Beta what?

Beta what?

Beta what?

Il post su Stallman ha attirato, a quanto vedo dai referers, un miserabile branco di farlocchi che leggo essere “antifemministi” o “per i diritti degli uomini”, i quali stanno associando questo blog con l’unico cringe peggiore del cringe femminista, cioe’ il cringe dei poveri maschi vittime del femminismo.

Allora, ci sono due cose che voglio chiarire. Ho fatto notare che Stallman si e’ dovuto dimettere principalmente perche’ alcuni ambienti americani sono molto sensibili al cringe femminista, e perche’ Stallman stesso fa parte di quegli uomini che sono sensibili al cringe femminista, ovvero sono “di sinistra”.

Ma attenzione, perche’ io non ritengo che Stallman sia una vittima, ne’ ritengo di dire che gli uomini “di sinistra” lo siano: quando funziona, per l’uomo “di sinistra” avere l’appoggio delle femministe paga. Il problema e’, come diceva Nenni , che prima o poi “arriva sempre il puro piu’ puro che ti epura”; o se preferite che “nel lungo termine far contenta una femminista e’ impossibile, e chi ci prova perde ogni investimento fatto”.

Ma il consiglio di spostarsi a destra e’ semplicemente un suggerimento strategico, e si chiama “la scelta del campo di battaglia”. Non e’ un modo per piagnucolare di essere vittime: e’ la scelta di come condurre la battaglia. Chiunque abbia letto qualsiasi testo di strategia militare sa che ci sono quattro pilastri della vittoria:

  • La scelta degli obiettivi da attaccare o raggiungere.
  • La scelta dei mezzi con cui raggiungere gli obiettivi.
  • La scelta del campo di battaglia.
  • La scelta del momento della battaglia.

Si sa benissimo che scegliendo il campo di battaglia in modo che sia il campo che vogliamo noi e il campo che il nemico non vuole sia un vantaggio strategico. Punto. Non si tratta di fare cringe, si tratta di dire che se volete combattere, il campo di battaglia perfetto sono gli ambienti di destra.

Ma quei patetici maschietti (che si dicono di destra nel tentativo di imitare quelli che considerano virili) che piagnucolano contro le manvagye femministe non sono affatto intenzionati a combattere. Sono intenzionati a piangere piu’ forte delle femministe, o perlomeno a piangere altrettanto, usando le stesse parole “diritti degli uomini”, lamentando le stesse cose “suprusi” e “ineguaglianze” , e altre cazzate. Hanno deciso di fare un cringe del tutto simile a quello delle femministe, con l’aggiunta che la pretesa di essere virili nel farlo li rende anche patetici.

Ho gia’ scritto in un altro articolo che e’ assurdo dividere il mondo in patriarcato e matriarcato, per una ragione: dipende tutto dal REDDITO, e non dal sesso. Se siete maschi di basso reddito non avete un destino migliore rispetto alle donne: vi si manda a crepare sul lavoro dandovi i lavori piu’ pericolosi, vi si manda a crepare come mosche in guerra, eccetera.

Non e’ stato il “matriarcato” a decidere che nella prima guerra mondiale si dovevano mandare a morire 600.000 giovani maschi, e’ stata un’elite fatta di maschi ricchi.E a piangere quei ragazzi c’erano le madri. Quindi sbagliano le femministe nel vedere il “privilegio” maschile, come sbagliano gli “antifemministi” a vedere “il matriarcato”. Lo stesso dicasi per i trentasei milioni di maschi morti nella seconda guerra mondiale: chi li ha mandati a morire era quasi sempre un maschio (con la sola eccezione della regina d’Inghilterra), e le elite che hanno causato la guerra erano fatte di maschi. Era Hitler che diceva che ogni famiglia dovesse avere quattro figli maschi, di cui DUE MORTI IN GUERRA. I ragazzi al macello non li mandava il “matriarcato”. Ma non era nemmeno il “patriarcato”, visto che a a morire non ci andavano milioni di donne: se i maschi fossero stati privilegiati, a morire ci sarebbero state le donne.

Se voi siete un branco di idioti, incapaci di capire che e’ sempre un problema di reddito, cioe’ di classe sociale, e vi dividete in “maschi contro femmine”, non e’ certo colpa mia. Del resto, e’ vero che le Elite di ricchi sono fatte quasi sempre da maschi, ma non si puo’ dire che le loro mogli , amanti e puttane stiano male: a dire il vero, quella che ha succhiato il cazzo al Jeff Bezos di turno sembra un tantino, come dire, “privilegiata”.

E lo stesso vale per tutto quello che piagnucolano questi idioti, quando parlano delle leggi sul divorzio,  e il fatto che basta una denuncia “per rovinare un uomo”. Che questo succeda e’ vero, ma  andrebbe notato che se l’uomo e’ ricco paga e se la cava. Secondo, dare la colpa al “matriarcato” e’ ridicolo: a fare quelle leggi sono stati i partiti piu’ maschilisti della storia, con pochissime donne tra le leader del partito, e a sinistra quando vedete una donna a fare il ministro non sta facendo nulla di importante, perche’ a sinistra contano i capicorrente del partito, e SONO TUTTI MASCHI. Alle donne di sinistra quegli incarichi vengono CONCESSI dai capicorrente del partito. Tutti maschi. Quindi no: non e’ stato il matriarcato a fare le leggi sul divorzio o sull’affidamento dei figli, erano tutti maschi.

Quindi no: se il divorzio vi spella vivi (ma non Berlusconi, per dire) e’ dovuto a leggi fatte da partiti di maschi, dominati da maschi, partiti ove le donne fanno solo quello che i MASCHI capicorrente fanno loro fare. Tali leggi sono fatte applicare da una magistratura principalmente maschile, con l’appoggio di forze dell’ordine fatte principalmente da altri maschi. Se vostra moglie vi spenna con la causa di divorzio, il “matriarcato” ce lo vedete solo voi. Siete vittime di maschi ricchi, potenti e bigotti, non delle donne.

Anche perche’, ripeto, tutte le cose che lamentate non succedono a tutti gli uomini: quelli ricchi e potenti arrivano in cassazione e si salvano sempre, senza considerare il fatto che se anche un Berlusconi dovesse dare il 50% delle fortune alla ex moglie, sarebbe ugualmente miliardario. Quelli che nelle stesse condizioni dormono in auto siete voi.

Sul discorso delle “femministe” e dei “movimenti per i diritti dei maschi” ho un’opinione chiara: i problemi che ENTRAMBI lamentano sono problemi che non riguardano i ricchi maschi, le donne ricche, i compagni delle donne ricche e le compagne dei maschi ricchi.

Riguardano solo, in maniera diversa, donne e uomini quando sono poveri e poco potenti: morale della storia, e’ un PURO problema DI CLASSE SOCIALE.

Se da un lato ci mettiamo il gringe femminista che le donne (ma mai , guarda caso, quelle ricche e potenti) sono discriminate di su e di giu’, e a questo uniamo un gringe “uominista” (che pero’ non tocca gli uomini ricchi e potenti) che dimostra che gli uomini sono massacrati di su e di giu’, tutto quello che stiamo gridando, e tutti insieme, e’ che:

la societa’ moderna ha modi diversi per massacrare i poveri, a seconda del loro sesso.Massacra gli uomini meno ricchi in un modo, e le donne meno ricche in un altro.

Ma sino a qui, non vedo alcuna discriminazione di genere: vedo solo una scelta dei metodi. Se io fossi una classe dominante OVVIAMENTE sceglierei strumenti specifici per opprimere tutti quelli che potrebbero scalzarmi dalla mia posizione di privilegio.

E lo farei proprio perche’ , in questo modo (cioe’ opprimendo le persone in maniera diversa) essi si scannerebbero prima di tutto tra loro. Un tempo i marxisti chiamavano questa cosa “coscienza di classe”, ma la coscienza non c’entra nulla. Basterebbe il buonsenso di notare che le donne ricche e potenti NON hanno alcuno dei problemi lamentati dalle femministe, e che gli uomini ricchi e potenti non hanno NESSUNO dei problemi lamentati dai “difensori dei diritti degli uomini”. Di conseguenza, il problema riguarda ricchezza e potere.

Ma non sto predicando a nessuno di “mettersi a lottare insieme”: il cringe feminism, cosi’ come il cringe “men’s right”, richiede come requisito la stupidita’ e la perdita di qualsiasi amor proprio, PRIMA che si possa applicare.

Nessuno vuole andare allo scontro insieme a due branchi di patetici idioti senza amor proprio o dignita’: a quel punto si combatte per la sopravvivenza, individualmente.

E il mio consiglio di “spostarsi a destra” non era dato a quelli che piagnucolano nel loro “uomismo cringe”: quelli hanno perso amor proprio, dignita’ e buon senso molto tempo fa, se c’e’ una cosa di cui NESSUNO ha bisogno e’ un commilitone perdente e patetico.  

Quindi mi spiace: se siete il tipo di farlocco che si sente “oppresso dal matriarcato”, o se siete la tipica cretina berciante che “e’ oppressa dal patriarcato”, per me pari siete. Tutto quello che vi succede e’ MERITATO, e si, sto facendo proprio “blame the victim”, perche’ quando uno si spara su un piede non puoi  impedirmi di dire che si e’ sparato da solo.

Stallman ha vissuto con folle di fans adoranti (donne comprese) sino a quando non sono arrivare le pure piu’ pure che lo hanno epurato: ma quando era lui ad epurare in base al purissimo ideale della giustizia del software, la vita gli andava bene. Se hai scelto come popolo da guidare il popolo piu’ plutofago della storia (plutofago nel senso che divora la propria classe dirigente) , ti sei sparato sul piede. Col cazzo che sei una vittima: sei solo un coglione. Solo un coglione puo’ desiderare di essere un leader di qualsiasi cosa sia “di sinistra”, dopo aver osservato il ritmo con cui la sinistra divora i propri leader.

E quindi voglio che sia chiaro: l’idea che e’ meglio lottare su un terreno di destra se siete intenzionati a sopravvivere al cringe feminism, cosi’ come al cringe “men’s right” di oggi, non ha nulla a che vedere con i falliti patetici di entrambe le parti.

Riguarda solo chi vuole lottare, ma lottare nel senso di LOTTARE, non nel senso di “LAMENTARSI PER LE INGIUSTIZIE”. Calimero che piagnucola che “non e’ giusto” non sta “LOTTANDO”, sta piagnucolando.

Faccio un disegnino:

Beta what?
QUESTO NON E’ LOTTARE

Beta what?
QUESTO INVECE E’ LOTTARE

Ecco, spero di aver chiarito il concetto. Il mio invito di spostarsi sul tatami di destra era riferito a chi lotta. Se volete piagnucolare, potete farlo da qualsiasi posto vogliate: sarete ugualmente ridicoli, e degni di derisione.

 

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