Arancia Meccanica e la censura in Italia.

Arancia Meccanica e la censura in Italia.

Arancia Meccanica e la censura in Italia.

Mi fanno notare dalla regia che e’ vero che Arancia Meccanica finisce con Alex cui il ministro promette un posto come capo della Polizia (e Alex che pregusta la sua amata ultraviolenza senza i limiti della legge)  ma questo non e’ successo nella versione italiana, da cui la parte finale e’ stata tolta e/o manipolata.

Qui devo dire che la cosa mi coglie di sorpresa, cosi’ facendo mente locale ricordo in che modo io ho visto il film.

Quando usci’ ovviamente ero minorenne quindi non potevo vederlo, e se ne parlo’ quasi dieci anni dopo. Del resto la televisione pubblica italiana non lo trasmise MAI perche’ era una specie di tabu’. Alla fine lo potete trovare su Netflix, ma siccome non ho voglia di mettere su una VPN solo per vederlo in italiano, se qualcuno lo ha visto su netflix e ha tox, per favore ditemi se ha la scena finale o meno, ovvero se Alex diventa o meno capo della polizia.

In realta’ ho visto il film completo abbastanza tardi, perche’ tutte le sinossi e tutto cio’ che leggevo era concentrato sulle attivita’ dei drughi e onestamente le scene di stupro per me sono “no-go”: significa che se un film le ha, io normalmente non lo guardo. Ho fatto molta fatica a guardare anche “Il Corvo” e “Ultimo Tango”, proprio per questo motivo. (onestamente: “Ultimo Tango” e’ la merda piu’ sopravvalutata della storia, portata sugli altari da un branco di arrapati , ridotti al livello del maniaco dei cessi pubblici, che lo hanno celebrato solo perche’ si inculavano ‘sta povera tizia.).

Quindi non ero molto interessato a guardare un film che in ultima analisi sembrava parlare di un gruppo di drogati fascisti che andavano in giro a stuprare donne. Perche’ si diceva solo questo (vivevo in Italia).

Le recensioni del periodo erano fatte in questo modo:

Achille Bonito Oliva, celebre (?) critico di cinema, scrive:

«Kubrick profetizza anche la pericolosità di una violenza “estetizzante” anzi, la rappresenta, ce la mette sotto gli occhi, utilizzando la Nona di Beethoven e Rossini: una violenza a ritmo di musica.»

In pratica, violenza e musica.

E a quanto sembra, per dirla in maniera accademica, sul “Morandini”, c’e’ scritto:

«Dei 3 film di Kubrick che si possono considerare fantascientifici Arancia meccanica è il più violento e quello in cui parla più del presente, appena caricato di connotazioni future. Come gli altri due, è una favola filosofica che illustra con geniale lucidità il suo discorso sulla violenza e sul rapporto tra istinto e società anche se nemmeno lui, pur nel suo palese sforzo di stilizzazione grottesca, si è sottratto ai rischi che si corrono al cinema nell’illustrazione della violenza.»

Ora, oggi questi farlocchi (nel mondo IT si dice “buzzword overflow”quando uno parla in modo analogo) oggi fanno ridere e sembrano un campione dell’ “intellettuale incomprensibile” , che scrive senza dire nulla. (parla di rischi che si corrono senza dire quali, parla di favola filosofica senza precisare quali filosofie, parla del rapporto tra istinto e societa’ senza dire quale rapporto, parla di palese sforzo senza dire quale sforzo, eccetera).

Ma prima di Internet quei farlocchi erano la roba che leggevate su tutti i giornali, nelle recensioni e nelle sinossi. Quindi era un film sulla violenza. E sulla musica classica. Come e’ ovvio che fosse, ci avevo messo una pietra sopra. Se andate a vedere un film sulla violenza e sulla musica, e sapete che c’e’ uno stupro, lo fate per tre ragioni: o la musica, o la violenza, o lo stupro. E non mi andava proprio, visto che nessuna delle tre cose mi attirava troppo. Ludovico Van per me e’ sulla bocca di tutti perche’ e’ un topos della musica: solo una persona su 1000 di quelli che dicono “era un genio” saprebbe spiegarvi il perche’.

Ma avevo un’amica cinefila. Ma di quelle dure, capaci di guardare la trilogia di Pasolini  in un cinema D’Essai di Bologna e farsi anche il dibattito finale con quelli del DAMS. Di quelle che si commuovono per “Il Pesciolino Rosso”, celebre(?) film iraniano capace di spaccare i coglioni anche a Jeeg Robot d’Acciaio. E lei lo vedeva in lingua originale (ma coi sottotitoli in francese). Ecco, una tipa cosi’.

Allora parlando con lei ammisi di non averlo mai visto, e di essere refrattario per via della scena di stupro, cosi’ lei si offri’ di guardarlo insieme. Siccome mi fidavo di lei (trovo le scene di stupro un’esperienza davvero sgradevole) lei mi porto’ la videocassetta (ovviamente in lingua originale: chi guarda film iraniani in persiano e’ di casa a Londra, isn’t it?) e cosi’ fu che vidi Arancia Meccanica. Quella che credevo essere la versione completa.

Per questa ragione io pensavo che tutti avessero visto questo film sino alla fine, e ho sempre pensato che chiunque se ne uscisse concentrandosi su queste scene di violenza iniziale fosse cotto nel cervello e che che probabilmente si focalizzasse sulla scena di stupro.

E’ stato abbastanza pazzesco perche’ la parte finale, quando Alex viene corrotto dal ministro e accetta per poter praticare ultraviolenza dalla parte della legge, e  i suoi drughi che sono anche loro nella polizia, diventa chiaro il messaggio del film, che ho illustrato qui : https://keinpfusch.net/arancia-meccanica-e-il-mito-della-rieducazione/

Senza quella parte il messaggio e’ stravolto, perche’ direbbe (non ho visto la parte sbagliata) che una rieducazione forzata trasforma i carnefici in vittime, ma niente di piu’. Ma non dice la parte piu’ fondamentale, ovvero che qualsiasi sistema basato sulla repressione attira tutti gli psicopatici violenti e i criminali ad arruolarsi nella polizia, in quanto potranno commettere i crimini sadici che amano senza venire puniti

Quando l’ho saputo (per puro caso) mi sono fatto delle domande. Cioe’, che senso ha tagliare quella scena? Arancia Meccanica arriva in Italia con quasi dieci anni di ritardo, quando di terrorismo ed “eversione” non si parla ormai piu’.

Perche’ e’ cosi’ importante impedire alle masse di pensare che la polizia sia fatta da psicopatici sadici che hanno scelto la divisa per potersi sfogare senza venire puniti?

Se lo e’, si tratta di un caso catastrofico di Excusatio non petita, dal momento che sinora nessun intellettuale italiano ha mai spinto il dibattito sino ad affermare che esista una sistematicita’ simile. L’unico era Kubrick, appunto, ma non lo avete mai saputo.

Ma il problema non e’ il “perche'”.

Il problema e’ diverso:

Arancia Meccanica e la censura in Italia.

Perche’ il problema e’ capire CHI ha dato l’ordine?

Innanzitutto, se parliamo della RAI che censura le parti politiche di Capitan Harlock, come ha fatto, sappiamo bene “chi”. I partiti controllano la RAI, sappiamo bene come, sappiamo bene chi mettono nel CDA, eccetera.

Ma Arancia Meccanica non usci’ mai per la RAI. In Italia arriva solo per il Cinema. Chi aveva (quale ente, di preciso) l’autorita’ di chiamare il distributore e obbligarlo ad una seconda postproduzione che avrebbe fatto i tagli? Chi paga? Una postproduzione costa.

Dopodiche’, (e credo che questa sia la versione che tutti hanno visto) arrivo’ in videocassetta , con le solite uscite dei giornali tipo Repubblica, UNita’, ed altri. E anche qui mi chiedo: CHI aveva l’autorita’ di fare una bella telefonata e imporre che alcune parti venissero tagliate?

Guardare tutti i film e decidere quali parti tagliare, da che punto a che punto, e’ un dannato lavoro. Qual’e’ l’ente che lo fa? Chi si occupa di questo, chi e’ pagato per farlo?  Con quale budget?

E chi da’ l’autorita’ a questo ente di tagliare parti di film, quando la Costituzione italiana dice che la censura e’ vietata? Perche’ chiunque abbia messo in giro quella pellicola ha accettato di tagliare quelle parti? Cosa lo obbligava? Quel’e’ di preciso l’autorita’, il potere di quell’ente?

Anche quando usci’ in TV per La7 e per Tele+, non mi risulta (ma potrei essere smentito) che ci fosse la scena finale, altrimenti non sarebbe successo che il 100% delle persone (di ogni fazione politica) continuasse a descriverlo come un film di violenza estetizzante e mai della teoria sociologica che contiene.

Il punto e’ che da qualche parte in Italia esiste ed opera un ente capace di decidere che ad un film, in tutte le sue uscite, deve essere tagliata una parte, e questo “taglio” perdura per anni e anni.

Non so quale sia questo ente , chi gli dia autorita’ e potere e chi lo finanzi, ma mentre che ci sono vorrei a questo punto salvare un pezzo di documento , in modo da non essere preso per pazzo.

Da Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Arancia_meccanica_(film)#Trama

Alex e il ministro
Alex e il ministro

Alex e il ministro.
Alex e il ministro.

La macchina della propaganda.
La macchina della propaganda.

E meno male. Perche’ esiste anche una versione del Libro (ma non il film) ove Alex capisce che era violento perche’… in realta’ sognava di sposarsi e farsi una famiglia. (not kidding!).

Questa pero’ e’ la classica stupidita’ del censore Americano che aggiunge al libro un capitolo che non c’entra un cazzo , scritto peraltro in un modo assurdo e diverso dal resto , e quindi non ci tocca piu’ di tanto.

Ma la parte col ministro che, dopo il suicidio tentato da Alex, per sanare lo scandalo offre ad Alex la possibilita’ di praticare la sua amata ultraviolenza dalla parte della legge, e’ stata tolta (che io sappia, ma ora ho dei dubbi) solo nella versione italiana.

Ma il problema, se questo e’ successo: CHI in Italia ha il potere e l’autorita’ di ordinare la rimozione di un pezzo di film , quando e’ politicamente sgradito?

 

Commenti

  1. Edoardo La Papera

    Il fantastico mondo di Uriel che vede versioni di film famosi note solo a lui.

    – Non esiste alcuna scena di Arancia Meccanica in cui il ministro del governo propone ad Alex di “diventare capo della polizia”, in tutte le versioni del film e del romanzo si parla di un generico “impiego ben retribuito”, con Alex che chiede esplicitamente di che tipo di incarico e di salario e il ministro che risponde in maniera melliflua ed evasiva (“a good job you’ll find interesting, with a salary you’ll find adequate”), che in perfetto stile Kubrick ognuno può interpretare a piacimento;

    nel famigerato capitolo finale col “lieto fine” del romanzo Alex finisce a catalogare dischi di musica classica in un archivio statale.

    – A dire di Burgess che scrisse il romanzo (che finì per detestare), il capitolo finale è quello col lieto fine in cui Alex sogna una vita normale, e furono gli editori americani a suggerirgli di rimuoverlo e lasciare il finale ambiguo e feroce che usò anche Kubrick, che conosceva la versione britannica originale. L’esatto opposto di quello che sostiene Uriel.

    – La censura del film è banalmente il suo VM18, che in Italia ne ha impedito la trasmissione televisiva finchè non è stato “promosso” a semplice VM14. Uriel confonde il visto censura con le manipolazioni che facevano alle versioni televisive dei film, sia per motivi ideologici (vedi cartoni animati che cita anche lui) sia per motivi più banali, manipolazioni che in Arancia Meccanica non sono avvenute perchè il film non è mai andato in tv.

    – Magari a provare la tesi di Uriel – che un governo autoritario assume nella polizia torturatori e sadici attirati dalla promessa di violenza gratuita e impunità – è la scena con i drughi amici di Alex che nel frattempo sono entrati in polizia e lo pestano a sangue avendo cura di spiegare esattamente la tesi in questione, e che nessuno ha mai censurato di una virgola, ma forse così per Uriel era troppo facile.

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