Ovviamente, il lavoro di consulente , quando diventa ufficiale, ha pro e contro. Il contro e’ che quando fai il body rental PUOI dire la tua opinione, quando ne hai una buona la spari, ci fai un figurone, sei il salvatore della patria, e per il resto del tempo taci e fai il tuo lavoro. Insomma, o pareggi o vinci.
Iniziare a farlo davvero, ovvero in situazioni ove DEVI dire la tua opinione, perche’ hai scritto “Berater” nel biglietto da visita, e’ un tantino diverso. Non puoi tirare fuori delle idee solo quando ne hai, devi averle a comando. In un certo senso avere un blog con la gente che mi chiede “cosa ne pensi di” e’ una specie di training: sempre piu’ spesso devo tirare fuori una manciata di slide su qualsiasi argomento, e prepararmi ad argomentarle in un processo che somiglia all “Inquisizione” di cui parlo in Cibo.
Questo, sia chiaro, non e’ come fare le slide per la convention di Natale, giusto per impressionare i clienti. Si presume che una consulenza, quando pagata, sia un’opinione, che e’ basata su fatti. L’inquisizione di cui parlo e’ la situazione in cui uno o piu’ manager, ognuno con agende nascoste e agende pubbliche, ti chiede su quali fatti sia basata la tale frase. Per OGNI frase.
Ci sono alcune regole , diciamo un “consultant-fu” anche per fare il consulente tecnico.
La prima e’ “mai suggerire al cliente che lo consideri un cretino”.
Questo, nella situazione in cui consideri il cliente come un cretino (1) e’ difficile.
La SIM e’ un computer poco potente, con limitatissime (quando non assenti) capacita’ di supervisor mode, che come endpoint di una rete e’ soggetta ad ogni race condition prodotta della rete stessa. Il motivo per cui sono noti POCHI attacchi contro le SIM e’ molto semplice:
- I programmatori programmano in Java, e non hanno MAI visto un bit in vita loro. Quando gli mostrate che con le SIM devono badare ai BIT, fare le maschere, avere le porte, e spesso non hanno librerie per farlo, vanno in cacca. Quello che era semplicissimo per un programmatore dei miei tempi (“scrivi il numero 6 su una porta seriale”) e’ assolutamente alieno. A malapena capiscono perche’ lo stesso carattere “sia diverso” a 7 bit o ad 8 bit. Una cosa da programmare a basso livello per loro e’ magia nera.
- Non ci sono moltissimi (non quanti per un computer con windows) attacchi noti alle SIM. Ce ne sono, e’ chiaramente un mercato degli attacchi che cresce, ma non e’ ancora finito sui giornali.
Insomma, dire che una SIM e’ “intrinsecamente sicura” e’ come dire che il tasto “G” della vostra tastiera e’ intrinsecamente sicuro. Quasi nessuno sa come funzioni di preciso una tastiera tranne gli ingegneri elettronici e i vecchi informatici, e nessuno ha mai messo centinaia di milioni di dollari di sicurezza sul tasto “G” della tastiera.Questo spiega come mai non esistano virus per il tasto “G” , o perche’ non ci siano attacchi noti a quel preciso tasto. Ma da qui a parlare di “sicurezza intrinseca del tasto G” ce ne passa.
In definitiva, cioe’, come consulenti vi trovate nella situazione in cui vedete che un asteroide sta colpendo il pianeta, e tutto quello che potete fare e’ deviarlo abbastanza dalla sua traiettoria, sperando di riuscire ad evitare molti dei danni. Se l’asteroide e’ troppo ma troppo grosso, quello che potete fare e’ semplicemente … proporre una exit strategy che sembri un nuovo prodotto.Allora, un esempio. I cazzoni si sono infognati con la “sicurezza intrinseca delle SIM”, e i loro prodotti di m-commerce stanno andando tutti male: attacchi, SIM malfunzionanti per via delle varie race conditions delle reti mobili di mezza europa, eccetera. Vi viene chiesta un’analisi sul problema. Se siete onesti, andrete a dire “davvero avete testato questa roba in un laboratorio grande 50 metri, e poi vi aspettavate che funzionasse sull’intera rete radio europea? Vi siete bevuti il cervello o cosa?”.
Per questo esistono i consulenti: i manager sono incompetenti. Ci fu un periodo nel quale chi capiva di automobili lavorava dentro le fabbriche di auto, ed era un dirigente.Ci fu un periodo nel quale chi capiva del mercato delle auto lavorava dentro le aziende di auto, ed era un dirigente.
Ma oggi non e’ cosi: chi capisce di automobili oggi non e’ un dipendente della casa automobilistica. E’ un consulente PER la casa automobilistica e fa consulenza tecnica. Chi capisce del mercato dell’auto, e’ un consulente strategico, e lavora PER la casa automobilistica. Ma non e’ un dipendente.
Questo spiega l’esistenza dei consulenti: in qualsiasi azienda trovate dipendenti che hanno molti “fatti da mostrarvi”, ma le loro idee sono limitate al piccolo cabotaggio, tranne rari casi di dipendenti intelligenti (che diventeranno consulenti). I consulenti in questa zona sono dei body rental che danno loro la sensazione di comandare qualcun altro.Poi c’e’ il middle management, che e’ normalmente informato (ma non competente) quando va bene, e partorisce idee tipo “la ferrari a metano”. Per esempio, Berlusconi quando ebbe la celebre idea di produrre le Fiat con il marchio Ferrari, ebbe la tipica idea del piccolo manager di una casa automobilistica. In questo settore, il consulente e’ quasi in body rental, nel senso che serve a frenare i piccoli manager dall’idea di dire davvero “La F errari a metano. Sara’ un successone. Bombole aereodinamiche sulla capote!” di fronte al CDA. Una specie di Waldo che chiude i tombini prima che Mr Magoo ci salti dentro.
Quando parlate con un management “altino” o “alto”, siete in una condizione diversa. Le persone di fronte a voi hanno un ego tale che mormorano “fiat lux!” quando accendono la luce. Roba che io al confronto sembro umile quanto un francescano. Voi comuni mortali siete di fronte a questi immensi imbecilli onnipotenti , roba che Terry Pratchett descriverebbe molto bene, a spiegare loro che idee geniali hanno appena avuto. Perche’? Perche’ non ne hanno mai avuta una in vita loro.Immaginate di incontrare Dio, e di scoprire che il giorno che creo’ l’universo in realta’ voleva cucinarsi una pizza. Ma siccome sua moglie era a giocare a bridge, e lui col microonde non e’ il massimo, e’ saltata fuori quella roba li’, con le stelle e il mare e tutto quanto. E che ci abbia messo sei giorni a ripulire il forno. Ecco, incontrare un CEO, il 99% delle volte, vi da’ una simile percezione. Quando ne trovate uno intelligente pensate “mi piacerebbe fare il consulente per lui”, ma realizzate immediatamente che, siccome e’ competente, NON HA BISOGNO di consulenti.
Non posso dirlo ad una convention aziendale perche’ li’ il copione e’ scritto: quanto siete fichi voi che sbagliate a fare la pizza e viene fuori Adamo ed Eva, e che bel mondo ci farete. Ma quella e’ gratis.Poi c’e’ il momento in cui vi chiedono un parere interno, e voi lo dite sinceramente ai vostri superiori. Loro provano a “sondare” gli imbecilli, e vedere se esiste interesse. Fino a quando non c’e’ interesse, e’ meglio che le vostre considerazioni rimangano in azienda. Magari se avete tempo, mostrate un prototipo per la gara interna di creativita’.
Agli imbecilli, pero’, potrete proporre la vostra idea SOLO se e quando saranno cosi’ nella merda che la vostra idea sara’ un salvagente. E dovrete condirgliela come se fosse una LORO idea, e mai come se risolvesse i problemi che LORO hanno causato, ma come se risolvesse i problemi delle tecnologie del passato.Questa e’ la ragione per la quale non credo al Bildberg e a tutte le teorie del complotto: i manager e i politici di cui parlate girano accerchiati da consulenti. Sono imbecilli. Se anche esistesse il Bildberg, sarebbe una riunione di consulenti, non una riunione di CEO.
I CEO, tranne poche eccezioni considerate geniali, hanno difficolta’ a trovare il modo piu’ efficace di fare la fila in una mensa aziendale, mentre sono in un gruppo di due.
Figuriamoci se complottano per conquistare il mondo. Un Jobs poteva farlo, un Gates, o Brin o Zuckerberg. Ma quelli li’ che secondo voi dominano il mondo, a giudicare dal consumo di consulenti, probabilmente faticano a fare una O decente usando il bicchiere.Hanno frequentato qualche universita’ prestigiosa, poi hanno fatto il master in un masterificio, poi hanno fatto gli assistenti, poi i vice, e infine , forti del loro Karate appreso dai libri, sono saliti sul ring. E l’unica cosa che li separa dal disastro sono i consulenti, quando riescono.
Riassumendo: i manager bravi non hanno bisogno di consulenti, se non per il 5% del tempo scarso. Oltre, sono incompetenti. I manager competenti li riconoscete perche’ li chiamano “Genius” , come per Jobs o Gates. Tutti gli altri faticano ad allacciarsi le scarpe senza una personal assistant, rigorosamente femmina. (6)Stiamo parlando di gente che vi chiede di fare delle slides per comunicare , siccome un documento scritto e’ troppo complicato da leggere, (“troppo tecnico”) ed anche le slides non devono essere piu’ di 6-7, altrimenti il pubblico non vi capisce piu’.
Ed e’ VERO: dopo le 6-7 slides, NON RIESCONO PIU’ A SEGUIRE IL DISCORSO! (7)
(1) Avete mai visto un macellaio chiedere consulenza su come tagliare il filetto? No. Semmai il macellaio OFFRE consulenza su come si fa. Beh, cosa dovrei pensare di una telco che CHIEDE consulenza su come si fa la telco? E non faccio il consulente strategico: cosa penserei di manager che mi chiedono che decisioni prendere? Qualcuno ricorda che ci fu un tempo in cui le aziende non avevano bisogno di consulenti per saper fare quel che realmente facevano, il tempo in cui le aziende che facevano le cose contenevano i massimi esperti di quelle cose, e se uno sapeva fare le cose anziche’ chiamarlo come consulente lo assumevano?(e gli costava pure meno) Mah….
(2) Il meccanismo funziona cosi: tu come manager dentro la telco A fai comprare una quintalata di dispositivi del fornitore B. Essi entrano in produzione, e non si possono piu’ rimuovere in tempi brevi. Quando si cambiano, la via piu’ semplice e’ passare alla versione successiva, in modo da avere meno “regression” di problemi risolti. Inoltre, servono specialisti dell’azienda A. Cosi’, iniziato un business, e’ difficile staccarsene. A quel punto, il manager che ha fatto entrare l’azienda B dentro A, si licenzia (o finisce il contratto), prende la buonuscita e passa a B. Diventando… l’account manager di B dentro A: era un ex, quindi li conosce bene, conosce le persone, sa come gestire le vendite. Cosi’, il manager del cliente fa entrare il fornitore, e quando il fornitore e’ forte passa a lavorare dal fornitore, avendo come incarico assicurato di andare poi a gestire il cliente, per cui prima lavorava.
(3) Se suona strano in italiano, figuratevi in tedesco.
(4) Per giocare da furbi occorre essere certi di essere davvero i piu’ furbi ed informati. Giocare da stupidi e’ piu’ semplice e ha requisiti piu’ bassi.
(5) Non voglio conoscere la risposta, temo.