Bollettino di guerra, III.

Mi chiedono di commentare urgentemente i titoli allarmistici (riguardo all’Euro) e riguardo agli ultimi avvenimenti della giornata finanziaria. In realta’, nonostante l’enfasi, c’e’ poco da dire. Siccome sono qui  afare la nottata per mandare live dei servizi che non mi impattano (devo eventualmente dare supporto, ma non sono i miei) , approfitto per scrivere due parole. Non mi stupisce che l’ Euro sia in calo cosi’ evidente. Le misure della BCE sono state di due tipi:
  • Le banche centrali nazionali compreranno ognuna i titoli degli altri. Bene. Siccome i titoli ufficialmente sono “prestiti”, succedera’ che i debiti verranno spalmati su voci contabili apparentemente in attivo. Poiche’ a quel punto un bilancio globale dell’area euro diventerebbe inestricabilmente un grafo, l’euro stesso perde credibilita’. E’ come se lo stato italiano splittasse il debito per regioni, e poi obbligasse  le regioni a comprare l’una il debito dell’altra. Ovviamente, mettendolo a bilancio come attivita’, in quanto prestito e non spesa.
  • Di conseguenza, a fronte di questa azione a somma nulla la decisione di Trichet di un fondo di 600 miliardi di euro contro la speculazione equivale, ovviamente, a stampare moneta. Il che, nei fatti, ne abbassa il valore.

Non c’e’ nulla di strano, cioe’, nell’abbassarsi di valore della moneta.
I fatti rilevanti, semmai, sono altri.
Per prima cosa la Merkel ha bloccato, sino all’anno prossimo, tutte le operazione di vendita scoperta al ribasso sul mercato tedesco. Subito i soliti smargiassi si sono messi a dire che tanto i titoli vengono scambiati maggiormente a Londra. Ahahaha. Non avete capito una sega.

Per prima cosa, la Merkel sta dicendo: “noi siamo il mercato, loro il bordello. Se siete persone serie dovreste venire a lavorare nella nostra borsa. Se volete giocare al casino’, andate pure a New York o a Londra. ” Il messaggio non e’ insignificante: tanti paese emergenti dalle economie industriali che necessitano di capitali hanno paura a nuotare in una finanza cosi’ piena di squali. Se una borsa piu’ “ordinata” dovesse vendere bene , molti nei paesi emergenti potrebbero uscire da Londa e New York e iniziare a lavorare “al sicuro” in Germania. I paesi emergenti, ancora fragili, hanno bisogno della finanza per avere investimenti, ma non possono reggere il rischio di finire in mano agli squali anglosassoni.

In questo senso, la mossa della Merkel e’ di guerra su un terreno piu’ ampio: Africa, Sudamerica, Asia, piccole nazioni europee.

Questo permette alla Merkel, sul piano pratico, di fare tre cose.

  • Alla prossima crisi, non dovra’ prestare soldi a nessuno sotto la pressione delle sue banche. Potra’ dire loro “cari signori, noi uno spazio per lavorare seriamente con la borsa (1)ve lo abbiamo dato.Voi avete preferito andare al Casino’: cazzi vostri“.
  • La Merkel potra’ minacciare, alla prossima annunciatissima(2) operazione speculativa , di mettersi a gridare “via da Londra, tutti a casa, al sicuro!”. E da quel momento in poi, chiunque NON lasci il mercato londinese non potra’ poi accedere a nessun aiuto di stato: hai voluto rimanere nel casino’? Cazzi tuoi.
  • Si e’ introdotto un differenziale di rischio tra un titolo quotato solo in GErmania e un titolo sui mercati mondiali. Le aziende che giocano in germania potranno compiere azioni predatorie fuori dalla germania, e tenere “al sicuro le operazioni” piu’ vitali nel mercato controllato di casa, emettendo titoli validi solo su quel mercato. In pratica, si direbbe che gli istituti protetti dalla merkel si stiano preparando ad attaccare, e il governo li ha protetti in casa. Queste aziende tedesche possono sparare al cuore del nemico, ma il nemico non puo’ sparare al loro cuore, che rimarra’ al sicuro in Germania.

Sul piano politico, invece, le cose sono molto diverse.

L’euro e’ semplicemente uno strumento per creare un mercato protetto per le merci tedesche. La sua identita’ paratedesca e’ stata sempre , come dire, poco nominata dai media, che l’hanno spacciato per un ente collettivo, pubblico, di tutti. COn questa crisi, i giornali di tutte le nazioni hanno trovato il coraggio di spiegare l’euro per quello che e’, ovvero pangermanismo valutario su scala europea.
Questo ha prodotto effetti su tutte le opinioni pubbliche, a cominciare da quella britannica , sino a molti commentatori francesi ed est-europei. Nel momento nel quale i re e’ nudo, e i giornali iniziano a dire che l’euro e’ la moneta tedesca, e tutti la stiamo usando, e la BCE di fatto e’ tedesca, l’opinione pubblica inizia a stizzirsi.
Insomma, oggi di nazioni che vorrebbero dare ai cittadini uno scatto di orgoglio nazionale e riprendere la propria vecchia moneta l’europa e’ piena. L’unica nazione che ne ha veramente bisogno e’ la Germania, tutti gli altri possono ragionare di pro e contro.
Cosi’ la Merkel (e la Germania) oggi si trova nella condizione di non sapere chi siano quelli che vogliono salvare l’euro, e quelli che invece non piangerebbero se finisse. Cosi’, che cosa ha fatto con questa iniziativa di bloccare la vendita scoperta al ribasso? Ha gridato “facciamo quadrato!”.
Ovviamente, la Merkel si aspetta di vedere chi sara’ ad unirsi alla Germania nel fare quadrato attorno all’euro. E il risultato e’, ovviamente, deludente.
Nessuno.

Adesso la Merkel ha pochissime strade aperte di fronte a se’.

  • Rendere piu’ appetibile l’euro. Invece di essere un gioco win-win solo per i tedeschi e una serie di interminabili sacrifici per tutti gli altri, bisognera’ dividere la torta. Ma la Germania non e’ mai stata una potenza coloniale,e  non ha esperienza nella gestione di pseudocolonie. Non sa dividere la torta, o come diceva Galeazzo Ciano nei suoi diari “i tedeschi sono pessimi padroni”.(3)
  • “Sanitizzare” il mercato finanziario tedesco a tal punto che diventi la “casa sicura” per chi non voglia subire attacchi speculativi. Questo potrebbe portare il manufatturiero puro  e a quello di molti paesi emergenti a lavorare sui mercati tedeschi. Insomma, tenteranno di vendere la  loro borsa  in giro., a coloro che sono terrorizzati dal rischio. E con l’allergia al rischio che c’e’, potrebbe funzionare. Ovviamente, questo apre delle incognite: innanzitutto superare la rigidita’ delle norme italiane e francesi e’ difficile, inoltre le altre nazioni manufatturiere potrebbero reagire o prenderla a male.
  • Tentare accordi separati con Russia e alcuni paesi arabi , e poi  attirare piccoli paesi che hanno voglia di crescere nel manufatturiero e fondi pensione , invitandoli ad usare la sua borsa “seria” e abbandonare le borse/casino’. In pratica, si sono presi un anno di tempo (la scadenza del divieto di venture capital) per vendere la borsa senza venture capital. Se questa nuova borsa tedesca “ripulita” trovera’ clienti tra i paesi del G20, la borsa tedesca si porra’ in concorrenza con quelle di Londa e New York:  il messaggio e’ “loro fanno finanza per banche e altre attivita’ “cartacee”, se siete un’industria per le vostre attivita’ serie usate la borsa tedesca. “
Questo messaggio ha terrificato i mercati in tutto il mondo, dal momento che se una simile filosofia si diffondesse, il rischio e’ che le attivita’ produttive si concentrino nella borsa tedesca mentre quelle di rendita si concentrino sulle altre borse meno regolamentate. Il guaio e’ che le attivita’ finanziarie si basano e poggiano su quelle produttive. E’ vero che le grandi aziende manufatturiere americane difficilmente lascieranno Wall Street , ma e’ anche vero che se davvero l’ombrello protettivo trasformera’ la borsa tedesca in un luogo ove si lavora meglio, le nazioni emergenti (che hanno davvero bisogno di finanziarsi e sono le prime vittime delle speculazioni) potrebbero valutare l’offerta.
Inoltre, c’e’ il secondo spauracchio: gli altri governi europei potrebbero aderire all’iniziativa tedesca piu’ tardi. In fondo, il diniego di questi giorni serve a dire alla Merkel che se vuole andare avanti con l’euro, il beneficiario della moneta unica non puo’ piu’ essere solo la germania. Insomma, adesso i tedeschi devono convincere, e non possono piu’ imporre.
Del resto, se tutti i paesi del continente avessero aderito all’iniziativa tedesca bloccando il venture capital, (o meglio la sua piu’ eclatante caratteristica/privilegio) , il mercato mondiale sarebbe andato in crash, per cui in ogni caso la Merkel non poteva pretendere un’adesione totale sin dal primo minuto.
Estendendo questa legge fino al marzo prossimo, la Merkel ha dato un anno alle nazioni europee per schierarsi o meno con la BCE. Contemporaneamente ha puntato una pistola sugli speculatori: “un’altra mossa e vi mandiamo tutti a casa, lo strumento esiste.”
Adesso lo speculatore ha il problema di non convincere mezzo mondo ad aderire all’idea tedesca causando altri guai. Ma parliamo dello speculatore intelligente che lavora a medio e lungo termine.
Quello stupido che lavora per guadagnare oggi e domani si vedra’ , non verra’ fermato cosi’ facilmente. La mossa della Merkel e’ una doomsday weapon, e il fatto che sia stata usata mostra quanto i tedeschi debbano difendere a tutti i costi l’euro. La flemma delle altre nazioni e’ un messaggio chiaro alla Merkel “prego, convincimi a seguirti e salvare la tua creatura: serve piu’ a te che a me, quindi sei tu che devi pagare” , e contemporaneamente una misura prudenziale: se tutta l’area Euro avesse aderito, oggi Wall Street e Londra non esisterebbero piu’. I tedeschi, del resto, non sono famosi per la delicatezza delle loro soluzioni.
Ovviamente, vista l’escalation del conflitto (il divieto di venture capital nel paese piu’ ricco d’Europa e’ una botta consistente ed una spada di Damocle non indifferente) , ci sara’ una risposta da Londra,  che peraltro e’ gia’ colpita dalla nuova regolamentazione europea, ormai in dirittura d’arrivo.

Cameron si e’ dato la zappa sui piedi: dichiarando “non entreremo mai nell’Euro ” ha dato il via libera ai legislatori continentali, che hanno varato la riforma del venture capital stralciando le obiezioni inglesi a fondo pagina, promettendo di “tenerne conto”.  Come no.

 

Avendo dichiarato la sua avversione all’euro e l’estraneita’ britannica, Cameron non puo’ pretendere altro, e il risultato e’ che se la nuova normativa andasse in vigore , la City ne sarebbe impattata durissimamente. Sebbene siano state limate, le nuove norme sono devastanti per il modello di business londinese, e non c’e’ nulla che Cameron possa fare dopo aver allargato la Manica con le sue dichiarazioni e la scelta dei ministri.

 

La prima guerra prettamente finanziaria della storia e’ ancora all’inizio, e durera’ (secondo me) almeno un decennio. E’ troppo presto per fare previsioni, e ci sono troppi fattori in gioco, e troppe mosse possibili.

 

E molta, molta, molta inesperienza. Del resto, e’ la prima guerra condotta con armi finanziarie della nostra storia.

 

Uriel

(1) Dopotutto la borsa serve a finanziare aziende.

(2) le ondate speculative al ribasso si basano sulla paura degli operatori, quindi sono sempre annunciate.

(3) Fu l’ambasciatore francese a dire questo a Ciano, dopo la stipula dell’ Asse.

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