beneficenza”, sanno che insomma, ISIS e Boko HAram sono “soldi spesi bene”.

E allora cosa succedera’ adesso? Che per sostenere la concorrenza, IS  dovra’ rilanciare. E’ chiaro che colpire il Vaticano potrebbe dare a chi ci riesce una visibilita’ enorme, e far arrivare nel portafogli un sacco di soldi. Non ho bisogno di prove per dire che la prossima mossa di IS sara’ cercare di colpire il Vaticano, e se non sara’ IS sara’ al Qaeda: in un regime di concorrenza, bisogna tenere alta la fiducia nel brand.

Quindi non vi illudete, perche’ ce ne saranno ancora: per farsi il nome ed attirare i soldi della “beneficenza”, ne faranno ancora. E poiche’ i loro nemici sono “occidente, cristianesimo, laicita’”, dovete solo spremervi le meningi su cosa colpiranno ancora: “occidente” non ha molti simboli (e poi colpire Coca Cola o Mc Donald’s sembra piu’ uno sloagan vegano ), il cristianesimo ha i suoi grandi simboli (Vaticano & co) e infine esistono i grandi simboli della laicita’: e la stampa libera e’ uno di questi.

Che i giornalisti siano sotto tiro , specialmente i piu’ laici, ora e’ noto. E presto succedera’ ancora, ed ancora. Colpiranno ancora i giornali, e colpiranno i piu’ grandi per avere piu’ risalto.

Non per nulla i giornali piu’ grandi fanno questo:http://video.repubblica.it/dossier/fischia-il-vento/ezio-mauro-un-giornale-laico-rispetta-il-credo-di-tutti/188903/187821 cioe’ sapendo di essere possibili vittime, cercano di togliere ai terroristi la scusa di poter dire “Abbiamo punito Repubblica per le vignette”, cosa che ne farebbe un obiettivo appetibile.

Allora, ragazzi, visto che siete voi quelli che andavano a braccetto coi palestinesi, visto che siete voi quelli che “ho indossato il burqa per un mese e sono stata felice”, adesso rimane un’unica domanda cui non avete risposto:

Cagati sotto, eh?

Uriel Fanelli, 15 gennaio 2015

(1) Certo, la colpa non e’ di quei bambini. Ma cio’ non toglie che se tu non uccidi il bombo-bomba, lui uccide te. Uccidere o essere uccisi. Il soldato che si trovasse davanti il bambino con la pistola che odia gli occidentali , cosa dovrebbe fare? Uccidere o farsi uccidere?

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